ORIGINE,
SVILUPPO E DIFFUSIONE DEL MAOISMO
L'epoca
in cui viviamo è un'epoca di grandi e repentini cambiamenti;
la crisi irreversibile del capitalismo
precipita sempre più ma il movimento comunista è
attualmente troppo debole per sferrare
l'offensiva finale e instaurare il socialismo, soprattutto nei paesi
imperialisti. È dunque doveroso
che i comunisti analizzino scientificamente e rivedano, alla luce
delle condizioni reali del Paese
in cui operano e del periodo storico nel quale ci troviamo, la teoria
rivoluzionaria che li ha sin qui
guidati. Il
grande dirigente, compagno Kim
Jong Il,
si accinse già negli anni '60 a uno studio sistematico edialettico
del marxismo-leninismo, allorquando guidò i membri
dell'Associazione dei Sociologi diCorea
nell'analisi di più di 30 opere di Marx, Engels e Lenin. La
conclusione, esposta nei suoidiscorsi
del 1966 ai sociologi, raccolti sotto il titolo Per
un'analisi e un bilancio corretti della storia
della precedente ideologia rivoluzionaria della classe operaia,
per quanto riguarda ilmarxismo
e il leninismo, è la seguente:
-
«Il
marxismo è […] una dottrina rivoluzionaria basata
sull'analisi dei rapporti sociali,economici
e di classe in Gran Bretagna, in Germania e in altri paesi
capitalisti sviluppati.
Pertanto, questa dottrina non fornisce soluzioni ai problemi teorici
e pratici della
rivoluzione e dell'edificazione nelle ex colonie e semicolonie, le
quali compongono
la schiacciante maggioranza delle nazioni sulla Terra. «
-
Il
leninismo si basava sull'analisi del contesto storico dell'era
imperialista e rifletteva le esigenze
della lotta rivoluzionaria in un paese nel periodo iniziale seguito
alla conquista del
potere da parte della classe operaia.
Lenin visse in un'epoca in cui
gli imperialisti esercitavano
un dominio incontrastato nel mondo e il primo Stato socialista era
appena nato».
È
del resto doveroso ricordare che i comunisti coreani hanno sempre
posto l'accento sull'aspetto principale
della precedente ideologia rivoluzionaria della classe operaia, e
cioè i suoi incancellabili meriti
storici. Nel suo capolavoro del 31 marzo 1982 intitolato Sull'idea
Juche,
egli espone come segue
i meriti storici del marxismo e del leninismo, mettendoli a paragone
con quelli del Juche:
-
«A
metà del XIX secolo Marx ed Engels introdussero il marxismo.
In
questo modo essi evidenziarono
la missione storica della classe operaia, apparsa sull'arena della
lotta, e la via
della liberazione che questa doveva seguire, stimolando così
la lotta contro il capitale
e inaugurando la nascita del movimento comunista internazionale.
Lenin sviluppò
il marxismo e introdusse il leninismo, conformemente alle nuove
condizioni storiche
in cui il capitalismo era entrato nella fase imperialista, ispirando
così la classe operaia
e il resto del popolo alla lotta per distruggere le fortezze
dell'imperialismo e conquistare
la libertà e l'emancipazione. Ciò segnò l'inizio
della transizione dal capitalismo
al socialismo.
- Il
nostro leader ha creato la grande idea Juche dopo aver acquisito una
profonda cognizione
delle esigenze della nuova era in cui le masse popolari oppresse ed
umiliate sono
divenute padrone del proprio destino.
Così egli ha sviluppato
la loro lotta per l'indipendenza
a uno stadio superiore e ha inaugurato l'epoca del Juche, una nuova
era nello
sviluppo della storia umana».
Da
queste giuste considerazioni noi ripartiamo oggi per l'analisi della
nuova fase del pensiero comunista,
sviluppatasi tra il leninismo e l'idea Juche, fase che il grande
dirigente non ha analizzato: il
maoismo. Il maoismo è la terza, superiore tappa del pensiero
comunista dopo il marxismo e il leninismo,
e ha anch'esso fornito risposte ai nuovi problemi che il marxismo e
il leninismo, per le ragioni
indicate dal grande compagno Kim
Jong Il,
non hanno affrontato.
