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La VOCE ANNO XXX N°2

ottobre 2024

PAGINA 3         - 15

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Segue da Pag.14: Lo stimato compagno KIM JONG UN ha ispezionato l’Istituto di Armi Nucleari e una base produttiva di materiali atomici per armamenti

quantità e in maniera sostenuta e accelerata, dovranno continuare a esercitarsi nella produzione e adempiere così con maggior successo al sacro dovere di cui si sono fatti carico per il Partito e la rivoluzione», ha istruito.

Ha sottolineato la necessità di definire un obiettivo a lungo termine più alto nella produzione dei materiali atomici necessari alla fabbricazione di armi tattiche nucleari e concentrare tutti gli sforzi verso un nuovo balzo in avanti, e ha definito dei compiti e un orientamento importanti.

Ricevendo le sue istruzioni sul campo, tutti i combattenti nucleari si sono fermamente decisi a compiere un grande balzo in avanti nell’attuazione della strategia e della linea nucleari del Partito garantendo assolutamente e fermamente la continua e felice nascita di potenti armamenti atomici di stampo coreano, tenendo presente la profonda fiducia di KIM JONG UN, che li ha collocati sull’avamposto della sacra lotta che conduce potenziando ulteriormente il più forte arsenale nucleare al mondo, che difenderà incrollabilmente lo sviluppo indipendente dello Stato, la vita felice e la sicurezza del popolo e il cammino che si staglia innanzi alla rivoluzione jucheana.

Lo stimato compagno KIM JONG UN ha ispezionato una base di addestramento per le forze armate operative speciali dell’Esercito Popolare di CoreaLo stimato compagno KIM JONG UN ha ispezionato una base di addestramento per le forze armate operative speciali dell’Esercito Popolare di Corea



Pyongyang, 13 settembre (KCNA) — KIM JONG UN, Segretario Generale del Partito del Lavoro di Corea e Presidente degli Affari di Stato della Repubblica Popolare Democratica di Corea, ha ispezionato la base d’addestramento delle forze armate operative speciali dell’Esercito Popolare di Corea per dirigerne l’esercitazione l’11 settembre.

Lo stimato compagno KIM JONG UN è stato accompagnato dal Maresciallo Pak Jong Chon (vicepresidente della Commissione Militare Centrale del Partito del Lavoro di Corea e segretario del CC), Ri Yong Gil (capo dello Stato Maggiore dell’EPC), Ri Chang Ho (vicecapo dello Stato Maggiore e direttore dell’Ufficio di Ricognizione Generale dell’EPC), Kim Yong Bok (vicecapo dello Stato Maggiore) e altri ufficiali in comando nel settore delle operazioni e dell’addestramento dello Stato Maggiore dell’EPC.

KIM JONG UN ha visitato varie strutture della base per informarsi in dettaglio sulla situazione.

Apprezzando molto il fatto che tutte le strutture e i campi d’allenamento della base sono efficientemente organizzati per condurre delle pratiche di addestramenti alla guerra reale di modo da allenare efficacemente i combattenti sotto tutti gli aspetti, egli ha sottolineato la necessità che il Ministero della Difesa e lo Stato Maggiore prestino un’attenzione positiva alla creazione di condizioni per l’ulteriore aggiornamento delle strutture e farle operare in futuro su una base scientifica.

È salito alla postazione di osservazione per osservare le simulazioni di
ricognizione e incursione condotte dai combattenti secondo il loro programma d’addestramento.

Tutti costoro hanno versato il loro sudore di lealtà e d’azione sui campi d’allenamento, con la ferma prontezza ad attaccare improvvisamente i cuori dei nemici e aprire la via dell’avanzata alle unità all’offensiva nel momento in cui giungerà l’aspra battaglia decisiva. Essi hanno pienamente dimostrato la tempra e lo spirito combattivi delle invincibili forze armate rivoluzionarie in grado di combattere realmente e conquistare sicuramente la vittoria nell’addestramento condotto alla presenza di KIM JONG UN.

