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La VOCE 1702

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La VOCE ANNO XIX N°6

febbraio 2017

PAGINA 4         - 20

Si prevede la crescita
del turismo sostenibile

Cuba spera di ricevere nel 2017 quattro milioni 200.000 visitatori, dopo che nel 2016 ha superato per la prima volta i quattro milioni di turisti.

Autore: Granma | informacion@granma.cu 20 gennaio 2017
Funzionari del Ministero del Turismo di Cuba hanno riaffermato che questa attività prende più forza e che si prevede una crescita per il 2017, dichiarato dalle Nazioni Unite *Anno Internazionale del Turismo Sostenibile e per lo Sviluppo*.
In accordo con i dati offerti nel programma quotidiano televisivo *Tavola Rotonda*, Cuba spera di ricevere nel 2017 quattro milioni 200.000 visitatori, dopo che nel 2016 ha superato per la prima volta i quattro milioni di turisti.
Questa cifra rappresenta una crescita del 14, 5 % in relazione all’anno precedente.
Cuba dispone attualmente di 66.547 abitazioni e progetta d’aumentare la disponibilità con altre 4.020 nell’anno in corso e favorisce l’investimento straniero in questa sfera, soprattutto nei poli de L’Avana, Varadero, Trinidad, Holguín e nei cayos a nord, i più richiesti. (Traduzione GM - Granma Int.)

In difesa del futuro

Dedicata al leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz, si svolge a Camagüey la 42ª edizione del Seminario Nazionale Giovanile di Studi Martiani, con la partecipazione di più di un centinaio di bambini, adolescenti e giovani di quasi tutte le province del paese.

Autore: Miguel Febles Hernández | febles@granma.cu 20 gennaio 2017

Omaggio all’Eroe Nazionale Josè Martì. Photo: Modesto Gutiérrez
Camagüey – Dedicata al leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz, di svolge in questa città la 42ª edizione del Seminario Nazionale Giovanile di Studi Martiani, con la partecipazione di più di un centinaio di bambini, adolescenti e giovani di quasi tutte le province del paese.
Sino a domani 21 gennaio, le principali istituzioni culturali della località accoglieranno una nuova sfornata di studi sulla vita e l’opera di Josè Martí, che si avvicinano al pensiero e all’azione dell’Eroe Nazionale di Cuba, attraverso investigazioni e manifestazioni artistiche e letterarie.
Durante l’apertura, nella sede dell’Ufficio dello Storiografo della città è stata presentata la giuria dell’incontro, presieduta dal poeta, investigatore e critico camagüeyano Luis Álvarez Álvarez, e si è inaugurata l’esposizione d’arte in miniatura del Progetto Colibrì, sviluppato dalla Società Culturale José Martí.
Oggi lavoreranno dieci commissioni che analizzeranno i lavori e le opere in concorso, presentate da pionieri, studenti delle medie e delle superiori, giovani, professionisti e lavoratori, oltre alle esperienze d’ordine pedagogico e la creazione di prodotti informativi e audiovisivi.
Danay Armand Solano, vicepresidente nazionale del Movimento Giovanile Martiano, ha commentato che l’incontro è concepito come una grande festa della conoscenza perchè il programma di conferenze e conversazioni si estenderà anche nelle scuole e nei centri di lavoro, con un’alta concentrazione di giovani.
In questo modo noti investigatori e storiografi del paese condivideranno tra le nuove generazioni il loro legato etico, umanista, patriottico, antimperialista, come un valido arsenale per affrontare le sfide attuali e future.
( Traduzione GM – Granma int.)

Dialogando sui giovani: un appuntamento con Martí

Con quattro invitati di lusso e un tema senza fine, ritorna “Dialogando sui giovani”, uno spazio per lo scambio di idee nelle più diverse questioni relazionate con le nuove generazioni di cubani. Con questo incontro si completa il suo primo anno d’esistenza.

