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La VOCE ANNO XXIX N°10

giugno 2024

PAGINA c         - 27

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Segue da Pag.26: Siria- 28/04/2024

armate, ma è solo momentaneo e gli scontri armati saranno la notizia di ogni giorno come sta accadendo al nord della provincia di Aleppo, dove da tre giorni sembra che sia scoppiata una guerra aperta tra i diversi gruppi che compongono il cosiddetto esercito patriottico siriano, voluta dalla Turchia. Per il momento la Turchia sta a guardare e dà l'impressione di non voler intervenire come se cercasse un via per il suo disimpegno. E' solo un'impressione ma non c'è nulla di certo.
Ad est e nelle province occupate dagli Usa con i loro scagnozzi kurdi e jihadisti, la resistenza popolare sta intensificando i suoi attacchi contro le postazioni kurdi. Di pari passo la resistenza siriana con quella irachena ed araba continuano a martellare le basi americane con missili e droni. La qualità degli attacchi e la loro violenza sono in crescendo. Tutta questa situazione fa ipotizzare un'estate molto incandescente anche su questo fronte. Le formazioni kurde non hanno molta scelta, strette da tutte le parti in una morsa fatale. Infatti, anche un recente accordo tra la Turchia e il governo iracheno di ripulire tutto il nord iracheno dalle formazioni del PKK, dichiarate formazioni terroristiche da entrambi, contribuirà a stringere la cinghia attorno a questi gruppi anche in Siria. Probabilmente circondati da tutte le parti e con lo scoppio delle attuali scintille, il fuoco che ne deriva rischia di divorare le formazioni kurde e il loro sogno della confederazione democratica. Già come si è visto in altre occasioni le truppe yankee alla prima escalation non penseranno ad altro che fuggire lasciando tutto e tutti in balia degli eventi.

- Gaza- 29/04/2024



Continua la mattanza nazisionista contro i civili palestinesi. Il fuoco ultimamente è concentrato nella provincia di Rafah e i bombardamenti prendono di mira le case super affollate che, oltre alle famiglie proprietarie, ospitano decine di sfollati, quindi la strage è assicurata. Dall'altra parte e in questi ultimi due giorni, bisogna registrare due operazioni magistrali della resistenza palestinese: nella prima hanno guidato le truppe nazisioniste in un campo minato preparato precedentemente che viene fatto saltare appena i sionisti sono tutti dentro con un bilancio di morti e feriti molto alto (fonti israeliani parlavano di 2 morti e 11 feriti). Nella seconda, la resistenza martella e fa fuori una serie di blindati, anche qui le stesse fonti di prima parlano di 3 morti e 8 feriti tra i banditi. La resistenza palestinese ormai ha concentrato il suo fuoco contro le truppe sioniste che al centro della Striscia di Gaza stanno lavorando a preparare quella famosa strada n° 10 e l'area del porto. Con colpi di mortai di ogni tipo e colpi di missili a corta gettata queste truppe vengono martellate con frequenze ravvicinate ogni giorno, facendo capire ai sionisti ciò che li aspetta se dovessero insistere a rimanere ad occupare questa area. 

- Gli aiuti umanitari Usa- 29/04/2024



Ieri in un servizio televisivo hanno fatto vedere che gli Usa stanno paracadutando cibo e cioccolata scaduti da mesi. Cibo avariato che rischia di provocare intossicazioni di massa, non sarà questa la loro reale intenzione?!
difficile escludere tale eventualità alla luce della grandissima resistenza dimostrata dalle masse gazawi e il loro rifiuto di abbandonare questi territori malgrado i violentissimi bombardamenti.

- Gaza 209 giorni - 1/05/2024



Continua la resistenza palestinese a martellare le colonie sioniste attorno alla Striscia di Gaza e fino ad Asdod, 40Km lontano, con raffiche di missili e colpi di mortaio dando prova che i nazisionisti non sono riusciti né a distruggere, tanto meno a sradicare la resistenza presente nei territorio del nord di Gaza come da mesi sostengono. Infatti i colpi partono da questi territori come gli altri che partono verso obiettivi presenti nella zona dove si concentrano le truppe nazisioniste con il duplice scopo di assicurare i lavori sia della costruzione del porto yankee, sia quelli volti a creare una zona di separazione tra nord e centro sud della Striscia di Gaza. Ieri fonti militari sioniste hanno parlato di due soldati morti e 12 feriti negli scontri avvenuti proprio in questa zona. Con il ritiro delle truppe nazisioniste da quasi tutto il resto della Striscia di Gaza, la protezione civile palestinese e con mezzi quasi rudimentali, ha iniziato la ricerca dei cadaveri sotto le macerie e ne estrae decine ogni giorno. E' una corsa contro il tempo perché con l'arrivo del caldo i corpi cominciano ad andare in stato di putrefazione molto più rapidamente, con tutti i risvolti sulla salute dei cittadini in generale. Anche la ricerca delle fosse comuni è in corso ovunque nella Striscia di Gaza seguendo le indicazioni dei cittadini che in qualche maniera sono stati testimoni di ciò. L'orrore del massacro assume dimensioni sempre maggiori anche se fin dall'inizio si è parlato della presenza di quasi 10mila cadaveri, sia sotto le macerie che nelle fosse comuni; alcuni poi fatti sparire e non si sa se riusciranno a ritrovarli, persone assassinate ma non contate ufficialmente, perché i loro corpi non sono mai arrivati negli ospedali per la certificazione.

Un' altro flop degli Usa - 03/05/2024



A distanza di una settimana dal ritiro della portaerei Aizenhwer dal Mar Rosso con tutta la flottiglia al seguito, ieri l'annuncio del ritiro di tutte le navi da guerra Usa:10 e di quelle europee 8, dal mar Rosso, il Golfo di Aden e Mar Arabico. Questo ritiro avviene dopo diverse dichiarazioni nelle quali si è reso pubblico il fallimento di questo dispiegamento di fronte agli attacchi yamani. Invece di assicurare la navigazione in queste acque, il blocco si è esteso all' oceano Indiano e contro navi americane e britanniche, quindi non solo israeliani ed a quelle che si recano nei porti occupati palestinesi. Naturalmente si continua a nascondere i danni che la flottiglia militare ha subito e sono state contate 5 navi americane e 2 britanniche.
Il ritiro ha il sapore militare e non solo politico- commerciale. Una nuova mazzata sulla testa degli yankee proprio adesso che il blocco è molto più esteso, minaccioso e costoso. Il paradosso è che continuano lo stesso a portare avanti il loro progetto di una Nato regionale, non contro lo Yemen, bensì contro l'Iran. Sono alla follia pura...

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