Osservando soddisfatto i soldati padroneggiare del tutto i moderni metodi di combattimento jucheani e assaltare il campo come una tempesta, egli ha encomiato tutti i combattenti per essere diventati dei robusti e coraggiosi militi in grado ciascuno di sconfiggere cento nemici con l’entusiasmo rivoluzionario e potente per l’addestramento e mantenendo sicuri la postura di guerra.

Dicendosi rassicurato e orgoglioso di vedere i soldati preparati da audaci combattenti come proiettili e cresciuti come affidabili guardie e passionali guerrieri dell’EPC che sfoggia solo vittorie, li ha incoraggiati e si è sottoposto a una sessione fotografica con loro.

Essi traboccavano di sconfinata emozione, gioia, grande orgoglio e autostima, trasformatisi in tempestose acclamazioni di giubilo, poiché hanno ricevuto un elevato apprezzamento e un grande onore sotto la calorosa sollecitudine amorevole dell’invincibile comandante brillante dalla ferrea volontà.

Affermando che, come si è visto nell’addestramento odierno, si ha bisogno di combattenti così competenti e intrepidi nell’EPC, egli ha dato importanti istruzioni chiamando a costruire con maggior fermezza la forza armata operativa speciale di quest’ultimo, formando dei possessori dello spirito di sconfiggere da soli cento nemici e dei combattenti di punta in grado di spazzar via il nemico, imperversando coraggiosamente sul campo di battaglia ove proiettili e missili volano fitti e veloci, senza la minima esitazione in caso di emergenza.

«Considerando lo stato e il carattere della guerra moderna, mandare avanti la ben addestrata e preparata forza armata operativa speciale come forza principale sul campo di battaglia ha un’influenza importante sulla vittoria o la sconfitta e la sua costruzione è una componente importante in quella delle forze armate della RPDC» ha detto, e ha definito il compito militante di concentrarsi sul rafforzamento della forza armata operativa speciale d’élite di stampo coreano attenendosi fermamente alla rivoluzione nell’addestramento, nelle idee e nell’equipaggiamento.

Facendo notare che il primo compito è quello di continuare a intensificare le esercitazioni alla guerra reale, egli ha affermato che, come si è sempre sottolineato, molto sudore nell’allenamento significa meno sangue versato in guerra, che quest’ultima non viene preannunciata e quindi l’EPC dovrà essere totalmente pronto a fermare subito il nemico e sopprimerlo spietatamente e completamente persino se la guerra dovesse scoppiare di colpo oggi, e che il primo patriottismo e la prima fedeltà allo Stato e al popolo e il dovere rivoluzionario primordiale dei soldati consiste nel dedicare tutto sé stessi alle esercitazioni intensive per la guerra reale.

Ha detto con decisione che è necessario continuare a esigere molto dagli addestramenti, migliorare costantemente i contenuti e i metodi di quelli in stile coreano e prepararsi appieno alla guerra, cosicché i nemici sanguinino allorché incontrino l’EPC nella contingenza.

Dichiarando l’impossibilità di pensare alla vittoria di un esercito non dotato della potenza di un’ideologia, che un esercito ben preparato senza ideologia non è altro che un’armata indisciplinata e che allorché i soldati divengano dei veri patrioti che conoscono il Partito, il Paese e il popolo prima di apprendere delle battaglie, la vittoria sarà sempre dalla loro parte, egli ha fatto appello a coltivare ancor più a meraviglia e dare libero corso ai vantaggi politici e ideologici tipici dell’EPC e a preparare in tal modo i soldati con maggior fermezza come i più forti in vigore mentale.

Sostenendo che nell’intensificazione dell’educazione ideologica tra i soldati l’educazione di classe è un compito importante da non trascurarsi neppure per un istante, ha chiamato a intensificarla in maniera offensiva per far sì che tutti loro custodiscano il senso cristallino del nemico e la loro concezione dell’arcinemico come loro fede.
..segue ./.

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