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La VOCE ANNO XXI N°1

settembre 2018

PAGINA 6

Segue da Pag.5: Neet, l’Italia maglia nera in Europa: due milioni i ragazzi che non studiano e non lavorano

Arriva al 60,9% la quota di popolazione tra i 25 e i 64 anni che ha almeno un diploma di scuola superiore: dato in deciso aumento, ma ancora molto distante dalla media europea (77,5%). A pesare sulla differenza, secondo l’Istat, in particolare è il basso numero di laureati: sono appena il 18,7% in Italia e il 31,4% nella media Ue.

Le donne più istruite degli uomini
Esaminando più da vicino la fascia di età dai 30 ai 34 anni, la quota in possesso di un titolo di studio "terziario" (ossia laurea, Afam o titoli post-laurea) è pari al 26,9% (39,9% la media Ue). Così, nonostante un aumento di 7,7 punti in dieci anni, l’Italia resta penultima tra i Paesi dell’Unione e non è riuscita a ridurre il divario con l’Europa. Anche in questo campo la quota di 30-34enni laureati, già bassa al Nord e al Centro (30% e 29,9%), nel Mezzogiorno si riduce ulteriormente al 21,6%.

Il livello d’istruzione delle donne è più alto di quello degli uomini: il 63% ha almeno un titolo superiore (contro il 58,8% degli uomini) e il 21,5% ha una laurea (contro il 15,8% degli uomini). Inoltre, l’istruzione femminile sta aumentando più velocemente di quella maschile.

"IL SORRISO DI STALIN"

Mario Albanesi
Pubblicato il 10 lug 2018
In Russia le macchine di guerra: razzi, carri armati, navi ecc.. costano due volte e mezza meno che negli Stati Uniti. Nonostante il sistema capitalista lo stato Russo riesce ancora a tagliare le unghie a chi le ha troppo lunghe.

"UN PACCO DI EURO"

Mario Albanesi
Pubblicato il 4 giu 2018
Gli interventi di Antonio Tajani presidente del Parlamento europeo sono spesso spiazzati, inesatti e inutili come quello sul giornalista russo Arcadij Babcenko oppositore di Vladimir Putin dato per morto quando invece era vivo.

"SENTITE CHE ROBA!"

Mario Albanesi
Pubblicato il 15 mag 2018
L’attitudine al massacro Israele la deve ai suoi fondatori e ai suoi capi di stato che si sono succeduti di cui vale la pena riprendere qualche loro giudizio.

Solidarietà contro Facebook

Voglio ringraziare tutti gli amici e interlocutori che mi hanno fatto pervenire la loro partecipazione e solidarietà in merito alla censura che ho subito da Facebook il 7 agosto, con un blocco dell’accesso per 24 ore e la minaccia di altri, più duri provvedimenti, fino all’esclusione definitiva, nel caso reiterassi la violazione dei cosiddetti “standard” (mai esplicitati) della piattaforma di Zuckerberg.

Un grazie particolare va ai miei compagni nella lista Comitato No Nato, nessuno dei quali ha voluto sottrarsi all’impegno politico e morale di esprimermi solidarietà e incoraggiamento. Un gran bella lista.......

Nel frattempo lo sfondo oscuro dietro all’incredibile provvedimento liberticidio di facebook si è andato chiarendo grazie alla virulenta campagna delle forze politiche e mediatiche dell’establishment di criminalizzazione di ogni critica ai vertici dello Stato, in particolare del Capo dello Stato e del suo operare in occasione della crisi di governo. Sarei così entrato nell’incommensurabile schiera dei troll russi che, sebbene sia poi risultata del tutto fake news e ridotta all’irritazione degli italiani per le misure prese e tentate dal Mattarella, contro i quali la Procura di Roma ha scatenato inchieste e ipotesi di gravissimi reati.

Ulteriore chiarezza su cosa si muove dietro allo tsunami contro chi nei social – mai nei media main stream – si azzarda di esprimere opinioni avverse o dissonanti rispetto all’establishment, viene data dall’illustre giornalista Glenn Greenwald, molto benemerito diffusore dei leaks di Assange e di Snowden, che ha scoperto una dichiarazione di Facebook secondo la quale al social è stato chiesto di rimuovere account su sollecitazione dei governi Usa e israeliano. Tale campagna sarebbe stata decisa in incontri tra rappresentanti di Facebook e il governo israeliano, nel corso del quale si è fatto specifico riferimento anche ad account palestinesi “colpevoli di aver incitato all’odio”. Tale incontro è stato presieduto dal falco sostenitore degli insediamenti coloniali Ayelet Shaked, ministro della Giustizia. Altre 158 richieste di rimozione sarebbero state avanzate da questo ministro al gigante dei social media. Certo, in questo contesto, io mi sono accollato parecchi meriti negativi.

