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La VOCE 1905

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La VOCE ANNO XXI N°9

maggio 2019

PAGINA 2         - 22

segue da pag.21: intervento di andrea martocchia, segretario del coordinamento nazionale per la jugoslavia (cnj) al forum di belgrado (23 marzo 2019). questi premi hanno preso il nome da “giuseppe torre”, nostro donatore, che è stato un grande attivista contro la guerra. su gli stessi argomenti stiamo curando direttamente la pubblicazione di alcuni libri, tra cui una seconda edizione, riveduta ed ampliata, dell’autodifesa di slobodan milosevic. proposte per ulteriori iniziative e studi, così come per nuove collaborazioni, da parte di tutti gli attivisti e gli esperti interessati, sono estremamente gradite. il coordinamento nazionale per la jugoslavia agisce anche come associazione culturale e di amicizia per permettere ai nostri popoli di conoscersi meglio a vicenda. e’ per questo motivo che manteniamo salda l’attenzione verso le arti e la storia: colgo questa occasione per fare un piccolo omaggio al signor jovanovic, donandogli due delle nostre pubblicazioni. - la prima che tratta dell’arte serba medioevale, è stata scritta dalla importante storica dell’arte rosa d’amico, esperta dei monasteri di raska e metohija; - la seconda riguarda gli antifascisti jugoslavi coinvolti nella guerra partigiana nella penisola italiana. l’ignoranza della storia e il revisionismo sulla seconda guerra mondiale investono tutta l’europa, compresi entrambi i nostri paesi, e la falsa coscienza storica può aprire la strada a future guerre, è per questo motivo che tale ignoranza e tale revisionismo devono essere implacabilmente combattuti. infine sono lieto di informarvi che in italia si stanno organizzando molti eventi per commemorare il ventesimo anniversario dei bombardamenti della nato: si terranno a roma, bari, milano, così come a bologna, dove la nostra associazione sta organizzando un’intera giornata di discussione con alcuni importanti ospiti internazionali, tra cui michel chossudovsky e lo stesso zivadin jovanovic, che ringraziamo per aver accettato il nostro invito. altre iniziative saranno organizzate nello stesso periodo, perché sarà anche il settantesimo anniversario dell’istituzione della nato. settanta anni, possiamo ben dirlo, sono davvero troppi, la nato deve essere finalmente smantellata! noi vogliamo l’italia fuori dalla nato, e la nato fuori dall’italia. nato napolje! ( fuori la nato! ). https://www.lantidiplomatico. dichiarazione finale della conferenza internazionale di belgrado. mai dimenticare: 1999 - 2019 . al termine della partecipatissima e altamente rappresentativa, sia a livello di serbia e che di presenze internazionali, al termine della conferenza organizzata dal forum belgrado per un mondo di eguali, nella capitale serba il 22 e il 23 marzo, questa è la dichiarazione finale come sintesi del dibattito dei due giorni. a cura di enrico vigna, portavoce del forum belgrado italia, 10/04/2019. in occasione del 20 ° anniversario dell'aggressione dell'alleanza nato contro la serbia (repubblica federale di jugoslavia), il 22 e 23 marzo 2019 belgrado ha ospitato la conferenza internazionale sotto lo slogan mai dimenticare, e il titolo "pace e progresso invece di guerre e povertà ". gli organizzatori della conferenza sono stati il forum di belgrado per un mondo di eguali, la federazione delle associazioni dei veterani della guerra di liberazione nazionale della serbia, il club dei generali e ammiragli serbi, la società dei custodi della storia serba, in collaborazione con il consiglio mondiale della pace . oltre ai partecipanti dalla serbia, alla conferenza hanno partecipato oltre 200 ospiti illustri provenienti da 35 paesi di tutto il mondo, che gli organizzatori hanno accolto ed espresso loro sincera gratitudine per la loro solidarietà, sostegno ed enorme aiuto umanitario durante uno dei periodi più impegnativi nella storia recente della serbia e della nazione serba.
il programma di attività che si è svolto in questo anniversario è stato dedicato a preservare la memoria storica e rendere omaggio ai soldati e ufficiali, al personale di polizia che compirono il massimo sacrificio nella difesa del loro paese contro l'aggressione, nonché alle vittime civili, compresi i bambini, gli anziani e i malati uccisi durante questa aggressione di 78 giorni da parte della nato. i partecipanti hanno condannato all'unanimità l'aggressione della nato, affermando che nella sua essenza si trattava di una guerra illegale, invasiva e criminale contro un pacifico paese europeo sovrano, condotta senza il mandato del consiglio di sicurezza delle nazioni unite e con la brutale violazione della carta delle nazioni unite, della dichiarazione finale di helsinki dell'osce (1975) e i principi di base del diritto internazionale. attaccando la serbia (rfy), le principali potenze occidentali sostenute dagli stati uniti hanno esposto il popolo serbo, amante della libertà e da sempre orientato verso la giustizia, all'angoscia, alla devastazione e a una sofferenza prolungata al fine di raggiungere i loro obiettivi geopolitici imperialistici, per il controllo delle risorse naturali ed energetiche, delle via dei trasporti e la loro sfera di influenza. non si trattava né di una "piccola guerra" né di un "intervento umanitario", ma di una guerra con obiettivi geopolitici fondamentali per il dispiegamento a lungo termine delle truppe statunitensi nei balcani, per l'istituzione di un precedente per le future aggressioni e per il rovesciamento di governi legittimi, tutti passaggi facenti parte della strategia di espansione verso est, con l'obiettivo generale di stabilire il dominio globale. la storia noterà il fatto che, nel 1999, seguendo ciecamente interessi geopolitici estranei, l'europa ha combattuto sé stessa. i balcani sono oggi più instabili. l'europa è ancora più divisa. il ritorno dell'europa ai propri interessi richiede un po 'di ricerca di una sua anima, di coraggio e visione estesa, compresa l’ammissione che l'attacco contro la serbia ( rfy) nel 1999 sia stato un colossale errore storico. le menti e gli esecutori dell'aggressione dovrebbero essere ritenuti responsabili dei loro crimini.l'aggressione ha ucciso circa 4.000 persone (compresi 79 bambini), mentre altre 6.500 persone sono rimaste ferite gravemente. il danno materiale diretto ammontava a 100 miliardi di dollari. è stato sottolineato che la nato e i suoi membri che hanno partecipato all'aggressione hanno il dovere di risarcire i danni di guerra alla serbia. i partecipanti alla conferenza sono stati informati dei risultati di analisi scientifiche e specialistiche condotte fino ad oggi, che documentano e confermano l'uso di munizioni riempite di uranio impoverito e di grafite, di bombe a grappolo e altri armamenti di guerra infiammabili e tossici, che hanno causato livelli di inquinamento ambientale a lungo termine e la messa in pericolo su vasta scala dei cittadini serbi. sono stati accolti con favore l'istituzione di organismi speciali dell'assemblea nazionale e del governo della serbia, incaricati di determinare le conseguenze dell'aggressione della nato e le loro riflessioni sulla salute della popolazione e sulla sicurezza dell'ambiente e hanno espresso sostegno al lavoro di tali organismi. lo strappo violento e illegale del kosovo e metohija alla serbia continua, attraverso la costante pressione sulla serbia per fargli riconoscere formalmente la sottrazione di una parte di territorio del suo stato. ..segue ./.
Segue da Pag.21: Intervento di Andrea Martocchia, segretario del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ) al Forum di Belgrado (23 marzo 2019)

