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La VOCE 2009

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La VOCE ANNO XXIII N°1

settembre 2020

PAGINA b         - 30

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segue da pag.29: siria: le sanzioni occidentali sono l'altra faccia del terrorismo. queste pratiche e queste gravi violazioni dei principi del diritto internazionale e delle disposizioni della carta delle nazioni unite evidenziano una contraddizione nella visione dell'azione multilaterale internazionale, nonché un ritorno alle prospettive della "società delle nazioni"; che, come tutti sappiamo, ha legittimato gli attacchi e le occupazioni, condannandosi al fallimento. inoltre, queste pratiche sono palesi tentativi di interferenza distruttiva del processo politico "facilitato" dalle nazioni unite attraverso il suo inviato speciale, con l'obiettivo di deviare l'approccio basato sul dialogo tra siriani, sotto la guida rigorosamente siriana, verso un'alternativa che dovrebbe imporre la volontà e i diktat dei tre stati occidentali [usa, regno unito, francia] al consiglio di sicurezza delle nazioni unite, a scapito della sovranità della siria, delle sue risorse, del benessere e della sicurezza del suo popolo. signor presidente, a seguito delle dichiarazioni che abbiamo appena ascoltato, mi ritrovo obbligato a chiarire alcuni concetti. le politiche di blocco e l'imposizione di misure coercitive unilaterali sono state e sono ancora parte integrante delle politiche cieche e pregiudizievoli adottate dall'occidente e sono l'altra faccia del terrorismo! il terrorismo che ha sconvolto la vita dei siriani, distrutto le loro realizzazioni, danneggiato la loro valuta nazionale e il loro sostentamento, ostacolato la capacità delle loro istituzioni statali di soddisfare i loro bisogni fondamentali; tutto senza preoccupazioni umanitarie occidentali. l'esempio più recente [di questa indifferenza] è l'incendio dei carichi di aiuti umanitari da parte di alcuni partiti libanesi, mentre per anni questi carichi forniti dal "programma alimentare mondiale" sono stati regolarmente inviati ai siriani bisognosi attraversando il territorio libanese. l'amministrazione degli stati uniti e l'unione europea hanno silurato tutte le richieste internazionali di revoca delle misure coercitive unilaterali imposte al popolo siriano, compresa la missione del segretario generale e del suo inviato speciale in siria. il rinnovo e l'intensificazione degli effetti di queste misure unilaterali coercitive con l'entrata in vigore del cosiddetto "caesar act", decretato dagli stati uniti, riflettono il disprezzo dell'amministrazione americana e dell'unione europea per tutto ciò che l'umanità ha accumulato nel campo delle leggi internazionali, e il tentativo di imporre la legge americana ed europea al mondo. il recente intervento di james jeffrey è un riconoscimento esplicito da parte dell'amministrazione americana della sua diretta responsabilità per la sofferenza dei siriani. una dichiarazione così irresponsabile sottolinea, ancora una volta, che questa amministrazione vede la regione con gli occhi di israele, dal momento che queste sono vecchie richieste israeliane che jeffrey ha solo rinnovato, al fine di plasmare la regione in modo che corrisponda alla sua (di israele) agenda egemonica. il mantenimento della pace e della sicurezza internazionali, a cui i governi dei tre paesi occidentali e membri permanenti del consiglio di sicurezza dovrebbero essere particolarmente interessati, è incompatibile con il fatto che con altri governi occidentali o strumentalizzati dall'occidente, essi chiudono volutamente gli occhi sulle pratiche del loro alleato all'interno della nato: la turchia, i cui crimini accettano e difendono in siria, libia e altrove. il mantenimento della pace e della sicurezza internazionali è anche incompatibile con il fatto che gli stati uniti e la turchia occupano alcune parti del mio paese, dove sponsorizzano spudoratamente il terrorismo e le milizie separatiste, e dove rappresentanti dei loro governi tengono incontri con organizzazioni terroristiche sul suolo siriano, come è stato recentemente dimostrato a