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La VOCE ANNO XXX N°1

settembre 2024

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Il pericoloso gioco dell’escalation – Con Francesco Dall’Aglio


15.568 visualizzazioni 9 giu 2024
Nel corso delle ultime settimane, droni ucraini hanno preso di mira due strutture radar che costituiscono parte integrante della rete strategica di allerta precoce della Russia e il suo danneggiamento, anche temporaneo, deteriora la capacità del Paese di rilevare con il dovuto tempismo minacce atomiche in attivo. La dottrina nucleare russa identifica qualsiasi attacco al sistema essenziale di primo allarme nucleare come una ragione sufficiente per legittimare una ritorsione diretta e proporzionale. Parallelamente, a coronamento delle pressioni esercitate dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, una componente maggioritaria dell’Alleanza Atlantica ha autorizzato urbi et orbi l’Ucraina ad avvalersi di sistemi d’arma occidentali per perpetrare attacchi in profondità in territorio russo. Polacchi e baltici hanno addirittura manifestato piena disponibilità a inviare ufficialmente proprie truppe a combattere in territorio ucraino. Durante la sua visita in Uzbekistan, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato senza mezzi termini che «i rappresentanti dei Paesi della Nato, specialmente in Europa, dovrebbero essere consapevoli di ciò con cui stanno giocando. Non dovrebbero dimenticare che di solito si tratta di Paesi con una densità di popolazione molto alta e territori ridotti. Farebbero bene a tener conto di questi fattori prima di parlare di organizzare attacchi in profondità nel territorio russo». Più recentemente, lo stesso leader russo ha dichiarato nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata all’«Ansa» che «Mosca potrebbe reagire trasferendo a sua volta missili presso le regioni del mondo da dove possano essere sferrati attacchi sensibili a siti riconducibili a quei Paesi che forniscono armi all’Ucraina», ribadendo tuttavia che la Russia rimane pronta a intavolare trattative che tengano in debita considerazione la situazione sul campo di battaglia. Analizziamo questo complesso e pericoloso scenario assieme a Francesco Dall’Aglio, storico medievista, saggista e ricercatore presso l’Istituto di Studi Storici dell’Accademia delle Scienze di Sofia. Esperto di questioni strategico-militari, gestisce il canale Telegram «War Room».

Wilkerson (ex col. USA): "Ucraina sta perdendo i suoi migliori combattenti a Kursk"



L'offensiva del Kursk è stata preparata in gran parte con la partecipazione degli Stati Uniti e di altri Paesi della NATO, secondo il colonnello statunitense in congedo Lawrence Wilkerson. In un'intervista con Andrew Napolitano sottolinea che il risultato è stato che in questa offensiva Kiev sta perdendo le sue ultime riserve dei migliori combattenti.

Queste le sue dichiarazioni: "Ho sentito due versioni ed entrambe sembrano alquanto affidabili. Secondo uno di loro, Austin e altri funzionari governativi non ne sapevano nulla.

Gli Stati Uniti e altri paesi della NATO hanno partecipato alla risoluzione di questioni relative all'intelligence, alla sorveglianza e alla ricognizione, nonché alle armi e altre cose. Hanno svolto un ruolo molto importante, ma distaccato.

Ma alla fine si è scoperto che le riserve strategicamente più importanti
dell’Ucraina, le ultime riserve dei migliori combattenti, i più esperti e preparati, erano in pericolo. E sono stati esposti a questo pericolo semplicemente per impossessarsi di un pezzo di territorio nella regione di Kursk. Putin probabilmente li affronterà sia lì che lungo la linea principale a nord, e quella sarà la fine".

Lavrov: "L'Occidente non vuole evitare un'escalation"

27 Agosto 2024


La Russia è favorevole a un ritorno al tavolo dei negoziati con i Paesi occidentali, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in una conferenza stampa, come riporta RT.

Il ministro degli Esteri russo ha descritto come “ricatto” le presunte richieste dell'Ucraina di permettere ai suoi partner di utilizzare i missili britannici Storm Shadow per attaccare Mosca e San Pietroburgo per forzare i negoziati, una questione riportata dal quotidiano britannico The Times questo mese. “L'Occidente non vuole evitare l'escalation, l'Occidente sta cercando di mettersi nei guai” e questo ‘è già evidente a tutti’, ha affermato Lavrov.

A suo avviso, l'idea che un eventuale conflitto globale su larga scala debba minacciare solo l'Europa è molto caratteristica dei “pianificatori e strateghi geopolitici” statunitensi e “riflette la loro mentalità”. Ma i loro piani di “farsi da parte” non sono veri, ha sostenuto.

Lavrov ha poi ricordato che la Russia ha “una propria dottrina, compresa la dottrina dell'uso delle armi nucleari, che ora è in fase di revisione e che i politici statunitensi conoscono molto bene”.

Il Times e il Guardian hanno rivelato a metà agosto che Londra sta cercando di ottenere da altri governi occidentali il permesso per Kiev di utilizzare i missili Storm Shadow in attacchi contro il territorio russo riconosciuto a livello internazionale.

Postilla all'inserto scientifico di pag.34

Nel caso di Democrito Dante si è sbagliato clamorosamente, come già sottolineato in libri di storia della filosofia (ad esempio, quello del Prof. Sergio Moravia, ed anche in quello che ho pubblicato io nel 2020: "Conoscenza, scienza e filosofia").

Per Democrito gli atomi, considerati in moto perpetuo "ab origine" (se pure avviati in ogni direzione possibile) non abbandonano mai la loro traiettoria. salvo quando urtano altri atomi. Cioè il loro comportamento obbedisce solo alle ferree leggi della meccanica. In Epicuro, invece, gli atomi possono deviare improvvisamente senza causa o motivo. Epicuro, di cui comunque ho grande stima, probabilmente dice questo per ragioni morali, cioè per salvare il principio del "libero arbitrio" dipendente dalla nostra volontà.

In aggiunta al commento che ho fatto qualche ore fa, vorrei aggiungere che Dante - che era religioso - ritiene che Democrito ponga "il mondo a caso" in riferimento al fatto che per il materialista Democrito il mondo non è stato creato ed ordinato da una divinità o una mente superiore, né ha una finalità specifica o provvidenziale. Esso obbedisce solo a leggi naturali conseguenti per cui tutto avviene secondo un cammino determinato.

Marx, laureato in filosofia, scrisse una tesi sulle differenze tra il pensiero di Democrito e e quello di Epicuro, prendendo posizione sostanzialmente a favore di Epicuro perché considerato più "dialettico". Il mio amico Salvo Bullara, marxista DOC e professore di filosofia nei licei scientifici è d'accordo con Marx. Io, da ex ricercatore scientifico in pensione, forse per deformazione professionale, preferisco seguire Einstein quando dice. "Dio non gioca a dadi". ovvero nulla avviene a caso.

Sorge però la domanda: se tutto è già determinato che ruolo ha la nostra volontà cosciente nel tentativo di trasformare il mondo? Possiamo sfuggire, almeno in parte al "determinismo? Rispondo come il sofista Protagora quando gli chiedevano se credeva nell'esistenza degli Dei: "il problema è troppo complesso e la vita troppo breve"
Vincenzo Brandi

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