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La VOCE 2009 |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
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La VOCE ANNO XXIII N°1 | settembre 2020 | PAGINA a - 29 |
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bell'esempio di democrazia la lituania!
la leader dei golpisti bielorussi tikhanovskaya, che è stata rilasciata quasi subito dopo il suo fermo a minsk, si rifugia in lituania il cui governo annuncia "è al sicuro da noi".
bell'esempio di democrazia la lituania! un paese, dove si perseguitano e si incarcerano (con detenuti ancora in attesa di processo) i comunisti, i pacifisti e gli antimperialisti. dove si riabilitano le ss locali, responsabili di massacri di partigiani e civili e di pogrom di ebrei. nel silenzio complice dell'unione europea, che ben si guarda dall'imporre sanzioni ai servi dell'imperialismo usa/ue/nato, nostalgici del fascismo, che governano il paese baltico.
il silenzio degli “atlantisti” e degli “europeisti” copre la nostalgia del fascismo e le più sfacciate violazioni dei diritti umani nelle repubbliche baltiche
di mauro gemma per marx21.it
mentre (giustamente) gran parte dell’apparato mediatico e politico italiano esprime la sua indignazione per le misure di stampo autoritario e liberticida varate dal governo ungherese di orban, il silenzio più assordante continua a circondare quanto sta avvenendo nelle repubbliche baltiche (lituania, lettonia ed estonia), in ragione della loro assoluta fedeltà alle direttive di carattere economico e sociale imposte dall’unione europea e dello zelo che manifestano nel rispettare le imposizioni degli usa e della nato, nella loro azione di progressivo accerchiamento della russia: ospitando basi militari straniere; aumentando le spese per la difesa e obbedendo rigorosamente alle richieste statunitensi di incremento dei contributi all’alleanza atlantica a detrimento delle condizioni di vita dei loro popoli; e ospitando imponenti e provocatorie esercitazioni militari, a cui partecipano anche le forze armate del nostro paese.
e’ in questo contesto che da tempo nelle repubbliche baltiche viene attuata una sistematica politica di limitazione delle libertà democratiche e di repressione feroce di tutte le manifestazioni di dissenso portate avanti dai settori comunisti (i partiti comunisti sono stati messi fuorilegge, senza che la cosa abbia provocato scandalo dalle nostre parti, persino “a sinistra”), socialisti, progressisti e pacifisti, ricorrendo alle accuse più infamanti che tanto ricordano i dispositivi delle sentenze del tribunale speciale fascista operante in italia nel ventennio mussoliniano.
e’ in questo contesto che le repubbliche baltiche hanno svolto il ruolo di battistrada delle più odiose operazioni di revisionismo storico riguardanti le vicende della seconda guerra mondiale, con la rivalutazione del ruolo che i collaborazionisti del nazismo (arruolati in formazioni ss) hanno avuto nel contrastare il grandioso contributo che l’unione sovietica, l’armata rossa e i combattenti della resistenza lituana, lettone ed estone hanno dato alla sconfitta di hitler e dei suoi alleati locali. non passa giorno che si abbiano notizie di abbattimenti di monumenti all’eroismo dei soldati sovietici e di cerimonie di riabilitazione dei più biechi collaborazionisti, equiparabili ai nostri famigerati repubblichini di salò. e chi osa criticare, viene immediatamente colpito e accusato di “collusione con il nemico russo”.
ad esempio in lituania, alexei greychus , coraggioso attivista per i diritti umani della città di klaipeda, direttore dell'organizzazione juvenius, da tre mesi è rinchiuso nel carcere di šiauliai, con l’assurda accusa “di spionaggio a favore della russia”, che può comportare la condanna da tre a 15 anni di carcere.
a nessuno è permesso entrare in contatto con greychus, per qualsiasi ragione, anche di carattere umanitario, viste le sue precarie condizioni di salute. suo fratello e suo padre sono ancora alla ricerca di un avvocato e stanno raccogliendo fondi per quello che si annuncia un lungo processo.
ma di che cosa, in realtà, sarebbe colpevole alexey greychus?