seguito dell'infiltrazione dei ministri degli interni e della difesa turchi nel governatorato di idleb. approfittando del periodo di calma che ha prevalso dopo l' "accordo di mosca", hanno rafforzato la presenza delle forze di occupazione turche e dei gruppi terroristici che sono a loro sottomessi, mentre il regime turco sta cercando di sostituire la lira turca alla lira siriana nelle zone che occupa illegalmente per imporre la turchizzazione. qui, le forze di erdogan sono quindi identiche alle forze di israele che occupano il golan siriano e le due occupazioni, turca e israeliana, sono complementari e lavorano in armonia con l'operatore americano. infine, mantenere la pace e la sicurezza internazionali non è neppure compatibile con la determinazione di questi tre stati occidentali, membri permanenti del consiglio di sicurezza, di non eliminare l'organizzazione terroristica daesh i cui resti vengono da essi mobilitati in iraq e siria ogni volta che il loro interesse lo richiede. signor presidente, nella mia dichiarazione del 19 maggio 2020, ho fatto riferimento alle confessioni dei terroristi dell'isis catturati dall'esercito arabo siriano, in cui hanno sottolineato che erano stati addestrati dalle forze di occupazione americana di stanza nella regione siriana di al-tanf. di recente, un terrorista di questa stessa organizzazione di daesh, mohammad houssayn saoud, ha confessato che è stata l'intelligence britannica a costringerlo, con altri terroristi suoi sodali, a collaborare raccogliendo informazioni sulle istituzioni e sui siti militari siriani e russi in siria. signor presidente, nella sua denuncia ufficiale, il mio paese invita il segretario generale e il consiglio di sicurezza a imporre la fine delle ingerenze ostili di stati stranieri negli affari interni del mio paese e a sollecitare tutti gli stati membri ad astenersi da qualsiasi pratica volta a minare l'indipendenza e la continuazione del processo politico, o minare gli interessi e le scelte del popolo siriano, la sicurezza e la stabilità della siria e le sue relazioni regionali e internazionali. inoltre, la siria ha chiesto al segretario generale di incaricare l'ente legale competente del suo segretariato di preparare un rapporto urgente su queste leggi americane ed europee che impongono un embargo economico al popolo siriano, vagliandone la sua conformità con la carta e il risoluzioni del consiglio di sicurezza relative alla siria. il rapporto dovrebbe anche evidenziare l'impatto catastrofico di queste misure sulla vita del popolo siriano. il mio paese, onorevoli colleghi, attende con interesse la risposta del segretario generale e chiede di essere informato quanto prima sulle procedure che possono essere adottate nel quadro del suo mandato e della sua posizione di facilitatore del processo politico nella repubblica araba siriana. infine, signor presidente, noi siamo sempre stati vittime dei regolamenti di conto tra gli stati occidentali, il che significa che siamo buoni lettori della storia. il problema con i nostri nemici e rivali è che la leggiamo in modo diverso. a questo proposito, va ricordato ciò che un saggio politico sociologo disse una volta: "solo gli imbecilli sfidano la storia". in conclusione, vorrei dire ai miei colleghi che rappresentano i paesi occidentali in questo consiglio: smettete le vostre pressioni sul mio paese, la siria! lasciate respirare il popolo siriano! grazie, signor presidente. dr. bachar al-jaafari. inviato speciale della siria alle nazioni unite. 16/06/2020. tradotto da mouna alno-nakhal. fonte: la missione siriana presso le nazioni unite https://www.legrandsoir.info/syrie-les-sanctions-de-l-occident-sont-l-autre-visage-du-terrorisme.html. note: [1] siria caesar act designations - dichiarazione stampa - 17 giugno 2020. [2] consiglio di sicurezza del 16 giugno 2020 in data la situazione in siria.
