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La VOCE ANNO XXI N°5

gennaio 2019

PAGINA 3         - 19

Il Plenum del Comitato Centrale del Partito ha analizzato il Progetto di Costituzione della Repubblica di Cuba

3 dicembre 2018 - Con la presidenza del suo Primo Segretario, il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, si è svolto il VIII Plenum del Comitato Centrale del Partito Comunista, le cui due giornate di lavoro sono state dedicate all’analisi del Progetto di Costituzione della Repubblica di Cuba, risultato dalla consultazione popolare, che sarà presentato ai deputati nella prossima sessione dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, momento in cui si offriranno tutti i dettagli al nostro popolo.
Il Plenum ha riconosciuto l’arduo lavoro realizzato per raccogliere le opinioni della popolazione e ha esteso le congratulazioni a coloro che hanno partecipato all’organizzazione e alla sicurezza del processo, e tra questi le coppie che hanno guidato le circa 133.000 assemblee realizzate in tutto il paese; i compagni responsabili della raccolta e dell’analisi delle proposte e in particolare la Commissione, incaricata dall’Assemblea Nazionale del Poder Popular della redazione del Progetto di Costituzione.
Il Generale d’Esercito ha valutato che i dati raccolti con i criteri di tutti i settori della nostra società costituiscono un prezioso documento di lavoro che dobbiamo conservare e utilizzare.
È stata magnifica la posizione della nostra popolazione, che si è preparata e ha apportato molte idee per arricchire il dibattito e il progetto, ha detto.
Homero Acosta Álvarez, segretario del Consiglio di Stato, ha effettuato una dettagliata spiegazione sugli aspetti fondamentali della consultazione popolare e del progetto di Costituzione che ne deriva.
Poi ha commentato che durante tutto questo processo sono state reiterate espressioni di elogio per il carattere democratico della consultazione e la soddisfazione per l’importanza che lo Stato ha dato ai pareri della popolazione. Ha inoltre evidenziato l’attiva partecipazione del nostro popolo che è diventata un vero costituente.
Più di otto 8.900.000 persone hanno partecipato alle riunioni in cui sono stati fatti circa un 1.700.000 interventi ed è stato precisato che tutte le opinioni sono state analizzate minuziosamente e hanno avuto un alto significato nell’elaborazione del nuovo documento.
Hanno partecipato alla riunione come invitati dei membri dei Consigli di Stato e dei Ministri.
(tratto da: GM – Granma Int. – foto: Estudio Revolución)