Mi meraviglia che molti soggetti che si qualificano come oppositori e critici in rete, siano rimasti inerti e silenziosi davanti alla crescente ondata di diffamazione e repressione operata contro chi non condivide le notizie, le valutazioni e i valori dell’establishment: le intemerate delle Bonino e Boldrini, spintesi fin nelle scuole, quelle di tutta la stampa unanimemente, dai sinistri sinistri ai mascherati destri (non mi riferisco qui a chi da costoro viene definito ultradestra o perfino fascista), scatenate contro l’attuale governo, anche quando dorme o si affaccia alla finestra, la legge anti fake news (solo in rete!) in Francia e Germania e analoghi provvedimenti in tutto il mondo occidentale, detto “libero”. Dovrebbero ricordarsi del memorabile avvertimento del Pastore tedesco Martin Niemoeller, poi attribuito a Bertold Brecht.

«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare»

Di nuovo grazie a tutti e estote paratis.
Fulvio

Massima solidarietà a Fulvio Grimaldi e Paolo D’Arpini censurati ed attaccati proditoriamente da Facebook. Mentre impazzano le ridicole fake news sui troll russi che insidiano Mattarella, l’iformazione che dice la verità viene eliminata proprio per questo motivo, Vincenzo Brandi

Condivido l’appello di molti compagni di trasloccare gradualmente sul social russo https://vk.com/login?hash=5d06106722bfa445, visto che è sufficiente il possesso di un cellulare (non credo ci sia più nessuno che consulti la rete e non abbia un cellulare).
Ho sempre ritenuto, fin dalla sua fondazione che fb dovesse essere utilizzato esclusivamente come trampolino per altre pagine (magari redatte in proprio), ma un poco per pigrizia, un poco per timore di perdere il ’trampolino’ non sono quasi mai riuscito a convincere nessuno.
Naturalmente la cosa è capitata anche a noi, intendo noi di G.A.MA.DI., che abbiamo su fb diverse pagine, specifiche per argomenti. Provvisoriamente la soluzione che abbiamo adottato è quella di creare più amministratori, ovviamente fittizi e così finora, quando ci bannavano abbiamo continuato a pubblicare attraverso altri noi stessi, e fb si è mostrato abbastanza impotente di fronte alle nostre fake personalità (sic!). Però l’ideale rimane portare i lettori sulle nostre pagine, andandoli a prendere da fb e organizzando dei mailing-list o delle newsletter, ma anche indebolire fb a favore di altri social potrebbe essere encomiabile, magari verso social open source come Hivebrite, o qualche colosso cinese come Weibo, Renren o WeChat e portarvici il più possibile degli scontenti di fb, che sono non pochi.
Qualcuno ha provato a vedere cosa si può fare con il browser Tor? Però voglio anche stuzzicarvi con l’Idea Juche, di cui potete trovare maggiori dettagli alla pagina http://juche.phisis.eu/, nell’Idea Juche è l’uomo al centro della filosofia e non la materia, anche se l’uomo stesso è materia. L’uomo è sovrano sulla natura e sulla storia nel senso che li può governare entrambi. L’uomo non deve far leva sulla propria sofferenza, ma sul proprio orgoglio di fare tutto come essere indipendente che vuole contare solo sue proprie forze e che, anzi, evita come la peste aiuti esterni in quanto qualsiasi aspirazione dell’uomo è secondaria rispetto alla propria indipendenza: morale, rimbocchiamoci le maniche, c’è molto lavoro e molta fatica per ottenere anche le minime cose con le nostre proprie forze.
Ndr.

Hiroshima non è mai esistita per gli Intellettuali Italiani

Aiutaci a dare voce e forza a tutti i cittadini!

Claudio Lauretti - Italia - 6 AGO 2018
Il 6 Agosto 1945, un aereo americano, l’Enola Gay, ha con se la prima bomba atomica della storia, che sgancerà su Hiroshima precisamente alle ore 8.15 causando circa 200.000 vittime civili.
Oggi è il 6 Agosto 2018, sono passati 73 anni dal quel triste giorno in cui morirono innocenti, poveri uomini, donne e bambini, vittime della follia umana, follia che non porta i colori dell’asse, ma degli alleati, dei buoni, dei vittoriosi. Gli stessi che attraverso il capitalismo e il consumismo stanno distruggendo il pianeta nel silenzio assenso degli “intelletuali di sinistra”. Intellettuali poi di cosa non si sà. È vergognoso che nessuno, e sottolineo nessuno, al termine di questa giornata abbia "ricordato".
...[LEGGI TUTTO]
I politici e gli amministratori delle aziende non dovrebbero essere gli unici a poter prendere decisioni sulle nostre vite. Oggi ti chiediamo di aiutarci a mantenere Change.org libera e indipendente. Il nostro lavoro, in quanto impresa sociale, è quello di aiutare petizioni come questa a combattere e farsi ascoltare. Se tutti quelli che stanno leggendo questo messaggio mettessero una piccola cifra ogni mese, il futuro di Change.org e di tanti cambiamenti sarebbe al sicuro. Insieme possiamo costringere i potenti a rispondere delle loro azioni... ci siamo già riusciti centinaia di volte! Puoi dedicarci un minuto per sostenere Change.org ora?

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