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La VOCE 2105

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La VOCE ANNO XXIII N°9

maggio 2021

PAGINA 9

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segue da pag.8: 25 aprile: giorno della liberazione dei popoli. frontiera svizzera travestito da soldato tedesco e fucilato dai partigiani. bologna era stata già liberata il 21 aprile, genova il 23 aprile. venezia sarà liberata il 28 aprile. il 3 maggio avvenne la resa definitiva di tutte le formazioni fasciste e tedesche che non erano riuscite a riparare in svizzera. la liberazione della città italiane ad opera dei partigiani antifascisti assunse un grande significato politico perché le formazioni antifasciste avevano liberato le città del nord autonomamente senza aspettare l’arrivo delle truppe alleate statunitensi ed inglesi. questo fu il culmine della durissima lotta partigiana iniziata in tutta l’italia centro-settentrionale dopo che il governo italiano di badoglio aveva sottoscritto l’armistizio con gli alleati l’8 settembre del 1943 e l’esercito tedesco, sostenuto dalle milizie fasciste, aveva occupato militarmente tutta questa parte dell’italia. ma nel frattempo, subito dopo l’armistizio, anche napoli si era liberata dall’occupazione tedesca dopo quattro giorni di battaglia per le strade della città, costringendo l’esercito tedesco a ritirarsi verso roma. oggi il 25 aprile è diventata una ricorrenza che ricorda non solo la liberazione dell’italia, ma anche la liberazione di tutti i popoli oppressi. le manifestazioni sono gestite dall’anpi (associazione nazionale dei partigiani italiani). dopo la morte di quasi tutti gli ex-partigiani, come la nostra indimenticabile miriam pellegrini ferri e suo marito spartaco, fondatori del gruppo antifascista, progressista e razionalista g.a.ma.di., l’anpi è diretto da nuovi iscritti legati a partiti antifascisti, che spesso devono gestire divergenze e tensioni. infatti alle manifestazioni a roma, milano, ed altre città italiane, partecipano rappresentanze di popoli in lotta per liberarsi di occupazioni straniere e regimi oppressivi. questo ha dato luogo talvolta anche a controversie ed incidenti. la presenza di bandiere della nazione palestinese in lotta da oltre 70 anni per avere un proprio stato e liberarsi dalla perdurante occupazione militare israeliana, non è gradita ai rappresentanti filo-israeliani.della brigata ebraica, ex formazione combattente formata da ebrei. gli stessi membri delle comunità ebraiche più legati ai governi israeliani di destra come quelli di netanyahu, e precedentemente di begin e shamir, cercano di impedire la presenza dei palestinesi e delle associazioni italiane che sostengono la loro causa (a differenza delle associazioni degli ebrei progressisti che auspicano una soluzione equa della questione palestinese). speriamo che alla fine prevalga la volontà di liberazione dei popoli nelle manifestazioni in italia, così come nei paesi del mondo che lottano per liberarsi. 21 aprile 2021, vincenzo brandi. 25 aprile di lotta anticapitalista. emiliano, nuova unità n.2 * | nuovaunita.info. solidarietà militante con tutti i colpiti dalla repressione. la vera liberazione arriverà solo quando gli ideali sociali che hanno guidato la resistenza saranno realizzati e oppressione e sfruttamento cancellati definitivamente dalla storia. a 76 anni dal 25 aprile 1945, ci troviamo in una società alle prese con una grave crisi economica, sociale e sanitaria dove la propaganda "fascioleghista" scava nei sentimenti più regressivi e reazionari di gruppi sociali, come i ceti medi impoveriti dalla crisi coinvolgendo anche settori popolari, alimenta il razzismo verso gli immigrati, il disprezzo verso le minoranze e gli emarginati dalla società capitalistica, contro chi si batte contro lo sfruttamento e soffia potentemente sul fuoco della "guerra tra poveri". mentre il grande capitale può presentarsi come garante dell'unità nazionale e del concetto che siamo tutti sulla stessa barca per uscire dalla crisi con il nuovo governo draghi. il fascismo aveva costituito la forma di dittatura terroristica aperta con cui la borghesia capitalistica aveva deciso di schiacciare le aspirazioni
rivoluzionarie e di giustizia sociale manifestate con l'occupazione delle fabbriche nel 'biennio rosso' 1919-1920 dal proletariato italiano. un'opzione, peraltro, cui la borghesia non esita a ricorrere ogni volta che non è in grado di mantenere la sua supremazia con i rituali meccanismi di potere propri del sistema democratico-borghese. durante la resistenza gran parte delle formazioni partigiane affrontavano fascisti e nazisti armi in pugno non solo per farla finita con la dittatura, ma per un mondo libero da ingiustizia, sfruttamento e guerra. dietro l'impulso della mobilitazione operaia e gli scioperi del marzo '43, incoraggiati dalla vittoria dell'armata rossa contro le orde naziste a stalingrado, le forze della resistenza e della