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La VOCE ANNO XXX N°1

settembre 2024

PAGINA 8

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XII ANNIVERSARIO IN MEMORIA DI SPARTACO FERRI - 14/08/2012

Nell'anniversario della morte di Spartaco Ferri

Nell’anniversario della morte di Spartaco ricordiamo la figura di questo proletario comunista che, dopo aver partecipato come partigiano alla resistenza antifascista insieme alla compagna Miriam Pellegrini, aveva fondato il Gruppo Atei Materialisti Dialettici. Nonostante l’aspetto rude, un po’ burbero e decisionista, Spartaco era in realtà un intellettuale di origine proletaria che aveva lanciato insieme a Miriam un’iniziativa culturale tesa a diffondere un pensiero razionalista, laico e di sinistra basato sul Materialismo Dialettico del grande Engels e sulle idee rivoluzionarie di altri autori e uomini politici della vera sinistra, e anche di esponenti della cultura scientifica.. Onore a Spartaco, con l’impegno a continuarne l’opera.
Roma, 27 agosto 2024, Vincenzo Brandi

Alla distanza di 12'anni SPARTACO lascia un'immagine limpida

Alla distanza di 12'anni SPARTACO lascia un'immagine limpida nella mia memoria: l'immagine di un comunista tanto modesto quanto esperto di materialismo dialettico, in grado di farti comprendere il nocciolo delle questioni in pochi semplici aneddoti tratti dalle esperienze della vita quotidiana, entrando anche in profondità nella tua esperienza professionale, quale che fosse.
Spartaco emanava fiducia, serietà, serenità, volontà incrollabile e con queste sue qualità aveva condotto tutta la sua vita, con sprezzo del pericolo e con impegno profondo di un vero comunista, durante e dopo la lotta partigiana.
I cinque figli e la moglie lo hanno amato profondamente, come meritava e anch'io l'ho amato per quanto ha saputo comunicarmi facendomi crescere nella mia coscienza comunista.
Ha fondato con la compagna Miriam il Gruppo Atei Materialisti Dialettici e il suo mensile di diffusione, La VOCE, di cui ricorre il trentennale proprio in questo numero e nel quale mettiamo il nostro massimo impegno anche per onorarlo e per continuare a crescere nella nostra coscienza comunista.

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Grazie a Marco Palombo per le informazioni (vedi sotto). Forse dovrebbero riflettere coloro che incautamente hanno votato per Salis e Mimmo Lucano incrementando i voti per un partito che si schiera con i guerrafondai. Anche se Salis e Lucano non hanno votato come gli altri AVS, ne avevano comunque rafforzato le posizioni.

Risulta poi che su una mozione in cui si parlava di invio di armi all'Ucraina Salis e Mimmo si sono astenuti. Forse un po' di confusione mentale.

Vorrei poi ricordare a quelli che si sono entusiasmati per la grande vittoria del Nuovo Fronte Popolare in Francia (in realtà una brillante manovra di Macron che si è assicurato una maggioranza di voti centristi servendosi dello spauracchio Le Pen), che nel programma del Nuovo Fronte Popolare è previsto nero su bianco la continuazione dell'invio di armi all'Ucraina. Che si fa per assicurarsi l'unità "antifascista" con i centristi moderati!

Intanto dagli al "destro" Orban che va a parlare di trattative con Putin e Xi Jin Pin. Ma come si permette!

Roma, 27 agosto 2024, Vincenzo Brandi


COMUNICATO STAMPA DI PACE TERRA DIGNITA' - IL GRIDO DI GUERRA DELL’EUROPA E DELLA NATO - NOI SIAMO EUROPA

L’elezione a Strasburgo di Ursula Von der Leyen e il suo discorso programmatico configurano un’Europa di guerra costretta ad investire nelle armi, senza risorse per una vera transizione verde e per le politiche sociali.

Incredibile il comportamento di quanti, parlamentari e partiti, sono contrari alla guerra, che hanno votato per la rielezione della Presidente della Commissione europea.

L’Alleanza Verdi e Sinistra che, dopo il risultato rilevante alle europee, avrebbe dovuto pronunciarsi con una voce unica contro la guerra, ha rivelato una grave contraddizione: quattro eletti su sei, aderenti al gruppo verde, hanno scelto di votare per il rinnovo della Presidente Ursula von Der Leyen adducendo come motivazione gli investimenti nelle cosiddette politiche green, che però andranno a sostenere le multinazionali del cibo e non a rendere socialmente e ambientalmente eque le trasformazioni economiche.

A questo si aggiungono la prima risoluzione del Parlamento europeo e il documento finale del vertice della NATO che gettano l’Europa in un futuro minaccioso e senza pace.

Il Parlamento ha approvato una mozione nella quale si dice che la Russia aggressore è il Nemico dell’Occidente e dei “nostri valori”, che essa va assicurata alla giustizia per i suoi crimini, che i beni russi in mano all’Europa vanno confiscati e trasferiti all’Ucraina per finanziarne la guerra, che senza limiti di tempo gli Stati europei devono sostenere e “garantire” la vittoria sul campo dell’Ucraina, alla quale devono destinare 40 miliardi di dollari l’anno. Di conseguenza il Parlamento “condanna” l’Ungheria, oggi presidente dell’Unione Europea, ne giudica “irrilevanti” e “presunti” gli sforzi per la pace, dichiara che “non rappresenta l’Unione” definisce un “abuso” il potere che essa esercita in seno al Consiglio e minaccia “ripercussioni” contro l’Ungheria, assumendo così una “postura” antistituzionale.

A sua volta la NATO considera la Russia, la Cina e la maggior parte della comunità internazionale come una minaccia “a lungo termine” alla sua sicurezza, fa propria la scelta compiuta dagli Stati Uniti di una “competizione strategica” col resto del mondo, preannuncia la fornitura all’Ucraina di ogni tipo di arma offensiva capace di colpire in profondità il territorio russo, dichiara “irreversibile” il percorso dell’Ucraina verso l’ingresso nella NATO, di cui conferma l’impegno a difendere “ogni centimetro quadrato del territorio”, qualifica la dissuasione nucleare e la propria capacità nucleare come la “pietra angolare” della sicurezza atlantica, e preannuncia la decisione di schierare, a partire dal 2026, missili nucleari a raggio intermedio in Germania, come erano quelli di Comiso, con l’aggiunta di nuove armi ipersoniche.

Pace Terra Dignità, che in queste settimane sta decidendo come proseguire la propria iniziativa politica, non intende rassegnarsi a questo stato di cose e lancia un forte appello al movimento pacifista per riprendere con determinazione l’iniziativa per la Pace e contro la guerra.

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