allegato trovate il nuovo manifesto che ho fatto contro le sanzioni alla siria. ho aggiunto in fondo anche una petizione che sta girando e che potrebbe avere un impatto. infatti, una parte della comunità cattolica sta dietro e sono riusciti a coinvolgere persone di spicco. date un occhiata all'allegato per i dettagli. e, se ritenete, fatelo girare! patrick boylan. i comunisti russi considerano la cina un esempio per tutto il mondo. di dmitry novikov, vice presidente del comitato centrale del partito comunista della federazione russa da https://kprf.ru traduzione dal russo di mauro gemma per marx21.it. nella lotta contro la pandemia di coronavirus, la cina ha dimostrato l'efficacia del suo sistema socioeconomico e l'esempio della rpc è un esempio per tutti i paesi del mondo, è quanto sostiene dmitry novikov. offriamo all'attenzione dei nostri lettori il testo dell’intervista a dmitry novikov a cura di xinhua. - tra un anno, il partito comunista cinese celebrerà il centenario della sua formazione. come giudica il ​​ruolo e il posto del pcc nella storia della cina, quanto sono realistici gli obiettivi che intende raggiungere nel suo centenario? - le epoche storiche sono diverse. alcune sono come un fiume paludoso che scorre lentamente. ma lo sviluppo della cina nell'ultimo secolo ricorda un torrente di montagna in tempesta. all'inizio del ventesimo secolo, il vostro paese stava attraversando un periodo di umiliazioni e sventure. la grande civiltà, che ha dato all'umanità così tante scoperte, era sotto il giogo di spietati colonialisti. era necessaria una forza che potesse unire i lavoratori e rilanciare il paese. i patrioti cinesi - operai, contadini, studenti, intellighenzia progressista - identificavano una tale forza nelle idee dei bolscevichi russi. anche lo studioso e filosofo bertrand russell se ne rese conto. dopo aver visitato la cina nel 1920, scrisse degli studenti di questo paese: "erano tutti bolscevichi ... non c'erano limiti ai sacrifici che erano disposti a fare per il loro paese. l'atmosfera era elettrizzata dalla speranza di un grande risveglio". la creazione del partito comunista cinese nel 1921 è stato un evento di enorme importanza. le sue idee sono diventate una forza vitale, che ha permesso di alleviare l'oppressione straniera e intraprendere il cammino verso il socialismo. i comunisti hanno guidato la lotta per la liberazione e l'unificazione del paese. il risultato è stato la proclamazione della repubblica popolare cinese. di fronte si presentava un lavoro complesso per superare gli effetti dell'oppressione, della frammentazione e dell'arretratezza economica. in questo, la rpc è stata fortemente sostenuta dall'unione sovietica. sotto la guida del pcc, la cina è diventata una potenza industriale con un grande peso sulla scena mondiale. la leadership cinese, guidata da deng xiaoping, non ha seguito il percorso distruttivo di gorbaciov e di eltsin. avendo iniziato nel 1978 una "politica di riforma e apertura", la cina non ha abbandonato la costruzione del socialismo. ha mantenuto il sistema di pianificazione e le priorità dello sviluppo sociale, rafforzato il ruolo guida del partito comunista. tutto ciò si riflette nel concetto di socialismo con caratteristiche cinesi. il compagno xi jinping sottolinea: "fin dalla sua creazione, il partito comunista cinese ha considerato la realizzazione del comunismo come il suo obiettivo e l’ideale supremo". la fedeltà alle idee con il loro sviluppo creativo, la capacità di reagire ai cambiamenti globali hanno prodotto risultati incredibili. la cina moderna è leader nell'economia globale. passo dopo passo, raggiunge le vette dello sviluppo scientifico e tecnologico. il modello cinese si rivela una vera alternativa alla globalizzazione capitalista con la sua disuguaglianza, la povertà e innumerevoli minacce. il pcc si è impegnato a superare la povertà e a costruire una società a medio reddito per il suo centenario. sono sicuro che questo compito sarà completato. né la pandemia di coronavirus né la rabbia di stranieri rosi dall’invidia di pechino potranno impedirlo. non ho dubbi sulla costruzione di una potenza socialista ricca e potente, democratica e civile, armoniosa e modernizzata in occasione del 100° anniversario della rpc nel 2049. la condizione per queste vittorie è il ruolo guida del pcc, fiore all'occhiello e organizzatore della modernizzazione socialista. ..segue ./.
Segue da Pag.29: Siria: le sanzioni occidentali sono l'altra faccia del terrorismo