la vera ragione della sua incriminazione va ricercata nella tenacia con cui questo coraggioso combattente antifascista si è battuto in questi anni oscuri, seguiti al crollo dell’urss, per preservare i simboli storici della lotta contro il nazi-fascismo: il giorno della vittoria, il giorno della liberazione di klaipeda, la conservazione dei monumenti del periodo sovietico - tutto quanto è collegato a quella che in unione sovietica è stata definita la grande guerra patriottica.
la detenzione di greychus in lituania è percepita da molti come un tentativo di sopprimere il dissenso, distruggere i valori più nobili dell’antifascismo e interrompere anche la celebrazione, il 9 maggio, del 75 ° anniversario della vittoria contro la peste hitleriana. la vilnius ufficiale sta infatti cercando di interrompere questa celebrazione, un comportamento naturale per uno stato i cui attuali "eroi" erano complici di hitler, uno stato che ha avuto un ruolo propulsivo nell’approvazione da parte del parlamento europeo (con la convergenza dei gruppi reazionari e fascisti con quello dei “socialisti europei” i quali, in questo caso, non hanno provato alcun imbarazzo a votare con gli europarlamentari di orban e di salvini) della odiosa risoluzione che equipara il comunismo alla barbarie fascista, mettendo sullo stesso piano i crimini delle belve naziste e il sacrificio dei 22 milioni di morti sovietici nella lotta per la libertà di tutta l’europa.
l'organizzazione "juvenius" guidata da greychus è tra gli organizzatori delle celebrazioni del "reggimento immortale".
coperto come è dalle autorità dei paesi dell’ue e degli stati uniti, il governo lituano si sente impunito: si può essere certi che nessuno degli zelanti “difensori dei diritti umani” dell’occidente imperialista (che ha da dire a questo proposito amnesty international?) alzerà un solo dito per impedire che una persona marcisca in prigione senza motivo e il più a lungo possibile.
sulla drammatica situazione delle libertà democratiche in lituania:
in lituania si intensifica la repressione contro i militanti del fronte popolare socialista. in italia continua il silenzio sui crimini del regime fascistizzante di vilnius.
dovremo arrenderci ai fascisti “democratici”?
fermiamo la repressione anticomunista nell'unione europea! libero subito il compagno paleckis!
lituania: "il terrore fascista lo viviamo sulla nostra pelle” (con un nota redazionale).
il culto dei criminali nazisti in lituania.
in lituania (unione europea) si inasprisce la repressione contro gli esponenti dell'opposizione comunista e di sinistra.
la siria denuncia l’accordo sul petrolio tra stati uniti e curdi
a cura di mauro gemma per marx21.it
la siria ha definito “furto” e “contratto tra ladri” l'accordo sul petrolio siriano stipulato dagli stati uniti e dalle cosiddette forze democratiche siriane (fds) a maggioranza curda. "un contratto tra ladri che rubano e ladri che comprano", accusa il governo di damasco.
l ministero degli esteri siriano ha denunciato, in una dichiarazione riportata dall'agenzia di stampa sana, un "accordo firmato dalla milizia fds e da una compagnia petrolifera statunitense per rubare il petrolio siriano (...) con il sostegno dell'amministrazione statunitense".
il testo della nota denuncia "un accordo tra ladri che rubano e ladri che comprano" e considera quanto accaduto "un attacco alla sovranità siriana". il comunicato attacca anche "l'approccio statunitense ostile alla siria", che determina "il furto delle ricchezze del popolo siriano" e rappresenta un ostacolo "agli sforzi dello stato per la ricostruzione".
la dichiarazione siriana considera l'accordo privo di validità, e avverte ancora una volta che simili "atti spregevoli" riflettono il ruolo delle fds quali "lacchè che hanno accettato di essere fantocci dell'occupante americano". queste forze mercenarie, sottolinea il documento, devono essere consapevoli che "la brutale occupazione degli usa è destinata inevitabilmente a finire e che sarà sconfitta dallo stato siriano, così come i gruppi terroristici".
