Last name:

 La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA   ARTE 

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 2102

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  


GIÙ

SU


La VOCE ANNO XXIII N°6

febbraio 2021

PAGINA 10

Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
segue da pag.10: la lunga vita di miriam pellegrini ferri. dopo la tragedia del fascismo, hanno creduto in un partito, il pci, come demiurgo del riscatto degli oppressi, come guida verso il socialismo, che quando è rimasta senza partito, ha continuato a sentirsi i portatrice sana delle idee attraverso le quali realizzare la liberazione dallo sfruttamento e dall’oppressione, verso una società di individui liberi e uguali. spartaco – che se n’è andato nel 2012- e miriam, che ci ha lasciato da poche ore, sono stati i miei genitori. e di loro posso dire che erano due brave persone[11]. roma, 25 gennaio 2021. ndr. [1] per la precisione oltre all'anno ha centrato anche il mese, e se volessimo precisare ancora di più facendo una media tra il giorno de ricovero e quello del decesso ([25-15]/2) possiamo dire che ha quasi centrato in pieno anche il giorno esatto del centenario di fondazione del pcd'i. miriam era una compagna molto molto precisa. [2] detto così sembra un'accusa, ma non credo che fosse tua intenzione, dato che con cinque figli da crescere, non avrebbe certamente potuto fare solo di vita di partito, per usare una tua allocuzione. [3] ho fatto anch'io quell'esperienza della diffusione dell'unità, anche se sono di una generazione più giovane di loro, ossia della tua stessa generazione (mia madre è morta a 96 anni come la tua, solo un anno prima) e non è che la distribuzione di domenica fosse un'eccezione, come sembra tu voglia alludere, era la regola e un'eccezione semmai era la diffusione negli altri giorni, anche perché molti compagni erano abbonati alla sola uscita domenicale. quindi l'unità concentrava tutti gli articoli più importanti sull'uscita domenicale, la sola per altro che veniva costantemente discussa in sezione la domenica mattina, appena arrivava il camion delle consegne, dai compagni più anziani, che non erano più in grado di andare porta porta a consegnare. [4] è un commento molto approssimativo, a sinistra del pci tra gli anni '60 e '70 c'era solo il psiup e poi il pdup, che tra gli altri aveva come fondatore bruno de vita, di cui i tuoi genitori erano molto amici e quindi forse si poteva essere più precisi e dire che aderirono al pdup, però io di questo non ho la certezza, bisognerebbe chiedere alle tue sorelle o a ivana, la moglie di de vita, che sicuramente lo ricorda. [5] detto così o è volutamente falso o molto riduttivo. sappiamo che l'unica cosa che stava a cuore dei tuoi genitori era l'abolizione del concordato, rispetto all'ateismo invece lasciavano libertà di pensiero, altrimenti sarebbe bastato iscriversi all'uaar, ma non è il nostro caso e infatti molto difficilmente troverai articoli contro la politica papale, tranne quando i papi si sono coperti di nefandezze storiche, come il rogo di giordano bruno, la causa dell'abiura di galileo, la benedizioni delle armifasciste o altre amenità del genere. per il resto l'unico commento che faceva miriam a chi gli confessava di essere credente e comunista, rispondeva che semplicemente era confuso e di cercare di chiarirsi con se stesso. [6] sicuramente erano beni che non si svalutavano, anche se questo attributo in italia è stato per lo più usato nei confronti dell'investimento nel 'mattone' e quindi usato coì risulta dispregiativo, ma alla lettera per fortuna non lo è, perché la scienza del materialismo dialettico è un bene che ha un valore intrinseco, ossia 'reale', non soggetto alle fluttuazioni della 'borsa', dopo che l'alchimia è stata sostituita dalla chimica. [7] spaesamento associato al nome miriam è uno dei più potenti ossimori che abbia mai sentito. miriam è una roccia e una roccia non può essere 'spaesata', in nessun 'paesaggio'. poi in albania ebbero invece bellissime esperienze, che fecero comporre a miriam qualcuna delle sue più belle poesie, e se l'albania è stata una delle prime vittime dell'aggressività economica del capitalismo e dell'imborghesimento dell'unione sovietica, dopo la morte di stalin, finché hoxha si ritirò dal 'patto di varsavia' quando l'unione sovietica invase la