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La VOCE ANNO XXIII N°5

gennaio 2021

PAGINA 1         - 17

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brasile. risultato del ballottaggio alle municipali: colpo di grazia a bolsonaro. bolsonaro in via di sparizione. francesco cecchini. le municipali brasiliane dello scorso 15 novembre sono state una sconfitta per bolsonaro, un consolidamento dei partiti di centro e centro destra un buon risultato per il partido socialismo e liberdade (psol) e non buono per il partido dos trabalhadores (pt). un articolo pubblicato su ancora fischia il vento ha raccontato il risultato. il link è il seguente: come hanno votato i brasiliani alle amministrative del 15 novembre. la morte non può governare il brasile, via bolsonaro. francesco cecchini l’ undici novembre scorso … leggi tutto, ballottaggi del 26 novembre. dei 13 candidati a sindaco sostenuti dal presidente jair bolsonaro nei ballottaggi delle elezioni municipali del 29 novembre, 11 sono stati sconfitti alle urne e solo due sono stati eletti. tuttavia, tenendo conto dei dati generali, i voti persi dal presidente sono in gran parte rimasti nel centrodestra, che è ha rivinto nelle due principali città del paese dove già governava: san paolo e rio de janeiro. la maggior parte dei candidati proposti da bolsonaro avevano già registrato una performance negativa al primo turno. uno dei fallimenti più significativi era stato quello del candidato a sindaco di san paolo, celso russomanno giunto addirittura quarto ed escluso dal ballottaggio. delusione anche per la batosta con 30 punti di distacco subita dall’attuale sindaco di rio de janeiro, il pastore evangelico ultraconservatore marcelo crivella, sostenuto da bolsonaro e dai suoi figli. a prevalere nel ballottaggio, è stato il candidato della destra liberista paes. in campagna elettorale crivella aveva rafforzato il suo legame con bolsonaro per cercare di ribaltare i sondaggi che non gli erano favorevoli, ma non ha funzionato. a parte crivella, l’altra speranza di bolsonaro era wagner sousa gomes, ma anche lui ha perso a fortaleza, capitale dello stato nord-orientale del ceará, contro il candidato josé sarto, di centro sinistra del partido democrático dei lavoratori. lo scontro più significativo era a san paolo, dove bruno covas, del partito socialdemocratico brasiliano (destra liberista), è stato rieletto al secondo turno dopo aver sconfitto la “sorpresa” guilherme boulos, del partito socialismo e libertà. boulos, appresi i risultati del conteggio, ha affermato che la sinistra brasiliana comunque vada, vincerà nelle prossime scadenze elettorali. “voglio ringraziare calorosamente tutti coloro che hanno sperato e che continuano a crederci. voglio ringraziare tutti coloro che hanno sognato. vinceremo, non in queste elezioni, ma vinceremo”, ha detto il leader del movimento dei lavoratori senza tetto che nel suo programma aveva previsto la costruzione di 100.000 alloggi popolari. secondo il portale brasil 247, nonostante la sconfitta, boulos si è affermato come un nome forte nel mondo progressista per le future contese elettorali.
in una nota il partito dei lavoratori (pt), il più grande partito della sinistra dell’america latina, ha assicurato di essere riuscito al secondo turno ad invertire la tendenza negativa delle precedenti elezioni, con quattro vittorie nei principali centri urbani degli stati di san paolo e minas gerais dopo aver partecipato al ballottaggio in 15 città con più di 200.000 elettori. la presidente del pt, gleisi hoffmann, facendo il punto sulla battaglia elettorale.ha affermato: “e’ stata una delle elezioni più dure nella storia recente del paese, ma il pt è uscito dalle urne nel 2020 riprendendo forza nelle città di grandi e medie dimensioni dopo il colpo di stato giudiziario parlamentare contro la presidente dilma rousseff nel 2016. il secondo turno ha dimostrato che la sinistra può combattere. la nostra performance nelle grandi città e l’unità tra i nostri elettori che abbiamo costruito in molte di esse conferma che abbiamo un’alternativa per il brasile”- i commentatori politici ritengono che queste elezioni sono un termometro per le prossime elezioni presidenziali del 2022, quando come afferma lula la sinistra può tornare a vincere. lula del pt e guilherme boulos del psol, uniti. tags: bolsonaro - brasile. anche la bolivia annulla la censura voluta da washington su telesur bolivia -s president luis arce gestures after being sworn into office, in la paz, bolivia november 8, 2020. courtesy of bolivian presidency/handout via reuters/file photo. file photo: bolivia's president luis arce gestures after being sworn into office, in la paz, bolivia november 8, 2020. courtesy of bolivian presidency/handout. via reuters/file photo.   dopo l’argentina tornano le notizie-verità anche in bolivia. il governo del presidente socialista della bolivia, luis arce, ha annunciato a pochi giorni di distanza dal suo omologo argentino che da questo mercoledì è finalmente tornato sugli schermi del paese il segnale della piattaforma multimediale statale telesur (fondato da hugo chávez con la partecipazione di cuba, argentina, brasile e uruguay) dopo essere stato spento per un anno per ordine dell’allora governo golpista presieduto da jeanine áñez. “telesur ritorna sulla piattaforma entel. il segnale del canale multimediale più importante dell’america latina, da oggi torna in bolivia. la censura non è la via perseguita delle democrazie popolari. celebriamo la libertà di espressione”, ha scritto il vice ministero delle comunicazioni boliviano in un messaggio pubblicato sul suo account twitter. l’ex presidente morales ha salutato la notizia con gioia: “accogliamo con favore che telesur ritorni in bolivia un anno dopo che il governo golpista l’ha eliminata dalla rete, il che non le ha impedito di continuare a combattere la disinformazione attraverso le sue trasmissioni. telesur è la voce dei popoli del sud e patrimonio latinoamericano”. da parte sua la presidente di telesur, patricia villegas, ha detto che “oggi telesur torna in bolivia. la prima piattaforma che ha ripristinato il nostro segnale è entel. speriamo che avvenga la stessa cosa da parte degli altri operatori che furono obbligati dalla dittatura ad eliminarci dalle loro programmazioni”. la autoproclamata áñez infatti, dopo aver preso il potere con un colpo di stato contro l’ex presidente evo morales nel novembre 2019, ordinò il ritiro del segnale telesur dal servizio di distribuzione satellitare e fibra ottica di tutte le piattaforme, oltre a far chiudere molte radio comunitarie gestite dalle popolazioni indigene. nei primi giorni del golpe inoltre, i suoi seguaci assaltarono la televisione pubblica, obbligarono i lavoratori ad uscire e bloccarono i programmi, i quali furono ripresi dopo alcune settimane ma con giornalisti “nuovi” e schierati dalla parte del nuovo regime al potere. rete solidarietà rivoluzione bolivariana - https://www.telesurtv.net/news/bolivia-regresa-senal-telesur-gobierno-facto-20201126-0003.html. cosa succede in cile? ..segue ./.