Il
maoismo è sorto nel fuoco della rivoluzione cinese negli anni
'30 e '40 del secolo scorso, sotto la guida
di Mao Zedong, il massimo dirigente di questa rivoluzione. Mao Zedong
ha ereditato, difeso, arricchito
e sviluppato il marxismo-leninismo, portandolo a un nuovo e superiore
stadio di sviluppo; il
suo pensiero nacque come risposta alle esigenze della rivoluzione
cinese e al contesto in cui questa
iniziò e proseguì fino alla vittoria. Ne sono una
chiara prova le teorie della nuova democrazia e
dell'accerchiamento delle città partendo dalle campagne,
teorie formulate alla luce del fatto che la Cina,
paese enorme con vaste campagne, era all'epoca un paese semifeudale e
semicoloniale. Ne consegue,
logicamente, che noi comunisti dei paesi imperialisti non possiamo
rifarci a queste teorie e
tattiche, trovandoci ad operare in paesi e in un'epoca radicalmente
differenti dal paese e dall'epoca in
cui visse ed operò Mao Zedong. L'originalità
del maoismo e il suo carattere più avanzato rispetto al
marxismo e al leninismo emersero
in una certa fase dell'edificazione del socialismo in Cina e della
storia del movimento comunista
internazionale: quando i revisionisti moderni presero il potere in
URSS e in una serie di altri
paesi socialisti, Mao Zedong fu il primo a prendere posizione contro
di essi e a smascherarli su tutta
una serie di importanti questioni teoriche del marxismo-leninismo che
questi attaccavano, -distorcevano
e rinnegavano. Tra queste, il “culto della personalità”
e la “coesistenza pacifica”: i revisionisti
innalzarono la bandiera della “lotta al culto della
personalità” per infrangere l'unità del Partito
bolscevico, delle masse popolari sovietiche e del mondo intero
attorno a Stalin e poter realizzare
i loro progetti di restaurazione pacifica e graduale del capitalismo
nel primo paese socialista
del mondo; in politica estera, ciò si tradusse nel “nuovo
corso di coesistenza pacifica”, sostituendo
la promozione della rivoluzione mondiale con la competizione borghese
coi paesi capitalisti.
Queste “svolte” ebbero quale risultato l'indebolimento
progressivo del movimento comunista
internazionale e l'esaurimento della spinta propulsiva della
rivoluzione socialista. Contro questo
stato di cose i comunisti cinesi con Mao Zedong alla testa promossero
e lanciarono la Grande
Rivoluzione Culturale Proletaria nel 1966, anche per prevenire la
restaurazione del capitalismo
in Cina ad opera dei controrivoluzionari e degli individui
antipartito. Questo grandioso movimento
di massa fece sì che il maoismo, da mera applicazione del
marxismo-leninismo alla realtà
cinese, divenisse una teoria rivoluzionaria valida internazionalmente,
capace di ispirare alla lotta
e alla rivoluzione masse di milioni di uomini nel mondo anche negli
anni a venire. Le opere di Mao
Zedong furono tradotte in centinaia di lingue e pubblicate in ogni
paese, cosicché i popoli rivoluzionari
potessero studiarle più facilmente. Da questo studio alcuni
compagni hanno tratto la conclusione
che il maoismo ha apportato i seguenti contributi al pensiero
comunista:
-
La guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata;
-
Le rivoluzioni di nuova democrazia;
-
La lotta di classe nella società socialista;
-
La linea di massa;
-
La lotta tra le due linee nel partito;
-
Il partito comunista non è solo soggetto, ma anche oggetto
della rivoluzione socialista.
Questo
elenco vale soltanto in linea generale: ciò significa che non
tutti questi apporti sono utili e traducibili
in pratica in ogni situazione e in ogni paese senza alcuna
discriminante. Abbiamo citato prima
le rivoluzioni di nuova democrazia, che si attuano soltanto nei paesi
coloniali e semicoloniali retti
da sistemi feudali o semifeudali, non nei paesi imperialisti o
comunque a capitalismo avanzato. È
dunque inevitabile che, ai giorni nostri, il maoismo presenti dei
limiti storici, teorici ed organizzativi
che dobbiamo analizzare per superarli al fine di avanzare nella
costruzione della rivoluzione
mondiale partendo dai propri paesi: come hanno detto a più
riprese i grandi dirigenti coreani,
la rivoluzione mondiale al giorno d'oggi trionferà solo come
insieme di rivoluzioni nazionali.
Va dunque reso merito ai comunisti peruviani per aver scoperto e
proclamato il maoismo come
terza superiore tappa del pensiero comunista nel 1992, ma dobbiamo
procedere a un'analisi dell'epoca
in cui tale passo fu compiuto e ai passi da fare che i tempi odierni
ci richiedono.
1.
I limiti storici del maoismo e le soluzioni trovate dall'idea Juche
Nell'approcciarci
al maoismo dobbiamo rigettare due tendenze apparentemente contrarie
ma in realtà
complementari: una, di destra, tendente a sminuire gli apporti del
maoismo e denigrare, falsificare
e distorcere la realtà storica dell'edificazione del
socialismo in Cina sotto la guida di Mao Zedong;
la seconda, di “sinistra”, tendente a considerare il
maoismo in modo dogmatico come se nulla
nel mondo fosse cambiato dai tempi in cui visse e operò Mao
Zedong e ad innalzare ciecamente
la bandiera del maoismo come se il pensiero comunista fosse ancora
fermo all'epoca in cui
esso nacque, si sviluppò e si diffuse. Sono due tendenze
egualmente presenti, in forze, nel movimento
comunista dei paesi imperialisti ed impediscono alla rivoluzione
socialista di avanzare e al
movimento comunista stesso di rinascere e rafforzarsi. Mao
Zedong visse nel periodo in cui l'imperialismo, dopo aver superato la
sua prima crisi generale per
sovrapproduzione assoluta di capitale attraverso due guerre mondiali,
conobbe un periodo di ripresa
ed espansione che terminò solo nell'ultimo periodo della sua
vita. In quel periodo il movimento
comunista era forte ed avanzava di vittoria in vittoria a livello
mondiale, da Cuba al Vietnam
passando per l'Algeria, ed anche nei paesi capitalisti le masse
lavoratrici ottenevano nuove conquiste
e nuovi diritti sotto la guida dei comunisti, che pure presentava
molti limiti dovuti al predominare,
nei partiti comunisti, dei revisionisti moderni. Quando
Mao Zedong morì, nel 1976, il campo socialista, seppure già
incamminato sulla via della restaurazione
pacifica e graduale del capitalismo, era ancora interamente in piedi.