Autore: ACN | informacion@granma.cu 10 gennaio 2017
Chi oggi, martedi 10 gennaio, andrà nel pomeriggio nella sede del Centro degli Studi sulla Gioventù (CESJ) – in calle 13, numero 502, tra D e E, Vedado, nel municipio di Plaza della Revolución- avrà come interlocutore un gruppo “tutte stelle”, che conta sulla presenza dell’Eroe della Repubblica di Cuba, René González Sehwerert.
Accompagneranno il Vicepresidente della Società Culturale José Martí, le Dottoresse Ana Sánchez, direttrice del Centro degli Studi Martiani, e Lidia Turner, nota pedagoga cubana, con Yusuam Palacios, direttore del Museo Fragua Martiana e presidente del Movimento Giovanile Martiano.
“Sono quattro appassionati della vita e l’opera dell’Apostolo dell’indipendenza di Cuba e non potrebbe essere diverso il proposito di questa riunione che parlare di José Martí nell’ora attuale di Cuba, dell’America Latina e del mondo, e inoltre di Martí nei giovani”, ha spiegato alla ACN la dottoressa Teresa Viera Hernández, direttrice del CESJ.
In verità c’è molto da dibattere e riflettere e il momento è più che mai opportuno, così vicino alla celebrazione, a Camagüey delle sessioni finali del XLII Seminario Nazionale Giovanile di Studi Martiani e, soprattutto al 28 gennaio, giorno felice nel quale a Don Mariano e a Donna Leonor nacque il solo figlio maschio e alla Patria il più universale dei suoi figli.
“Quale tema migliore per celebrare il primo anno di questo spazio?”, ha segnalato parlando di *Dialogando…* una risposta all’accordo del X Congresso dell’Unione dei Giovani comunisti di fomentare scenari permanenti d’incontro, riflessioni e scambi d’idee e dei giovani che possono anche aiutare a trasformare realtà, mentalità e condotte.
“Da quella prima volta nel gennaio del 2016, un mese dopo l’altro, preferibilmente il secondo martedí, sempre alle quattordici, il Centro apre le sue porte a coloro che desiderano pensare a voce alta, apportare idee e suggerimenti ed anche polemiche”, ha detto la dottoressa Viera Hernández.
“Si tratta d’approfittare al massimo di uno spazio che dalle scienze sociali concepiamo come via di socializzazione dei risultati degli investigatori e di tanti altri che lavorano per le nuove generazioni di cubani”, ha aggiunto.
Tra i temi trattati “ con forza e senza guanto di velluto” in questi appuntamenti si segnalano i progetti di vita degli adolescenti, la famiglia cubana, la gioventù e il consumo culturale informale, le nuove tecnologie dell’informazione e le comunicazioni, i diritti dei bambini, identità e gioventù. (Traduzione GM - Granma Int. )

Il 50° Anniversario della guerriglia del Che e i suoi compagni in Bolivia (1967-2017)

In occasione del 50° Anniversario della guerriglia del Che e i suoi compagni in Bolivia (1967-2017), a partire dal 5 gennaio Radio Avana Cuba apre sul suo sito web un banner dedicato per rendere omaggio ai combattenti che cinquant’anni fa furono protagonisti di un’impresa internazionalista senza precedenti in cui persero la vita per un mondo migliore.

Autore: Radio Habana Cuba | internet@granma.cu 10 gennaio 2017
In occasione del 50° Anniversario della guerriglia del Che e i suoi compagni in Bolivia (1967-2017), a partire dal 5 gennaio Radio Avana Cuba apre sul suo sito web un banner dedicato per rendere omaggio ai combattenti che cinquant’anni fa furono protagonisti di un’impresa internazionalista senza precedenti in cui persero la vita per un mondo migliore.
In questo spazio del nostro sito web pubblicheremo una serie documentaristica di 21 capitoli, intitolata Semillas del Ñacahuasú, sui combattenti boliviani che formarono parte del distaccamento del Comandante Ernesto Che Guevara. Queste testimonianze per la prima volta sono messe a disposizione del pubblico per gentile concessione degli investigatori cubani Adys Cupull e Froilán González che, insieme a due dei loro figli, Leandro e Liván González Cupull, hanno prodotto e assessorato documentari che approfondiscono aspetti della memoria storica dell’America Latina.
I singoli capitoli permettono di investigare le identità dei 29 combattenti boliviani che, insieme a 16 cubani e 3 peruviani, fecero parte del distaccamento della guerriglia in Bolivia e furono protagonisti di una delle imprese più gloriose nel lungo processo storico di lotta per l’indipendenza del continente Latinoamericano.
Questo omaggio di Radio Habana Cuba ai combattenti caduti nel paese andino cinquant’anni fa si realizzerà presentando nella nostra pagina web, durante tutto il 2017, ogni singolo documentario, capitolo dopo capitolo, in coincidenza con l’anniversario della nascita o della morte di ciascun combattente boliviano. Saranno poste a disposizione del pubblico anche le schede biografiche redatte dagli investigatori storici per il lavoro Semillas del Ñacahuasú.
Le nuove informazioni ed i dati fino ad ora sconosciuti che gli autori hanno potuto raccogliere e riorganizzare in schede biografiche e testimonianze documentaristiche fanno di Semillas del Ñacahuasú uno strumento unico per approfondire la personalità di ognuno di questi combattenti caduti per la liberazione della Bolivia e di tutta l’America Latina. (info Enrica Matricoti)