Adeguate le norme giuridiche per il lavoro autonomo a Cuba

Negli ultimi otto anni l’esercizio del lavoro autonomo a Cuba ha mantenuto un comportamento in ascesa, avallato da cifre che vanno da circa 157.000 nel 2010 a 589.000 nel 2018, totale quest’ultimo che rappresenta il 13% degli occupati attualmente nel paese.
La ministro di Lavoro e della Sicurezza Sociale, Margarita González Fernández, in una dichiarazione a Granma ha commentato che questa forma di lavoro non statale riconosciuta con l’attualizzazione del modello economico e sociale cubano, ha generato lavoro, ha ampliato le offerte alla popolazione e ha permesso di eliminare attività non essenziali che pesavano sullo Stato.
Senza dubbio con questo sviluppo si sono presentate anche violazioni della legalità che includono per esempio evasioni fiscali, con dichiarazioni minori di quanto dovuto per il pagamento delle imposte e l’acquisto di materie prime e prodotti di provenienza illecita.
Questi fatti hanno motivato un anno fa la revisione delle regole per rettificare quello che risulterà necessario e creare le condizioni per far sì che il lavoro autonomo continui il suo sviluppo con ordine e disciplina.
Da lì il perfezionamento della Politica per il Lavoro Autonomo, che dopo l’approvazione era stata attuata in 20 norme giuridiche che sono state pubblicate lo scorso 10 luglio nella Gazzetta Ufficiale. Queste regole sono entrate in vigore dal 7 dicembre, dopo un ampio programma di preparazione di funzionari implicati e di incontri con i lavoratori autonomi.
La titolare, a questo proposito, ha segnalato che partendo da analisi realizzate, che hanno tenuto conto delle opinioni dei lavoratori e delle preoccupazioni espresse della popolazione attraverso spazi come le reti sociali, i forum di dibattito, i seminari e le lettere, il Consiglio dei Ministri ha deciso di adeguare vari aspetti che erano stati stabiliti in tali norme giuridiche.
Di conseguenza, ha informato, è stato eliminato il limite della concessione di una sola autorizzazione per l’esercizio del lavoro autonomo. A partire da questo, si potrà esercitare più di un’attività, sempre che si rispetti le norme a tale riguardo.
Inoltre, dal 7 dicembre sono cominciate le concessioni delle nuove autorizzazioni per 26 delle 27 attività che erano state sospese. Resta in sospeso solo la limitazione per i programmatori di computer, sino a quando saranno definite le norme corrispondenti.
Inoltre, si sopprime il limite di 50 per la capienza nell’offerta di vendita alimenti (ristoranti). I limiti saranno determinati dalla grandezza del locale dove si offre il servizio.
A proposito del Conto Fiscale Bancario che sono obbligati ad abilitare i titolari di sei attività (servizi gastronomici, in paladares e caffetterie, servizio di bar e ricreativi, locatori di case, stanze e spazi, servizi di costruzione, riparazione e manutenzione, servizi di trasporto di passeggeri nella capitale, il saldo minimo di operazioni di tre quote mensili del contribuente si riduce a due
Infine, si flessibilizzerà fino al 35% l’ammontare delle entrate che non si devono obbligatoriamente depositare in questo Conto Bancario Fiscale.
La ministro González Fernández ha segnalato che questi adeguamenti dimostrano la chiara volontà del Governo di riconoscere il ruolo delle forme di gestione non statale nel processo di attualizzazione del nostro modello economico come complemento dell’economia cubana e di tenere conto delle opinioni dei lavoratori e della popolazione, secondo il principio che il lavoro autonomo si sviluppi sempre in un clima di ordine e legalità.
I mezzi di stampa offrono tutte le informazioni alla popolazione su questi aggiustamenti e si chiariranno tutti i dubbi che hanno generato determinate interpretazioni di quanto stabilito nelle norme giuridiche
Tratto da: GM – Granma Int. - Autore: Leticia Martínez Hernández - Juvenal Balán

Il Tribunale Supremo ha approvato la candidatura di Evo Morales

5 dicembre 2018 - Il Tribunale Supremo Elettorale (TSE) della Bolivia ha approvato la candidatura del presidente Evo Morales per un nuovo mandato.
Il TSE ha approvato otto dei nove binomi di partiti politici e alleanze registrati presso l’ente elettorale per le elezioni politiche che si realizzeranno nel mese di gennaio del 2019.
La presidente dell’ente elettorale, María Eugenia Choque, ha dettagliato
che i binomi accettati corrispondono al Movimento Al Socialismo Strumento Politico por la Sovranità dei Popoli (MAS-IPSP), Evo Morales Ayma, candidato alla presidenza, Álvaro Marcelo García Linera candidato alla vice presidenza. I candidati alle elezioni generali dovranno essere eletti nel dicembre in corso, per cui il TSE aveva tempo sino all’8 del mese per annunciare i binomi approvati.
Sono stati annunciati anche il Partito Azione Nazionale Boliviana (PAN-BOL) Ruth Nina candidata alla presidenza, Leopoldo Richard Chui, candidato alla vice presidenza; il Movimento del Terzo Sistema (MTS), Félix Patzy Paco, candidato alla presidenza, Lucila Mendieta Pérez, candidata alla vice presidenza.
Gli altri binomi sono il Movimento Nazionalista Rivoluzionario (MNR) Virginio Lema e Fernando Untoja; la Comunità Cittadina (CC), Carlos Mesa e Gustavo Pedraza; l’Unità Civica Solidarietà (UCS), Víctor Hugo Cárdenas e Erick Peinado; Bolivia dice No 21F, Oscar Ortíz – Edwin Rodríguez; Partito Democratico Cristiano (PDC), Jaime Paz Zamora e Paola Barriga.
Per ultimo, la Choque ha segnalato che si pubblicherà la risoluzione per far sì che i cittadini conoscano i binomi approvati.
(Telesur/ GM – Granma Int. – foto: TELESUR)

Presidente cubano invita a difendere la Rivoluzione nelle reti sociali

L'Avana, 18 dic (Prensa Latina) Il presidente cubano, Miguel Diaz-Canel, ha fatto un appello nell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare a difendere la Rivoluzione con un'attiva presenza nelle reti sociali.