Questi premi hanno preso il nome da “Giuseppe Torre”, nostro donatore, che è stato un grande attivista contro la guerra.  Su gli stessi argomenti stiamo curando direttamente la pubblicazione di alcuni libri, tra cui una seconda edizione, riveduta ed ampliata, dell’autodifesa di Slobodan Milosevic. Proposte per ulteriori iniziative e studi, così come per nuove collaborazioni, da parte di tutti gli attivisti e gli esperti interessati, sono estremamente gradite.

Il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia agisce anche come associazione culturale e di amicizia per permettere ai nostri popoli di conoscersi meglio a vicenda. E’ per questo motivo che manteniamo salda l’attenzione verso le Arti e la Storia: colgo questa occasione per fare un piccolo omaggio al signor Jovanovic, donandogli due delle nostre pubblicazioni.

- La prima che tratta dell’Arte Serba Medioevale, è stata scritta dalla importante storica dell’arte Rosa D’Amico, esperta dei monasteri di Raska e Metohija;              

 - la seconda riguarda gli Antifascisti jugoslavi coinvolti nella guerra partigiana nella Penisola Italiana.

L’ignoranza della storia e il revisionismo sulla seconda guerra mondiale investono tutta l’Europa, compresi entrambi i nostri paesi, e la falsa coscienza storica può aprire la strada a future guerre, è per questo motivo che tale ignoranza e tale revisionismo devono essere implacabilmente combattuti.

Infine sono lieto di informarvi che in Italia si stanno organizzando molti eventi per commemorare il ventesimo anniversario dei bombardamenti della NATO: si terranno a Roma, Bari, Milano, così come a Bologna, dove la nostra associazione sta organizzando un’intera giornata di discussione con alcuni importanti ospiti internazionali, tra cui Michel Chossudovsky e lo stesso Zivadin Jovanovic, che ringraziamo per aver accettato il nostro invito. Altre iniziative saranno organizzate nello stesso periodo, perché sarà anche il settantesimo anniversario dell’istituzione della NATO. Settanta anni, possiamo ben dirlo, sono davvero troppi, la NATO deve essere finalmente smantellata! Noi vogliamo l’Italia fuori dalla NATO, e la NATO fuori dall’Italia.

NATO NAPOLJE!  ( FUORI LA NATO! )



https://www.lantidiplomatico.


