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La VOCE ANNO XXI N°5

gennaio 2019

PAGINA E        - 37

Segue da Pag.36: La “brava gente”

corda stilistica del neo-conformismo di sinistra, quello per cui “migrante economico” non è una categoria sociale (con cui solidarizzare se si vuole – e io lo voglio) ma un “insulto”, del neo-conformismo che lastrica la strada alla xenofobia, al razzismo e allo sciovinismo e non ha nessuna possibilità di porvi argine. Il neo-conformismo che per soddisfare la propria coscienza contribuisce a prolungare le guerre, spesso senza nemmeno rendersene conto (la Germania, per fare un esempio, ha iniziato a togliere il suo sostegno ai jihadisti in Siria quando la questione profughi si è trasformata in un rovescio politico – è atroce che sia così, ma è così).

La sconnessione cognitiva al potere.

La brava gente conformista di sinistra è quella a favore dei diritti LGBT senza “se” e senza “ma”, ma evidentemente con problemi sul “dove”, essendo stata totalmente sorda alla strage di militanti LGBT honduregni (16 solo nei primi 5 mesi di golpe) attuata dai golpisti della Clinton (anche lei femminista e pro LGBT, ça va sans dire), nonostante le accorate richieste di aiuto o almeno di attenzione. No! Se del caso la “brava gente” di sinistra presta attenzione – non richiesta! – agli omosessuali russi. Non certo a quelli che hanno come slogan “¡SOCIALISMO SÍ, HOMOFOBIA NO!”.

A noi quello slogan piace, alla gente per bene no. Sicuramente lascia indifferenti quei difensori dei diritti LGBT che non hanno nessuna intenzione di risalire dalla criminale omofobia dei jihadisti fino ai loro mandanti in doppio petto come la coppia Hillary Clinton/Barack Obama o ai loro amici intimi come il defunto senatore McCain.

Stupirsi? Perché? Per La Repubblica McCain era “l'ultimo leone del Senato”. Per Il Manifesto era la “destra 'per bene'”.

E sì, ci sono tante sfumature di “gente per bene”, di destra e di sinistra.

PARIGI, 12 DIC - Il segretario di Stato francese agli Interni, Laurent Nunez, si dice "indignato" per le voci che circolano sulla rete secondo cui l'attentato di Strasburgo sarebbe stato organizzato ad arte per sabotare la protesta dei gilet gialli in Francia. "Sono francamente indignato. Ma come si possono dire cose del genere? (...) E' chiaro che sono teorie del complotto", ha denunciato il responsabile del governo ai microfoni di France Inter, dopo che sui social sono fioccati commenti di questo tipo.(ANSA).

Guarda caso: la polizia aveva fatto irruzione a casa del "terrorista" la mattina PRIMA dell'attentato, trovando un arsenale di granate esplosive, ecc. , ecc. Poi lui tranquillamente fa una strage e sfugge a tutti i tentativi di catturarlo. Sarà ucciso in uno "scontro a fuoco"? Vincenzo Brandi.

Quando la tragedia diventa farsa...

PARIGI, 13 DIC - Cherif Chekatt, il presunto attentatore di Strasburgo, avrebbe detto di aver "ucciso per vendicare i fratelli morti" in Siria: e' quanto scrive il quotidiano Le Parisien, citando una testimonianza del conducente del taxi su cui il terrorista e' fuggito dopo la mattanza in centro.
Sempre secondo il giornale, Chekatt ha lasciato libero il tassista solo dopo che questi si e' professato "musulmano praticante" e rispettoso della "preghiera". (ANSA)




Vogliamo parlare della presunta fuga in taxi? Surrealismo puro!

Strasburgo, l'eurodeputato La Via: chi ha sparato è scappato in taxi

«C'è un morto davanti a me». È il drammatico racconto fatto all'Adnkronos dall'parlamentare europeo Giovanni La Via, bloccato in un ristorante di Strasburgo, dopo la sparatoria avvenuta questa sera. «Mi trovo a Pont Saint Martin - spiega l'eurodeputato - bloccato in un ristorante dalla polizia. Hanno portato qui una vittima, è un uomo. Gli avevano sparato, hanno tentato invano di rianimarla, ma è morto». La Via ha raccontato anche di aver visto


l'assalitore scappare in taxi.

«Non siamo in sicurezza». Alessandra Mussolini, a tarda sera era ancora bloccata a Strasburgo all'interno di un ristorante dopo la sparatoria. La parlamentare europea denuncia: «Non ci ha contattato nessuno, non sappiamo come muoverci, le macchine non le fanno arrivare qui per andare via...Non è possibile».

Avevo fatto una facile previsione. L'attentatore sarebbe stato "ucciso in un conflitto a fuoco". Ora non potrà essere interrogato. Tutto secondo copione. Vincenzo Brandi

Guarda caso: la polizia aveva fatto irruzione a casa del "terrorista" la mattina PRIMA dell'attentato, trovando un arsenale di granate esplosive, ecc. , ecc. Poi lui tranquillamente fa una strage e sfugge a tutti i tentativi di catturarlo. Sarà ucciso in uno "scontro a fuoco"? Vincenzo Brandi


007 CON LICENZA...

Mario Albanesi
Pubblicato il 7 dic 2018

E' augurabile che di fronte alle manifestazioni in Francia, il presidente Macron non ricorra a estremi rimedi come la richiesta di intervento dell'Eurogenfor, una sorta di Gladio sovranazionale di cui pochi ne sono a conoscenza.

Questa volta Salvini in Israele ha pisciato fuori dal vaso

Salvini va in Israele e visita i presunti tunnel scavati dagli Hezbollah al confine libanese, spuntati fuori miracolosamente nel momento in cui Netanyhau è accusato di corruzione e ha bisogno di distrarre l'opinione pubblica interna ed esterna.

Dice che gli Hezbollah (i patrioti libanesi che costrinsero l'esercito israeliano a sgombrare nel 2000 il Libano meridionale che Israele occupava da 20 anni e respinsero la successiva invasione israeliana del 2006) sono dei "terroristi". Ribadisce il "diritto" di Israele (i cui aerei militari violano in continuazione lo spazio aereo del Libano e bombardano sistematicamente la Siria) a "difendersi".

Una manifestazione di ignoranza e stupidità che il "furbo" Salvini poteva risparmiarsi. Vincenzo Brandi

Il capitalismo ci sta uccidendo?



PAUL CRAIG ROBERTS

Alcuni economisti ad indirizzo ecologista, come Herman E. Daly, sostengono che i costi esterni correlati all’inquinamento e al depauperamento delle risorse mondiali non vengono presi in considerazione dal prodotto interno lordo, per cui non possiamo sapere se un aumento del PIL è, in realtà, un guadagno o una perdita.

I costi esterni sono enormi ed in crescita costante. Da che mondo è mondo, le multinazionali manifatturiere e industriali, quelle del comparto agroalimentare, i sistemi fognari cittadini, ed altri colpevoli hanno fatto pagare ai terzi i costi delle loro attività nocive per l’ambiente.

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