cecoslovacchia (vedi spiegate così le cose come i fatti tornino più logiche con le scelte dei tuoi genitori?). l'allontanamento dll'unione sovietica in quegli anni di crisi sino-sovietiche, lo avvicinò alla cina di mao, e il suo crollo è stata una conseguenza della morte di mao, della sconfitta della banda dei quattro e della successiva lotta intestina al partito comunista cinese che crearono le premesse per l'avvio in cina di riforme economiche di tipo capitalistico portando alla rottura tra cina e albania. enver hoxha, non era quello 'sfigato' che sembrirappresentare tu, ma era il presidente di una piccolissima nazione che è stata schiacciata da avvenimenti internazionali milioni di volte più grandi delle proprie capacità di difesa. quanto poi alla corea del nord, non riesco a capire quali paralleli ci siano tra quel paese, che negli anni '50 vince la guerra con la più grande potenza del mondo, anche se riuscendo a salvare solo metà del proprio territorio, nè che paragone puoi fare tra hoxha e kim il sung, che non solo ha vinto tutte le proprie battaglie, pur tra immense difficoltà, che ha ideato una filosofia basata sull'uomo, che è universalmente considerata non un'evoluzione del marxismo-leninismo, ma una filosofia così nuova, basata sull'uomo, anziché sull'economia, da essere affrancata e originale rispetto a quel pensiero, dall'aver creato, anche attraverso la sua discendenza un paese talmente potente, nonostante ogni forma di aggressione, economica, ogni minaccia militare, un paese potente sul piano internazionale. una potenza nucleare, che non teme più nessuna aggressione, perché saprebbe difendersi fino all'ultimo uomo, come un monolite contro ogni forma di aggressione, che ora si sta sviluppando anche economicamente e industrialmente con un progresso talmentente rapido da superare nno dopo nno le più rosee previsioni degli anni precedenti, secondo lo stile coreano. quindi non c'è proprio nessun senso in quella tua frase di disprezzo dei tuoi genitori che si sarebbero rifugiati per 'spaesamento' in vecchi miti, ormai tramontati, non avendo capito il nuovo che avanza. secondo il mio punto di vista sei tu 'spaesato' a parlare così, o per meglio dire abbacinato dagli specchi del capitalismo, che dietro una brillante apparenza coltiva cadaveri sia in patria che nel resto del mondo, come ha dimostrato il suo ultimo più grande rappresentante per quanto concerne l'interno e la storia dei 70'anni dei suoi predecessori per quanto riguarda l'estero. [8] questa frase proprio non la capisco. cosa significa che il comprensibile sia proprio per questo non condivisibile, ma forse ti sei solo espresso male, forse volevi solo dire che alcune cose sono comprensibili, ma non condivisibili e questo ci sta. salvo che detta così è una tua opinione e quindi in quanto tale può interessare o meno chi ti legge, mentre per come l'avevi scritta tu diventava una tautologia e questo era logicamente inaccettabile. [9] peraltro come ti ho spiegato alla nota precedente non c'era e non c'è stata nessuna difficoltà di decodifica dei nuovi parametri di contraddizioni di classe da parte dei tuoi genitori, ma piuttosto, un abbaglio da parte tua e un imbrogiamento generale da parte del capitalismo, liberismo e imperialismo, che non ha creato nessun ascensore sociale, ma piuttosto un numero sempre più alto di persone in povertà assoluta e sempre più basso di supermilionari. forse se tu leggessi con più attenzione ad esempio la filofia juche che tua madre conosceva a menadito, capiresti molte più cose piuttosto che affidarti ai soli telegiornali del nostro regime, quotidiani prezzolati e pubblicità dei strabilianti e sempre nuovi prodotti consumo, potresti crescere intellettualmente e umanamente oltre che socialmente. [10] tu di tua madre ripeti e ribadisci anche nel titolo che ha avuto una vita lunga, quasi volessi sottindere una vita troppo lunga. che strano, anche in questo caso le tue opinioni solo esattamente il contrario delle mie, che non gli ero neppure parente: per me miriam ha avuto una vita invece troppo breve, se ne è andata troppo presto, aveva ancora tantissime cose da insegnare, aveva un seguito sui social del tutto invidiabile, per un gruppo di poche persone ormai come noi siamo. poche, ma buone caro marco e sempre pronte ad aiutarti, come ad aiutare chiunque ci chieda spiegazioni o