Queste pratiche e queste gravi violazioni dei principi del diritto internazionale e delle disposizioni della Carta delle Nazioni Unite evidenziano una contraddizione nella visione dell'azione multilaterale internazionale, nonché un ritorno alle prospettive della "Società delle Nazioni"; che, come tutti sappiamo, ha legittimato gli attacchi e le occupazioni, condannandosi al fallimento. Inoltre, queste pratiche sono palesi tentativi di interferenza distruttiva del processo politico "facilitato" dalle Nazioni Unite attraverso il suo inviato speciale, con l'obiettivo di deviare l'approccio basato sul dialogo tra siriani, sotto la guida rigorosamente siriana, verso un'alternativa che dovrebbe imporre la volontà e i diktat dei tre stati occidentali [USA, Regno Unito, Francia] al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, a scapito della sovranità della Siria, delle sue risorse, del benessere e della sicurezza del suo popolo.
Signor Presidente,
a seguito delle dichiarazioni che abbiamo appena ascoltato, mi ritrovo obbligato a chiarire alcuni concetti.
Le politiche di blocco e l'imposizione di misure coercitive unilaterali sono state e sono ancora parte integrante delle politiche cieche e pregiudizievoli adottate dall'Occidente e sono l'altra faccia del terrorismo! Il terrorismo che ha sconvolto la vita dei siriani, distrutto le loro realizzazioni, danneggiato la loro valuta nazionale e il loro sostentamento, ostacolato la capacità delle loro istituzioni statali di soddisfare i loro bisogni fondamentali; tutto senza preoccupazioni umanitarie occidentali.
L'esempio più recente [di questa indifferenza] è l'incendio dei carichi di aiuti umanitari da parte di alcuni partiti libanesi, mentre per anni questi carichi forniti dal "Programma alimentare mondiale" sono stati regolarmente inviati ai siriani bisognosi attraversando il territorio libanese.
L'amministrazione degli Stati Uniti e l'Unione europea hanno silurato tutte le richieste internazionali di revoca delle misure coercitive unilaterali imposte al popolo siriano, compresa la missione del Segretario generale e del suo inviato speciale in Siria. Il rinnovo e l'intensificazione degli effetti di queste misure unilaterali coercitive con l'entrata in vigore del cosiddetto "Caesar Act", decretato dagli Stati Uniti, riflettono il disprezzo dell'amministrazione americana e dell'Unione europea per tutto ciò che l'umanità ha accumulato nel campo delle leggi internazionali, e il tentativo di imporre la legge americana ed europea al Mondo.
Il recente intervento di James Jeffrey è un riconoscimento esplicito da parte dell'amministrazione americana della sua diretta responsabilità per la sofferenza dei siriani. Una dichiarazione così irresponsabile sottolinea, ancora una volta, che questa amministrazione vede la regione con gli occhi di Israele, dal momento che queste sono vecchie richieste israeliane che Jeffrey ha solo rinnovato, al fine di plasmare la regione in modo che corrisponda alla sua (di Israele) agenda egemonica.
Il mantenimento della pace e della sicurezza internazionali, a cui i governi dei tre paesi occidentali e membri permanenti del Consiglio di sicurezza dovrebbero essere particolarmente interessati, è incompatibile con il fatto che con altri governi occidentali o strumentalizzati dall'Occidente, essi chiudono volutamente gli occhi sulle pratiche del loro alleato all'interno della NATO: la Turchia, i cui crimini accettano e difendono in Siria, Libia e altrove.
Il mantenimento della pace e della sicurezza internazionali è anche incompatibile con il fatto che gli Stati Uniti e la Turchia occupano alcune parti del mio Paese, dove sponsorizzano spudoratamente il terrorismo e le milizie separatiste, e dove rappresentanti dei loro governi tengono incontri con organizzazioni terroristiche sul suolo siriano, come è stato recentemente dimostrato a seguito dell'infiltrazione dei ministri degli interni e della difesa turchi nel governatorato di Idleb.
Approfittando del periodo di calma che ha prevalso dopo l' "Accordo di Mosca", hanno rafforzato la presenza delle forze di occupazione turche e dei gruppi terroristici che sono a loro sottomessi, mentre il regime turco sta cercando di sostituire la lira turca alla lira siriana nelle zone che occupa illegalmente per imporre la turchizzazione.
Qui, le forze di Erdogan sono quindi identiche alle forze di Israele che occupano il Golan siriano e le due occupazioni, turca e israeliana, sono complementari e lavorano in armonia con l'operatore americano.
Infine, mantenere la pace e la sicurezza internazionali non è neppure compatibile con la determinazione di questi tre stati occidentali, membri permanenti del Consiglio di sicurezza, di non eliminare l'organizzazione terroristica Daesh i cui resti vengono da essi mobilitati in Iraq e Siria ogni volta che il loro interesse lo richiede.
Signor Presidente,
Nella mia dichiarazione del 19 maggio 2020, ho fatto riferimento alle confessioni dei terroristi dell'ISIS catturati dall'Esercito arabo siriano, in cui hanno sottolineato che erano stati addestrati dalle forze di occupazione americana di stanza nella regione siriana di Al-Tanf. Di recente, un terrorista di questa stessa organizzazione di Daesh, Mohammad Houssayn Saoud, ha confessato che è stata l'intelligence britannica a costringerlo, con altri terroristi suoi sodali, a collaborare raccogliendo informazioni sulle istituzioni e sui siti militari Siriani e russi in Siria.
Signor Presidente,
Nella sua denuncia ufficiale, il mio Paese invita il Segretario generale e il Consiglio di sicurezza a imporre la fine delle ingerenze ostili di Stati stranieri negli affari interni del mio Paese e a sollecitare tutti gli Stati membri ad astenersi da qualsiasi pratica volta a minare l'indipendenza e la continuazione del processo politico, o minare gli interessi e le scelte del popolo siriano, la sicurezza e la stabilità della Siria e le sue relazioni regionali e internazionali.
Inoltre, la Siria ha chiesto al Segretario Generale di incaricare l'ente legale competente del suo segretariato di preparare un rapporto urgente su queste leggi americane ed europee che impongono un embargo economico al popolo siriano, vagliandone la sua conformità con la Carta e il Risoluzioni del Consiglio di sicurezza relative alla Siria. Il rapporto dovrebbe anche evidenziare l'impatto catastrofico di queste misure sulla vita del popolo siriano.
Il mio Paese, onorevoli colleghi, attende con interesse la risposta del Segretario generale e chiede di essere informato quanto prima sulle procedure che possono essere adottate nel quadro del suo mandato e della sua posizione di facilitatore del processo politico nella Repubblica araba siriana.
Infine, signor Presidente, noi siamo sempre stati vittime dei regolamenti di conto tra gli Stati occidentali, il che significa che siamo buoni lettori della Storia. Il problema con i nostri nemici e rivali è che la leggiamo in modo diverso. A questo proposito, va ricordato ciò che un saggio politico sociologo disse una volta: "Solo gli imbecilli sfidano la Storia".
In conclusione, vorrei dire ai miei colleghi che rappresentano i Paesi occidentali in questo Consiglio: smettete le vostre pressioni sul mio Paese, la Siria! Lasciate respirare il popolo siriano!
Grazie, signor Presidente.
Dr. Bachar al-Jaafari
Inviato speciale della Siria alle Nazioni Unite
16/06/2020

