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La VOCE ANNO XXII N°2

ottobre 2019

PAGINA 2         - 18

segue da pag.17: evo morales sulla crisi ambientale all'onu: «la radice dei problemi è nel sistema capitalista» . fonte: telesur. notizia del: 24/09/2019. usaid stanzia altri 52 milioni di dollari per il golpista guaidó per rovesciare maduro. per "ripristinare la democrazia". l'agenzia americana usaid ha approvato lo stanziamento di 52 milioni di dollari per finanziare l'opposizione venezuelana. mark green, amministratore di usaid, un'agenzia nord-americana responsabile della cooperazione internazionale ufficiale degli stati uniti, ha affermato che il fondo mira a contribuire a "ripristinare la democrazia" in venezuela e a rafforzare il " governo provvisorio ”di juan guaidó, autoproclamato leader dell'opposizione come presidente del paese bolivariano. green, alla presenza della discutibile figura di carlos vecchio, inviato del golpista guaidó nel paese nordamericano, ha dichiarato che il finanziamento andrà a media indipendenti, società civile, settore sanitario e assemblea nazionale (an). l'usaid ha adottato la misura con un nuovo gesto di cooperazione con guaidó, presidente dell'an, e come segno di sostegno per le misure di pressione che washington esercita contro il governo del presidente venezuelano nicolás maduro. il centro di comunicazione del "governo" di guaidó ha sottolineato che il nuovo fondo approvato da usaid sarà gestito attraverso attuatori autorizzati dalle autorità statunitensi. fonte: usaid. notizia del: 25/09/2019. fake news per la guerra. la foto che ivan duque ha mostrato all'onu non è in venezuela ma in colombia. il quotidiano el colombiano smaschera "le prove" presentate dal presidente di estrema destra colombiana ivan duque che avrebbe dovuto dimostrare la presenza dell'eln in venezuela. anche quest’anno l’assemblea generale delle nazioni unite si è trasformata in un triste sipario di spudorate fake news per le guerra “umanitarie”. non sono le fialette di colin powell o i fake grafici di nethanyau contro l’iran. no, quest’anno protagonista è ivan duque, presidente di estrema destra della colombia e uno dei principali protagonisti dell’ingerenza contro il vicino venezuela. in passato ci voleva più tempo per smascherare le fake news. milioni di morti dopo ci si rendeva conto che il pretesto era falso, che un paese era stato distrutto sulle basi di menzogne. grazie al potere di internet e dei social – non a caso oggetto in questi giorni di vergognose censure in italia – il tempo si riduce di molto. sono bastate poche ore dalla presentazione delle fake foto di duque che il quotidiano el colombiano ha smascherato la truffa e grazie alle reti sociali il bluff è arrivato a tutto il mondo. ma procediamo con ordine.
iván duque prima dell’inizio della 74a assemblea generale dell'organizzazione delle nazioni unite (onu) ha presentato un rapporto che denunciava il presunto reclutamento di bambini dall'esercito di liberazione nazionale (eln) nel territorio venezuelano. il rappresentante dell’estrema destra uribista colombiana ha poi dedicato parte del suo discorso alle nazioni unite per attaccare la sovranità del venezuela sulla base dei falsi presupposti presentati. in particolare dimostrare la "penetrazione dell'eln nelle scuole rurali nello stato di táchira a fini di indottrinamento nell'aprile 2018". tuttavia, i media colombiani hanno presto dimostrato come le immagini non abbiano corrispondenza con la data e il luogo indicate da duque, perché el colombiano aveva pubblicato in esclusiva tale immagine nel 2015 mentre svolgeva un’inchiesta sulle attività di reclutamento nelle scuole rurali dal dipartimento di cauca, in territorio colombiano. non ci sono più gli ingeristi di una volta, verrebbe da dire. dopo aver fallito con il golpe dell’autoproclamato davanti a dio, dopo aver fallito con i “camion umanitari”, dopo aver fallito con il sollevamento militare del 30 aprile, il nuovo pretesto per la nuova guerra “umanitaria” è stata messa in scena (improvvisata in realtà) da duque. secondo il presidente colombiano, il suo omologo venezuelano, nicolás maduro, protegge i gruppi armati illegali, beneficiando della sua presenza sul confine colombiano-venezuelano, nonché del traffico di droga e del mercato illegale delle miniere. “è così che funziona il traffico di droga dei cosiddetti fronti della guerra del nord e del nordest dell'eln, che, con la complicità del regime di maduro, utilizza il territorio del venezuela come piattaforma di uscita per il traffico di tonnellate di cocaina. #pruebasvenezuela”. ha ribadito su twitter. ma la storia della fotografia risale al giugno 2015, quando el colombiano ottenne la fotografia dall'intelligence militare, che fu usata per illustrare un articolo sulla penetrazione dell'eln nelle feste per bambini nel comune di el tambo, nel dipartimento di cauca. i castelli di carte di menzogne cadono uno ad uno. come sempre resta il censurato, il non detto. come ad esempi, le foto imbarazzanti che mostrano il deputato guaidò, auto-proclamatosi davanti dio e washington presidente del venezuela, insieme al gruppo dei narco-paramilitari "rastrojos", coloro che hanno garantito il suo passaggio dal venezuela alla colombia il 22 febbraio scorso, il giorno prima del tentativo di golpe del 23 febbrario. ai "rastrojos" vengono attribuiti centinaia di crimini di omicidio, traffico di stupefacenti, contrabbando ed estorsione. tutto questo chiaramente l’estremista di destra duque non l’ha detto alle nazioni unite, anche se, in questo caso si, avrebbe potuto utilizzare foto e fonti di primissima mano. e duque non ha neanche fatto cenno alla confessione di un altro leader dell’estrema destra venezuelana, lilian tintori, moglie del fuggiasco leopoldo lopez. in un recente dibattito lilian non ha avuto alcuna vergogna di ammettere come la sua presunta ong dei diritti umanitari lavorasse in combutta con i paramilitari colombiani. per poi dare colpa alla lingua inglese anche se il termine “paramilitares” è praticamente identico nelle due lingue. se avessimo una stampa dignitosa in italia avreste ricostruito questo quadro. e invece, nella migliore delle ipotesi, sarà fatta confusione per offuscare la verità che però, al contrario del passato, emerge. ma fino a quando? notizia del: 27/09/2019. onu: approvata risoluzione a favore dei diritti umani in venezuela. condannate le sanzioni statunitensi. in occasione di una sessione ordinaria del consiglio per i diritti umani dell'organizzazione delle nazioni unite (onu), che si è tenuta questo giovedì a ginevra, si è convenuto di approvare una risoluzione a favore dei diritti umani del venezuela. il rappresentante permanente del venezuela davanti al consiglio dei diritti umani delle nazioni unite, jorge valero, ha affermato che il consiglio ha approvato un progetto di risoluzione intitolato "rafforzare la cooperazione e l'assistenza tecnica nel settore dei diritti umani nella repubblica bolivariana del venezuela". il diplomatico ha indicato che la risoluzione approvata ribadisce che la soluzione pacifica, democratica e costituzionale alla situazione in venezuela deve essere raggiunta dai venezuelani, senza alcuna interferenza straniera. valero ha sottolineato che l'impatto negativo generato dalle misure unilaterali coercitive, imposte dal presidente degli stati uniti donald trump, impedisce il pieno godimento dei diritti umani nella popolazione venezuelana. a tal proposito, l'ambasciatore ha apprezzato il fatto che il consiglio per i diritti umani abbia fatto riferimento alle conseguenze negative delle sanzioni statunitensi contro il venezuela. il progetto di risoluzione è stato presentato da iran, turchia, russia, repubblica democratica popolare di corea, nicaragua, algeria, siria, palestina e sostenuto dal governo del presidente nicolás maduro. fonte: telesur. notizia del: 26/09/2019.
Segue da Pag.17: Evo Morales sulla crisi ambientale all'ONU: «La radice dei problemi è nel sistema capitalista» .