Pertanto il maoismo
non ha potuto fornire risposte alle questioni relative al crollo di
quel campo tra la fine degli
anni '80 e l'inizio dei '90 e al conseguente indebolimento del
movimento comunista in tutti i paesi
del mondo. Infatti, la tesi più volte rilanciata dai comunisti
cinesi al tempo della Grande Rivoluzione
Culturale Proletaria secondo cui il maoismo «è il
marxismo-leninismo dell'epoca in cui l'imperialismo
va incontro alla disfatta totale e il socialismo avanza verso la
vittoria in tutto il mondo»
si è rivelata errata alla luce dei fatti e della storia: tra
il 1989 e il 1992 ha “vinto” il capitalismo,
non il socialismo. Ciò dimostra altresì che il maoismo,
non essendo una teoria nuova ed
originale come il Juche, presenta gli stessi limiti storici e teorici
del marxismo-leninismo correttamente
analizzati dal grande compagno Potete trovare La VOCE di GENNAIO 2019 direttamente al seguente link:
https://www.gamadilavoce.it/lavoce/2019/gennaio/Madre/1.html
Oppure per le pubblicazioni precedenti potete seguire il link: https://www.gamadilavoce.it/lavoce.htm e poi selezionare il mese desiderato e cliccare sul pulsante a fianco con la scritta VAI
Sapete gia` che trovate il nostro sito al link: https://www.gamadilavoce.it/ e il nostro gruppo su http://groups.yahoo.com/group/vocedelgamadi/ per tutte le altre notizie.
CHI VUOLE SOSTENERE IL G.A.MA.DI. E LE SUE PUBBLICAZIONI PUO' INVIARE UN VAGLIA POSTALE AL NOSTRO TESORIERE IVAN (Ivanpavic@libero.it PER INFO)
Direttore responsabile: Roberto Gessi
Leggete sui nostri facebooks in diretta, giorno per giorno, i preziosissimi interventi di Miriam:
https://www.facebook.com/groups/196243237603194/ per il Comitato italiano Kim Jong Il
https://www.facebook.com/organizzazioneculturale/ è il facebook del G.A.MA.DI.
https://twitter.com/miriamgamadi @miriamgamadi è il Twitt di Miriam
Roberto Gessi
Ci fa piacere ricordare un anno di lavoro su fb di Linda Galassi, che ha contribuito a aumentare considerevolmente sia le visualizzazioni sulle pagine della Corea Popolare che del G.A.MA.DI. con gli articoli di Miriam e Mario, sia di attrarre nuovi simpatizzanti che hanno chiesto di ricevere il nostro mensile La VOCE. I numeri raggiunti nel 2018 sono molto importanti per noi, arrivando a superare i 16000 lettori su fb e a raddoppiare i lettori del mensile, che sfiorano ormai le 1000 unità. Abbiamo moltissimi commenti positivi su questi social network. Grazie Linda.
L'Editoriale
In questo numero vantiamo la presenza di articoli molto interessanti di Miriam Pellegrini Ferri, di Roberto Gessi, di Alfonso Pecoraro Scanio, di Angelo d'Orsi, di Fabio Massimo Parenti, di Reuters, di Manlio Dinucci , di Kemal Okuyan, di Giacomo Russo Spena, di Dario Fo, di Carlo Formenti, di Matteo Mameli e Lorenzi Del Savio, di Monica Lanfranco, di Alessandro Ferrara, di Spartaco Ferri, di Aldo Masullo, di Kcna, di Song Jong Ho PT, di Choe Yong Nam PT, di Askanews, di Enrico Vigna, di Sputnik, di Rodong News Team, di di solidnet.org, di Fidel Castro Ruz, di Alina M. Lotti, di Granma, di Ig/wmr , di Ig/arc, di Waldo Mendiluza, di Gabriela Avila Gomez, di Rajko Blagojević, di Giorgio Fruscione, Patrizia Cecconi, di Sam Hamad, di Sam Hamad, di Stefano Tardi , di Fabrizio Poggi, di RT, di The Wall Street Journal, di AGV , di Antonio De Martini , di Hispantv, di RT, di Giorgio Lonardi, di Piotr, di Mario Albanesi, di Paul Craig Roberts, di Nafeez Ahmed, di Giorgio Fruscione, di Monica Lanfranco, di Patrick Barkham, di Riccardo Fortuna, di Monica Ferri.
Il calendario di Spartaco attende volonterosi aggiornamenti al solito link. Il calendario è stato fatto con excel proprio per dare a tutti la possibilità di ampliarlo e di tenerlo aggiornato inviandomelo con le modifiche proposte al solito indirizzo e.mail r.gessi@tiscali.it. Ora si può visionare e aggiornare anche in formato .doc per chi preferisca utilizzare questo formato. Questo calendario sarà un link fisso della prima pagina e potrà anche servirmi di spunto per nuovi articoli in occasione delle ricorrenze. Grazie, come sempre a tutti per la collaborazione.
Trovate il Calendario del mese aggiornato a pag.10.
