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La VOCE ANNO XXX N°2

ottobre 2024

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Israele è la culla del terrorismo internazionale

A Roma il 5 ottobre contro il genocidio del popolo palestinese e il terrorismo sionista


L’opinione pubblica mondiale commenta le azioni terroristiche del 17 e 18 settembre condotte dallo Stato illegittimo di Israele “contro Hezbollah” in Libano e Siria: per le modalità con cui è avvenuta, per il numero di vittime e per la portata delle conseguenze.

Far esplodere a distanza, simultaneamente, migliaia di dispositivi elettronici e pannelli solari è un inedito nel pur ampio armamentario dei macellai sionisti: le notizie parlano di oltre 4 mila feriti, di cui 400 in condizioni gravi, e oltre 30 morti. Fra cui, ovviamente, un numero imprecisato di civili. Anche bambini.

I sionisti israeliani si vantano per la proditorietà dell’attentato, ma una simile operazione ha certamente coinvolto gli apparati Usa: se pure non avessero collaborato direttamente hanno per lo meno dato il loro benestare.

Dall’Ucraina al Medio Oriente gli imperialisti Usa e i sionisti stanno rapidamente facendo sprofondare il mondo nel vortice della guerra mondiale. Il governo Meloni è loro complice e stampella.

Occorre mobilitarsi.

Occorre che le organizzazioni politiche e sindacali, i movimenti, le reti, le associazioni democratiche e pacifiste, gli organismi operai e popolari promuovano una mobilitazione di massa per impedire la collaborazione dell’Italia alle manovre di guerra, alle provocazioni e al genocidio del popolo palestinese.

Abbiamo il compito di contribuire dal nostro paese alla lotta contro i promotori del terrorismo internazionale, del genocidio in Palestina e della Terza guerra mondiale.

Giustamente, le forze della resistenza palestinese hanno affermato che l’attentato in Libano e in Siria è un ulteriore passo dei sionisti di Israele verso la fossa.

Soltanto conducendo uno sterminio di massa, una guerra ad armi impari, soltanto con il terrorismo dispiegato riescono a tenere testa alla resistenza palestinese e a coloro che in Medio Oriente la sostengono. Ma è anche grazie alla complicità dei governi dei paesi imperialisti che i sionisti stanno ancora in piedi. È anche con la complicità e il sostegno del governo Meloni.

La più alta forma di solidarietà con il popolo palestinese e i popoli del Medio Oriente, il più significativo contributo alla lotta delle masse popolari dei paesi imperialisti, le masse popolari italiane possono darlo cacciando il governo Meloni e sostituendolo con un governo di emergenza popolare. Un governo
guidato dall’obiettivo di attuare le parti progressiste della Costituzione del 1948, prima fra tutti l’articolo 11.

Nei prossimi giorni sono già previste molte manifestazioni in solidarietà con il popolo palestinese. Scendiamo nelle strade di ogni città. Ma soprattutto rompiamo i divieti con cui Piantedosi e Meloni intendono impedire il corteo del 5 ottobre a Roma.

I divieti valgono solo se qualcuno li rispetta.

I divieti dei complici dei terroristi e dei genocidi non valgono niente.

Inondiamo Roma con le bandiere della Palestina.

Oggi come ieri viva la resistenza.

COMUNICATO STAMPA

Postato da Marta Turilli.
L’associazione “Per non dimenticare”, presente in Libano per ricordare i quarantadue anni dalla strage di Sabra e Chatila del 1982 e rivendicare il diritto al ritorno del popolo palestinese, esprime solidarietà alle vittime libanesi; tra ieri ed oggi, il Libano, ancora una volta, ha subito un attacco terroristico israeliano.
Ciò che è avvenuto in Libano, con la deflagrazione degli strumenti di comunicazione ed elettronici, detonati indiscriminatamente e in contemporanea in vari luoghi del paese, identifica ancora una volta la politica terrorista del governo israeliano. Quello che è avvenuto non è un’azione di guerra ma un'azione terroristica, attuata al solo fine di affermare spregiudicatamente la propria supremazia coloniale in questa parte del mondo.

Israele, pur di colpire alcuni componenti dell’organizzazione di Hezbollah, non si fa scrupolo di uccidere e terrorizzare la popolazione locale, con esplosioni incontrollate avvenute anche in luoghi pubblici come supermercati, centri storici, condomini o luoghi familiari; una politica militare volta a colpire e a terrorizzare la popolazione civile, colpevole soltanto di appartenere a questo paese e a questo popolo, proprio in continuità con quanto da mesi viene praticato contro la popolazione di Gaza e Cisgiordania, in aperta violazione e disprezzo delle regole sancite dal diritto internazionale.
Il diritto internazionale, lo ricordiamo, non prevede di poter colpire le popolazioni civili, non permette la distruzione delle infrastrutture, non autorizza l’instaurazione di un regime di apartheid, o azioni e politiche volte alla sostituzione etnica della popolazione nativa; questi principi sono ampiamente calpestati dalle azioni di guerra e di repressione attuate da anni da Israele contro le popolazioni palestinese e libanese, nonostante la denuncia, espressa anche dall’ONU e dal Tribunale Internazionale, rispetto alle possibili conseguenze a breve termine, e cioè il possibile allargamento del conflitto a tutta la regione mediorientale.
E’ anche per questo motivo che la nostra delegazione continuerà ad esprimere il suo appoggio politico alla resistenza anti-coloniale e anti-apartheid israeliano, oltre a proseguire nel suo percorso di conoscenza e solidarietà e a denunciare il silenzio della comunità europea e degli Stati che la compongono. Ancora una volta vogliamo ribadire che questa politica, a Gaza e nei territori occupati della Cisgiordania, non è iniziata il 7 ottobre, ma affonda le sue radici nella cacciata del popolo palestinese dalla Palestina nel 1948.

Novara Flavio – presidente associazione "Per non dimenticare ODV" – cell. 333 2987481

Lucio Vitale – vice presidente associazione "Per non dimenticare ODV" – cell. 333 3230440

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