ragioni del nostro pensiero. miriam se ne è andata troppo presto, mannaggia, altro che vita lunga, aveva o aveva avuto qualche momento di stanchezza mi si riprendeva sempre con il vigore di una leonessa. non temeva niente e nessuno, non rispondeva alle lusinghe e minacciava i potenti. miriam era un'istituzione e non sarebbe dovuta modire mai. [11] che i figli non sappiano dire altri dei propri genitori che sono state due brave persone si può immaginare anche per figli che siano stati abbandonati a se stessi o che in qualche modo li abbiano sfruttati o peggio. una figlia avviata alla prostituzione dalla mdre può dire che però in fondo sua madre è stata una brava persona, ma tu hai avuto dei genitori straordinari, altro che 'brave persone', i tuoi genitori erano perle rare, persone rare, di una rara umanità, di una rara passionalità, i tuoi genitori anzi più che rari sono stati di una straordinaria qualità di donne, di uomini, di genitori, di coppia e di intellettuali comunisti. CALENDARIO DI febbraio DI SPARTACO FERRI Cari compagni, ci ha colpiti il più grande dei lutti che ci potesse investire. Mariam ha avuto un ictus il 15 gennaio scorso, ma aveva dato istruzioni di non divulgare la notizia, ieri sembrava aver avuto un miglioramento e invece oggi 25 Gennaio 2021, alle ore 16 il decesso. Io non ho parole, ho sperato fino all'ultimo in un recupero, ma la figlia Martha mi aveva avvisato che era ritenuta molto grave. Non so che dire, mi mancano le parole. Non riesco a crederci, scusatemi, Roberto. Miei cari compagni, mi sono sentito in dovere, per la ormai frequente corrispondenza di Miriam con il Presidente Mattarella, di informarlo della sua scomparsa con la lettera che segue. Spero di avere interpretato anche i vostri sentimenti, al di là delle opposte parti politiche che Miriam non mancava mai di sottolineargli. Oggetto: Miriam Pellegrini è scomparsa ieri 25 Gennaio 2021 alle 16. Mio caro Presidente,     La saluto come ormai famigliarmente La salutava lei, ma purtroppo per comunicarLe che Miriam non è più tra di noi, per questo ho creduto, a suo nome di inviarLe, a nome suo, un ultimo saluto. Noi G.A.MA.DI. siamo affranti, Miriam ha lasciato un vuoto incolmabile tra di noi e comunque voglio confermarLe a nome di tutto il nostro direttivo la stessa stima, che Miriam, le ha ripetutamente confermato e il nostro impegno per la Costituzione, per l'emancipazione femminile nelle attività pubbliche e private e per un Governo, che sia attento alle fasce più deboli nella nostra società, senza pregiudizi etnici o di recente immigrazione. Solo poche ore prima di essere ricoverata in ospedale la Partigiana Miriam Pellegrini ha voluto fare un appello ai NEO RESISTENTI, ai giovani, alle nuove generazioni, come se avesse avuto un presentimento e volesse passare ora il testimone di una militanza per la libertà e l'antifascismo che l'ha contraddistinta per tutta la vita. La ringrazio per la Sua attenzione e La saluto caramente, come era solita fare Miriam. Roberto Gessi, direttore de La VOCE, organo di diffusione del G.A.MA.DI. Riccardo Fortuna Hai fatto benissimo e scritto benissimo secondo me Vincenzo Brandi Perfetto Roberto, ciao, Enzo Il ricordo del figlio Marco La lunga vita di Miriam Pellegrini Ferri Miriam ha vissuto 96 anni. Nell’anno del 100° anniversario della scissione da cui nacque a Livorno il Pcd'I, Miriam Pellegrini ha cessato di vivere[1], scivolando via dolcemente verso la fine della sua esistenza in vita. La sua è stata una lunga militanza. Conobbe il Pci grazie a suo fratello Glauco Pellegrini, regista cinematografico, intellettuale, membro della Commissione Centrale di Controllo del Pci. Ma la scelta segue da pag.10: la lunga vita di miriam pellegrini ferri. dopo la tragedia del fascismo, hanno creduto in un partito, il pci, come demiurgo del riscatto degli oppressi, come guida verso il socialismo, che quando è rimasta senza partito, ha continuato a sentirsi i portatrice sana delle idee attraverso le quali realizzare la liberazione dallo sfruttamento e dall’oppressione, verso una società di individui liberi e uguali. spartaco – che se n’è andato nel 2012- e miriam, che ci ha lasciato da poche ore, sono stati i miei genitori. e di loro posso dire che erano due brave persone[11]. roma, 25 gennaio 2021. ndr. [1] per la precisione oltre all'anno ha centrato anche il mese, e