Fonte: teleSUR
Notizia del:

 

Usaid stanzia altri 52 milioni di dollari per il golpista Guaidó per rovesciare Maduro



Per "ripristinare la democrazia"

L'agenzia americana USAID ha approvato lo stanziamento di 52 milioni di dollari per finanziare l'opposizione venezuelana.

Mark Green, amministratore di USAID, un'agenzia nord-americana responsabile della cooperazione internazionale ufficiale degli Stati Uniti, ha affermato che il fondo mira a contribuire a "ripristinare la democrazia" in Venezuela e a rafforzare il " governo provvisorio ”di Juan Guaidó, autoproclamato leader dell'opposizione come presidente del paese bolivariano.
 
Green, alla presenza della discutibile figura di Carlos Vecchio, inviato del golpista Guaidó nel paese nordamericano, ha dichiarato che il finanziamento andrà a media indipendenti, società civile, settore sanitario e Assemblea nazionale (AN).
 
L'USAID ha adottato la misura con un nuovo gesto di cooperazione con Guaidó, presidente dell'AN, e come segno di sostegno per le misure di pressione che Washington esercita contro il governo del presidente venezuelano Nicolás Maduro.
Il Centro di comunicazione del "governo" di Guaidó ha sottolineato che il nuovo fondo approvato da USAID sarà gestito attraverso attuatori autorizzati dalle autorità statunitensi.
 
Fonte: USAID
Notizia del:


Fake news per la guerra. La foto che Ivan Duque ha mostrato all'Onu non è in Venezuela ma in Colombia



Il quotidiano El Colombiano smaschera "le prove" presentate dal presidente di estrema destra colombiana Ivan Duque che avrebbe dovuto dimostrare la presenza dell'ELN in Venezuela


 
Anche quest’anno l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si è trasformata in un triste sipario di spudorate fake news per le guerra “umanitarie”. Non sono le fialette di Colin Powell o i fake grafici di Nethanyau contro l’Iran. No, quest’anno protagonista è Ivan Duque, presidente di estrema destra della Colombia e uno dei principali protagonisti dell’ingerenza contro il vicino Venezuela.

 
In passato ci voleva più tempo per smascherare le fake news. Milioni di morti dopo ci si rendeva conto che il pretesto era falso, che un paese era stato distrutto sulle basi di menzogne. Grazie al potere di internet e dei social – non a caso oggetto in questi giorni di vergognose censure in Italia – il tempo si riduce di molto. Sono bastate poche ore dalla presentazione delle fake foto di Duque che il quotidiano El Colombiano ha smascherato la truffa e grazie alle reti sociali il bluff è arrivato a tutto il mondo.

Ma procediamo con ordine.

 
Iván Duque prima dell’inizio della 74a Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha presentato un rapporto che denunciava il presunto reclutamento di bambini dall'esercito di liberazione nazionale (ELN) nel territorio venezuelano.
 

Il rappresentante dell’estrema destra uribista colombiana ha poi dedicato parte del suo discorso alle Nazioni Unite per attaccare la sovranità del Venezuela sulla base dei falsi presupposti presentati. In particolare dimostrare la "penetrazione dell'ELN nelle scuole rurali nello stato di Táchira a fini di indottrinamento nell'aprile 2018".
 

Tuttavia, i media colombiani hanno presto dimostrato come le immagini non abbiano corrispondenza con la data e il luogo indicate da Duque, perché El Colombiano aveva pubblicato in esclusiva tale immagine nel 2015 mentre svolgeva un’inchiesta sulle attività di reclutamento nelle scuole rurali dal dipartimento di Cauca, in territorio colombiano.
 
Non ci sono più gli ingeristi di una volta, verrebbe da dire.

 
Dopo aver fallito con il golpe dell’autoproclamato davanti a Dio, dopo aver fallito con i “camion umanitari”, dopo aver fallito con il sollevamento militare del 30 aprile, il nuovo pretesto per la nuova guerra “umanitaria” è stata messa in scena (improvvisata in realtà) da Duque.