lotta armata partigiana si svilupparono contro fascisti, nazisti e tirapiedi prezzolati dei capitalisti grazie alla direzione dei comunisti, al sacrificio, alla preparazione militare e alla forza ideologica capace di risvegliare i valori del patrimonio di lotta proletaria fino alla vittoria. ma non esistono vittorie definitive nella lotta di classe e per l'emancipazione del proletariato, queste vanno difese ogni giorno. del resto i fascisti non sono mai scomparsi dal panorama politico del nostro paese, e dal 1945 hanno continuato ad occupare posti chiave nello stato, dalla magistratura, alla polizia, all'esercito, depistando, coprendo le bombe, gli omicidi, le aggressioni degli squadristi mai cessate contro lavoratori, immigrati, antifascisti e comunisti. oggi i fascisti sia nella versione autoritaria del leghismo e del nazionalismo di fratelli d'italia (che sta raccogliendo parlamentari m5s), sia nella versione più triviale e squadristica di casa pound, forza nuova, lealtà e azione e altre formazioni, alzano il tiro perché si sentono legittimati da decenni di propaganda revisionista e dalla sistematica diffamazione della resistenza alimentata da tutti i partiti istituzionali, ma anche dalle scelte riconciliative della cosiddetta sinistra. un proliferare di numerose sigle camuffate anche da associazioni 'culturali', librerie, gruppi musicali, per una più efficace penetrazione nel mondo giovanile che si richiamano apertamente al nazifascismo e che aprono covi neri in molti quartieri popolari, soprattutto quelli percorsi da gravi problematiche sociali. da questi covi partono provocazioni, intimidazioni, aggressioni fisiche a militanti di sinistra, giovani antifascisti, immigrati, studenti e operai in prima fila nelle lotte nei propri ambienti di studio e di lavoro. gruppi squadristici - utili elettoralmente ai fascisti in doppiopetto - protetti da importanti apparati dello stato (servizi segreti, settori delle forze armate, vertici delle forze di polizia), finanziati attraverso i traffici di droga e di armi e collusi con mafie e massonerie, addestrati nelle basi militari della nato, spediti a 'farsi le ossa' negli scontri tra le diverse tifoserie calcistiche o come mercenari sui fronti di guerra aperti in diverse parti del mondo (ucraina, bielorussia, siria ecc.). una riserva di tipo 'militare' pronta a essere utilizzata quando il potere borghese lo riterrà necessario. a queste forze i cosiddetti democratici vogliono lasciare il diritto di parola, in nome della "libertà di espressione" (per i fascisti), oppure lanciano i loro strali contro gli "opposti estremismi" cioè che chi si oppone ai razzisti e alla libera circolazione dei fascisti si pone contro la legalità, deve essere represso da polizia e carabinieri e condannato dai tribunali. nonostante la costituzione borghese sancisca - peraltro sempre più in linea teorica - diritti conquistati già con la resistenza e poi, attraverso grandi lotte ed enormi sacrifici, nei decenni successivi dal proletariato italiano, ciò non ha impedito ai "padroni" di intervenire con mano pesante nella limitazione di tanti diritti politici, sindacali e sociali della classe operaia: dal diritto di sciopero e di manifestazione a quello di organizzazione e di rappresentanza sindacale, dal diritto ad una scuola per tutti a quello, oggi di triste attualità, di un'efficiente sanità pubblica. come nel passato, quando in nome di una ricostruzione nazionale avvenuta sulla base della difesa degli interessi di classe della borghesia, oggi di fronte alla crisi aggravata dal coronavirus il potere strumentalizza la crisi e ripropone l'unità nazionale attraverso il governo draghi. subentrato dopo la trovata di renzi è presentato come il salvatore della patria, forse è più salvatore delle banche, della ue, delle logge massoniche e del club bildenberg cui appartiene. in realtà "per salvare il paese" adotterà forzature istituzionali con lo svuotamento dei poteri del parlamento borghese, trasformerà lo stato in senso reazionario accentrando le decisioni nelle mani dell'esecutivo, rifacendosi al "piano di rinascita democratica" di gelli e della sua loggia p2, eversiva e filoatlantica. probabilmente metterà mani sulla costituzione sempre più a favore del potere politico ed economico della borghesia. ricordiamo che draghi sul disegno previsto e ordinato dalla banca j.p. morgan il 21 giugno 2013 ha affermato: «le costituzioni mostrano una forte influenza delle idee socialiste, e in ciò riflettono la grande forza politica raggiunta dai partiti di sinistra dopo la sconfitta del fascismo...». ..segue ./.
Segue da Pag.8: 25 APRILE: GIORNO DELLA LIBERAZIONE DEI POPOLI

frontiera svizzera travestito da soldato tedesco e fucilato dai partigiani. Bologna era stata già liberata il 21 aprile, Genova il 23 aprile. Venezia sarà liberata il 28 aprile. Il 3 maggio avvenne la resa definitiva di tutte le formazioni fasciste e tedesche che non erano riuscite a riparare in Svizzera.