se volessimo precisare ancora di più facendo una media tra il giorno de ricovero e quello del decesso ([25-15]/2) possiamo dire che ha quasi centrato in pieno anche il giorno esatto del centenario di fondazione del pcd'i. miriam era una compagna molto molto precisa. [2] detto così sembra un'accusa, ma non credo che fosse tua intenzione, dato che con cinque figli da crescere, non avrebbe certamente potuto fare solo di vita di partito, per usare una tua allocuzione. [3] ho fatto anch'io quell'esperienza della diffusione dell'unità, anche se sono di una generazione più giovane di loro, ossia della tua stessa generazione (mia madre è morta a 96 anni come la tua, solo un anno prima) e non è che la distribuzione di domenica fosse un'eccezione, come sembra tu voglia alludere, era la regola e un'eccezione semmai era la diffusione negli altri giorni, anche perché molti compagni erano abbonati alla sola uscita domenicale. quindi l'unità concentrava tutti gli articoli più importanti sull'uscita domenicale, la sola per altro che veniva costantemente discussa in sezione la domenica mattina, appena arrivava il camion delle consegne, dai compagni più anziani, che non erano più in grado di andare porta porta a consegnare. [4] è un commento molto approssimativo, a sinistra del pci tra gli anni '60 e '70 c'era solo il psiup e poi il pdup, che tra gli altri aveva come fondatore bruno de vita, di cui i tuoi genitori erano molto amici e quindi forse si poteva essere più precisi e dire che aderirono al pdup, però io di questo non ho la certezza, bisognerebbe chiedere alle tue sorelle o a ivana, la moglie di de vita, che sicuramente lo ricorda. [5] detto così o è volutamente falso o molto riduttivo. sappiamo che l'unica cosa che stava a cuore dei tuoi genitori era l'abolizione del concordato, rispetto all'ateismo invece lasciavano libertà di pensiero, altrimenti sarebbe bastato iscriversi all'uaar, ma non è il nostro caso e infatti molto difficilmente troverai articoli contro la politica papale, tranne quando i papi si sono coperti di nefandezze storiche, come il rogo di giordano bruno, la causa dell'abiura di galileo, la benedizioni delle armifasciste o altre amenità del genere. per il resto l'unico commento che faceva miriam a chi gli confessava di essere credente e comunista, rispondeva che semplicemente era confuso e di cercare di chiarirsi con se stesso. [6] sicuramente erano beni che non si svalutavano, anche se questo attributo in italia è stato per lo più usato nei confronti dell'investimento nel 'mattone' e quindi usato coì risulta dispregiativo, ma alla lettera per fortuna non lo è, perché la scienza del materialismo dialettico è un bene che ha un valore intrinseco, ossia 'reale', non soggetto alle fluttuazioni della 'borsa', dopo che l'alchimia è stata sostituita dalla chimica. [7] spaesamento associato al nome miriam è uno dei più potenti ossimori che abbia mai sentito. miriam è una roccia e una roccia non può essere 'spaesata', in nessun 'paesaggio'. poi in albania ebbero invece bellissime esperienze, che fecero comporre a miriam qualcuna delle sue più belle poesie, e se l'albania è stata una delle prime vittime dell'aggressività economica del capitalismo e dell'imborghesimento dell'unione sovietica, dopo la morte di stalin, finché hoxha si ritirò dal 'patto di varsavia' quando l'unione sovietica invase la cecoslovacchia (vedi spiegate così le cose come i fatti tornino più logiche con le scelte dei tuoi genitori?). l'allontanamento dll'unione sovietica in quegli anni di crisi sino-sovietiche, lo avvicinò alla cina di mao, e il suo crollo è stata una conseguenza della morte di mao, della sconfitta della banda dei quattro e della successiva lotta intestina al partito comunista cinese che crearono le premesse per l'avvio in cina di riforme economiche di tipo capitalistico portando alla rottura tra cina e albania. enver hoxha, non era quello 'sfigato' che sembri
