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La VOCE ANNO XXI N°6

febbraio 2019

PAGINA D         - 36

Segue da Pag.35: Accuse all'Istituto di Fisica del Gran Sasso di contaminare chimicamente l'acqua di settecentomila cittadini

contaminazione a opera delle sostanze inquinanti potenzialmente contenute nelle condotte di scarico o nelle acque di falda con cui esse entrano, in più punti, direttamente a contatto”. E a nulla sarebbero serviti gli interventi commissariali succedutisi nel tempo: costati 80 milioni di euro, restano “incompleti e talvolta significativamente  difformi da quanto progettato”. Sull’inchiesta aperta, il giudice Roberto Veneziano è chiaro: “I gravi indizi di colpevolezza si ravvisano a iosa”.

L’allarme della Regione – Anche il governo regionale, sul finire dello scorso anno, ammise il problema: “Il vizio di fondo nasce dalla realizzazione del traforo, effettuato negli anni ’80 con la mentalità dell’epoca – disse allora Giovanni Lolli, attualmente governatore (reggente) dell’Abruzzo – Si è infatti ‘bucato’ e svuotato l’acquifero, che è andato a finire sotto l’autostrada e i laboratori, realizzati dopo, con la preziosa acqua incanalata in tubature di cemento armato, lunghe 11 chilometri, che non garantiscono l’isolamento”.

Da ambientalisti cinque esposti a pm – Alla luce delle accuse dei pm, Augusto De Sanctis della “Mobilitazione per l’Acqua del Gran Sasso” parla di “una prima conferma delle gravissime criticità presenti nei Laboratori del Gran Sasso e nell’Autostrada A24. In questi mesi non solo abbiamo depositato ben cinque dettagliatissimi esposti, ma abbiamo dato il nostro contributo fattivo alle indagini. Forse i ricercatori avrebbero potuto tenere un atteggiamento meno arrogante nei confronti dei cittadini, soprattutto visto quello che è emerso con gli accessi agli atti, a partire dallo stoccaggio irregolare di ben 2.292 tonnellate di sostanze chimiche pericolose posizionate praticamente nel punto di captazione delle acque potabili bevute da centinaia di migliaia di persone”.

Non hanno rispettato norme” – Il portavoce del movimento denuncia la “quasi completa inadempienza rispetto alle norme della direttiva Seveso, essendo i laboratori un ‘impianto a rischio di incidente rilevante’”. La sicurezza, aggiunge, “deve essere parte integrante di qualsiasi progetto: solo così è vera eccellenza. Noi siamo per la ricerca scientifica, assolutamente, ma tutti i ricercatori sanno – o, meglio, dovrebbero sapere – che esistono dei limiti. Ora ci aspettiamo che le migliaia di tonnellate di sostanze pericolose siano allontanate dalla montagna più alta dell’Appennino, che custodisce un patrimonio idrico irripetibile”.

L'escalation guerrafondaia USA-Israele contro l' Iran è verosimile.
E' necessario opporsi subito



La notizia di oggi, 21 gennaio, è che Israele bombarda in Siria obiettivi che definisce iraniani, e, per la prima volta, rivendica gli attacchi in Siria mentre in occasioni precedenti aveva mantenuto il silenzio su operazioni militari nel paese di Damasco che tutti gli osservatori, anche occidentali, attribuivano a lei.

Una notizia della scorsa settimana, era invece il vertice anti Iran che si terrà a Varsavia il 13 e 14 febbraio, organizzato e guidato dagli USA.

La coalizione che si vuole mettere in piedi in occasione del vertice polacco di febbraio punta dichiaratamente a destabilizzare il governo iraniano.

"Sostenendo l' opposizione esistente" dichiarano gli USA. Ma quasi sicuramente, creando una opposizione, ora assente, che miri al rovesciamento della repubblica islamica attuale e non aspiri solamente a riforme democratiche nel quadro attuale.

La volontà bellicosa e avventurista degli Stati Uniti è verosimile, infatti gli USA stanno implementando sanzioni all' Iran che potrebbero rivelarsi un flop, o, se invece fossero implementate come nelle intenzioni, destabilizzerebbero l' economia del petrolio, mettendosi contro un fronte comprendente Cina, Russia e Unione Europea, che vorrebbero aggirare queste sanzioni.

In entrambi i casi Trump, già in difficoltà sulla questione del muro con il Messico, si troverebbe in una condizione ancora più debole.

Per il momento gli USA hanno esentato dalle sanzioni Cina, Turchia, India, Italia e altri 4 paesi, ma ad aprile scade l' esenzione e la situazione non pare andare verso il congelamento dell' esistente.

L' escalation bellicosa contro l' Iran è quindi verosimile, i tempi dei passi del prossimo futuro già definiti: febbraio in Polonia, e decisione ad aprile sulle sanzioni.

Il pericolo va segnalato immediatamente,

anche se saremo in pochi a dichiararci contrari a questa operazione pericolosa che vedrà l' Italia di Salvini spalleggiare Trump e contrastare invece l' Unione Europea che cercherà di frenarlo.

Ma anche questa volta sarà giusto opporsi, in controtendenza, alla follia guerrafondaia.

Tra qualche settimana il quadro sarà più chiaro di oggi, ma potrebbe essere troppo tardi.

Marco Palombo

Perfettamente d'accordo con Marco in questo caso. Riparliamone. La situazione è pesante, Vincenzo Brandi

Ricercatori russi mettono in guardia da rischio di caduta di asteroide sulla Terra



L'asteroide 99942 Apophis potrebbe scontrarsi con la Terra, prevedono i ricercatori del dipartimento di Meccanica Celeste dell'Università Statale di San Pietroburgo. Le loro conclusioni sono esposte in un rapporto preparato per le letture accademiche della cosmonautica, evento che si terrà a fine mese.

Secondo i ricercatori, il 13 aprile 2029 l'asteroide si avvicinerà pericolosamente alla Terra ad una distanza di 38mila chilometri, dieci volte inferiore a quella tra la Terra e la Luna.

"Questo avvicinamento provocherà una dispersione significativa di probabili traiettorie, tra cui ci sono scenari contenenti una convergenza nel 2051. I corrispondenti effetti di risonanza contengono molti scenari (circa un centinaio) di possibili collisioni di Apophis con la Terra, il più rischioso è nel 2068", si afferma nel rapporto.

Anche gli esperti della NASA avevano avvertito della possibilità dell'impatto di Apophis sulla Terra.

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