tradotto da Mouna Alno-Nakhal
Fonte: La missione siriana presso le Nazioni Unite https://www.legrandsoir.info/syrie-les-sanctions-de-l-occident-sont-l-autre-visage-du-terrorisme.html
Note:
[1] Siria Caesar Act Designations - Dichiarazione stampa - 17 giugno 2020

[2] Consiglio di sicurezza del 16 giugno 2020 in data la situazione in Siria

Allegato trovate il nuovo manifesto che ho fatto contro le sanzioni alla Siria.
Ho aggiunto in fondo anche una petizione che sta girando e che potrebbe avere un impatto. Infatti, una parte della comunità cattolica sta dietro e sono riusciti a coinvolgere persone di spicco.
Date un occhiata all'allegato per i dettagli. E, se ritenete, fatelo girare!
Patrick Boylan

I comunisti russi considerano la Cina un esempio per tutto il mondo

di Dmitry Novikov, Vice Presidente del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa
da https://kprf.ru

Traduzione dal russo di Mauro Gemma per Marx21.it

Nella lotta contro la pandemia di coronavirus, la Cina ha dimostrato l'efficacia del suo sistema socioeconomico e l'esempio della RPC è un esempio per tutti i paesi del mondo, è quanto sostiene Dmitry Novikov.

