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La VOCE 2105

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La VOCE ANNO XXIII N°9

maggio 2021

PAGINA 10

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calendario di maggio. di spartaco ferri. segue da pag.9: 25 aprile di lotta anticapitalista. un ulteriore salto di qualità nell'involuzione in senso reazionario dello stato potrebbe compiersi laddove venissero confermate - reiterando lo stato di emergenza sanitaria ed inasprendosi quella economica e sociale - le misure coercitive e repressive adottate per far fronte alla diffusione della pandemia da coronavirus. la militarizzazione del territorio, il ricorso a più avanzate tecnologie di controllo sociale, le limitazioni al diritto di movimento e di riunione potrebbero trasformarsi in provvedimenti strutturali, utili - assieme all'armamentario repressivo già a disposizione (si pensi ai decreti sicurezza di salviniana memoria) - a criminalizzare e a soffocare sul nascere le future proteste dei lavoratori del nostro paese. e le premesse si sono viste subito, sia nel discorso del suo insediamento, sia negli incarichi di settori delicati affidati a superpoliziotti come giannini e gabrielli e il generale figliuolo con esperienze di guerra in afghanistan e kosovo a gestire l'emergenza covid 19, tanto per abituare e fare accettare la presenza militare sui territori. avanza, quindi, il processo di ampliamento della repressione per chi non si adegua alla campagna governativa cui aderiscono, in un modo o nell'altro, le varie forze fasciste. un attacco che marcia di pari passo con la risoluzione, approvata nel settembre 2019 - con il voto favorevole dei rappresentanti del pd - dal parlamento europeo in cui si equipara il nazismo al comunismo, posti ignominiosamente sullo stesso piano come regimi entrambi totalitari. con il rilancio del processo di revisione e falsificazione dei tragici accadimenti che sconvolsero l'europa intera nella prima metà del '900. a rendere ancor più grave questo atto è il non aver citato, nella condanna espressa dalla risoluzione, il fascismo come sistema totalitario. una sorta di tacita assoluzione dei fascismi europei dalle terribili colpe di cui questi regimi reazionari si sono macchiati. un evidente segnale della natura anticomunista della 'democratica' europa, pronta a ricorrere se necessario, ai servigi che potrebbero offrire i nuovi fascisti di fronte all'inasprirsi dello scontro di classe. una violenta campagna antipartigiana e anticomunista che sostiene il revanscismo nazionalista e la riabilitazione del fascismo di cui fu iniziatore l'ex parlamentare del pci luciano violante, auspicando, nel discorso di insediamento a presidente della camera nel '96, una sorta di "maggiore comprensione" - e di conseguente attenuazione della condanna - verso la scelta di campo fatta nel '43 da quei giovani passati alla storia come "ragazzi di salò". nel processo politico e culturale di sdoganamento di un tragico periodo della storia europea e nazionale non stupisce la crescita della destra in italia. per questo i comunisti devono prendere le distanze da movimenti di 'sinistra' e partitini sedicenti comunisti che, scivolando verso posizioni comunitariste o sovraniste, si avvicinano ambiguamente alla propaganda di forze neofasciste e nazionaliste interne allo schieramento imperialista (come si è potuto riscontrare in occasione delle guerre di aggressione contro jugoslavia, iraq, libia, siria ecc.) e continuare ad affermare che l'unico antifascismo che realmente produce risultati è quello quotidiano, vissuto nei quartieri, che non conosce deleghe. un antifascismo che non ha nulla a che spartire con chi nel giorno della liberazione vorrebbe provocatoriamente sfilare accanto agli oppressori del popolo palestinese, sotto le bandiere sioniste responsabili dei massacri di gaza; né con chi - dal governo all'opposizione - promuove e sostiene le aggressioni militari in siria, libia, come già in jugoslavia, e appoggia i gruppi nazisti in ucraina, bielorussia ecc. viceversa uno dei compiti principali di un antifascismo militante deve essere quello di contrastare queste posizioni rilanciando quell'internazionalismo proletario che costituì una componente ideologica fondamentale della parte più avanzata e di classe del movimento resistenziale. dinanzi all'avanzare, sotto diverse vesti del pericolo fascista, i comunisti hanno il dovere irrinunciabile di salvaguardare la memoria e l'esperienza della resistenza di ieri per difendere le speranze di liberazione di oggi della classe operaia e delle masse popolari da un sistema capitalista.
giulietto chiesa è stato ucciso? la pistola della cia che causa infarti. arkanen 31 iscritti. siamo sicuri che giulietto chiesa sia morto per cause naturali?lo sapevate che la cia già nel 1975 aveva inventato una pistola per uccidere le persone causandogli un infarto? sicuramente giulietto era un uomo scomodo alla cia e al deep state per la sua fama e notorietà nell'attaccare e smascherare le fake news dei giornali collegati all'oligarchia transnazionale. inoltre conosceva molti ambienti vicini ai servizi segreti russi e difendeva le minoranze russe in lettonia e condannava gli usa per le loro guerre imperialiste, nell'ultimo periodo era diventato molto famoso su youtube. l'ultimo video di giulietto chiesa prima di morire. morte naturale o omicidio? una morte strana quella di giulietto chiesa. nonostante la sua età era in buona salute. e' morto oppure lo hanno ucciso come spesso succede con uomini che raccontano una verità che non piace al potere? qualcuno è convinto che sia stato ucciso il giorno dopo aver parlato dei poteri forti mettendoci in allarme. riflettete, non vogliamo altro... le ultime parole di giulietto chiesa prima di morire: siamo in pericolo, potenti lobbies e gruppi segreti vogliono farci sparire ...

