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La VOCE ANNO XXI N°5 | gennaio 2019 | PAGINA 4 - 20 |
Gli USA montano un nuovo show anti-cubanoSecondo il sottosegretario, Michael Pompeo, ha inviato una missiva al cancelliere cubano, Bruno Rodriguez, reclamando spiegazioni su supposti carcerati politici, un documento che non è mai stato ricevuto dal Governo della maggiore delle Antille. Rodriguez ha sottolineato in una dichiarazione che Pompeo mentiva e calunniava, ed ha reiterato che Washington non ha autorità morale nella materia di riferimento, per trattarsi di un Governo repressore globale dei diritti umani. Un semplice dato salta visibile: dei 61 strumenti internazionali riconosciuti nella questione dei diritti umani, Cuba ha firmato e ratificato 44, mentre gli Stati Uniti appena 18, ed è l'unico paese del pianeta che continua senza vidimare la Convenzione dei Diritti del Bambino. “Che tolgano il bloqueo. Ristabilisca i visti per cubani. Cessi la repressione degli emigranti, delle minoranze e dei poveri”, ha aggiunto il cancelliere dell'isola in allusione al bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto alla nazione caraibica durante quasi sei decadi per tentare di affamare i suoi abitanti ed alle violazioni dei diritti nei settori della popolazione più vulnerabile nel paese settentrionale. Inoltre, il direttore generale degli Stati Uniti della cancelleria, Carlos Fernandez de Cossio, ha respinto la manovra di Pompeo, ed ha qualificato come propaganda “la supposta lettera del sottosegretario e la sua manipolazione pubblica”. D’accordo col diplomatico, Washington non ha fatto altro che ratificare la sua mancanza di volontà per sedersi di fronte a Cuba con serietà ed impegno in un dialogo bilaterale tra uguali, per deliberare sui diritti umani e la maniera di avanzare con sincerità verso una cooperazione costruttiva nel tema. Come parte del processo di avvicinamento iniziato in dicembre del 2014 dagli allora presidenti Raul Castro e Barack Obama, entrambi i governi hanno cominciato in marzo del 2015 a conversare su questo tema, e l’hanno fatto in forma civilizzata e rispettosa, a dispetto delle differenze esistenti, secondo le parti. IN TWITTER La sottosegretaria nordamericana di Stato per i Temi dell'Emisfero Occidentale, Kimberly Breier, è ritornata ad utilizzare il suo account in Twitter contro il Governo cubano, con accuse di decadi di repressione ed abuso. “Siamo impegnati ad appoggiare il popolo cubano sul suo richiamo di libertà e prosperità”, ha scritto questo martedì. Nella stessa rete, la crociata di Pompeo e Breier ha incontrato nelle ultime ore risposte dalla maggiore delle Antille, dirette dal suo presidente, Miguel Diaz-Canel. “Gli USA non hanno nessuna morale per parlare di diritti umani, il loro discorso è ipocrita, disonesto, di doppia morale. Qualcuno conosce una violazione più crudele, prolungata e massiccia dei diritti umani che il bloqueo economico, finanziario e commerciale?”, ha segnalato. Diaz-Canel ha fatto riferimento, inoltre, alle differenti visioni che marcano entrambi i paesi in materia di diritti umani. “Mentre altri esportano armi e guerre, Cuba condivide conoscenze e servizi. I nostri medici e maestri hanno illuminato ed illuminano regioni remote. La nostra valuta è la solidarietà”, ha condannato. Da parte sua, Fernandez de Cossio ha inviato in Twitter questo messaggio: “Al contrario degli USA, Cuba è un paese dove si rispettano i diritti umani. Governo e società si mobilitano in funzione di promuovere e di garantire una cornice legale, le politiche pubbliche ed il piacere effettivo dei diritti dei cittadini, libero dallo sfruttamento, dall’emarginazione, dalla discriminazione e dalla violenza”. Waldo Mendiluza, giornalista di Prensa Latina Cuba e Venezuela hanno firmato il piano annuale di cooperazioneAutore: Gabriela Avila Gomez | informacion@granma.cu 19 dicembre 2018 08:12:30 |