Offriamo all'attenzione dei nostri lettori il testo dell’intervista a Dmitry Novikov a cura di Xinhua.

- Tra un anno, il Partito Comunista Cinese celebrerà il centenario della sua formazione. Come giudica il ​​ruolo e il posto del PCC nella storia della Cina, quanto sono realistici gli obiettivi che intende raggiungere nel suo centenario?


- Le epoche storiche sono diverse. Alcune sono come un fiume paludoso che scorre lentamente. Ma lo sviluppo della Cina nell'ultimo secolo ricorda un torrente di montagna in tempesta. All'inizio del ventesimo secolo, il vostro paese stava attraversando un periodo di umiliazioni e sventure. La grande civiltà, che ha dato all'umanità così tante scoperte, era sotto il giogo di spietati colonialisti.

Era necessaria una forza che potesse unire i lavoratori e rilanciare il Paese. I patrioti cinesi - operai, contadini, studenti, intellighenzia progressista - identificavano una tale forza nelle idee dei bolscevichi russi. Anche lo studioso e filosofo Bertrand Russell se ne rese conto. Dopo aver visitato la Cina nel 1920, scrisse degli studenti di questo paese: "Erano tutti bolscevichi ... Non c'erano limiti ai sacrifici che erano disposti a fare per il loro paese. L'atmosfera era elettrizzata dalla speranza di un grande risveglio".

La creazione del Partito Comunista Cinese nel 1921 è stato un evento di enorme importanza. Le sue idee sono diventate una forza vitale, che ha permesso di alleviare l'oppressione straniera e intraprendere il cammino verso il socialismo. I comunisti hanno guidato la lotta per la liberazione e l'unificazione del paese. Il risultato è stato la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese.

Di fronte si presentava un lavoro complesso per superare gli effetti dell'oppressione, della frammentazione e dell'arretratezza economica. In questo, la RPC è stata fortemente sostenuta dall'Unione Sovietica. Sotto la guida del PCC, la Cina è diventata una potenza industriale con un grande peso sulla scena mondiale. La leadership cinese, guidata da Deng Xiaoping, non ha seguito il percorso distruttivo di Gorbaciov e di Eltsin. Avendo iniziato nel 1978 una "politica di riforma e apertura", la Cina non ha abbandonato la costruzione del socialismo. Ha mantenuto il sistema di pianificazione e le priorità dello sviluppo sociale, rafforzato il ruolo guida del Partito Comunista. Tutto ciò si riflette nel concetto di socialismo con caratteristiche cinesi.

Il compagno Xi Jinping sottolinea: "Fin dalla sua creazione, il Partito Comunista Cinese ha considerato la realizzazione del comunismo come il suo obiettivo e l’ideale supremo". La fedeltà alle idee con il loro sviluppo creativo, la capacità di reagire ai cambiamenti globali hanno prodotto risultati incredibili. La Cina moderna è leader nell'economia globale. Passo dopo passo, raggiunge le vette dello sviluppo scientifico e tecnologico. Il modello cinese si rivela una vera alternativa alla globalizzazione capitalista con la sua disuguaglianza, la povertà e innumerevoli minacce.

Il PCC si è impegnato a superare la povertà e a costruire una società a medio reddito per il suo centenario. Sono sicuro che questo compito sarà completato. Né la pandemia di coronavirus né la rabbia di stranieri rosi dall’invidia di Pechino potranno impedirlo. Non ho dubbi sulla costruzione di una potenza socialista ricca e potente, democratica e civile, armoniosa e modernizzata in occasione del 100° anniversario della RPC nel 2049. La condizione per queste vittorie è il ruolo guida del PCC, fiore all'occhiello e organizzatore della modernizzazione socialista.

..segue ./.

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