Dichiarazione finale della Conferenza Internazionale di Belgrado


MAI DIMENTICARE: 1999 - 2019 

Al termine della partecipatissima e altamente rappresentativa, sia a livello di Serbia e che di presenze internazionali, al termine della conferenza organizzata dal Forum Belgrado per un Mondo di Eguali, nella capitale serba il 22 e il 23 marzo, questa è la dichiarazione finale come sintesi del dibattito dei due giorni. 


A cura di Enrico Vigna, portavoce del Forum Belgrado Italia, 10/04/2019



In occasione del 20 ° anniversario dell'aggressione dell'Alleanza NATO contro la Serbia (Repubblica Federale di Jugoslavia), il 22 e 23 marzo 2019 Belgrado ha ospitato la Conferenza internazionale sotto lo slogan MAI DIMENTICARE, e il titolo "Pace e Progresso invece di Guerre e Povertà ". 


Gli organizzatori della Conferenza sono stati il Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali, la Federazione delle Associazioni dei Veterani della Guerra di Liberazione Nazionale della Serbia, il Club dei Generali e Ammiragli serbi, la Società dei Custodi della Storia serba, in collaborazione con il Consiglio Mondiale della Pace 


Oltre ai partecipanti dalla Serbia, alla Conferenza hanno partecipato oltre 200 ospiti illustri provenienti da 35 paesi di tutto il mondo, che gli organizzatori hanno accolto ed espresso loro sincera gratitudine per la loro solidarietà, sostegno ed enorme aiuto umanitario durante uno dei periodi più impegnativi nella storia recente della Serbia e della nazione serba.


Il programma di attività che si è svolto in questo anniversario è stato dedicato a preservare la memoria storica e rendere omaggio ai soldati e ufficiali, al personale di polizia che compirono il massimo sacrificio nella difesa del loro paese contro l'aggressione, nonché alle vittime civili, compresi i bambini, gli anziani e i malati uccisi durante questa aggressione di 78 giorni da parte della NATO.
I partecipanti hanno condannato all'unanimità l'aggressione della NATO, affermando che nella sua essenza si trattava di una guerra illegale, invasiva e criminale contro un pacifico paese europeo sovrano, condotta senza il mandato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e con la brutale violazione della Carta delle Nazioni Unite, della Dichiarazione Finale di Helsinki dell'OSCE (1975) e i principi di base del diritto internazionale.
Attaccando la Serbia (RFY), le principali potenze occidentali sostenute dagli Stati Uniti hanno esposto il popolo serbo, amante della libertà e da sempre orientato verso la giustizia, all'angoscia, alla devastazione e a una sofferenza prolungata al fine di raggiungere i loro obiettivi geopolitici imperialistici, per il controllo delle risorse naturali ed energetiche, delle via dei trasporti e la loro sfera di influenza. 


Non si trattava né di una "piccola guerra" né di un "intervento umanitario", ma di una guerra con obiettivi geopolitici fondamentali per il dispiegamento a lungo termine delle truppe statunitensi nei Balcani, per l'istituzione di un precedente per le future aggressioni e per il rovesciamento di governi legittimi, tutti passaggi facenti parte della Strategia di Espansione verso Est, con l'obiettivo generale di stabilire il dominio globale. La storia noterà il fatto che, nel 1999, seguendo ciecamente interessi geopolitici estranei, l'Europa ha combattuto sé stessa.

I Balcani sono oggi più instabili. L'Europa è ancora più divisa. Il ritorno dell'Europa ai propri interessi richiede un po 'di ricerca di una sua anima, di coraggio e visione estesa, compresa l’ammissione che l'attacco contro la Serbia ( RFY) nel 1999 sia stato un colossale errore storico.

Le menti e gli esecutori dell'aggressione dovrebbero essere ritenuti responsabili dei loro crimini.L'aggressione ha ucciso circa 4.000 persone (compresi 79 bambini), mentre altre 6.500 persone sono rimaste ferite gravemente. Il danno materiale diretto ammontava a 100 miliardi di dollari. È stato sottolineato che la NATO e i suoi membri che hanno partecipato all'aggressione hanno il dovere di risarcire i danni di guerra alla Serbia.

I partecipanti alla Conferenza sono stati informati dei risultati di analisi scientifiche e specialistiche condotte fino ad oggi, che documentano e confermano l'uso di munizioni riempite di uranio impoverito e di grafite, di bombe a grappolo e altri armamenti di guerra infiammabili e tossici, che hanno causato livelli di inquinamento ambientale a lungo termine e la messa in pericolo su vasta scala dei cittadini serbi. 


Sono stati accolti con favore l'istituzione di organismi speciali dell'Assemblea nazionale e del governo della Serbia, incaricati di determinare le conseguenze dell'aggressione della NATO e le loro riflessioni sulla salute della popolazione e sulla sicurezza dell'ambiente e hanno espresso sostegno al lavoro di tali organismi.

Lo strappo violento e illegale del Kosovo e Metohija alla Serbia continua, attraverso la costante pressione sulla Serbia per fargli riconoscere formalmente la sottrazione di una parte di territorio del suo Stato. 

..segue ./.

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

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