gli stati uniti hanno installato, nella parte settentrionale delle province di deir ezzor, raqqa e hasaka, almeno 13 basi militari, forniscono armamenti e supporto logistico alle fds e controllano congiuntamente ad esse i giacimenti di petrolio e le riserve di gas naturale in quelle province.
nel frattempo, sono stati rivelati nuovi dettagli sull'ennesimo saccheggio della ricchezza naturale della siria: è stata la crescent energy service, una società collegata alla central intelligence agency (cia), a sottoscrivere l'accordo sulle ricerche petrolifere in territorio siriano.
in un articolo pubblicato il 4 agosto, il sito web di red voltaire conferma che il contratto tra la compagnia statunitense e le forze democratiche siriane, che sono principalmente composte da curdi, è illegale e privo di base giuridica.
il contratto prevede che i ricavi della produzione da 60.000 a 380.000 barili al giorno saranno divisi a metà tra la società transnazionale americana e la milizia. serviranno anche a finanziare operazioni segrete senza passare al vaglio del congresso a washington.
i negoziati per l'accordo, con l'approvazione del segretario di stato mike pompeo, sono stati portati avanti dal senatore repubblicano lindsey graham e dal comandante delle fds, mazlun kobani.
(fonte: “avante!”, settimanale del partito comunista portoghese).
chi crede ancora alla buona fede dei curdi?
vincenzo brandi.
bellissimo discorso del rappresentante della siria all'onu al-jaafari: sanzioni, l'altra faccia del terrorismo.
siria: le sanzioni occidentali sono l'altra faccia del terrorismo.
discorso di
bachar al-jaafari.
traduzione gb.p. per oraprosiria.
mercoledì 17 giugno, il segretario di stato americano mike pompeo ha annunciato che gli stati uniti avrebbero imposto 39 nuove sanzioni a figure ed entità siriane ai sensi del "caesar act" [1]. sanzioni che sono state molto discusse il giorno prima, nell'ambito della riunione del consiglio di sicurezza in videoconferenza e sotto la presidenza francese, come ci è stato riferito dall'organo stampa in francese [2]. per correttezza e precisione, qui traduciamo la dichiarazione completa dell'inviato speciale della siria alle nazioni unite, dottor bachar al-jaafari. [ndt].
grazie mille, signor presidente, e ringrazio anche il mio caro amico l'inviato speciale, il signor geir pederson, per la sua presenza e partecipazione.
signor presidente,
quando gli stati uniti rubano apertamente 200.000 barili di petrolio al giorno dai giacimenti petroliferi siriani e, inoltre, rubano 400.000 tonnellate di cotone, 5.000.000 di capi di bestiame, danno fuoco a migliaia di ettari campi di grano, si vantano di dividere la siria e indebolire deliberatamente il valore della sua valuta nazionale; quando gli stati uniti impongono misure economiche coercitive per soffocare il popolo siriano, occupare parti del mio paese e proteggere il loro partner turco occupando altre grandi parti della terra siriana; e quando, tuttavia, la mia collega che rappresenta gli stati uniti parla della preoccupazione della sua amministrazione per il deterioramento delle condizioni di vita dei cittadini siriani attribuendola a quello che lei chiama "regime"; la domanda legittima diventa: non è una fase di malattia acuta e non siamo di fronte a sintomi di schizofrenia politica?
il 31 maggio 2020, il mio paese ha presentato una denuncia ufficiale al segretario generale delle nazioni unite e al presidente del consiglio di sicurezza contro i governi di alcuni stati membri, in particolare gli stati uniti, il regno unito, la francia e la turchia.
in effetti, negli ultimi nove anni, i governi di questi paesi hanno sostenuto, finanziato e armato gruppi e organizzazioni di terroristi multinazionali di molteplici alleanze e caschi diversi, nonché milizie separatiste ai loro ordini. inoltre, hanno deliberatamente effettuato aggressioni militari unilaterali e tripartite sul mio paese: occupando alcune parti del suo territorio; commettendo omicidi e distruzioni; spostando forzatamente porzioni della popolazione e cambiando la demografia; saccheggiando le ricchezze naturali e storiche tra cui petrolio, gas, colture agricole e oggetti d'antiquariato; bruciando e distruggendo tutto ciò che non possono rubare; imponendo misure coercitive sempre più unilaterali al popolo siriano.