 
Secondo il presidente colombiano, il suo omologo venezuelano, Nicolás Maduro, protegge i gruppi armati illegali, beneficiando della sua presenza sul confine colombiano-venezuelano, nonché del traffico di droga e del mercato illegale delle miniere. “È così che funziona il traffico di droga dei cosiddetti fronti della guerra del Nord e del Nordest dell'ELN, che, con la complicità del regime di Maduro, utilizza il territorio del Venezuela come piattaforma di uscita per il traffico di tonnellate di cocaina. #PruebasVenezuela”. Ha ribadito su Twitter.

 
Ma la storia della fotografia risale al giugno 2015, quando El Colombiano ottenne la fotografia dall'intelligence militare, che fu usata per illustrare un articolo sulla penetrazione dell'ELN nelle feste per bambini nel comune di El Tambo, nel dipartimento di Cauca.
 

I castelli di carte di menzogne cadono uno ad uno. Come sempre resta il censurato, il non detto. Come ad esempi, le foto imbarazzanti che mostrano il deputato Guaidò, auto-proclamatosi davanti Dio e Washington presidente del Venezuela, insieme al gruppo dei narco-paramilitari "Rastrojos", coloro che hanno garantito il suo passaggio dal Venezuela alla Colombia il 22 febbraio scorso, il giorno prima del tentativo di golpe del 23 febbrario.  Ai "Rastrojos" vengono attribuiti centinaia di crimini di omicidio, traffico di stupefacenti, contrabbando ed estorsione.
 
Tutto questo chiaramente l’estremista di destra Duque non l’ha detto alle Nazioni Unite, anche se, in questo caso si, avrebbe potuto utilizzare foto e fonti di primissima mano.
 

E Duque non ha neanche fatto cenno alla confessione di un altro leader dell’estrema destra venezuelana, Lilian Tintori, moglie del fuggiasco Leopoldo Lopez. In un recente dibattito Lilian non ha avuto alcuna vergogna di ammettere come la sua presunta Ong dei diritti umanitari lavorasse in combutta con i paramilitari colombiani. Per poi dare colpa alla lingua inglese anche se il termine “paramilitares” è praticamente identico nelle due lingue.

Se avessimo una stampa dignitosa in Italia avreste ricostruito questo quadro. E invece, nella migliore delle ipotesi, sarà fatta confusione per offuscare la verità che però, al contrario del passato, emerge. Ma fino a quando?
 
Notizia del:


ONU: approvata risoluzione a favore dei diritti umani in Venezuela. Condannate le sanzioni statunitensi



 

In occasione di una sessione ordinaria del Consiglio per i Diritti Umani dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), che si è tenuta questo giovedì a Ginevra, si è convenuto di approvare una risoluzione a favore dei diritti umani del Venezuela.

 

Il rappresentante permanente del Venezuela davanti al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, Jorge Valero, ha affermato che il consiglio ha approvato un progetto di risoluzione intitolato "Rafforzare la cooperazione e l'assistenza tecnica nel settore dei diritti umani nella Repubblica Bolivariana del Venezuela".

 

Il diplomatico ha indicato che la risoluzione approvata ribadisce che la soluzione pacifica, democratica e costituzionale alla situazione in Venezuela deve essere raggiunta dai venezuelani, senza alcuna interferenza straniera.

 

Valero ha sottolineato che l'impatto negativo generato dalle misure unilaterali coercitive, imposte dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, impedisce il pieno godimento dei diritti umani nella popolazione venezuelana.

 

A tal proposito, l'ambasciatore ha apprezzato il fatto che il Consiglio per i Diritti Umani abbia fatto riferimento alle conseguenze negative delle sanzioni statunitensi contro il Venezuela.

 

Il progetto di risoluzione è stato presentato da Iran, Turchia, Russia, Repubblica Democratica Popolare di Corea, Nicaragua, Algeria, Siria, Palestina e sostenuto dal governo del presidente Nicolás Maduro.

Fonte: teleSUR
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