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In Serbia e Repubblica serba ricordato
il 14esimo anniversario della 
"Operazione Tempesta"


04. agosto 2009.


In Serbia e la Repubblica serba oggi si celebra il 14esimo  anniversario dell'attacco dell'esercito croato contro la Repubblica  Krajina e 13 comuni bosniaci. In questa operazione che è stata  denominata Tormenta, alla quale hanno partecipato le forze croate e  musulmane, sono stati uccisi 2.650 e sono stati cacciati 340 mila  serbi.

Nella Krajina sono stati uccisi 2 mila serbi e dal suo  territorio sono stati cacciati via 220 mila, mentre nella  continuazione dell'operazione in Bosnia ed Erzegovina, denominata  Maestral 95, le forze croate e il quinto corpo dell'esercito  musulmano hanno ammazzato 655 ed hanno costretto all'esilio 125 mila  serbi. L'aggressione contro la Krajina è stata effettuata nonostante  essa si trovasse sotto la protezione delle Nazioni Unite e la sua  delegazione il giorno precedente a Ginevra abbia accettato il piano Z-4 che prevedeva la sua reintegrazione nel sistema giuridico della  Croazia. La Croazia non è stata punita in alcun modo per questa più  massiccia pulizia etnica dopo la Seconda guerra mondiale.

SAVO ŠTRBAC: L'operazione Oluja ("Tempesta") ebbe le caratteristiche  dell'etnocidio

5 agosto 2009


In Croazia il 5 agosto si celebra come una festa nazionale, mentre in  Serbia si tengono liturgie per le numerose vittime dell'azione  militare-poliziesca "Oluja" (Tempesta) con cui, 14 anni fa, in  pochissimi giorni sono stati espulsi più di 220.000 Serbi dalla  Croazia. Savo Štrbac, direttore del centro "Veritas" per le  informazioni e documentazioni, da Belgrado, nella sua dichiarazione  per la Radio Internazionale della Serbia, ribadisce che quest'azione  non è stata soltanto un genocidio, ma ha avuto anche tutte le  caratteristiche di un etnocidio. Ne riferisce il giornalista Mladen  Bijelic.

Štrbac ci ricorda che l'esercito e la polizia croata, con l'aiuto  generoso della NATO e di parte della comunità internazionale, con  l'operazione "Tempesta" hanno compiuto un atto d'aggressione contro  la Srpska Krajina nonostante questa fosse sotto la "protezione" ONU.

Questa operazione, egli valuta, non ebbe soltanto le caratteristiche  del genocidio, ma si trattò di un etnocidio teso non soltanto  all'uccisione ed espulsione di un popolo, ma alla cancellazione di  tutte le tracce della sua esistenza in quelle zone, mediante la  distruzione della sua eredità storica, culturale e spirituale,  linguistica…

Durante l'operazione "Tempesta", la Croazia ha inviato più di 200.000  militari contro 230.000 Serbi, cita Šrbac. Durante la massiccia  pulizia etnica dei Serbi dai loro focolari secolari, sono stati uccise  o sono scomparse 1.922 persone, di cui 1.192 erano civili inermi (il  62 per cento, addirittura).

Tra loro, circa la metà erano di età  oltre sessant'anni. Tra le persone uccise 534 erano donne e 19  bambini, di cui nove più giovani di 14 anni, sottolinea Štrbac. Egli  afferma che di tutte queste persone disperse, è noto il destino di sole 813, mentre 1.109 risultano ancora come scomparse.

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