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La VOCE 1712 |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XX N°4 | dicembre 2017 | PAGINA 3 - 19 |
Segue da Pag.18: CUBA Sui presunti attacchi acustici. Le ragioni di Cuba. Gli scambi sono avvenuti in un clima costruttivo e professionale nel quale la parte statunitense ha espresso la sua intenzione di cooperare in forma più concreta nell’investigazione dei presunti incidenti. I membri della delegazione degli Stati Uniti hanno detto che non disponevano di prove che permettevano di confermare che quegli attacchi erano avvenuti, e avevano sostenuto l’inesistenza di ipotesi sull’origine di danni alla salute riferita dai loro diplomatici.
La stessa portavoce del Dipartimento di Stato, Heather Nauert, ha riconosciuto pubblicamente che il suo governo non ha potuto determinare la causa o un colpevole dei presunti fatti sonori. Gli investigatori hanno segnalato che non scartano la possibilità che i sintomi dichiarati dai diplomatici sono stati provocati da altre cause estranee ai detti attacchi acustici e per questo continuano le investigazioni. Inoltre hanno riconosciuto il ruolo svolto da Cuba nel processo investigativo. Il Tenente Colonello Estrada Portales ha terminato dicendo che: «Negli scambi con i funzionari degli USA è stato riconosciuto che Cuba non ha alcuna responsabilità nell’esecuzione degli attacchi che loro stanno denunciando. Hanno anche riconosciuto che Cuba è un luogo dove storicamente hanno realizzato la loro attività diplomatica in maniera tranquilla e protetta e che il nostro paese ha sempre garantito le misure necessarie per lo svolgimento di questo lavoro ai funzionari dell’ambasciata degli Stati Uniti.
CONCLUSIONI PARZIALI DELL’INVESTIGAZIONE
Le autorità cubane hanno applicato tutte le possibilità investigative in base alle informazioni apportate da parte statunitense.
• È stata dimostrata l’inesistenza di prove che indichino che sono avvenuti i detti attacchi acustici;
• Non sono stati identificati nemmeno possibili autori o persone con motivazioni, intenzioni o mezzi per eseguire questo tipo di azioni. Nel lavoro realizzato dal gruppo degli investigatori cubani e nell’informazione apportata dai funzionari statunitensi non è stato stabilita la partecipazione di persone o di mezzi sospetti nei luoghi dove sono avvenuti i presunti fatti, e nemmeno nelle aree circostanti.
• Il gruppo medico e gli esperti cubani, dopo l’analisi técnica e le perizie sulle mostre sonore consegnate dagli Stati Uniti, hanno certificato che è impossibile che queste abbiano provocato i danni alla salute descritti dai diplomatici.
Pie de foto: La dottoressa Yamile González Sánchez, a capo del dipartimento nel Centro di Epimediologia e Salute Ambientale, e il dottore in Scienze Fisiche, Carlos Barceló Pérez, realizzano misurazioni del rumore ambientale in ore della notte.
LA MANIPOLAZIONE POLITICA La politicizzazione di questo tema, evidenziata dalle recenti decisioni del governo statunitense di ridurre al minimo il suo personale diplomatico in Cuba, sollecitando la partenza di 15 funzionari dell’Ambasciata cubana a Washington, senza che sia stato sostenuto da evidenze nè risultati dell’investigazione in corso, beneficia solo un ridotto gruppo dell’estrema destra anticubana,capeggiata dal senatore Marco Rubio, che persiste a mantenere la politica ostile contro l’Isola, a detrimento dei genuini interessi nazionali degli Stati Uniti e del loro popolo che hanno dato mostre d’ appoggio alla normalità delle relazioni tra i due paesi. Rubio, che si oppone a qualsiasi avvicinamento con L’Avana ha inviato di recente con altri quattro senatori, una lettera al Segretario di Stato, Rex Tillerson, nella quale chiede l’espulsione di tutti i diplomatici cubani da Washington e l’eventuale chiusura dell’ambasciata di questo paese in Cuba, come rappresaglia ai presunti “attacchi acustici». La decisione di ridurre il personale diplomatico statunitense in Cuba ha generato la condanna di Bárbara Stephenson, presidente dell’Associazione Statunitense del Servizio Estero, sindacato che rappresenta i diplomatici nordamericani e raggruppa 16.000 iscritti. La funzionaria ha detto che i problemi di salute indicati non giustificano una ritirata a grande scala. Questa posizione è stata sostenuta da importanti personalità e politici statunitensi che hanno definito eccessiva e sbagliata la reazione della Casa Bianca. Inoltre hanno coinciso che questo significava un ritorno alle politiche fallite della Guerra Fredda e che rispondeva agli interessi di alcuni individui per interrompere il processo per la normalità. L’implementazione delle citate misure, con altre come la sospensione a tempo indefinito delle riunioni bilaterali nell’Isola, la visita a Cuba delle delegazioni ufficiali, le restrizioni nell’emissione dei visti consolato degli Stati Uniti a L’Avana e l’allerta ai viaggiatori statunitensi perché non visitino Cuba, costituiscono un passo indietro nelle relazioni bilaterali, perché pregiudicano gli scambi e la cooperazione in diverse aree d’interesse comune, specialmente nei limitati vincoli economici e nelle aree migratorie. Questa situazione originata da interessi politici, ha messo in pericolo la preservazione della sicurezza nazionale dei due paesi, perchè si danneggerebbero gli accordi in materia migratoria e d’applicazione e rispetto della legge, con impatto