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La VOCE 1706 |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XIX N°10 | giugno 2017 | PAGINA 10 |
Omaggio a Kurt GossweilerTraduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare 22/05/2017 E con grande tristezza che abbiamo appreso della morte il 15 maggio 2017 del nostro caro e compianto compagno comunista tedesco Kurt Gossweiler. Nato il 5 novembre 1917, appena due giorni prime dei 10 giorni che sconvolsero il mondo, il cuore di Kurt Gossweiler ha smesso di battere e il suo grande spirito di analisi materialistica dialettica, che ha formato molti giovani comunisti, ha smesso di funzionare. E una perdita enorme per il comunismo tedesco e internazionale. Kurt Gossweiler, nato a Stoccarda in concomitanza della Rivoluzione dOttobre, è morto il 15 maggio 2017 a Berlino. Nato in una famiglia comunista, allarrivo di Hitler al potere, Gossweiler era un militante clandestino attivo nella Gioventù Comunista, che si occupava del trasferimento della propaganda vietata tra Parigi e Berlino. Arruolato nella Wehrmacht nel 1939, disertò nel 1943 per unirsi allArmata Rossa. Prigioniero di guerra in URSS, membro del comitato "Germania libera", fondata dai dirigenti sovietici per cercare di strappare al nazismo i soldati prigionieri tedeschi, ha iniziato lì la sua carriera di insegnante e storico. Tornato nel 1947 nella (futura) DDR, si dedicò allinsegnamento, alla ricerca e alla riflessione teorica sul capitalismo monopolista tedesco, soprattutto nellera hitleriana, ma non solo. Il suo saggio di abilitazione del 1971, pubblicato nel 2013 (Colonia, PapyRossa), si è concentrava sul periodo anteriore: Großbanken, Industriemonopole, Staat. Ökonomie und Politik di staatsmonopolistischen Kapitalismus in Deutschland [Grandi banche, monopoli industriali, Stato. Economia e politica del capitalismo monopolista di Stato in Germania] 1914-1932. Del lavoro fondamentale, tanto della storia dellimperialismo tedesco quanto del ruolo dell"antistalinismo" come "principale ostacolo per lunità di tutte le forze antimperialiste e del movimento comunista", di questo eterno giovane comunista, che ha iniziato ad utilizzare internet a quasi 90 anni, è attualmente disponibile in francese una sola opera: Hitler, lirrésistible ascension? Essais sur le fascisme, Bruxelles, Aden, 2006 [traduzione italiana con il titolo La (ir)resistibile ascesa al potere di Hitler del 2008 a cura della casa editrice Zambon con la ricca introduzione della compianta compagna Adriana Chiaia, ndt]. Questo studio, che acclara la funzione di strumento del grande capitale del nazismo e dei suoi dirigenti, attesta la vitalità di un marxismo preteso morto. Malgrado lattuale trionfo della lunga ed efficace crociata in casa nostra contro lanalisi di classe, è dalla parte di Gossweiler che si trova lavvenire della storia scientifica. Annie Lacroix-Riz, professore emerito di Storia Contemporanea, Università di Parigi 7 Collegamenti utili: Adriana Chiaia: Presentazione di Kurt Gossweiler, Contro il revisionismo, Zambon editore, 2009 Adriana Chiaia, Kurt Gossweiler: Il muro di Berlino: un altro punto di vista Kurt Gossweiler: Il superamento dellantistalinismo Libri in italiano: Kurt Gossweiler, La (ir)resistibile ascesa al potere di Hitler, Zambon, 2008 Kurt Gossweiler, Contro il revisionismo, Zambon, 2009 gossweiler.pdf Manifestiamo uniti contro la politica di guerra! Fuori dalla NATO e dalla UE guerrafondaie e antipopolari!Noi, membri europei della Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti (CIPOML), appoggiamo risolutamente l’azione di massa, le marce di protesta e gli incontri che si succederanno per denunciare il ruolo guerrafondaio, militarista e antipopolare della NATO e della UE ed informare i lavoratori e i popoli. Fondata nel 1949 contro il campo socialista e le forze di opposizione