rappresentare tu, ma era il presidente di una piccolissima nazione che è stata schiacciata da avvenimenti internazionali milioni di volte più grandi delle proprie capacità di difesa. quanto poi alla corea del nord, non riesco a capire quali paralleli ci siano tra quel paese, che negli anni '50 vince la guerra con la più grande potenza del mondo, anche se riuscendo a salvare solo metà del proprio territorio, nè che paragone puoi fare tra hoxha e kim il sung, che non solo ha vinto tutte le proprie battaglie, pur tra immense difficoltà, che ha ideato una filosofia basata sull'uomo, che è universalmente considerata non un'evoluzione del marxismo-leninismo, ma una filosofia così nuova, basata sull'uomo, anziché sull'economia, da essere affrancata e originale rispetto a quel pensiero, dall'aver creato, anche attraverso la sua discendenza un paese talmente potente, nonostante ogni forma di aggressione, economica, ogni minaccia militare, un paese potente sul piano internazionale. una potenza nucleare, che non teme più nessuna aggressione, perché saprebbe difendersi fino all'ultimo uomo, come un monolite contro ogni forma di aggressione, che ora si sta sviluppando anche economicamente e industrialmente con un progresso talmentente rapido da superare nno dopo nno le più rosee previsioni degli anni precedenti, secondo lo stile coreano. quindi non c'è proprio nessun senso in quella tua frase di disprezzo dei tuoi genitori che si sarebbero rifugiati per 'spaesamento' in vecchi miti, ormai tramontati, non avendo capito il nuovo che avanza. secondo il mio punto di vista sei tu 'spaesato' a parlare così, o per meglio dire abbacinato dagli specchi del capitalismo, che dietro una brillante apparenza coltiva cadaveri sia in patria che nel resto del mondo, come ha dimostrato il suo ultimo più grande rappresentante per quanto concerne l'interno e la storia dei 70'anni dei suoi predecessori per quanto riguarda l'estero. [8] questa frase proprio non la capisco. cosa significa che il comprensibile sia proprio per questo non condivisibile, ma forse ti sei solo espresso male, forse volevi solo dire che alcune cose sono comprensibili, ma non condivisibili e questo ci sta. salvo che detta così è una tua opinione e quindi in quanto tale può interessare o meno chi ti legge, mentre per come l'avevi scritta tu diventava una tautologia e questo era logicamente inaccettabile. [9] peraltro come ti ho spiegato alla nota precedente non c'era e non c'è stata nessuna difficoltà di decodifica dei nuovi parametri di contraddizioni di classe da parte dei tuoi genitori, ma piuttosto, un abbaglio da parte tua e un imbrogiamento generale da parte del capitalismo, liberismo e imperialismo, che non ha creato nessun ascensore sociale, ma piuttosto un numero sempre più alto di persone in povertà assoluta e sempre più basso di supermilionari. forse se tu leggessi con più attenzione ad esempio la filofia juche che tua madre conosceva a menadito, capiresti molte più cose piuttosto che affidarti ai soli telegiornali del nostro regime, quotidiani prezzolati e pubblicità dei strabilianti e sempre nuovi prodotti consumo, potresti crescere intellettualmente e umanamente oltre che socialmente. [10] tu di tua madre ripeti e ribadisci anche nel titolo che ha avuto una vita lunga, quasi volessi sottindere una vita troppo lunga. che strano, anche in questo caso le tue opinioni solo esattamente il contrario delle mie, che non gli ero neppure parente: per me miriam ha avuto una vita invece troppo breve, se ne è andata troppo presto, aveva ancora tantissime cose da insegnare, aveva un seguito sui social del tutto invidiabile, per un gruppo di poche persone ormai come noi siamo. poche, ma buone caro marco e sempre pronte ad aiutarti, come ad aiutare chiunque ci chieda spiegazioni o ragioni del nostro pensiero. miriam se ne è andata troppo presto, mannaggia, altro che vita lunga, aveva o aveva avuto qualche momento di stanchezza mi si riprendeva sempre con il vigore di una leonessa. non temeva niente e nessuno, non rispondeva alle lusinghe e minacciava i potenti. miriam era un'istituzione e non sarebbe dovuta modire mai. [11] che i figli non sappiano dire altri dei propri genitori che sono state due brave persone si può immaginare anche per figli che siano stati abbandonati a se stessi o che in qualche modo li abbiano sfruttati o peggio. una figlia avviata alla prostituzione dalla mdre può dire che però in fondo sua madre è stata una brava persona, ma tu hai avuto dei genitori straordinari, altro che 'brave persone', i tuoi genitori erano perle rare, persone rare, di una rara umanità, di una rara passionalità, i tuoi genitori anzi più che rari sono stati di una straordinaria qualità di donne, di uomini, di genitori, di coppia e di intellettuali comunisti.