BRASILE. RISULTATO DEL BALLOTTAGGIO ALLE MUNICIPALI: COLPO DI GRAZIA A BOLSONARO.



Bolsonaro in via di sparizione.

Francesco Cecchini


Le municipali brasiliane dello scorso 15 novembre sono state una sconfitta per Bolsonaro, un consolidamento dei partiti di centro e centro destra un buon risultato per il Partido Socialismo e Liberdade (Psol) e non buono per il Partido dos Trabalhadores (PT).

Un articolo pubblicato su Ancora Fischia il Vento ha raccontato il risultato. Il link è il seguente:

COME HANNO VOTATO I BRASILIANI ALLE AMMINISTRATIVE DEL 15 NOVEMBRE.

La morte non può governare il Brasile, via Bolsonaro.
Francesco Cecchini L’ undici novembre scorso … Leggi tutto

BALLOTTAGGI DEL 26 NOVEMBRE

Dei 13 candidati a sindaco sostenuti dal presidente Jair Bolsonaro nei ballottaggi delle elezioni municipali del 29 novembre, 11 sono stati sconfitti alle urne e solo due sono stati eletti.

Tuttavia, tenendo conto dei dati generali, i voti persi dal presidente sono in gran parte rimasti nel centrodestra, che è ha rivinto nelle due principali città del paese dove già governava: San Paolo e Rio de Janeiro.

La maggior parte dei candidati proposti da Bolsonaro avevano già registrato una performance negativa al primo turno.

Uno dei fallimenti più significativi era stato quello del candidato a sindaco di San Paolo, Celso Russomanno giunto addirittura quarto ed escluso dal ballottaggio. Delusione anche per la batosta con 30 punti di distacco subita dall’attuale sindaco di Rio de Janeiro, il pastore evangelico ultraconservatore Marcelo Crivella, sostenuto da Bolsonaro e dai suoi figli. A prevalere nel ballottaggio, è stato il candidato della destra liberista Paes. In campagna elettorale Crivella aveva rafforzato il suo legame con Bolsonaro per cercare di ribaltare i sondaggi che non gli erano favorevoli, ma non ha funzionato. A parte Crivella, l’altra speranza di Bolsonaro era Wagner Sousa Gomes, ma anche lui ha perso a Fortaleza, capitale dello stato nord-orientale del Ceará, contro il candidato José Sarto, di centro sinistra del Partido Democrático dei Lavoratori.

Lo scontro più significativo era a San Paolo, dove Bruno Covas, del Partito Socialdemocratico Brasiliano (destra liberista), è stato rieletto al secondo turno dopo aver sconfitto la “sorpresa” Guilherme Boulos, del Partito Socialismo e Libertà. Boulos, appresi i risultati del conteggio, ha affermato che la sinistra brasiliana comunque vada, vincerà nelle prossime scadenze elettorali.