Durante la giornata sono stati firmati vari documenti. Photo: Jose M. Correa Sono passati 24 anni da quella mattina di dicembre, quando Fidel e Chávez furono protagonisti di quello che sino ad oggi si conosce come “l’abbraccio” il punto di partenza per un’amicizia ispirata anche al pensiero di José Martí e Simón Bolívar. E questo, venerdì 14, è stato dimostrato durante la chiusura della XIX riunione della Commissione Intergovernativa tra Cuba e Venezuela, dove è stato approvato dalle due parti il piano annuale di cooperazione 2019 formato da 22 progetti che coprono nove settori. Ricardo Cabrisas, vicepresidente del Consiglio de Ministri di Cuba, ha reiterato la piena e assoluta solidarietà del popolo e del Governo dell’Isola con la Rivoluzione Bolivariana, e ha denunciato le misure coercitive e unilaterali che intorpidiscono la gestione dell’amministrazione di Nicolás Maduro, al quale ha augurato successo nel suo prossimo periodo presidenziale. Poi ha spiegato che l’incontro di venerdì 14 era stato preceduto da un ampio lavoro preparatorio con il fine di formare il Piano di Cooperazione, firmato a L’Avana. Cabrisas ha spiegato che del totale dei progetti il 90% del finanziamento sarà destinato al rafforzamento dei servizi di salute e alla produzione di medicinali, anche se si presterà attenzione agli altri settori compresi nel Piano. Ha detto che per la stesura di questo si è partiti dall’idea di orientare i progetti verso obiettivi altamente prioritari e con capacità reali della parti per realizzarli con efficienza. Riferendosi ai risultati dell’anno scorso, il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri ha detto che è stato realizzato un compimento soddisfacente dei progetti accordati, con speciale impatto nella sfera delle salute e nonostante la guerra economica che esercita l’imperialismo statunitense sul Venezuela e l’indurimento del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dallo stesso impero a Cuba. Questo dimostra «la capacità e la sostenibilità dell’Accordo di fronte alle situazioni avverse che le condizioni citate impongono», ha dichiarato, ed ha anticipato che nel 2019 si continuerà a lavorare per rinforzare le relazioni bilaterali partendo da iniziative che, insieme, sono state identificate e si continuerà la rotta che Fidel e Chávez progettarono per realizzare il benessere dei popoli di Nuestra America. La vicepresidente esecutiva del Venezuela, Delcy Rodríguez intervenendo ha detto che il suo paese sarà eternamente grato per la cooperazione cubana ed ha rivelato che in questi 18 anni di Accordo, nel suo paese hanno lavorato 220.000 collaboratori «che hanno lasciato le loro famiglie per dare amore al mio popolo». Poi ha sottolineato che mentre il neofascismo che s’installa in Brasile ha deciso di danneggiare la salute di milioni di persone, in Venezuela dicono «grazie cari collaboratori per innalzare la dignità latinoamericana e caraibica». Per la Vicepresidente della nazione sudamericana, venerdì è stato firmato un incarico di lavoro impegnato dei due popoli che si sono uniti nel legato di Martí e Bolívar per essere liberi. *Il Piano di Cooperazione per il 2019 è formato da 22 progetti corrispondenti ai los programmi di: servizi sanitari rifornimento di medicinali supporto elettrico formazione di talento umano promozione sportiva promozione culturale fomento agroalimentare servizi d’appoggio all’Accordo L’esecuzione degli accordi sarà a carico di dieci ministeri cubani e dieci venzuelani e i loro rispettivi organi esecutori. Sono stati firmati contratti di tre dei progetti inclusi nel Piano: Progetto per l’ Approfondimento della Politica Educativa nella cornice del Secondo Piano Socialista 2013-2019 e la rivoluzione della conoscenza, la scienza e la tecnologia nel Subsistema d’Educazione Basica Venezuelana. Progetto per la Formazione di tecnici, prestazioni e consulenze per i servizi tecnici di elettromedicina nella rete del Ministero del Potere Popolare per la Salute. Progetto Missione Barrio Adentro Sportivo. ( GM – Granma Int.) |
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