operaie, popolari e democratiche, la NATO è stata costruita come una macchina di minaccia, provocazione e guerra esterna e interna (è noto che la rete Stay Behind ha svolto un ruolo cruciale nella “strategia della tensione” e nel terrorismo fascista). Questa alleanza militare aggressiva e criminale da sempre è lo strumento fondamentale del dominio dell’imperialismo USA per soggiogare i popoli europei e limitare fortemente la loro sovranità nazionale. Dopo il crollo dell’URSS, la NATO invece di dissolversi, ha rafforzato il suo approccio offensivo a e la sua potenza militare “fuori area”, specialmente espandendosi verso est, seguendo una strategia di controllo continentale, di estensione delle sue attività e di accerchiamento della Russia imperialista, che da parte sua reagisce con un vasto programma di riarmo e operazioni militari per rompere l’unità politica dei suoi rivali. La NATO ha anche esteso le sue relazioni con Stati come Israele, Egitto, Colombia… mentre Trump vuole un maggiore impegno della NATO nella “guerra al terrorismo”. Nessun problema è stato risolto con gli interventi militari della NATO (Afghanistan, Libia, etc.), ma al contrario i problemi si sono approfonditi sempre più, perché questi interventi hanno provocato una gran quantità di vittime civili, atrocità, distruzioni, il diffondersi di guerre civili reazionarie e un enorme flusso migratorio. Il vertice di Bruxelles è connesso all’ulteriore ampliamento e agli interventi militari di questa alleanza guerrafondaia. La NATO e i suoi vassalli dispiegano battaglioni in Polonia, nei paesi Baltici, in Ungheria, mentre potenziano l’armamento nucleare e rafforzano l’apparato militare in Nord Africa e nel Medio Oriente, con il pretesto della lotta al terrorismo jihadista, un fenomeno che si alimenta con la politica di guerra e il depredamento dei paesi dipendenti. Un altro aspetto del vertice di Bruxelles è quello della modernizzazione dell’arsenale atomico e l’installazione di nuove basi e scudi nucleari, cosiddetti difensivi, in accordo con la linea seguita da Obama-Clinton e proseguita da Trump con lo slogan nazionalista e guerrafondaio “make US military great again”. La NATO, come ha dichiarato recentemente il nuovo capo del Pentagono, Mattis “Mad Dog”, è «la base fondamentale per gli Stati Uniti». Infatti, questa organizzazione serve a mantenere la supremazia mondiale USA, oggi sfidata dall’emergere di potenze rivali. Trump ha anche dichiarato «noi sosteniamo fortemente la Nato, ma i nostri partner devono rispettare i loro obblighi finanziari», cioè aumentare la spesa militare fino al 2% del PIL. Questo peso ricadrà sulle spalle della classe operaia e delle masse popolari, che soffrono le pesanti conseguenze della crisi economica e delle misure di austerità. I diktat di Trump sono stati pronatmente accettati dai leader dell’UE, che allo stesso tempo si sono lanciati in una “politica di difesa europea”, ossia la costruzione di un esercito comune europeo complementare e subordinato alla NATO, per ottenere la loro parte del bottino. La UE dei monopoli e i suoi membri – con l’appoggio dei partiti neoliberisti, socialdemocratici e riformiste – cooperano strettamente con la NATO nella gestione delle crisi e nelle operazioni militari (Ucraina, Balcani, Afghanistan, Mediterraneo meridionale, Sudan, Somalia, etc.). Questa relazione strategica ha raggiunto nuovi livelli poiché la UE reagisce al suo fallimento sviluppando un corso più aggressivo, partecipando a guerre e interventi militari all’estero, mentre all’interno aumenta la reazione, il razzismo e la repressione. Il summit di Bruxelles avviene mentre lo sviluppo ineguale del capitalismo nei differenti paesi, le crescenti difficoltà economiche e politiche, il tentativo di scaricare le loro conseguenze sui propri rivali, stanno portando a un serio aggravamento dei rapporti fra le potenze imperialiste e capitaliste. Oggi, mentre la stagnazione economica si prolunga e la povertà si estende, la |