..segue ./.
Bell'esempio di democrazia la Lituania!Bell'esempio di democrazia la Lituania! Un paese, dove si perseguitano e si incarcerano (con detenuti ancora in attesa di processo) i comunisti, i pacifisti e gli antimperialisti. Dove si riabilitano le SS locali, responsabili di massacri di partigiani e civili e di pogrom di ebrei. Nel silenzio complice dell'Unione Europea, che ben si guarda dall'imporre sanzioni ai servi dell'imperialismo USA/UE/Nato, nostalgici del fascismo, che governano il paese baltico. ![]() di Mauro Gemma per Marx21.it Mentre (giustamente) gran parte dell’apparato mediatico e politico italiano esprime la sua indignazione per le misure di stampo autoritario e liberticida varate dal governo ungherese di Orban, il silenzio più assordante continua a circondare quanto sta avvenendo nelle repubbliche baltiche (Lituania, Lettonia ed Estonia), in ragione della loro assoluta fedeltà alle direttive di carattere economico e sociale imposte dall’Unione Europea e dello zelo che manifestano nel rispettare le imposizioni degli USA e della NATO, nella loro azione di progressivo accerchiamento della Russia: ospitando basi militari straniere; aumentando le spese per la difesa e obbedendo rigorosamente alle richieste statunitensi di incremento dei contributi all’Alleanza Atlantica a detrimento delle condizioni di vita dei loro popoli; e ospitando imponenti e provocatorie esercitazioni militari, a cui partecipano anche le forze armate del nostro paese. E’ in questo contesto che da tempo nelle repubbliche baltiche viene attuata una sistematica politica di limitazione delle libertà democratiche e di repressione feroce di tutte le manifestazioni di dissenso portate avanti dai settori comunisti (i partiti comunisti sono stati messi fuorilegge, senza che la cosa abbia provocato scandalo dalle nostre parti, persino “a sinistra”), socialisti, progressisti e pacifisti, ricorrendo alle accuse più infamanti che tanto ricordano i dispositivi delle sentenze del Tribunale Speciale fascista operante in Italia nel ventennio mussoliniano. E’ in questo contesto che le repubbliche baltiche hanno svolto il ruolo di battistrada delle più odiose operazioni di revisionismo storico riguardanti le vicende della Seconda Guerra Mondiale, con la rivalutazione del ruolo che i collaborazionisti del nazismo (arruolati in formazioni SS) hanno avuto nel contrastare il grandioso contributo che l’Unione Sovietica, l’Armata Rossa e i combattenti della Resistenza lituana, lettone ed estone hanno dato alla sconfitta di Hitler e dei suoi alleati locali. Non passa giorno che si abbiano notizie di abbattimenti di monumenti all’eroismo dei soldati sovietici e di cerimonie di riabilitazione dei più biechi collaborazionisti, equiparabili ai nostri famigerati repubblichini di Salò. E chi osa criticare, viene immediatamente colpito e accusato di “collusione con il nemico russo”. Ad esempio in Lituania, Alexei Greychus , coraggioso attivista per i diritti umani della città di Klaipeda, direttore dell'organizzazione Juvenius, da tre mesi è rinchiuso nel carcere di Šiauliai, con l’assurda accusa “di spionaggio a favore della Russia”, che può comportare la condanna da tre a 15 anni di carcere. A nessuno è permesso entrare in contatto con Greychus, per qualsiasi ragione, anche di carattere umanitario, viste le sue precarie condizioni di salute. Suo fratello e suo padre sono ancora alla ricerca di un avvocato e stanno raccogliendo fondi per quello che si annuncia un lungo processo. Ma di che cosa, in realtà, sarebbe colpevole Alexey Greychus? La vera ragione della sua incriminazione va ricercata nella tenacia con cui questo coraggioso combattente antifascista si è battuto in questi anni oscuri, seguiti al crollo dell’URSS, per preservare i simboli storici della lotta contro il nazi-fascismo: il Giorno della Vittoria, il Giorno della Liberazione di Klaipeda, la