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La VOCE ANNO XIX N°6 | febbraio 2017 | PAGINA 4 - 16 |
La Corea democratica riavvia la produzione di plutonio![]() La Corea democratica ha riavviato il reattore per la produzione di plutonio presso limpianto nucleare di Yongbyon. "Immagini del 22 gennaio mostrano una scia dacqua (probabilmente calda) originata dallimpianto di raffreddamento ad acqua del reattore, indicazione che il reattore è molto probabilmente in funzione", secondo il sito 38 North. "Attualmente il fiume è ghiacciato, eccetto dove questacqua entra. La correnti trascinano questa traccia mista a valle, apparendo come una scia dacqua priva di ghiaccio. Non potendo misurare la temperatura dellacqua o del flusso dacqua dal reattore, non è possibile stimare a quale potenza il reattore sia in funzione, anche se può essere notevole", afferma il sito. Immagini dinizio del mese mostravano barre di combustibile esaurito scaricate per essere rigenerate per il plutonio, ulteriore indicazione che Pyongyang si prepara a riavviare il reattore da 5 megawatt moderato a grafite e raffreddato a gas, attivato nel 1986 apparentemente per produrre energia elettrica, ma che produce anche plutonio per scopi militari. Le barre di combustibile esaurito possono essere ritrattate per ottenere abbastanza plutonio per produrre una bomba nucleare allanno, secondo Yonhap. La Corea democratica ha condotto il suo primo test nucleare nel 2006 e il quarto e quinto lanno scorso. Traduzione di Alessandro Lattanzio SitoAurora - AuroraSito ![]() USA, l’intelligence valuta le chance di Russia e Cina di sopravvivere ad attacco nucleareLe agenzie d’intelligence statunitensi e lo United States Strategic Comman stanno lavorando ad una nuova valutazione della capacità che avrebbero le autorità di Russia e Cina di sopravvivere ad un attacco nucleare e continuare ad operare. Lo riferisce Bloomberg. La ricerca è stata avviata su richiesta del Congresso prima dellinsediamento di Donald Trump. Liniziativa ha trovato lappoggio della maggioranza sia dei Repubblicani che dei democratici. Alla base ci sarebbero la sfiducia verso le autorità russe e la preoccupazione per la costante crescita della potenza militare cinese. Bloomberg nota che il Director of National Intelligence lo USStratcom stanno valutando le possibilità dei due paesi dopo un ipotetico attacco nucleare. Lanalisi contempla anche "la posizione e la descrizione delle comunicazioni sotterranee dimportanza politica e militare". ![]() “Unalleanza sul modello NATO tra Cina e Russia fermerà gli USA”Mosca e Pechino dovrebbero pensare alla creazione di unalleanza militare. Questo parere è stato espresso mercoledì 25 gennaio dallammiraglio Vladimir Komoedov nellultima convocazione della commissione Difesa della Duma. "E tempo per la Russia e la Cina di trovare qualche accordo. Se non miglioreranno le relazioni con gli Stati Uniti, allora forse varrà la pena anche di pensare ad unalleanza militare," — ha detto Komoedov. Lammiraglio ha ricordato che lex presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha catalogato la Russia e la Cina come i principali avversari dellAmerica. |
Se la Cina e la Russia creeranno un blocco militare, "tutto andrà a posto", ritiene Komoedov. I segnali per cui Pechino è pronta a prendere in considerazione la convergenza con Mosca ci sono già. Lo scorso luglio, il presidente cinese Xi Jinping, parlando nel corso della riunione dedicata al 95° anniversario della fondazione del Partito Comunista Cinese, ha detto: "Il mondo è sullorlo di un cambiamento radicale. Vediamo come lUnione Europea stia gradualmente crollando e il tracollo delleconomia statunitense: ne uscirà un nuovo ordine mondiale. Quindi non sarà mai più come prima, in 10 anni avremo un nuovo ordine mondiale in cui il fulcro sarà lunione di Cina e Russia". Alcuni esperti ritengono che il capo di Stato cinese offra a Mosca di passare da unalleanza economica e politica ad una politico-militare, in grado di prendere liniziativa nel caso del crollo dellordine mondiale esistente. La stretta cooperazione militare con la Cina, come dimostra lesperienza dellUnione Sovietica, è del tutto possibile. Basti ricordare che, dopo la conclusione del Trattato di amicizia, alleanza e assistenza reciproca tra la Cina e lURSS del 14 febbraio 1950, i tecnici sovietici attivamente avevano contribuito alla nascita dellindustria missilistica cinese. Nel 1957 su decisione del governo sovietico la Cina aveva ottenuto la licenza per la produzione e la documentazione completa dei missili tattici sovietici P-2 ed aveva ricevuto in regalo il modello R-5M del primo razzo sovietico in grado di trasportare una testata nucleare. Tuttavia non è stato possibile creare unalleanza militare a tutti gli effetti tra lUnione Sovietica e la Cina. Per le differenze ideologiche durante la Rivoluzione Culturale in Cina e dopo la Primavera di Praga del 1968, quando le