CALENDARIO DI febbraio
DI SPARTACO FERRI



Cari compagni, ci ha colpiti il più grande dei lutti che ci potesse investire.
Mariam ha avuto un ictus il 15 gennaio scorso, ma aveva dato istruzioni di non divulgare la notizia, ieri sembrava aver avuto un miglioramento e invece oggi 25 Gennaio 2021, alle ore 16 il decesso.
Io non ho parole, ho sperato fino all'ultimo in un recupero, ma la figlia Martha mi aveva avvisato che era ritenuta molto grave. Non so che dire, mi mancano le parole.
Non riesco a crederci, scusatemi,
Roberto.


Miei cari compagni, mi sono sentito in dovere, per la ormai frequente corrispondenza di Miriam con il Presidente Mattarella, di informarlo della sua scomparsa con la lettera che segue.
Spero di avere interpretato anche i vostri sentimenti, al di là delle opposte parti politiche che Miriam non mancava mai di sottolineargli.


Oggetto: Miriam Pellegrini è scomparsa ieri 25 Gennaio 2021 alle 16.

Mio caro Presidente,

    La saluto come ormai famigliarmente La salutava lei, ma purtroppo per comunicarLe che Miriam non è più tra di noi, per questo ho creduto, a suo nome di inviarLe, a nome suo, un ultimo saluto.
Noi G.A.MA.DI. siamo affranti, Miriam ha lasciato un vuoto incolmabile tra di noi e comunque voglio confermarLe a nome di tutto il nostro direttivo la stessa stima, che Miriam, le ha ripetutamente confermato e il nostro impegno per la Costituzione, per l'emancipazione femminile nelle attività pubbliche e private e per un Governo, che sia attento alle fasce più deboli nella nostra società, senza pregiudizi etnici o di recente immigrazione.
Solo poche ore prima di essere ricoverata in ospedale la Partigiana Miriam Pellegrini ha voluto fare un appello ai NEO RESISTENTI, ai giovani, alle nuove generazioni, come se avesse avuto un presentimento e volesse passare ora il testimone di una militanza per la libertà e l'antifascismo che l'ha contraddistinta per tutta la vita.

La ringrazio per la Sua attenzione e La saluto caramente, come era solita fare Miriam.

Roberto Gessi, direttore de La VOCE, organo di diffusione del G.A.MA.DI.

Riccardo Fortuna
Hai fatto benissimo e scritto benissimo secondo me


Vincenzo Brandi
Perfetto Roberto, ciao, Enzo


Il ricordo del figlio Marco

La lunga vita di Miriam Pellegrini Ferri

Miriam ha vissuto 96 anni. Nell’anno del 100° anniversario della scissione da cui nacque a Livorno il Pcd'I, Miriam Pellegrini ha cessato di vivere[1], scivolando via dolcemente verso la fine della sua esistenza in vita.

