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La VOCE ANNO XXX N°2

ottobre 2024

PAGINA 4         - 20

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Segue da Pag.19: Processi fascistizzanti contro il ciclo progressista in America Latina

controrivoluzione con qualche scusa. In questo modo si deforma il diritto all'autodifesa legittima e persino il diritto alla sopravvivenza che il popolo e il governo venezuelani inventano creativamente per aggirare gli attacchi permanenti e che trovano le masse mobilitate e consapevoli nelle strade a difendere la loro democrazia protagonista, che, ovviamente, è resa invisibile dall'autore. Francamente, dà un contributo importante alla gigantesca operazione di screditamento e demonizzazione del chavismo, soprattutto confondendo la gioventù progressista della nostra America che, nell'epoca della post-verità, potrebbe esitare ad ascoltare voci presunte “progressiste” o di sinistra defenestrare i processi più trasformativi e rivoluzionari degli ultimi decenni dell'umanità.


A questo e ad altri autori che trovano ampi spazi - che coincidenza - nei media per esprimere la loro preoccupazione per il “problema venezuelano” e per trovare “una via d'uscita”, dobbiamo contrapporre quelli di noi che si allineano alla difesa dell'umanità e quindi difendono i processi rivoluzionari e tutte le cause giuste con la verità. Sono a disagio con la rivoluzione. Ma non c'è via d'uscita dalla rivoluzione bolivariana, essa è qui per restare, perché questo è ciò che vogliono un popolo, il suo governo e le sue forze armate che hanno imparato a forgiare la propria strada in modo sovrano e non saranno parte della divisione del mondo da parte di un imperialismo ferito a morte.


(Traduzione di Roberto Casella)

Maduro evidenzia l'inutilità dell'ONU per affrontare il fascismo



Il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro, ha evidenziato l'inutilità delle Nazioni Unite (ONU) per affrontare il fascismo e l'incapacità giuridica dell'organismo internazionale di fermare i crimini di Israele e dell'Ucraina contro popoli innocenti.

Nel corso di un'intervista esclusiva rilasciata alla multipiattaforma di informazione teleSUR, il presidente ha affermato che il dibattito principale che ha caratterizzato la 79ª sessione dell'ONU è stato il fascismo di Benjamin Netanyahu e Vladimir Zelensky.

Ha anche affrontato i crimini commessi contro nazioni come la Palestina e il popolo arabo del Libano; le minacce contro la Russia e persino contro il Venezuela, che indicano che “siamo in un momento chiave” della storia.

“O l'ONU si rialza, o rimarrà un'entità inutilizzabile, con le élite affiliate al sionismo come responsabili”, ha affermato Maduro.

Il leader bolivariano ha ricordato che cento anni fa c'era la Società delle Nazioni, un'esperienza di sistema multilaterale basato sul diritto internazionale, uccisa dal fascismo, il nazismo e il franchismo con la complicità di tutto l'Occidente colonialista dell'epoca.

Il presidente venezuelano ha anche sottolineato che nei dibattiti delle Nazioni Unite ci sono stati due grandi temi: il rifiuto del sionismo di Benjamin Netanyahu, del fascismo di Maria Corina Machado, di Javier Milei e dei crimini contro il popolo di Gaza e del Libano, da un lato, e il sostegno al Venezuela dall'altro.

“In Venezuela abbiamo fermato il fascismo in tutte le sue espressioni ed è un esempio di come il fascismo si combatte in pace e con il sostegno del popolo”.

Il leader venezuelano ha anche affermato che il gruppo dei BRICS è la speranza per cambiare il sistema mondiale e passare a una nuova geopolitica del potere.

“Ci saranno sempre strade per l'umanità. Oggi c'è una potente alternativa, rispetto a 100 anni fa”, ha affermato.

Turchia – Venezuela

Riferendosi alla seconda Expoferia Turchia-Venezuela, recentemente inaugurata a Caracas, il presidente venezuelano ha dichiarato che le due nazioni non solo vogliono progredire insieme, ma hanno grandi opportunità di fare affari in comune.

“Quest'anno ci saranno 800 milioni di dollari di scambi commerciali con prodotti di qualità realizzati da entrambi i Paesi. Stiamo raggiungendo un equilibrio nella bilancia commerciale, il sogno d'oro delle relazioni economiche di un Paese”, ha affermato.

In questo senso, ha sottolineato che il Venezuela e la Turchia fanno parte di quelle nazioni emergenti che si stanno affermando come parte dell'equilibrio del mondo e “siamo in transizione verso un'economia solida con una crescente indipendenza economica”.

Maduro ha indicato che il Venezuela è un riferimento mondiale a livello morale, politico e spirituale. “Se c’è qualcuno che ama il Venezuela, questo è il popolo turco. È una nazione molto importante perché è eurasiatica”.

Ha inoltre indicato di aver proposto al presidente turco, Recep Tayyit Erdogan, di organizzare due fiere internazionali in ogni semestre dell'anno, concepite come una super fiera di natura commerciale, economica e finanziaria.

Il vicepresidente argentino ripudia l'accordo con il Regno Unito sulle Malvinas




La vicepresidente dell'Argentina, Victoria Villarruel, ha contestato in termini duri l'accordo annunciato dal governo con il Regno Unito in relazione alle Isole Malvinas, la cui sovranità è rivendicata dal Paese sudamericano.

La seconda autorità dell'Esecutivo ha ritenuto che la proposta “sia contraria agli interessi” della Nazione, dato che propone di “cooperare con la potenza che usurpa” quel territorio.

Martedì scorso, il ministro degli Esteri, Diana Mondino, ha annunciato da New York (USA) un accordo con il suo omologo britannico, David Lammy, per avvicinare le posizioni in merito alla disputa sulle Malvinas, e la notizia è stata presentata dal governo Milei come “positiva”.

“Tutti sanno che cosa significa per me Malvinas, che questo è il mio limite e mi obbliga a fare una dichiarazione”, ha risposto Villarruel, che da mesi prende le distanze dalle decisioni della Casa Rosada.

Diana Mondino ha annunciato mercoledì “diverse notizie molto positive” riguardanti una serie di attività e “misure” che il governo attuerà in relazione alle Falkland.

Tra queste, ha citato “un volo mensile” che collegherà “la terraferma argentina” con le isole, e l'organizzazione di “un viaggio” per i parenti degli eroi caduti nella guerra del 1982 contro il Regno Unito per “visitare le tombe dei loro cari”.

“Ci prendono per stupidi? Ottengono vantaggi materiali, concreti e immediati, mentre ci offrono briciole come consolazione emotiva e indeboliscono la nostra possibilità di negoziare”, ha lamentato la vicepresidente.

E ha aggiunto: “È singolare che mentre gli Stati Uniti ci offrono navi della guardia costiera per proteggere il nostro mare argentino dal saccheggio extracontinentale, noi proponiamo di collaborare con la potenza che usurpa il nostro territorio”.


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