“globalizzazione”cede il passo al protezionismo, ai dazi doganali e alle guerre commerciali; si acutizza la concorrenza per i mercati di sbocco e le rotte commerciali, per le materie prime e le risorse energetiche, per l’acqua e le terre fertili, per le aree di influenza e le zone strategiche. Su questa base si sviluppa la politica di guerra e la corsa agli armamenti, di cui la NATO è battistrada per difendere i grandi interessi dei suoi Stati membri, soprattutto gli interessi nordamericani. Una politica che provoca distruzioni, morti e ondate di migranti, che inasprisce i contrasti in molte regioni del mondo - Europa dell’Est, Medio Oriente, Mar del Sud della Cina, penisola Coreana, Artico, etc. – così come genera enormi problemi nello spazio e nel cyber-spazio , produce la militarizzazione della società e accelera la formazione di blocchi imperialisti che possono portare a un conflitto generalizzato. Tutte le potenze imperialiste si stanno preparando a una nuova spartizione del mondo da compiersi con la guerra. Il rinascente nazionalismo, lo sciovinismo, il razzismo, la xenofobia, la crescita e l’affermazione di partiti di destra populisti e fascisti sono forze che incitano alla guerra in nome della “nazione” e diffondono l’odio fra i popoli. La borghesia e i suoi servi opportunisti dicono che è necessario accrescere costantemente le spese militari e militarizzare sempre più la società per “proteggere la “democrazia e lo stile di vita occidentale”, un falso slogan che è ampiamente diffuso con il pretesto di combattere quel terrorismo antipopolare che è esso stesso un prodotto delle guerre imperialiste. Queste “soluzioni” servono solo per abolire le libertà e i diritti dei lavoratori, dei sindacati, dei giovani, per continuare la politica di austerità e proteggere i privilegi di una minoranza di sfruttatori. La paura viene sparsa fra i popoli per legittimare la militarizzazione dell’economia e promuovere guerre nell’interesse dei proprietari del capitale, dei ricchi e dei parassiti. Lanciamo un appello alle masse che non vogliono la guerra, la reazione e nuovi sacrifici: uniamo le nostre forze, lottiamo insieme per la pace e la libertà dei popoli, organizziamo un fronte unito e mobilitiamoci contro i guerrafondai, andiamo a protestare contro il summit NATO a Bruxelles con le seguenti parole d’ordine: NO alla NATO e all’esercito europeo, strumenti di guerra e di terrore! Fuori dalla NATO, dall’UE e da tutte le alleanze guerrafondaie e antipopolari! Ritiro immediato di tutte le truppe spedite all’estero! Basta con la corsa alle armi, drastica riduzione delle spese militari, il denaro deve essere speso per i bisogni dei lavoratori e dei popoli, per la salute, l’educazione e i servizi sociali! Vogliamo un mondo libero dalle armi nucleari! No agli Stati di polizia e alla militarizzazione della società! Difendiamo con la lotta le libertà democratiche e i diritti che abbiamo conquistato! No alla chiusura militare dei confini contro i migranti! Sostegno alle lotte antimperialiste dei popoli e delle nazioni oppressi! Abbasso il nazionalismo, il razzismo e il fascismo! Viva la solidarietà internazionale dei lavoratori e dei popoli! Maggio 2017 Partito Comunista degli Operai di Danimarca (APK) Partito Comunista degli Operai di Francia (PCOF) Organizzazione per la Costruzione del Partito Comunista degli Operai di Germania (Arbeit Zukunft) Movimento per la riorganizzazione del Partito Comunista di Grecia (KKE 1918-1955) Piattaforma Comunista - per il Partito Comunista del Proletariato dItalia Organizzazione Revolusjon e Piattaforma Comunista Marxista-Leninista di Norvegia Partito Comunista di Spagna (marxista-leninista) – PCE (m-l) Partito del Lavoro (EMEP), Turchia
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