CALENDARIO DI MAGGIO
DI SPARTACO FERRI



Segue da Pag.9: 25 Aprile di lotta anticapitalista

Un ulteriore salto di qualità nell'involuzione in senso reazionario dello Stato potrebbe compiersi laddove venissero confermate - reiterando lo stato di emergenza sanitaria ed inasprendosi quella economica e sociale - le misure coercitive e repressive adottate per far fronte alla diffusione della pandemia da coronavirus. La militarizzazione del territorio, il ricorso a più avanzate tecnologie di controllo sociale, le limitazioni al diritto di movimento e di riunione potrebbero trasformarsi in provvedimenti strutturali, utili - assieme all'armamentario repressivo già a disposizione (si pensi ai Decreti Sicurezza di salviniana memoria) - a criminalizzare e a soffocare sul nascere le future proteste dei lavoratori del nostro Paese.

E le premesse si sono viste subito, sia nel discorso del suo insediamento, sia negli incarichi di settori delicati affidati a superpoliziotti come Giannini e Gabrielli e il generale Figliuolo con esperienze di guerra in Afghanistan e Kosovo a gestire l'emergenza Covid 19, tanto per abituare e fare accettare la presenza militare sui territori.

Avanza, quindi, il processo di ampliamento della repressione per chi non si adegua alla campagna governativa cui aderiscono, in un modo o nell'altro, le varie forze fasciste.

Un attacco che marcia di pari passo con la risoluzione, approvata nel settembre 2019 - con il voto favorevole dei rappresentanti del PD - dal Parlamento europeo in cui si equipara il nazismo al comunismo, posti ignominiosamente sullo stesso piano come regimi entrambi totalitari. Con il rilancio del processo di revisione e falsificazione dei tragici accadimenti che sconvolsero l'Europa intera nella prima metà del '900. A rendere ancor più grave questo atto è il non aver citato, nella condanna espressa dalla risoluzione, il fascismo come sistema totalitario. Una sorta di tacita assoluzione dei fascismi europei dalle terribili colpe di cui questi regimi reazionari si sono macchiati. Un evidente segnale della natura anticomunista della 'democratica' Europa, pronta a ricorrere se necessario, ai servigi che potrebbero offrire i nuovi fascisti di fronte all'inasprirsi dello scontro di classe. Una violenta campagna antipartigiana e anticomunista che sostiene il revanscismo nazionalista e la riabilitazione del fascismo di cui fu iniziatore l'ex parlamentare del PCI Luciano Violante, auspicando, nel discorso di insediamento a presidente della Camera nel '96, una sorta di "maggiore comprensione" - e di conseguente attenuazione della condanna - verso la scelta di campo fatta nel '43 da quei giovani passati alla storia come "ragazzi di Salò".

Nel processo politico e culturale di sdoganamento di un tragico periodo della storia europea e nazionale non stupisce la crescita della destra in Italia. Per questo i comunisti devono prendere le distanze da movimenti di 'sinistra' e partitini sedicenti comunisti che, scivolando verso posizioni comunitariste o sovraniste, si avvicinano ambiguamente alla propaganda di forze neofasciste e nazionaliste interne allo schieramento imperialista (come si è potuto riscontrare in occasione delle guerre di aggressione contro Jugoslavia, Iraq, Libia, Siria ecc.) e continuare ad affermare che l'unico antifascismo che realmente produce risultati è quello quotidiano, vissuto nei quartieri, che non conosce deleghe. Un antifascismo che non ha nulla a che spartire con chi nel giorno della Liberazione vorrebbe provocatoriamente sfilare accanto agli oppressori del popolo palestinese, sotto le bandiere sioniste responsabili dei massacri di Gaza; né con chi - dal governo all'opposizione - promuove e sostiene le aggressioni militari in Siria, Libia, come già in Jugoslavia, e appoggia i gruppi nazisti in Ucraina, Bielorussia ecc.

Viceversa uno dei compiti principali di un Antifascismo militante deve essere quello di contrastare queste posizioni rilanciando quell'Internazionalismo Proletario che costituì una componente ideologica fondamentale della parte più avanzata e di classe del movimento resistenziale.

Dinanzi all'avanzare, sotto diverse vesti del pericolo fascista, i comunisti hanno il dovere irrinunciabile di salvaguardare la memoria e l'esperienza della Resistenza di ieri per difendere le speranze di liberazione di oggi della classe operaia e delle masse popolari da un sistema capitalista.

GIULIETTO CHIESA è STATO UCCISO? LA PISTOLA DELLA CIA CHE CAUSA INFARTI

Arkanen 31 iscritti



Siamo sicuri che Giulietto Chiesa sia morto per cause naturali?Lo sapevate che la CIA già nel 1975 aveva inventato una pistola per uccidere le persone causandogli un infarto? Sicuramente Giulietto era un uomo scomodo alla CIA e al DEEP STATE per la sua fama e notorietà nell'attaccare e smascherare le fake news dei giornali collegati all'oligarchia transnazionale. Inoltre conosceva molti ambienti vicini ai servizi segreti russi e difendeva le minoranze Russe in Lettonia e condannava gli USA per le loro guerre imperialiste, nell'ultimo periodo era diventato molto famoso su youtube.

L'ultimo video di Giulietto Chiesa prima di morire. Morte naturale o omicidio?





Una morte strana quella di Giulietto Chiesa. Nonostante la sua età era in buona salute. E' morto oppure lo hanno ucciso come spesso succede con uomini che raccontano una verità che non piace al potere? Qualcuno è convinto che sia stato ucciso il giorno dopo aver parlato dei poteri forti mettendoci in allarme.
Riflettete, non vogliamo altro...
Le ultime parole di Giulietto Chiesa prima di morire: siamo in pericolo, potenti lobbies e gruppi segreti vogliono farci sparire ...



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