“Voglio ringraziare calorosamente tutti coloro che hanno sperato e che continuano a crederci. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno sognato. Vinceremo, non in queste elezioni, ma vinceremo”, ha detto il leader del Movimento dei Lavoratori Senza Tetto che nel suo programma aveva previsto la costruzione di 100.000 alloggi popolari.

Secondo il portale Brasil 247, nonostante la sconfitta, Boulos si è affermato come un nome forte nel mondo progressista per le future contese elettorali.



In una nota il Partito dei Lavoratori (PT), il più grande partito della sinistra dell’America Latina, ha assicurato di essere riuscito al secondo turno ad invertire la tendenza negativa delle precedenti elezioni, con quattro vittorie nei principali centri urbani degli stati di San Paolo e Minas Gerais dopo aver partecipato al ballottaggio in 15 città con più di 200.000 elettori.

La presidente del PT, Gleisi Hoffmann, facendo il punto sulla battaglia elettorale.ha affermato: “E’ stata una delle elezioni più dure nella storia recente del Paese, ma il PT è uscito dalle urne nel 2020 riprendendo forza nelle città di grandi e medie dimensioni dopo il colpo di Stato giudiziario parlamentare contro la presidente Dilma Rousseff nel 2016. Il secondo turno ha dimostrato che la sinistra può combattere. La nostra performance nelle grandi città e l’unità tra i nostri elettori che abbiamo costruito in molte di esse conferma che abbiamo un’alternativa per il Brasile”-

I commentatori politici ritengono che queste elezioni sono un termometro per le prossime elezioni presidenziali del 2022, quando come afferma Lula la sinistra può tornare a vincere.

Lula del PT e Guilherme Boulos del PSOL, uniti.

Tags: BOLSONARO - Brasile

Anche la Bolivia annulla la censura voluta da Washington su TeleSur

Bolivia -s President Luis Arce gestures after being sworn into office, in La Paz, Bolivia November 8, 2020. Courtesy of Bolivian Presidency/Handout via REUTERS/File Photo FILE PHOTO: Bolivia's President Luis Arce gestures after being sworn into office, in La Paz,
Bolivia November 8, 2020. Courtesy of Bolivian Presidency/Handout
via REUTERS/File Photo

Dopo l’Argentina tornano le notizie-verità anche in Bolivia.

Il governo del presidente socialista della Bolivia, Luis Arce, ha annunciato a pochi giorni di distanza dal suo omologo argentino che da questo mercoledì è finalmente tornato sugli schermi del Paese il segnale della piattaforma multimediale statale teleSUR (fondato da Hugo Chávez con la partecipazione di Cuba, Argentina, Brasile e Uruguay) dopo essere stato spento per un anno per ordine dell’allora governo golpista presieduto da Jeanine Áñez.

“TeleSUR ritorna sulla piattaforma Entel. Il segnale del canale multimediale più importante dell’America Latina, da oggi torna in Bolivia. La censura non è la via perseguita delle democrazie popolari. Celebriamo la libertà di espressione”, ha scritto il Vice Ministero delle Comunicazioni boliviano in un messaggio pubblicato sul suo account Twitter.

L’ex presidente Morales ha salutato la notizia con gioia: “Accogliamo con favore che teleSUR ritorni in Bolivia un anno dopo che il governo golpista l’ha eliminata dalla rete, il che non le ha impedito di continuare a combattere la disinformazione attraverso le sue trasmissioni.
Telesur è la voce dei popoli del sud e patrimonio latinoamericano”.

Da parte sua la presidente di TeleSUR, Patricia Villegas, ha detto che “oggi teleSUR torna in Bolivia. La prima piattaforma che ha ripristinato il nostro segnale è ENTEL. Speriamo che avvenga la stessa cosa da parte degli altri operatori che furono obbligati dalla dittatura ad eliminarci dalle loro programmazioni”.

La autoproclamata Áñez infatti, dopo aver preso il potere con un colpo di Stato contro l’ex presidente Evo Morales nel novembre 2019, ordinò il ritiro del segnale teleSUR dal servizio di distribuzione satellitare e fibra ottica di tutte le piattaforme, oltre a far chiudere molte radio comunitarie gestite dalle popolazioni indigene.

Nei primi giorni del golpe inoltre, i suoi seguaci assaltarono la televisione pubblica, obbligarono i lavoratori ad uscire e bloccarono i programmi, i quali furono ripresi dopo alcune settimane ma con giornalisti “nuovi” e schierati dalla parte del nuovo regime al potere.

Rete solidarietà rivoluzione bolivariana - https://www.telesurtv.net/news/bolivia-regresa-senal-telesur-gobierno-facto-20201126-0003.html

Cosa succede in Cile?



..segue ./.

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