La lista delle fonti consultate è aumentata ancora e l'ho linkata per comodità di consultazione. Gli appelli di reciprocità hanno dato pochi risultati, ma rimane sempre in vigore su questa pagina, nello spirito di unire idealmente tutte le espressioni della sinistra e auspicabilmente ricreare poi uno spirito internazionalista (inizativa che per ora è stata per lo più disattesa: che sia un sintomo della disgregazione della sinistra in Italia? Speriamo veramente che le cose cambino: noi facciamo già tutto il possibile).
La VOCE si avvale dei contributi mensili:
dell'astrofisico, dott. Andrea Martocchia, noto anche per le sue preziose pubblicazioni storiche su aspetti meno conosciuti della resistenza in Italia, che cura l'intero inserto della Jugoslavia e una pagina dell'inserto della Scienza;
dell'ingegner Vincenzo Brandi, ricercatore chimico dell'ENEA, che cura l'editoriale dell'inserto della Scienza e la pagina successiva che attualmente ospita una sua ricostruzione della storia del pensiero.
del pittore Riccardo Fortuna, allievo di Riccardo Battaglia, laureato in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, pubblica volumi e opuscoli artistici per le scuole, si occupa dellarte in contesti di handicaps, scenografo e sceno-tecnico, vignettista e fumettista, che cura le quattro pagine dell'inserto artistico; e
della formidabile attrice, regista e insegnante di teatro, Monica Ferri, direttrice artistica del Teatro San Giustino e dell'associazione culturale "Signori, chi è di scena!" dal 2009, con oltre cinquanta allestimenti teatrali, ricoprendo ruoli classici, ruoli brillanti e comici, commedie musicali, presente in 52 puntate del programma televisivo "Che fine ha fatto Carmen San Diego" per Rai 2, inoltre doppiatrice, dialoghista e direttrice di doppiaggio di film e telefilm, di cui ospitiamo le iniziative culturali.
Occasionalmente ospitiamo articoli e commenti:
della nostra presidente, Miriam Pellegrini Ferri, già partigiana di Giustizia e Libertà;
del giornalista Mario Albanesi, con i suoi preziosissimi video su Youtube;
di importanti inserzionisti di altre testate in tema con i nostri inserti.
Primo Piano
MADRE
1 Editoriale
2 La VOCE non è l'unica espressione del G.A.MA.DI. (Gruppo Atei Materialisti Dialettici) e del C.I.S.I.S. (Comitato Italiano Songun Indipendenza Sovranità)
2 BUON ANNO 2019 di Miriam Pellegrini Ferri
2 Osare lottare! Osare vincere! di Roberto Gessi
3 Estratto dei Twitt di Miriam
3 Miriam su Facebook
3 Cop 26 del 2020 in Italia, lo chiedono gli italiani. Per un governo in prima linea contro i cambiamenti climatici di Alfonso Pecoraro Scanio
3 Parigi: la rivoluzione in marcia? di Angelo d'Orsi
4 Come la Cina combatte (con successo) contro la povertà. Il caso dello Yunnan di Fabio Massimo Parenti
4 "Difendere la moneta nazionale": Cina e Giappone riducono le loro quote di obbligazioni statunitensi di Reuters
5 LA MINISTRA TRENTA IN MIMETICA PER LA «PACE» IN AFGHANISTAN di Manlio Dinucci
5 Gilet gialli - bandiere rosse di Kemal Okuyan
5 Solo il populismo (di sinistra) ci salverà di Giacomo Russo Spena
6 GLI USA SI PREPARANO ALLO SCONTRO CON RUSSIA E CINA di Manlio Dinucci
7 Milano antifascista in piazza
7 Dario Fo Sull'assassinio di Saltarelli di Dario Fo
8 Il conflitto sociale e la propaganda delle élite di Carlo Formenti
8 Darwin, Marx e il mondo globalizzato di Matteo Mameli e Lorenzi Del Savio
9 Autority femminista sull'informazione? Una proposta di Monica Lanfranco
9 Che cosa è la filosofia sociale? di Alessandro Ferrara
10 Calendario di Gennaio di Spartaco Ferri
11 AFRICA - AMERICA - CINA - EUROPA - ITALIA - MEDIO ORIENTE - RUSSIA - SCIENZA
12 L'intoccabile tocco della coscienza di sé
di Aldo Masullo
COREA
13 Visita al Kumsusan: il Palazzo del Sole
13 Il Giappone rimane immutato nell'ambizione di aggressione selvaggia oltremare
13 Il Ricordo del presidente Kim Jong Il
13 La riunione della memoria riflette l'anelito di Kim Jong Il
14 Il presidente Kim Jong Il presente nei titoli di tutto il mondo di Kcna
14 Kim Jong Il è ricordato all'estero di Kcna
14 L'indipendenza nazionale guadagna terreno in s. Corea di Song Jong Ho PT
14 Conflitti militari minacciosi di Choe Yong Nam PT