La sua è stata una lunga militanza. Conobbe il Pci grazie a suo fratello Glauco Pellegrini, regista cinematografico, intellettuale, membro della Commissione Centrale di Controllo del Pci. Ma la scelta
della militanza avvenne con l’incontro con Spartaco Ferri e la sua famiglia, uscita dalla Resistenza, per impegnarsi nelle lotte degli anni cinquanta e sessanta a Roma, e poi continuando nei decenni successivi.

La famiglia Ferri, riunitasi attorno alla Scuola di taglio Ida Ferri – mia nonna – è stata un pezzo della storia del Pci romano. Sono i primi anni Cinquanta quando Miriam e Spartaco si mettono insieme e insieme faranno vita di partito, anche se lui non avrebbe mai lasciato il suo lavoro[2] di geometra esperto nel cemento precompresso, tecnica imparata nello studio di Ridolfi, uno degli architetti protagonisti della ricostruzione postbellica e dei lavori per le Olimpiadi di Roma nel 1960.

Miriam e Spartaco mettono su casa a Monte Sacro, un quartiere di Roma, lungo la via Nomentana. Qui frequentano la locale sezione del Pci. Ho ricordi di mattine passate a diffondere l’Unità agli edili che lavoravano in cantiere, anche la domenica[3] o della visione di “Roma Citta Aperta”, proiettato in sezione. Ricordo le lotte delle famiglie per conquistare un edificio da adibire a scuola elementare a Pietralata o l’occupazione della Leo Icar, fabbrica sulla Tiburtina. Ricordo i volti delle operaie, tra la rabbia e la disperazione, la paura di perdere il lavoro, ma quella determinazione è indimenticabile. Ricordo qualche pomeriggio passato in un commissariato di polizia, con Spartaco e Miriam e noi figli, in stato di fermo, che poi si risolveva in scuse, per l’intervento di un parlamentare del Pci, di turno a Botteghe Oscure proprio per casi come questi. A quell’epoca il Pci era tra la gente, nelle fabbriche, faceva lavoro politico nei quartieri.

Spartaco e Miriam montarono la guardia d’onore alla salma di Togliatti, nell’atrio del Bottegone, nell’estate del ‘64.

Poi la traumatica rottura col Pci dopo l’ingresso dei carri armati russi a Praga nell’agosto del ’68 e l’uscita pubblica dal partito di un certo numero di iscritti nel ’69, per aderire a uno dei tanti partiti marxisti-leninisti[4].

Qualche anno di silenzio e poi la ripresa della militanza, sui temi dell’antifascismo e dell’ateismo[5]. Miriam, dotata di buone capacità oratorie, partecipa a manifestazioni trasmissioni radio e tv locali. Poi fonda, con Spartaco e altri, il G.A.MA.DI., acronimo di un’associazione che propugna l’ateismo e il materialismo dialettico, come “beni rifugio”[6] dalla crisi complessiva del movimento operaio internazionale, dai problemi scaturiti dalla Caduta del Muro di Berlino, dalla dissoluzione dei Paesi del socialismo reale. Ma avvertono lo spaesamento[7], al quale reagiscono con l’appoggio all’Albania, – dove però il partito di Enver Hoxha sta ormai crollando e con lui l’economia e di conseguenza l’intera società-, o per la Corea del Nord della famiglia Kim, come simboli di un internazionalismo che non c’era ormai più. Atteggiamenti comprensibili, forse non per questo sempre condivisibili[8], che tuttavia si ascrivono alla difficoltà – che non è stata solo loro – di decodificare[9] i nuovi parametri delle contraddizioni di classe, sia sul piano interno che su quello internazionale, contraddizioni sempre più veloci e aspre, cadenzati via via dal capitalismo e dalle politiche neo liberiste.

Una vita lunga[10], dunque, quella di Miriam, che ha attraversato per poco meno di un secolo tutte le esaltazioni e le frustrazioni, le speranze e le illusione, i successi e i traumi di quella generazione che, contribuendo alla costruzione della democrazia in Italia
..segue ./.


  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 2102

 La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA   ARTE 

Visite complessive:
Copyright - Tutti gli articoli possono essere liberamente riprodotti con obbligo di citazione della fonte.