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La VOCE ANNO XIX N°10

giugno 2017

PAGINA 4


           

La Cina sperimenta nuovo missile "contro le minacce alla sicurezza nazionale"

L’annuncio di Pechino sui test nel mare di Bohai, nel nord est del paese, all’altezza della Corea del nord. Ma non sono stati forniti ulteriori dettagli nè a chi si riferisse il richiamo alla "minaccia alla sicurezza nazionale"
Test di armi, incluso il lancio di un nuovo missile verso il mare, vicino alla penisola coreana. Le prove di fuoco arrivano dalla Cina, verso il mare di Bohai, nel nord est del paese, all’altezza di Pechino e, più a oriente, alla latitudine della Corea del Nord. I lanci sperimentali sono stati resi noti oggi, nel giorno delle elezioni nella Corea del Sud, direttamente dal governo cinese, in particolare dal ministero della Difesa che ha rilasciato una breve dichiarazione. I test di nuovi missili e armi sono stati condotti dalla "Rocket Force" dell’Esercito di liberazione del Popolo "nei giorni scorsi" e sono stati progettati "per aumentare la capacità operativa delle forze armate" in modo da "gestire efficacemente le minacce alla sicurezza nazionale". Ma non sono stati forniti ulteriori dettagli nè a chi si riferisse la "minaccia alla sicurezza nazionale".

Il test è stato condotto "di recente", ha riferito il ministero della Difesa, che non ha voluto precisare il giorno del lancio nè i dettagli dell’arma o il tipo di piattaforma utilizzata per il varo.

L’annuncio di Pechino è arrivato nel mezzo di un braccio di ferro diplomatico tra Stati Uniti e Corea del nord, che vede in Pechino uno storico partner nella regione, sebbene dal governo cinese siano giunti segnali di dissociazione dagli ultimi test missilistici effettuati dal regime di Kim Jong-un. Non sembra casuale che Pechino abbia diffuso la notizia oggi, proprio mentre nella Corea del Sud sale alla presidenza Moon Jae-in, 64 anni, già avvocato per i diritti umani.

Il presidente cinese Xi Jinping sta portando avanti una decisa modernizzazione globale delle forze armate del paese, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica e la capacità navale. Le esercitazioni cinesi con le nuove armi alimentano le forti tensioni intorno alla penisola coreana, e certo non dissimulano l’irritazione di Pechino per il recente dispiegamento, da parte degli Stati Uniti, di un sistema di difesa anti-missile Thaad in Corea del Sud il mese scorso.

Nave Usa nel Mar Cinese Meridionale, Pechino protesta

L’USS Dewey nel Mar cinese meridionale crea tensioni.
KEYSTONE/EPA US DOD / US NAVY/US NAVY /
(sda-ats)
Il cacciatorpediniere Uss Dewey ha navigato entro le dodici miglia di una delle isole artificiali realizzate dalla Cina nelle Spratly, nelle acque contese del Mar cinese meridionale, nella prima operazione sulla libertà di navigazione della presidenza di Donald Trump.
La Cina ha inviato due fregate che hanno "messo in guardia e allontanato" la Dewey dopo l’ingresso nelle acque territoriali "senza permesso", ha affermato il portavoce del ministero della difesa. "Abbiamo presentato un grave reclamo alla parte americana", ha aggiunto.
SDA-ATS

Cina esorta USA a porre fine a provocazioni nel mar Cinese Meridionale


Il Ministero della difesa cinese ha di nuovo esortato la marina USA a porre fine alle provocazioni nel mar Cinese Meridionali, le quali minacciano la sovranità e la sicurezza della Cina si legge nella nota pubblicata sabato dal Ministero.

"Ancora una volta esortiamo la parte americana a prendere misure efficaci per evitare ulteriori incidenti in futuro. Le forze armate cinesi svolgeranno le proprie mansioni e risolutamente salvaguarderanno la sovranità e la sicurezza nazionale" si legge nel comunicato.

In precedenza i media USA hanno comunicato che due caccia multiruolo cinesi J-10 il 25 maggio a 240km a sud-est dallo spazio aereo di Hong Kong si sono avvicinati ad una distanza di 30 metri dall’aereo di ricognizione USA P-3 Orion.

Il Ministero della difesa Cinese ha confermato che l’aereo militare di ricognizione USA il 25 maggio conduceva una operazione di intelligence nello spazio aereo a sud-est di Hong Kong.

L’aviazione militare cinese secondo le regole ha condotto nei confronti dell’aereo il processo di identificazione "amico o nemico", operazione effettuata professionalmente e in modo sicuro", si legge nel messaggio del Ministero della difesa.

Il Ministero della difesa cinese segnala che negli ultimi tempi i militari americani hanno inviato diversi aerei e navi nella regione del mar Cinese Meridionale, il che è una minaccia alla sovranità della Cina così come alla vita del personale militare della regione.

IL PRESIDENTE XI JINPING: "PERCHE’ HO PROPOSTO IL PROGETTO ’BELT AND ROAD’


In un video diffuso dal sito di notizie governative CGTN, il Presidente cinese Xi jinping spiega semplicemente quali sono le motivazioni che lo hanno spinto a ’lanciare’ l’iniziativa della "Nuova Via della Seta" (’Belt and Road’ Initiative), che coinvolge decine di Paesi di tutti i continenti e che impegnerà la Cina in investimenti e joint-venture per i prossimi decenni, tramite l’impostazione di una modalità di affari ’win-win’ in cui i Paesi aderenti e le aziende coinvolte avranno importanti possibilità di sviluppo (qui la descrizione del progetto).

Non si utilizzerà invece la modalità "a somma zero" che è invece caratteristica nelle transazioni interne ad aree economiche e valutarie in cui alcuni Paesi utilizzano la propria posizione di preponderanza con intenti meramente egemonici.
Nel video, che trovate in questa pagina con sottotitoli in cinese e in inglese, sono presentate le prospettive del progetto con una bella panoramica dei paesaggi cinesi, delle iniziative in cantiere e dell’immaginario che soggiace a questa impresa dal respiro planetario.
Buona visione.

G. D.

La Via della seta cinese mette d’accordo Usa e Corea del Nord

Il tanto atteso Belt and Road Forum deve ancora iniziare (14-15 maggio) ma le informazioni che trapelano fanno ben sperare: è notizia delle ultime ore che anche Stati Uniti d’America e Corea del Nord invieranno una loro delegazione.

Negli ultimi anni la Repubblica Popolare Cinese si è molto impegnata per mettere in piedi una reale alternativa alla globalizzazione neoliberale portata avanti da USA ed UE. Al momento, la strategia cinese sta dando ottimi frutti. A dimostrazione di ciò, è sufficiente pensare alla Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB), al Silk Road Fund, alla New Development Bank (NDB) e a tante altre istituzioni create appositamente per realizzare un nuovo tipo di globalizzazione dove la parola chiave sia cooperazione.


Il Belt and Road Forum si svolge in un momento in cui la tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord non è certamente un fattore di secondo piano, soprattutto per l’area asiatica. Le continue provocazioni di Washington contribuiscono non poco a creare una situazione estremamente delicata. La partecipazione di una delegazione degli USA e di una delegazione della Corea del Nord al Belt and Road Forum deve essere quindi vista come una mossa tanto economica quanto diplomatica da parte di Pechino., soprattutto considerando il fatto che, né gli USA né la Corea del Nord, ad oggi, partecipano al progetto One Belt, One Road (OBOR).

Davide Busetto

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