15 Il leader supremo Kim Jong Un riceve lettera dai coreani in Cina di Kcna
15 Il lavoro del presidente Kim Jong Il è stato pubblicato in Russia di Kcna
15 Stati Uniti denunciati per aver disturbato il miglioramento delle relazioni inter-coreane
15 Ri Yong Ho incontra un nuovo ambasciatore vietnamita di Kcna
15 Sud e Nordcorea presenteranno squadre comuni a Tokyo 2020
15 Mercoledì inaugurazione progetti ferrovie e vie tra Coree di Askanews
15 Corea Nord: Appello per l'undicesimo anniversario commemorativo della Riunione di unificazione nazionale di Enrico Vigna
16 Corea del Nord, Venezuela e Cuba: un'alleanza contro le ingerenze degli Stati Uniti? di Sputnik
16 I membri e i funzionari del sindacato delle donne visitano Hoeryong di Kcna
16 Giorno importante della DPRK osservato dagli organi svizzeri di Rodong News Team
16 20° IMCWP: Contributo del Partito del Lavoro di Corea di solidnet.org
CUBA
17 "Cuando el pueblo tiene el control.. di Fidel Castro Ruz
17 Brasile, la leader dell'opposizione Manuela D'Avila in Italia
18 FERMIAMO L'ILLEGALE «BLOQUEO» USA CONTRO CUBA di Ig/pgh
18 Fidel: artefice principale della collaborazione medica cubana nel mondo di Alina M. Lotti
18 L'assurda escalation degli Stati Uniti contro Cuba di Granma
19 Il Plenum del Comitato Centrale del Partito ha analizzato il Progetto di Costituzione della Repubblica di Cuba di Granma
19 Adeguate le norme giuridiche per il lavoro autonomo a Cuba di Granma
19 Il Tribunale Supremo ha approvato la candidatura di Evo Morales di Granma
19 Presidente cubano invita a difendere la Rivoluzione nelle reti sociali di Ig/wmr
19 Cancelliere iraniano condanna bellicismo israeliano ed indifferenza dell'Occidente di Ig/arc
20 Gli USA montano un nuovo show anti-cubano di Waldo Mendiluza
20 Cuba e Venezuela hanno firmato il piano annuale di cooperazione di Gabriela Avila Gomez
JUGOSLAVIA
21 Resoconto della iniziativa di chiusura del premio "Torre" 2018
22 SERBIA – SITUAZIONE ATTUALE di Rajko Blagojević
23 Cent'anni di Jugoslavia di Giorgio Fruscione
PALESTINA
25 Salma Karmi e la negazione del popolo palestinese
25 Andrea spiega il diritto al BDS
25 Ronnie: un ebreo antisionista che non piace agli israeliani
25 Lettera da Gaza, legge Patrizia Cecconi
25 Wasim Dahmash e l'identità della Palestina
25 Il saluto del Comune di Torino
25 Comitato per il boicottaggio: il magnate palestinese di 'Rawabi' Bashar Masri "deve terminare tutte le attività di normalizzazione con Israele"
27 I primi due episodi del film che la lobby israeliana non voleva fosse visto
28 Come Israele è diventato un punto di riferimento per i fascisti occidentali di Sam Hamad
28 Israele controllerà le coste europee? Israele controllerà le coste europee?
RUSSIA
29 Trump: Erdogan ha promesso di sradicare i resti dell'ISIS in Siria
29 Nel Regno Unito parlano della Terza Guerra mondiale con la Russia
29 Si è tenuta a Roma la XVI sessione del Consiglio Italo-Russo di Cooperazione Economica, Industriale e Finanziaria di Stefano Tardi
30 Russia: pericolo di guerra mondiale e conflitto sociale interno di Fabrizio Poggi
31 Per Mosca è opportuna la presenza del figlio di Gheddafi nel processo politico libico di Sputnik
31 La Russia non accetterà nessun ultimatum dagli Stati Uniti
31 Russia: la maggioranza dei cittadini rimpiange l'Unione Sovietica
31 Russia: "I caschi bianchi fanno parte del Fronte Al Nusra e le Nazioni Unite dovrebbero considerarli terroristi" di RT
31 WSJ: Stati Uniti invia una portaerei nucleare nel Golfo Persico per dimostrare il suo potere all'Iran di The Wall Street Journal
31 RUSSIA-UCRAINA, MOSCA: "KIEV NON NASCONDE PIÙ LE SUE INTENZIONI AGGRESSIVE" di AGV
32 SALOMON ON THE POTOMAC. IL PERICOLO SI AVVICINA di Antonio De Martini
32 La Russia applaude la decisione di alcuni paesi arabi di ristabilire i legami diplomatici con la Siria di Hispantv
32 Il bombardamento di Israele in Siria è stato effettuato "sotto la copertura di aerei civili" di RT
SCIENZA
33 LA POLEMICA TRA GIORGIO BIANCHI ED IL "FATTO" E LA LIBERTA' DI STAMPA di Vincenzo Brandi
34 LEGGI DELL'ELETTROCHIMICA; LINEE DI FORZA E CAMPI ELETTROMAGNETICI di Vincenzo Brandi
35 Scuola, laboratorio di secessione di Giorgio Lonardi
36 11-12 dicembre: Da Piazza Fontana a Strasburgo di Piotr