conservazione dei monumenti del periodo sovietico - tutto quanto è collegato a quella che in Unione Sovietica è stata definita la Grande Guerra Patriottica. La detenzione di Greychus in Lituania è percepita da molti come un tentativo di sopprimere il dissenso, distruggere i valori più nobili dell’antifascismo e interrompere anche la celebrazione, il 9 maggio, del 75 ° anniversario della Vittoria contro la peste hitleriana. La Vilnius ufficiale sta infatti cercando di interrompere questa celebrazione, un comportamento naturale per uno Stato i cui attuali "eroi" erano complici di Hitler, uno Stato che ha avuto un ruolo propulsivo nell’approvazione da parte del Parlamento Europeo (con la convergenza dei gruppi reazionari e fascisti con quello dei “socialisti europei” i quali, in questo caso, non hanno provato alcun imbarazzo a votare con gli europarlamentari di Orban e di Salvini) della odiosa risoluzione che equipara il comunismo alla barbarie fascista, mettendo sullo stesso piano i crimini delle belve naziste e il sacrificio dei 22 milioni di morti sovietici nella lotta per la libertà di tutta l’Europa. L'organizzazione "Juvenius" guidata da Greychus è tra gli organizzatori delle celebrazioni del "Reggimento Immortale". Coperto come è dalle autorità dei paesi dell’UE e degli Stati Uniti, il governo lituano si sente impunito: si può essere certi che nessuno degli zelanti “difensori dei diritti umani” dell’Occidente imperialista (che ha da dire a questo proposito Amnesty International?) alzerà un solo dito per impedire che una persona marcisca in prigione senza motivo e il più a lungo possibile. Sulla drammatica situazione delle libertà democratiche in Lituania: In Lituania si intensifica la repressione contro i militanti del Fronte Popolare Socialista. In Italia continua il silenzio sui crimini del regime fascistizzante di Vilnius Dovremo arrenderci ai fascisti “democratici”? Fermiamo la repressione anticomunista nell'Unione Europea! Libero subito il compagno Paleckis! Lituania: "Il terrore fascista lo viviamo sulla nostra pelle” (con un nota redazionale) Il culto dei criminali nazisti in Lituania In Lituania (Unione Europea) si inasprisce la repressione contro gli esponenti dell'opposizione comunista e di sinistra La Siria denuncia l’accordo sul petrolio tra Stati Uniti e curdi |
![]() l ministero degli Esteri siriano ha denunciato, in una dichiarazione riportata dall'agenzia di stampa SANA, un "accordo firmato dalla milizia FDS e da una compagnia petrolifera statunitense per rubare il petrolio siriano (...) con il sostegno dell'amministrazione statunitense". Il testo della nota denuncia "un accordo tra ladri che rubano e ladri che comprano" e considera quanto accaduto "un attacco alla sovranità siriana". Il comunicato attacca anche "l'approccio statunitense ostile alla Siria", che determina "il furto delle ricchezze del popolo siriano" e rappresenta un ostacolo "agli sforzi dello Stato per la ricostruzione". La dichiarazione siriana considera l'accordo privo di validità, e avverte ancora una volta che simili "atti spregevoli" riflettono il ruolo delle FDS quali "lacchè che hanno accettato di essere fantocci dell'occupante americano". Queste forze mercenarie, sottolinea il documento, devono essere consapevoli che "la brutale occupazione degli Usa è destinata inevitabilmente a finire e che sarà sconfitta dallo Stato siriano, così come i gruppi terroristici". Gli Stati Uniti hanno installato, nella parte settentrionale delle province di Deir Ezzor, Raqqa e Hasaka, almeno 13 basi militari, forniscono armamenti e supporto logistico alle FDS e controllano congiuntamente ad esse i giacimenti di petrolio e le riserve di gas naturale in quelle province. Nel frattempo, sono stati rivelati nuovi dettagli sull'ennesimo saccheggio della ricchezza naturale della Siria: è stata la Crescent Energy Service, una società collegata alla Central