La liberazione della città italiane ad opera dei partigiani antifascisti assunse un grande significato politico perché le formazioni antifasciste avevano liberato le città del Nord autonomamente senza aspettare l’arrivo delle truppe alleate statunitensi ed inglesi. Questo fu il culmine della durissima lotta partigiana iniziata in tutta l’Italia centro-settentrionale dopo che il Governo italiano di Badoglio aveva sottoscritto l’armistizio con gli alleati l’8 settembre del 1943 e l’esercito tedesco, sostenuto dalle milizie fasciste, aveva occupato militarmente tutta questa parte dell’Italia. Ma nel frattempo, subito dopo l’armistizio, anche Napoli si era liberata dall’occupazione tedesca dopo quattro giorni di battaglia per le strade della città, costringendo l’esercito tedesco a ritirarsi verso Roma.

Oggi il 25 aprile è diventata una ricorrenza che ricorda non solo la liberazione dell’Italia, ma anche la liberazione di tutti i popoli oppressi. Le manifestazioni sono gestite dall’ANPI (Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani). Dopo la morte di quasi tutti gli ex-partigiani, come la nostra indimenticabile Miriam Pellegrini Ferri e suo marito Spartaco, fondatori del gruppo antifascista, progressista e razionalista G.A.MA.DI., l’ANPI è diretto da nuovi iscritti legati a partiti antifascisti, che spesso devono gestire divergenze e tensioni. Infatti alle manifestazioni a Roma, Milano, ed altre città italiane, partecipano rappresentanze di popoli in lotta per liberarsi di occupazioni straniere e regimi oppressivi. Questo ha dato luogo talvolta anche a controversie ed incidenti. La presenza di bandiere della nazione palestinese in lotta da oltre 70 anni per avere un proprio stato e liberarsi dalla perdurante occupazione militare israeliana, non è gradita ai rappresentanti filo-israeliani.della Brigata Ebraica, ex formazione combattente formata da Ebrei. Gli stessi membri delle comunità ebraiche più legati ai Governi israeliani di destra come quelli di Netanyahu, e precedentemente di Begin e Shamir, cercano di impedire la presenza dei Palestinesi e delle associazioni italiane che sostengono la loro causa (a differenza delle associazioni degli Ebrei progressisti che auspicano una soluzione equa della questione palestinese). Speriamo che alla fine prevalga la volontà di liberazione dei popoli nelle manifestazioni in Italia, così come nei Paesi del mondo che lottano per liberarsi.

21 aprile 2021, Vincenzo Brandi


25 Aprile di lotta anticapitalista

Emiliano, Nuova Unità n.2 * | nuovaunita.info

Solidarietà militante con tutti i colpiti dalla repressione. La vera Liberazione arriverà solo quando gli ideali sociali che hanno guidato la Resistenza saranno realizzati e oppressione e sfruttamento cancellati definitivamente dalla storia

A 76 anni dal 25 Aprile 1945, ci troviamo in una società alle prese con una grave crisi economica, sociale e sanitaria dove la propaganda "fascioleghista" scava nei sentimenti più regressivi e reazionari di gruppi sociali, come i ceti medi impoveriti dalla crisi coinvolgendo anche settori popolari, alimenta il razzismo verso gli immigrati, il disprezzo verso le minoranze e gli emarginati dalla società capitalistica, contro chi si batte contro lo sfruttamento e soffia potentemente sul fuoco della "guerra tra poveri". Mentre il grande capitale può presentarsi come garante dell'unità nazionale e del concetto che siamo tutti sulla stessa barca per uscire dalla crisi con il nuovo governo Draghi.

Il fascismo aveva costituito la forma di dittatura terroristica aperta con cui la borghesia capitalistica aveva deciso di schiacciare le aspirazioni
rivoluzionarie e di giustizia sociale manifestate con l'occupazione delle fabbriche nel 'Biennio Rosso' 1919-1920 dal proletariato italiano. Un'opzione, peraltro, cui la borghesia non esita a ricorrere ogni volta che non è in grado di mantenere la sua supremazia con i rituali meccanismi di potere propri del sistema democratico-borghese.

