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La VOCE ANNO XX N°3 | novembre 2017 | PAGINA E - 37 |
Nikola Tesla: anche il caso fa la storiaScritto da ilnodo. La visita alla casa natale di Tesla consente di farsi un’idea della sconfinata genialità di questo scienziato rimasta per decenni oscurata, nonostante la ventina di lauree honoris causa conferitegli. Il furto e l’occultamento dei suoi studi, esperimenti e brevetti da parte di altri ‘inventori’ (tra cui il nostro Marconi, per quello della radio), delle multinazionali e dei servizi segreti, civili e militari, USA, hanno privato l’umanità degli straordinari sviluppi civili delle sue invenzioni e intuizioni. Libro su l’FBI e Tesla. Ciononostante sono 700 le invenzioni e circa 300 i brevetti che hanno cambiato il mondo (Nikola Tesla: le 10 invenzioni che hanno cambiato il mondo , www.aprireazienda.com/..) e arricchito banche e multinazionali USA, diversi altri sono stati posti sotto segreto dalla FBI ( fu lo stesso J. Edgar Hoover, capo dell’FBI, a dichiararle “most secret”, vista la natura delle invenzioni di Tesla e dei suoi brevetti). Prima che la Continental Edison Company lo ‘pescasse’ nel 1882 a Budapest , dove lavorava alla compagnia dei telefoni, per portarlo a Parigi, e due anni dopo negli USA, Tesla aveva abbandonato gli studi alla Università tecnica di Graz. (Charles Batchelor, suo superiore alla Continental, scrisse a Thomas Alva Edison, nella lettera di accompagnamento “Conosco due grandi uomini: uno siete voi, l’altro è questo giovane”. Edison assunse Tesla nella sua azienda Edison Machine Works). Smiljan, Croazia, casa natale di Tesla, pannello con i numeri dei suoi brevetti Approfondendo le cause di tale abbandono scopriamo che fu un funzionario dell’Impero Austro-Ungarico, a togliergli senza alcuna motivazione l’assegno – borsa di studio dell’esercito per gli universitari delle zone di confine croate. Come sarebbe cambiata la storia economico-politica del mondo se Tesla avesse terminato gli studi in Austria e poi a Praga, senza dover andare a lavorare per la Edison a Budapest e poi a Strasburgo e definitivamente negli USA ? Cosa sarebbe successo se le sue scoperte e invenzioni, invece che negli USA a beneficio delle loro banche, industrie e multinazionali della energia, comunicazioni, industria bellica (i motori inventati da Tesla sono ritenuti la base della seconda rivoluzione industriale), si fossero sviluppate in quegli anni in Europa? Turbina Tesla Con la produzione di energia infinita e la sua gratuita fruizione da parte delle persone non avremmo avuto la concentrazione di potere finanziario-politico nelle mani dei Rockefeller (petrolio), così come le applicazioni militari delle scoperte di Tesla, dal radar al ‘Bulbo di Tesla’, ecc. , non sarebbero state USA , ma austro-ungariche prima e croato-serbe poi, e oggi avremmo un altro mondo. Citazione di Nikola Tesla Certamente migliore, visto che la potenza politico-economica delle banche e multinazionali USA è servita per creare guerre a go go, l’uso della bomba atomica e l’asservimento di gran parte dei popoli del pianeta Particolare della parete che ospita copie dei libri dedicati nel mondo a Tesla. Molti parlano di una morte ‘non naturale’, utile agli interessi delle multinazionali dell’energia e dell’industria bellica 22 agosto 2017. Da ilnodo |