Intelligence Agency (CIA), a sottoscrivere l'accordo sulle ricerche petrolifere in territorio siriano. In un articolo pubblicato il 4 agosto, il sito web di Red Voltaire conferma che il contratto tra la compagnia statunitense e le Forze Democratiche Siriane, che sono principalmente composte da curdi, è illegale e privo di base giuridica. Il contratto prevede che i ricavi della produzione da 60.000 a 380.000 barili al giorno saranno divisi a metà tra la società transnazionale americana e la milizia. Serviranno anche a finanziare operazioni segrete senza passare al vaglio del Congresso a Washington. I negoziati per l'accordo, con l'approvazione del Segretario di Stato Mike Pompeo, sono stati portati avanti dal senatore repubblicano Lindsey Graham e dal comandante delle FDS, Mazlun Kobani. (Fonte: “Avante!”, settimanale del Partito Comunista Portoghese) Chi crede ancora alla buona fede dei Curdi? Vincenzo Brandi Bellissimo discorso del rappresentante della Siria all'ONU Al-Jaafari: sanzioni, l'altra faccia del terrorismoSiria: le sanzioni occidentali sono l'altra faccia del terrorismo![]() Bachar al-Jaafari Traduzione Gb.P. per OraproSiria Mercoledì 17 giugno, il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha annunciato che gli Stati Uniti avrebbero imposto 39 nuove sanzioni a figure ed entità siriane ai sensi del "Caesar Act" [1]. Sanzioni che sono state molto discusse il giorno prima, nell'ambito della riunione del Consiglio di Sicurezza in videoconferenza e sotto la presidenza francese, come ci è stato riferito dall'organo stampa in francese [2]. Per correttezza e precisione, qui traduciamo la dichiarazione completa dell'inviato speciale della Siria alle Nazioni Unite, dottor Bachar al-Jaafari. [NdT]. Grazie mille, signor Presidente, e ringrazio anche il mio caro amico l'inviato speciale, il signor Geir Pederson, per la sua presenza e partecipazione. Signor Presidente, Quando gli Stati Uniti rubano apertamente 200.000 barili di petrolio al giorno dai giacimenti petroliferi siriani e, inoltre, rubano 400.000 tonnellate di cotone, 5.000.000 di capi di bestiame, danno fuoco a migliaia di ettari campi di grano, si vantano di dividere la Siria e indebolire deliberatamente il valore della sua valuta nazionale; quando gli Stati Uniti impongono misure economiche coercitive per soffocare il popolo siriano, occupare parti del mio Paese e proteggere il loro partner turco occupando altre grandi parti della terra siriana; e quando, tuttavia, la mia collega che rappresenta gli Stati Uniti parla della preoccupazione della sua amministrazione per il deterioramento delle condizioni di vita dei cittadini siriani attribuendola a quello che lei chiama "regime"; la domanda legittima diventa: non è una fase di malattia acuta e non siamo di fronte a sintomi di schizofrenia politica? Il 31 maggio 2020, il mio Paese ha presentato una denuncia ufficiale al Segretario generale delle Nazioni Unite e al Presidente del Consiglio di sicurezza contro i governi di alcuni Stati membri, in particolare gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Turchia. In effetti, negli ultimi nove anni, i governi di questi paesi hanno sostenuto, finanziato e armato gruppi e organizzazioni di terroristi multinazionali di molteplici alleanze e caschi diversi, nonché milizie separatiste ai loro ordini. Inoltre, hanno deliberatamente effettuato aggressioni militari unilaterali e tripartite sul mio paese: occupando alcune parti del suo territorio; commettendo omicidi e distruzioni; spostando forzatamente porzioni della popolazione e cambiando la demografia; saccheggiando le ricchezze naturali e storiche tra cui petrolio, gas, colture agricole e oggetti d'antiquariato; bruciando e distruggendo tutto ciò che non possono rubare; imponendo misure coercitive sempre più unilaterali al popolo siriano. ..segue ./.
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