autorità cinesi avevano accusato lUnione Sovietica di aver intrapreso la via "dellimperialismo socialista", i rapporti tra Mosca e Pechino erano peggiorati. La vicenda si era conclusa con delle tensioni lungo i confini. Questa situazione è stata immediatamente sfruttata dagli americani: allinizio degli anni 70 era volato in Cina per una missione segreta lallora consigliere per la sicurezza nazionale Henry Kissinger, che aveva concordato con il premier cinese Zhou Enlai il ravvicinamento ta i due Paesi. Ma da allora la situazione è cambiata radicalmente. Può irrompere ora unalleanza militare tra Russia e Cina? "Nel breve termine la creazione di unalleanza politico-militare tra Russia e Cina è quasi impossibile, — ritiene il vice direttore del centro dinformazioni analitiche dellIstituto russo di ricerche strategiche Sergey Ermakov. — Ci sono troppi fattori che non possono essere calcolati in questo scenario e che possono cambiare radicalmente il quadro geopolitico del mondo. Una più rigida e formalizzata unalleanza tra Cina e Russia sul modello della NATO colpisce gli interessi di tutti i protagonisti della scena internazionale, compresi gli Stati Uniti, lIndia, lIran e lEuropa. Se nascerà unalleanza militare russo-cinese, lintero sistema attuale delle relazioni internazionali dovrà essere ricostruito. Sì, questo sistema è sempre più spesso oggetto di critiche, lo stesso Donald Trump afferma che lONU non è moderna. Ma il problema è che nessuno è riuscito a proporre unalternativa alle istituzioni esistenti. Lalleanza militare tra Russia e Cina, anche puramente difensiva, distruggerebbe il sistema esistente, dal momento che sarà percepita come una sfida. Tutti vedono perfettamente cosa sia diventata la NATO, originariamente concepita come unalleanza per la difesa collettiva. Gli Stati Uniti e il Giappone non saranno entusiasti, per usare un eufemismo, in caso di riavvicinamento militare e politico tra Russia e Cina. Occorre prendere in considerazione il punto fondamentale: lalleanza militare deve sempre avere un nuovo obiettivo strategico e affrontare le nuove sfide strategiche. Questo obiettivo può essere solo una trasformazione radicale dellordine mondiale esistente. E un grande interrogativo quanto il Cremlino sia pronto ad abbandonare la strategia di adattamento nel sistema esistente e puntare su qualcosa di più grande." Continua il braccio di ferro tra Trump e la CinaLa Cina ha risposto al presidente americano neoeletto Donald Trump relativamente al principio politico della "sola Cina", sostenendo che una revisione è impossibile. In precedenza Trump in unintervista col Wall Street Journal aveva dichiarato di essere pronto a "discutere" la politica di "una sola Cina". "Nel mondo esiste una sola Cina, Taiwan è una parte inalienabile del territorio cinese, il governo della Repubblica Popolare Cinese è lunico governo legittimo che rappresenta la Cina. Si tratta di un fatto riconosciuto in tutto il mondo che nessuno può cambiare," — ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Liu Kang, le cui parole sono riportate sul sito del dicastero della diplomazia di Pechino. Liu Kang ha sottolineato che il principio di "una sola Cina" è la base politica delle relazioni sino-americane e "non è soggetto a revisione." "Esortiamo la parte americana a riconoscere lalta delicatezza della questione di Taiwan e rispettare rigorosamente la politica del "principio di una sola Cina", osservare le 3 dichiarazioni di Cina e Stati Uniti e gestire correttamente la questione di Taiwan, in modo da non creare effetti negativi per lo sviluppo sano e stabile delle relazioni sino-americane, così come non provocare effetti negativi nella cooperazione bilaterale in settori importanti," — ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri. Le 3 dichiarazioni congiunte di Cina e Stati Uniti sono state firmate nel 1972, 1978 e 1982. In esse si riconosce da parte degli Stati Uniti il principio di "una sola Cina", la rottura delle relazioni diplomatiche con Taiwan e limpegno di Washington a ridurre gradualmente le forniture di armi a Taipei. In precedenza Trump aveva stravolto il protocollo, accettando la telefonata del capo dellamministrazione di Taiwan. Pechino ha sempre condannato ogni contatto dei leader stranieri con le autorità di Taiwan. Le relazioni tra Pechino e Washington stanno attraversando un periodo difficile e pieno di incertezze. Mercoledì scorso il candidato alla guida del Dipartimento di Stato dellamministrazione Trump Rex Tillerson aveva dichiarato che gli Stati Uniti dovrebbero inviare alla Cina un "segnale chiaro" sullinammissibilità delle sue azioni sulle isole contese nel Mar Cinese Meridionale. Ha inoltre definito "illegale" la costruzione delle isole artificiali in questa regione di mare. Pechino ha risposto di agire nel rispetto delle leggi allinterno della sua sovranità territoriale. |
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