MicroMega 6/2017 - Almanacco della scienza: “L’infinito (nel grande e nel piccolo)”Guido Tonelli, Vittorio Gallese, Siri Hustvedt, Niles Eldredge, Giuseppe Testa, Anna Meldolesi: sono solo alcune delle prestigiose firme dell’Almanacco di scienza di MicroMega, in edicola dal 21 settembre, a cura come di consueto di Telmo Pievani, che apre anche il numero con un saggio che ci porta all’indietro nel tempo lungo tutto il cespuglio dell’evoluzione umana, smontando l’idea che il processo evolutivo sia stato un lineare percorso di ascesa verso le specificità umane. Il genetista Guido Barbujani e il biologo Luca Pagani, in conversazione con lo stesso Pievani, si confrontano poi sulle ipotesi di ibridazione fra Homo sapiens e altre specie umane, in quella che si configura come una controversia scientifica da manuale. Mentre Andrea Parravicini descrive come i cambiamenti climatici abbiano influenzato levoluzione di Homo sapiens e il paleontologo statunitense Niles Eldredge ci illustra il suo modello del secchio oscillante come quadro concettuale dinsieme sulla teoria evoluzionista. Il sesto numero dell’anno – in edicola, in libreria, su Ipad e in ebook a partire da giovedì 21 settembre – ha anche una ricca sezione dedicata alle ultime scoperte sull’universo. Guido Tonelli, uno dei protagonisti della scoperta del bosone di Higgs al Cern di Ginevra, ci accompagna in uno straordinario viaggio nel tempo fino ai primi istanti del Big Bang. Francesco Fidecaro descrive i nuovi scenari aperti dalla scoperta delle onde gravitazionali; mentre Cristiano Galbiati ci spiega come gli scienziati vanno a caccia della materia oscura; ed Elisa Nichelli ci racconta le ultime scoperte sui pianeti extrasolari. Dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo: Anna Meldolesi ci racconta le straordinarie potenzialità di CRISPR, una nuova tecnica di editing genomico che potrebbe avere straordinari sviluppi ma che implica anche rischi da valutare con attenzione, come ci spiegano Jonathan Shaw, Manuela Monti e Carlo Alberto Redi. Mentre Stefano Vanin ci parla del microbioma e di come possa aiutare le indagini giudiziarie; e infine Giuseppe Testa descrive i nuovi affascinanti sviluppi dellepigenetica. Arricchiscono il numero un approfondimento di Alessandro Rossi che fa chiarezza su cosa possono e cosa non possono dire le neuroimmagini; un intervento di Pier Luigi Sacco che illustra perché linclinazione alla cooperazione tra esseri umani conviene, anche in unottica di interesse personale; un articolo di Stefano Caserini sui cambiamenti climatici e sulle loro conseguenze, questioni eluse dal mondo culturale, politico e dell’informazione, e infine il dialogo tra la scrittrice Siri Hustvedt e il neuro scienziato scopritore dei neuroni specchio Vittorio Gallese che si confrontano sul rapporto fra letteratura e scienza. Chiude l’Almanacco di scienza 2017 la beffa ideata da Peter Boghossian e James Lindsay, due studiosi americani che, sulla falsariga del celebre affare Sokal degli anni Novanta, hanno scritto un articolo intenzionalmente nonsense su una fantomatica teoria del “pene concettuale” che ha passato il vaglio di una rivista peer reviewed. Un caso che dovrebbe indurre a una approfondita riflessione circa la qualità della produzione culturale e scientifica. LAmerica aveva previsto dallinizio una guerra nucleare contro Cina e Nord Corea nel 1950Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare 16/10/2017 Nel 1950, le forze di volontari cinesi inviate dalla Repubblica Popolare Cinese furono fermamente a fianco del Nord Corea contro laggressione USA. Latto di solidarietà della Cina con la repubblica Democratica Popolare di Corea (DPRK) fu compiuto appena pochi mesi dopo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese (PRC) il 1 ottobre 1949. Truman aveva previsto luso di armi nucleari contro Cina e Nord Corea, nello specifico come mezzo per annullare lArmata Volontaria Popolare Cinese che era stata inviata per combattere a fianco delle forze nordcoreane. [Chinese Volunteer Peoples Army]. ..segue ./.
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