36 La "brava gente" di Piotr
37 Strasburgo, l'eurodeputato La Via: chi ha sparato è scappato in taxi di Vincenzo Brandi
37 "007 CON LICENZA..." di Mario Albanesi
37 Questa volta Salvini in Israele ha pisciato fuori dal vaso di Vincenzo Brandi
37 Il capitalismo ci sta uccidendo? di Paul Craig Roberts
38 Gli scienziati avvertono le Nazioni Unite dell'imminente fallimento del capitalismo di Nafeez Ahmed
39 MONICA LANFRANCO - Greta, 15 anni, accusa gli adulti di uccidere il futuro di Monica Lanfranco
39 "IL PRESIDENTE DEI RICCHI" di Mario Albanesi
39 'Siamo condannati': Mayer Hillman parla di una realtà climatica che nessun altro osa menzionare di Patrick Barkham
ARTE
41 Sopra e sotto il cielo di Riccardo Fortuna
42 Il topo e la Montagna di Riccardo Fortuna di Riccardo Fortuna
44 Iniziative culturali di Monica Ferri
Per consultare gli arretrati
https://www.gamadilavoce.it/lavoce.htm
Per cancellarsi dalla lista è sufficiente scrivere Cancella iscrizione a r.gessi@tiscali.it
Kim Jong Il ,
pur avendone superati alcuni e aver tentato
di superarne altri. Ad esempio, per quanto riguarda la questione del
“culto della personalità”,Mao
Zedong ristabilì la giusta concezione leninista del rapporto
tra il partito, i capi, le classi e le masse
ed ha anche presentato una teoria relativa a un tipo giusto e uno
sbagliato di culto della personalità,
nel 1958. È tuttavia un fatto che i revisionisti moderni hanno
potuto prendere il potere con
una linea incentrata sulla “lotta al culto della personalità”
perché il marxismo-leninismo non ha mai
risolto la questione della natura del leader e del suo ruolo nel
processo rivoluzionario (ritrovandosi
al riguardo soltanto un paragrafo dello scritto di Lenin
L'estremismo,
malattia infantile
del comunismo e
un articolo antirevisionista del Partito Comunista Cinese intitolato
Sulla questione
di Stalin,
datato 1963, il quale ribadisce i principi di quel paragrafo),
aspetto analizzato in dettaglio
solo dai comunisti coreani. È
quindi altrettanto evidente che Mao Zedong non ha potuto, per motivi
anagrafici, fornire un'analisi
teorica scientifica del perché i primi paesi socialisti si
sono dissolti; gli unici ad averlo fatto
in tutto il mondo sono stati i grandi compagni Kim Jong Il e
Kim Il Sung,
e ciò ha dato nuova
linfa e vitalità all'idea Juche, rendendola capace di
rispondere in modo giusto e rivoluzionario alle
sfide della nostra epoca. I
limiti del maoismo, allorquando non analizzati correttamente o
ignorati, si ripercuotono tutt'oggi in
varie forme e misure nei comunisti e nella loro concezione. Essi
assolutizzano il ruolo del revisionismo
moderno e lo indicano quale principale, se non unica, causa del
crollo dei primi paesi socialisti.
Si tratta di un'idea erronea e non corrispondente alla realtà:
se fosse realmente come dicono,
non si spiegherebbe come mai alcuni paesi socialisti guidati dai
revisionisti moderni siano sopravvissuti
al crollo del Muro di Berlino pur avendo fatto concessioni identiche
o quasi al capitalismo
rispetto a quelle che fecero altri paesi revisionisti che però
lo hanno visto restaurarsi totalmente
e sono passati nel campo dei vassalli dell'imperialismo. La ragione
principale è che i partiti
comunisti dei primi paesi socialisti non hanno fatto affidamento
sulla forza delle masse popolari,
né hanno risolto in maniera indipendente i problemi
dell'edificazione del socialismo che si presentavano,
ma hanno seguito ciecamente l'Unione Sovietica trascurando le loro
condizioni specifiche
col pretesto della “universalità dei principi
marxisti-leninisti”. Non hanno saputo dirigere adeguatamente
la trasformazione comunista della società e hanno lasciato che
si diffondessero le idee
borghesi e la cultura imperialista in seno alle masse, e
particolarmente alle nuove generazioni, col
risultato che la causa del socialismo ha sofferto molti rovesci, che
hanno condotto alla situazione
in cui ci troviamo oggi. Il revisionismo moderno, in quanto corrente
borghese, ha sfruttato
questo stato di cose già esistente e l'ha aggravato fino a
provocare la disgregazione del sistema
socialista stesso di quei paesi. Per questo si può dire che
esso sia una ragione di questa degenerazione,
ma non la sua causa principale.
