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La VOCE ANNO XXIII N°1 | settembre 2020 | PAGINA - 42 |
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inventore del metronomo moderno.
johann nepomuk mälzel nel 1816 brevettò lo strumento[2], modificandolo per ottenere un battito anche sonoro e non solo visivo. winkel gli fece causa e la vinse, tuttavia mälzel continuò a godere sia della fama che dei benefici economici dell'invenzione non sua, tanto che beethoven dedicò nel 1812 a mälzel come inventore del metronomo il canone a 4 voci "ta ta ta ta" (woo 162 - edito in beethoven werke s. 23, n. 256, 2), basato sul tema del 2º movimento (allegretto scherzando) dell'ottava sinfonia. questa composizione è però ritenuta "dubbia o spuria" da molti studiosi.
il principio di funzionamento del metronomo si tratta di aggettivi, avverbi e altre locuzioni come grave, largo, larghetto, lento, adagio, andante, andantino, moderato, allegretto, allegro, vivace, prestissimo, ecc., che possono essere accompagnate da ulteriori precisazioni come molto, assai, quasi, un poco, più, meno, non troppo, con moto, con brio, con fuoco, maestoso, appassionato, ritenuto, ritardando, trattenuto, allargando, cedendo, rallentando, accelerando, stringendo, affrettando, rubato ecc., ma che col metronomo sono divenute più precise indicando il valore della figura ad esempio una 'semiminima' a 120 pulsazioni al minuto (=120) significa che in un minuto ci dovrebbero stare 120 semiminime, quindi facendo un calcolo molto semplice verrero 2 semiminime al secondo, pari a 4 crome al secondo o a 1 minima al secondo e così via, come indicato nella seguente tabella.
parimenti si poteva quindi utilizzare la figura di una croma e porla uguale a 60, e così via. però si può immaginare che questa irregimentazione poco piacque a molti musicisti, anche tra i più famosi, che infatti lo criticarono aspramente, pur adottandolo nelle loro composizioni: felix mendelssohn, richard wagner, giuseppe verdi e johannes brahms.
né l'uso del metronomo elettronico che consentiva una 'taratura' analogica precisa (51 bpm o 131bpm, ossia battiti per minuto) invece di un 'range' come nel metronomo meccanico (40-60 o 120-168), non ha ovviamente risolto definitivamente il problema, in quanto il compositore vuole avere la libertà più ampia di stabilire i tempi di esecuzione , anche battuta per battuta e questo diventerebbe molto complicato anche con un metronomo elettronico che dovesse continuamente modificare la propria
scansione.
pulsazioni al minuto movimento (velocità).
da 40 a 60 largo.
da 60 a 66 larghetto.
da 66 a 76 adagio.
da 76 a 108 andante.
da 108 a 120 moderato.
da 120 a 168 allegro.
da 168 a 200 presto.
da 200 a 208 prestissimo.
le figure delle note e delle pause.
nome nota valore pausa.
semibreve 4/4 .
minima 2/4 .
semiminima 1/4 .
croma 1/8 .
semicroma 1/16.
biscroma 1/32.
semibiscroma 1/64.
nella grafia il gambo va collocato a destra se orientato in alto, a sinistra se orientato in basso, mentre le codette sono sempre rivolte alla destra rispetto alla testa della nota.
le codette possono unirsi in tratti comuni (letteratura strumentale).
inventore del metronomo moderno.
Johann Nepomuk Mälzel nel 1816 brevettò lo strumento[2], modificandolo per ottenere un battito anche sonoro e non solo visivo. Winkel gli fece causa e la vinse, tuttavia Mälzel continuò a godere sia della fama che dei benefici economici dell'invenzione non sua, tanto che Beethoven dedicò nel 1812 a Mälzel come inventore del metronomo il Canone a 4 voci "Ta ta ta ta" (WoO 162 - edito in Beethoven Werke S. 23, n. 256, 2), basato sul tema del 2º movimento (Allegretto scherzando) dell'ottava Sinfonia. Questa composizione è però ritenuta "dubbia o spuria" da molti studiosi. Il principio di funzionamento del metronomo Si tratta di aggettivi, avverbi e altre locuzioni come Grave, Largo, Larghetto, Lento, Adagio, Andante, Andantino, Moderato, Allegretto, Allegro, Vivace, Prestissimo, ecc., che possono essere accompagnate da ulteriori precisazioni come molto, assai, quasi, un poco, più, meno, non troppo, con moto, con brio, con fuoco, maestoso, appassionato, ritenuto, ritardando, trattenuto, allargando, cedendo, rallentando, accelerando, stringendo, affrettando, rubato ecc., ma che col metronomo sono divenute più precise indicando il valore della figura ad esempio una 'semiminima' a 120 pulsazioni al minuto ( ![]() Parimenti si poteva quindi utilizzare la figura di una croma e porla uguale a 60, e così via. Però si può immaginare che questa irregimentazione poco piacque a molti musicisti, anche tra i più famosi, che infatti lo criticarono aspramente, pur adottandolo nelle loro composizioni: Felix Mendelssohn, Richard Wagner, Giuseppe Verdi e Johannes Brahms. Né l'uso del metronomo elettronico che consentiva una 'taratura' analogica precisa (51 BPM o 131BPM, ossia battiti per minuto) invece di un 'range' come nel metronomo meccanico (40-60 o 120-168), non ha ovviamente risolto definitivamente il problema, in quanto il compositore vuole avere la libertà più ampia di stabilire i tempi di esecuzione , anche battuta per battuta e questo diventerebbe molto complicato anche con un metronomo elettronico che dovesse continuamente modificare la propria |
scansione.
LE FIGURE DELLE NOTE E DELLE PAUSE
Le codette possono unirsi in tratti comuni (letteratura strumentale). ![]() |
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