Dobbiamo mobilitarci tutti davanti alle pretese dell'impero (governo degli Stati Uniti) di imporre le sue piattaforme di dominazione ed ingerenza per distruggere l'identità dei popoli, ha segnalato intervenendo in un dibattito sull'informatizzazione della società, i suoi sviluppi e le sfide.

Come parte della battaglia nelle reti sociali, ha anticipato che prossimamente la Presidenza avrà un account in Twitter ed un canale in Youtube.

Inoltre, ha affermato che già tutti i ministeri del paese sono presenti nelle reti sociali, fatto che permette, oltre alla difesa della Rivoluzione, di interagire col popolo e divulgare contenuti profondi.

Il 10 ottobre, in occasione del 150º anniversario del principio della gesta indipendentista dell'isola, il mandatario ha attivato il suo account personale in Twitter, in cui ha già accumulato quasi 60 mila seguitori.

D’accordo col capo di Stato, recentemente si è dimostrata l'importanza della partecipazione dei rivoluzionario in questi spazi relazionati con le moderne tecnologie dell'informazione e la comunicazione, a causa della decisione di Cuba di non continuare nel programma Più Medici del Brasile, davanti alla condotta ostile del presidente eletto, Jair Bolsonaro.

Siamo riusciti a smontare le campagne per screditare la degna decisione, ed è stato possibile con una massiccia presenza nelle reti sociali, diretta dai giovani, i ministeri e gli stessi medici, ha segnalato.

Diaz-Canel ha ricordato, nella plenaria di più di 600 deputati, l'impegno del governo degli Stati Uniti ad utilizzare il ciberspazio come uno strumento di aggressione, con iniziative come la creazione questo anno di una forza di attacco sotto la supposta intenzione di portare un Internet libero alla Maggiore delle Antille.

Al rispetto, ha qualificato come ipocrita la posizione di Washington, perché cita un Internet libero, nonostante sia chi mantiene il bloqueo contro Cuba ed ostacola l'accesso all’infrastruttura ed alla tecnologia.

Ig/wmr

Cancelliere iraniano condanna bellicismo israeliano ed indifferenza dell’Occidente Print Email

Teheran, 18 dic (Prensa Latina) Il cancelliere dell'Iran, Mohammed Yavad Zarif, ha censurato oggi le posizioni belliciste del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e l'indifferenza di Occidente verso quell'atteggiamento.

“In primo luogo, Netanyahu emette una minaccia di annichilire Iran bombardando una fabbrica nucleare e dopo si vanta di possedere missili di lunga gettata”, ha scritto Zarif in un messaggio nelle reti sociali.

E si lamenta (Netanyahu), ha aggiunto il capo della diplomazia, del programma dissuasivo e difensivo dell'Iran, mentre Occidente lo definisce preoccupante.

Zarif ha pubblicato così una serie di messaggi nelle reti sociali per rispondere alle critiche degli Stati Uniti ed alla posizione di Occidente rispetto ai missili iraniani.

Ieri, il funzionario della Repubblica Islamica ha respinto le opinioni statunitensi contro il sistema dei missili dell'Iran ed ha enfatizzato in che questo programma di carattere difensivo non è soggetto a nessuna discussione con Washington.

La nota di Zarif inoltre rinvia alcuni commenti di Netanyahu pronunciati nell'installazione Israel Aerospace Industries vicino a Tel Aviv, che ha rivelato che lì “si sviluppano missili offensivi che possono raggiungere qualsiasi luogo nella regione e qualsiasi obbiettivo”.

Ig/arc

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