Altri
limiti del maoismo si riscontrano nell'analisi dei suoi stessi
apporti, e particolarmente nel terzo e
nel quinto apporto dei sei suindicati: dall'esperienza del socialismo
in Cina e dal bilancio dell'edificazione
socialista in Unione Sovietica e in altri paesi socialisti, Mao
Zedong scoprì che la borghesia
si riproduce nelle istituzioni statali e nel partito comunista
stesso, e che il modo per combatterla
è la lotta tra le due linee al fine di smascherarla partendo
dalla sua ideologia e dalla sua concezione
del mondo, oltre che dai suoi tentativi, in campo organizzativo, di
frenare la marcia della
società socialista verso il comunismo. Tuttavia la Grande
Rivoluzione Culturale Proletaria fu sconfitta
nel 1976 e la restaurazione del capitalismo è iniziata due
anni dopo, senza che la parte più sana,
rivoluzionaria, del Partito Comunista Cinese avesse saputo opporre
una resistenza costruttiva, ma
venendo anzi falcidiata dalla repressione reazionaria nonostante
potesse contare su compagni generosi,
eroici, giovani, sperimentati nella lotta di classe ed emersi dalla
lotta contro le linee borghesi
e antipartito durante la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, e
nonostante avesse i successi
concreti del maoismo sotto gli occhi. Ai problemi posti dal maoismo e
da esso non risolti ha
risposto la pratica dell'edificazione del socialismo nella Corea
Juche negli anni '70: il Presidente Kim
Il Sung lanciò
il Movimento per la Bandiera Rossa delle Tre Rivoluzioni con il quale
ebbero inizio
contemporaneamente la rivoluzione ideologica, quella tecnica e quella
culturale, guidate dal principio
di intellettualizzare l'intera società e trasformarla sul
modello della classe operaia. Ciò rafforzò
al contempo l'unità unanime che da sempre caratterizza il
socialismo coreano, essendo questa
incentrata sulla triade leader-partito-masse che a sua volta affonda
le radici nell'impalcatura teorica
dell'idea Juche. Una tale unità sarebbe impossibile senza la
trasformazione ideologica in senso
comunista dell'intera società e la sua unificazione attorno
alla direzione e alle idee rivoluzionarie
del leader. Questo aspetto è ignorato da coloro che si rifanno
alle precedenti teorie rivoluzionarie
e che oggi si vantano di escogitare teorie errate su “elaborazioni
collettive” e direzioni
collegiali”, trascurando del tutto in ciò
l'imprescindibile ruolo del leader e dimenticando che
le teorie rivoluzionarie della classe operaia sono sempre state
escogitate dai suoi massimi dirigenti.
Ciò si interseca con l'incapacità di queste persone di
comprendere come in realtà la formazione
di una nuova borghesia nel socialismo sia un fattore non tanto
economico, quanto principalmente
ideologico, avvenendo questo fenomeno sulla base della sopravvivenza
delle vecchie
idee borghesi nel cosiddetto senso comune. È proprio questa
sopravvivenza delle idee borghesi
che fa sì che vi siano individui i quali, pur occupando posti
di responsabilità nel partito comunista
e nello Stato socialista, si oppongono alle necessarie trasformazioni
e ai necessari progressi
da fare per giungere al comunismo. Possiamo eliminare questo pericolo
solo se trasformiamo
l'intera società sulla base di un'ideologia rivoluzionaria
unica, compattando tutto il partito,
lo Stato e le masse popolari attorno al leader, non transigendo la
minima deviazione e lottando
risolutamente contro ogni influenza esterna e contraria a questa
ideologia e dannosa a questa
unità. Questo chiaramente non significa reprimere le opinioni
contrarie nel partito o impedire la
loro espressione, ma privilegiare il principio del collettivismo su
quello individualistico incentrato
sulla propria opinione personale; in breve, si tratta di rivedere ed
aggiornare il sistema del centralismo
democratico leninista in conformità alle condizioni concrete.
La formazione della nuova
borghesia nel socialismo non è quindi un fenomeno inevitabile,
ed è altresì sbagliato combatterla
con metodi settari che scindono le forze rivoluzionarie e in ultima
analisi avvantaggiano
proprio i nostri nemici.
GLI
APPORTI AL MAOISMO DA PARTE DI ALTRE FORZE COMUNISTE, I LORO
LIMITI E LA NECESSITÀ DI SUPERARLI
Vi
sono tuttavia partiti comunisti, oltre al già accennato
Partito Comunista Peruviano, che hanno apportato
interessanti contributi al maoismo alla luce della loro esperienza e
del loro bilancio della storia
del movimento comunista e della rivoluzione proletaria. È però
doveroso distinguere dialetticamente
tra il maoismo e gli apporti di questi compagni al maoismo. Mentre il
primo occupa una
posizione all'interno di un periodo storico ben determinato, i
secondi godono di maggiore freschezza
e si rinnovano continuamente alla luce delle nuove esperienze fatte e
dei cambiamenti sopraggiunti
nella situazione generale. Essi, però, inevitabilmente
ripropongono i limiti storici e teorici
dell'ideologia da cui prendono le mosse: costoro pensano di poter
utilizzare la stessa teoria in un
contesto del tutto diverso da quello in cui è nata e si è
sviluppata, concentrandosi unilateralmente sugli
aspetti comuni tra le due epoche; non comprendono come,
dialetticamente, indipendenza e socialismo
siano strettamente legate, come la prima sia irrinunciabile
presupposto del secondo e come
questa sia l'era dell'indipendenza e non ancora del socialismo. Il
movimento comunista odierno
è debole, ma si affacciano sempre più paesi sull'arena
internazionale i quali, pur non essendo
paesi socialisti retti da dittature del proletariato, difendono la
loro sovranità e resistono attivamente
all'imperialismo. È un aspetto che non possiamo permetterci di
ignorare, né possiamo tacere
delle loro esperienze oppure sminuirli o addirittura denigrarli col
pretesto che non sono paesi socialisti.
Anch'essi avanzeranno (o torneranno) al socialismo quando emergerà
un partito comunista
capace di guidare le masse popolari a prendere in mano il potere
politico e il proprio destino.