Durante la Resistenza gran parte delle formazioni partigiane affrontavano fascisti e nazisti armi in pugno non solo per farla finita con la dittatura, ma per un mondo libero da ingiustizia, sfruttamento e guerra. Dietro l'impulso della mobilitazione operaia e gli scioperi del marzo '43, incoraggiati dalla vittoria dell'Armata rossa contro le orde naziste a Stalingrado, le forze della Resistenza e della lotta armata partigiana si svilupparono contro fascisti, nazisti e tirapiedi prezzolati dei capitalisti grazie alla direzione dei comunisti, al sacrificio, alla preparazione militare e alla forza ideologica capace di risvegliare i valori del patrimonio di lotta proletaria fino alla vittoria.

Ma non esistono vittorie definitive nella lotta di classe e per l'emancipazione del proletariato, queste vanno difese ogni giorno. Del resto i fascisti non sono mai scomparsi dal panorama politico del nostro Paese, e dal 1945 hanno continuato ad occupare posti chiave nello Stato, dalla magistratura, alla polizia, all'esercito, depistando, coprendo le bombe, gli omicidi, le aggressioni degli squadristi mai cessate contro lavoratori, immigrati, antifascisti e comunisti.

Oggi i fascisti sia nella versione autoritaria del leghismo e del nazionalismo di Fratelli d'Italia (che sta raccogliendo parlamentari M5S), sia nella versione più triviale e squadristica di Casa Pound, Forza Nuova, Lealtà e Azione e altre formazioni, alzano il tiro perché si sentono legittimati da decenni di propaganda revisionista e dalla sistematica diffamazione della Resistenza alimentata da tutti i partiti istituzionali, ma anche dalle scelte riconciliative della cosiddetta sinistra.

Un proliferare di numerose sigle camuffate anche da associazioni 'culturali', librerie, gruppi musicali, per una più efficace penetrazione nel mondo giovanile che si richiamano apertamente al nazifascismo e che aprono covi neri in molti quartieri popolari, soprattutto quelli percorsi da gravi problematiche sociali. Da questi covi partono provocazioni, intimidazioni, aggressioni fisiche a militanti di sinistra, giovani antifascisti, immigrati, studenti e operai in prima fila nelle lotte nei propri ambienti di studio e di lavoro. Gruppi squadristici - utili elettoralmente ai fascisti in doppiopetto - protetti da importanti apparati dello Stato (servizi segreti, settori delle forze armate, vertici delle forze di polizia), finanziati attraverso i traffici di droga e di armi e collusi con mafie e massonerie, addestrati nelle basi militari della NATO, spediti a 'farsi le ossa' negli scontri tra le diverse tifoserie calcistiche o come mercenari sui fronti di guerra aperti in diverse parti del mondo (Ucraina, Bielorussia, Siria ecc.). Una riserva di tipo 'militare' pronta a essere utilizzata quando il potere borghese lo riterrà necessario.

A queste forze i cosiddetti democratici vogliono lasciare il diritto di parola, in nome della "libertà di espressione" (per i fascisti), oppure lanciano i loro strali contro gli "opposti estremismi" cioè che chi si oppone ai razzisti e alla libera circolazione dei fascisti si pone contro la legalità, deve essere represso da polizia e carabinieri e condannato dai tribunali.

Nonostante la Costituzione borghese sancisca - peraltro sempre più in linea teorica - diritti conquistati già con la Resistenza e poi, attraverso grandi lotte ed enormi sacrifici, nei decenni successivi dal proletariato italiano, ciò non ha impedito ai "padroni" di intervenire con mano pesante nella limitazione di tanti diritti politici, sindacali e sociali della classe operaia: dal diritto di sciopero e di manifestazione a quello di organizzazione e di rappresentanza sindacale, dal diritto ad una scuola per tutti a quello, oggi di triste attualità, di un'efficiente sanità pubblica.

Come nel passato, quando in nome di una ricostruzione nazionale avvenuta sulla base della difesa degli interessi di classe della borghesia, oggi di fronte alla crisi aggravata dal coronavirus il potere strumentalizza la crisi e ripropone l'unità nazionale attraverso il governo Draghi.

Subentrato dopo la trovata di Renzi è presentato come il salvatore della Patria, forse è più salvatore delle banche, della UE, delle logge massoniche e del Club Bildenberg cui appartiene.

In realtà "per salvare il Paese" adotterà forzature istituzionali con lo svuotamento dei poteri del parlamento borghese, trasformerà lo Stato in senso reazionario accentrando le decisioni nelle mani dell'esecutivo, rifacendosi al "Piano di Rinascita Democratica" di Gelli e della sua Loggia P2, eversiva e filoatlantica. Probabilmente metterà mani sulla Costituzione sempre più a favore del potere politico ed economico della borghesia. Ricordiamo che Draghi sul disegno previsto e ordinato dalla banca J.P. Morgan il 21 giugno 2013 ha affermato: «Le Costituzioni mostrano una forte influenza delle idee socialiste, e in ciò riflettono la grande forza politica raggiunta dai partiti di sinistra dopo la sconfitta del fascismo...».

..segue ./.

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