diretto nell’affrontare delitti multinazionali come terrorismo, narcotraffico, ciber attacchi, traffico di persone, tra l’altro. In tutta la storia rivoluzionaria è stato dimostrato che Cuba realizza con rigore e serietà i suoi obblighi internazionali, includendo la protezione di tutti i diplomatici, senza eccezioni. Inoltre, universalmente si riconosce Cuba come una destinazione sicura. Un’analisi dell’impresa Data World, pubblicata agli inizi dell’aprile del 2017, basata nelle avvertenze dei viaggi emesse dal Dipartimento di Stato durante gli ultimi sette anni ha rivelato che Cuba è uno dei paesi con la maggior sicurezza per il turismo statunitense. In questo periodo, il Dipartimento di Stato non ha inviato alcun avviso di sicurezza all’Isola, nè l’ha inserita tra le 15 nazioni più pericolose per l’integrità fisica dei suoi cittadini. |
Negli ultimi due anni partendo dall’inizio del processo di normalizzazione delle relazioni, si è incrementato il numero dei visitatori nordamericani a Cuba, e solo quest’anno è stato registrato circa mezzo milione di turisti, senza contare i viaggi dei cubani residenti in questo paese, che sono 320.000 circa. L’isola non aggredirebbe mai e non permetterebbe mai l’uso del suo territorio per danneggiare diplomatici o cittadini statunitensi o di altri paesi del mondo. Senza dubbio però sono stati perpetrati 150 attentati contro missioni diplomatiche e contro entità cubane in 20 paesi. Tra questi s’include quello all’ambasciata cubana presso le Nazioni Unite e l’allora sezione d’interesse di Cuba a Washington. Quelle azioni di terrorismo eseguite da gruppi radicati in territorio statunitense hanno lasciato il saldo considerevole di funzionari morti o feriti; tra queste spicca il caso di Félix García Rodríguez, assassinato l’11 settembre del 1981 nella città di Nuova York. Dal trionfo della Rivoluzione cubana l’Isola è stata bersaglio diretto di costanti aggressioni di ogni genere, auspicate dalle differenti amministrazioni statunitensi che hanno praticato il terrorismo di Stato. I sabotaggi al vapore La Coubre e al negozio El Encanto, l’attacco mercenario di Playa Girón, l’esplosione di un aereo civile cubano in volo e le bombe in differenti hotels e centroi turistici del paese, tra le molte altre aggressioni, hanno marcato la sofferenza di tutto un popolo con un saldo di 3 478 vittime e 2.099 mutilati. Nonostante queste aggressioni permanenti contro il popolo cubano, la Rivoluzione ha mantenuto come principio il rispetto dell’integrità fisica e morale di tutti gli esseri umani. Com’è stato reiterato in varie occasioni, Cuba ha la volontà di continuare i negoziati nei temi bilaterali con gli Stati Uniti sulla base dell’uguaglianza e l’assoluto rispetto della nostra sovranità e indipendenza. Cuba e gli Stati Uniti possono cooperare e convivere in maniera civile nonostante le profonde differenze e promuovere i benefici per tutti e due i popoli. 26 – 10 - 2017
Traduzione di Gioia Minuti, Granma italiano Da Parigi, i cubani rendono un omaggio emotivo a Fidel CastroNellatto, il responsabile degli affari della missione diplomatica, Nelson Tamayo, ha dato il benvenuto ai numerosi assistenti e ricordò “limpatto che ebbe la notizia del decesso del Comandante - accaduta il 25 novembre 2016 - per tutti quelli che ci trovavamo compiendo compiti all’estero”. Tamayo ha ricordato che da questa nazione europea i cubani si unirono nel dolore per la partenza fisica di Fidel, in giornate di molta emotività condivisa. Nellomaggio è intervenuta anche la consigliera economico-commerciale dellambasciata, Saili Prieto, che ha sottolineato limpronta lasciata dal leader rivoluzionario. Per chiudere lincontro, bambini ed adolescenti hanno dedicato alcuni versi al leader cubano ed hanno collocato fiori davanti alla sua immagine con la promessa di essere fedeli al suo lascito, come hanno affermato. Ig/lmg Sottolineano in Venezuela la figura di Fidel e la sua impronta rivoluzionariaIn un editoriale, lAgenzia Venezuelana di Notizie (AVN) ha sottolineato la consacrazione del comandante cubano nella lotta per la pace mondiale, la giustizia sociale e lautodeterminazione dei popoli. Ha ricordato che i paesi del mondo considerano Fidel come un leader storico che ha lottato contro lingiustizia sociale e dellimperialismo. Ha ricordato le sue origini nel suo oriundo Biran, i suoi primi anni dellinfanzia, come la sua formazione accademica dalla scuola pubblica del suo paese natale, fino alla sua formazione rivoluzionaria nellUniversità de LAvana, dove ottenne il titolo di dottore in Diritto Civile e Laureato in Diritto Diplomatico. Il mezzo informativo ha messo speciale enfasi nelle azioni che ha diretto Fidel durante la sua lotta contro la dittatura di Fulgencio Batista, lassalto il 26 luglio 1953 alle Caserme Moncada, a Santiago di Cuba, e Carlos Manuel de Cespedes a Bayamo. Durante gli anni della Rivoluzione ha spinto e diretto la lotta del popolo cubano per il consolidamento del processo rivoluzionario, il suo sviluppo verso il socialismo, lunità delle forze rivoluzionarie e di tutto il popolo, le trasformazioni economiche e sociali del paese, ha sottolineato AVN. Ha anche segnalato gli sviluppi raggiunti da Cuba sotto la guida del comandante nelleducazione, nella salute, nello sport, nella cultura, nella scienza e nella difesa. Ig/lrd |
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