Perché
questo avvenga, però, il movimento comunista deve dotarsi di
un'ideologia nuova e rispondente
alle esigenze dei tempi che cambiano: il movimento comunista
internazionale oggi rinasce
sulla base dei principi del kimilsungismo-kimjongilismo, prova ne
sono le firme della Dichiarazione
di Pyongyang del 1992 ad opera di numerosi partiti ed organizzazioni
nel mondo ancora
in questi mesi e anni. È insufficiente limitarsi alla sola
solidarietà antimperialista verso la Corea
popolare o a generiche e superficiali approvazioni di questo o quel
principio del Juche. Dobbiamo
comprendere che il pensiero comunista è giunto a una nuova
tappa, quella del kimilsungismo-kimjongilismo,
dopo aver attraversato quelle del marxismo, del leninismo, del maoismo
e del kimilsungismo. In
cosa si sintetizza la superiorità del
kimilsungismo-kimjongilismo sulle precedenti teorie rivoluzionarie?
Schematizzando, essa si riassume nei seguenti punti:
-
Il ruolo principale dell'uomo nella rivoluzione e nell'edificazione;
-
La definizione di indipendenza, creatività e coscienza come
attributi fondamentali dell'essere
sociale che forgia in autonomia il proprio destino;
-
Il ruolo del leader nel processo rivoluzionario e nella costruzione
del socialismo;
-
La ridefinizione della questione nazionale e l'essenza e il
significato del nazionalismo;
-
La riconduzione su binari scientifici e concreti del materialismo
dialettico e del principio di unità
e lotta degli opposti;
-
La ridefinizione creativa su base pratica della questione della
classe dirigente della rivoluzione
e dell'appartenenza di classe;
-
L'indipendenza come cardine di ogni azione del partito comunista sia
sul fronte interno che su
quello estero;
-
La questione della successione: il leader non deve limitarsi a
ereditare il lascito ideologico del
suo predecessore, ma anche e soprattutto acquisirne i tratti e le
virtù morali;
-
I comunisti dirigono la rivoluzione basandosi sulle proprie forze e
sulla propria responsabilità
e partendo dalle specificità del contesto in cui operano, non
su ordine di qualcun
altro.
A
essi si aggiungano gli apporti del maoismo sopramenzionati che sono
stati mutuati nel Juche, con le
adeguate correzioni e revisioni alla luce della nuova esperienza
maturata dal movimento comunista
sia in Corea che nel resto del mondo: la lotta di classe nella
società socialista, la linea di massa
e il fatto che il partito non è solo soggetto ma anche oggetto
della rivoluzione. Anche la nuova
democrazia, sotto il nome di “liberazione nazionale”, si
ritrova in una certa forma nell'idea Juche.
Tra il 1945 e il 1948 la Corea attraversò questa fase, cui ci
si riferì col nome di “democraziaavanzata”. Alcuni
hanno obiettato alla teoria del Juche il fatto di negare l'esistenza
di leggi oggettive della rivoluzione
con la scusa dell'indipendenza e delle specificità: si tratta
di un'obiezione falsa, che discende
da un'errata o assente conoscenza dei principi di questa teoria.
L'idea Juche non “reinventa la
scienza”: è proprio grazie all'enorme esperienza
accumulata dal movimento comunista internazionale
che ogni partito può oggi dirigere la rivoluzione in piena
indipendenza e in piena coscienza,
senza dover aderire forzatamente ad esperienze passate e teorie
prestabilite. Il grande dirigente,
compagno Kim Jong Il,
chiarì esplicitamente:
-
«Quando
dico che le leggi sociali operano attraverso l’attività
dell'uomo, non nego il carattere
oggettivo delle leggi sociali e la possibile spontaneità nel
movimento sociale.
Se
si crea una certa condizione socio-economica, inevitabilmente opera
una legge sociale
ad essa corrispondente e pertanto assume un carattere oggettivo, come
fa una legge
naturale. La spontaneità nel movimento sociale è dovuta
a un livello relativamente basso
dell’indipendenza, della creatività e della coscienza
dell’uomo e all’assenza del sistema
sociale sotto cui il popolo possa dispiegarle appieno. Con la
crescita dell’indipendenza,
della creatività e della coscienza dell’uomo e con
l’instaurazione del sistema
sociale che assicuri un pieno sviluppo di queste qualità,
l’uomo lavorerà meglio, attenendosi
alle leggi oggettive, e la sfera della spontaneità si
restringerà».
[1]
Di
fatto, possiamo oggi distinguere cinque fasi attraverso cui il
pensiero comunista è passato:
-
la fase del
marxismo (1848-1917),
-
quella del leninismo (1917-1966),
-
quella del
maoismo (1966-1976),
-
quella
del kimilsungismo (1976-2012) e
-
quella del
kimilsungismo-kimjongilismo (dal 2012).
Avanzando
con spirito indipendente e creativo nella risoluzione di ogni
problema, rigettando ogni tipo
di dogmatismo, il socialismo e il comunismo trionferanno gradualmente
in ogni paese del mondo
e la causa della completa emancipazione dell'umanità otterrà
la sua vittoria totale e definitiva.
[1]
Kim Jong Il,
La
filosofia del Juche è una filosofia rivoluzionaria originale,
26 luglio 1996, Opere
Scelte,
vol. XIV,
pag. 176 ed. inglese.
|