Omaggi al Comandante in Capo nel cimitero Santa Ifigenia

Yudis García Delis, amministratrice del camposanto, ha detto che coloro che lavorano lì, custodiscono con amore e gelosia i resti dell’eterno leader e ogni giorno s’impegnano a realizzare meglio il loro compito, per essere degni del privilegio di custodirlo.

Autore: Granma | internet@granma.cu 9 gennaio 2017
Cimitero di Santa Ifigenia Photo: Eduardo Palomares
Santiago di Cuba – È trascorso solo un mese da quando le ceneri del Comandate in Capo, Fidel Castro, sono state poste nella pietra di granito del cimitero patrimoniale Santa Ifigenia di questa città, e già circa 70.000 persone di Cuba e del mondo gli hanno reso un omaggio di rispetto.
Yudis García Delis, amministratrice del camposanto, ha detto alla ACN che coloro che lavorano lì, custodiscono con amore e gelosia i resti dell’eterno leader e ogni giorno s’impegnano a realizzare meglio il loro compito, per essere degni del privilegio di custodirlo.
“Non dimenticherò mai i volti di dolore dei lavoratori del centro che hanno posto tutto il loro impegno nell’organizzazione della semplice cerimonia d’inumazione e quelli delle molte persone che vengono, una media di 2.000 al giorno”, ha aggiunto.
Poi ha ricordato le visite dei centri di lavoro e di studio, dei sindacati, dei nuclei del Partito Comunista di Cuba, militanti dei comitati di base dell’Unione dei Giovani Comunisti e membri del suo Burò Nazionale; i dirigenti del governo, i combattenti delle Forze Armate Rivoluzionarie e del Ministero degli Interni.
Nel suo ufficio ha un disegno del bambino Marcos Rubier Quiñones, di Las Tunas, che ha scritto con caratteri da bambino *Viva Fidel* e non mancano le poesie di un popolo alfabetizzato e colto, che lo ringrazia, come ha detto Rolando Zaldívar, un handicappato fisico.
Si leggono le frasi di *Hasta Siempre Comandante* e *Yo soy Fidel*, scritte da cubani e stranieri, bandiere e simboli di Guatemala, Messico, Giappone e Italia.
C’è anche la sciarpa di un principe dell’Arabia Saudita che aveva promesso di non tagliarsi più la barba sino a quando non avesse visto la tomba di Fidel, cosa che ha realizzato all’inizio di gennaio.
“Presidenti, ambasciatori e personalità del mondo sono venuti a rendergli omaggio. Tra loro Le Minh Tri, direttore generale della Procura Popolare Suprema della Repubblica Socialista del Vietnam, il signor Pierre Samot, sindaco della città della Martinica di Le Lamentin”, ha detto Yudis.
Nicolás Maduro, presidente de la Repubblica Bolivariana del Venezuela, ha scritto nel libro d’onore: “Con fervore rivoluzionario siamo venuti a rendere omaggio al padre di tutti i rivoluzionari di Nuestra America e del mondo: Fidel!”
(Info ACN / Traduzione GM - Granma Int.)


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