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La VOCE ANNO XXX N°6

febbraio 2025

PAGINA 8

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Per ripensare la Giornata della Memoria

Domani martedì, in occasione di questa ricorrenza, ANPI San Lorenzo offrirà al quartiere un monologo emozionante sulla deportazione, in un campo di concentramento, di un uomo sospettato di far parte della Resistenza -- ovvero, il padre dell'attore che racconterà la storia.

Sono lieto che ANPI San Lorenzo, che da sempre ricorda puntualmente la deportazione degli ebrei per la Giornata della Memoria, abbia scelto quest'anno di ricordare anche la categoria più numerosa di prigionieri nei campi di sterminio: non gli ebrei, bensì tutti coloro che si opponevano al fascismo -- comunisti, socialisti, sindacalisti -- e tutti coloro che imbracciavano le armi per combattere i nazi-fascisti, in primo luogo i partigiani.

Il fascismo (e i campi di concentramento) non nacquero per perseguitare gli ebrei, questo è avvenuto in un secondo tempo. Il fascismo, finanziato dai latifondisti e dagli imprenditori, nacque per consolidare il LORO potere contro le forze popolari che volevano invece socializzare latifondi e imprese e creare uno Stato socialista. E' quindi giusto, nella Giornata della Memoria 2025, ricordarci di coloro che furono i primi perseguitati e anche la categoria più numerosa.

Invece il Sistema -- che è rimasto sempre nelle mani di latifondisti, imprenditori e finanzieri -- non vuole che ci ricordiamo di costoro. Vuole che ci dimentichiamo di loro e delle loro battaglie, che hanno portato avanti, fino alla morte, per rovesciare quel Sistema ed instaurare una società più giusta. Anzi, ad una parte del Sistema, fanno comodo le iniziative che riducono la Giornata della Memoria alla SOLA memoria degli ebrei deportati. Questo per due motivi: (1.) non si vuole che vengano ricordati gli ideali socialisti e (2.) viene in qualche modo "attenuata" la colpa di chi cerca oggi di sterminare i palestinesi (la memoria di persecuzioni passate viene usata come scudo per le persecuzioni odierne).
Patrick Boylan

Aggiornare la memoria contro i sionisti eredi dei nazisti

La tregua nella Striscia di Gaza non significa fine della pulizia etnica e dell'apartheid in Palestina
Dare un nome e un volto agli eredi della Wehrmacht e delle SS naziste!
I crimini dei sionisti eguagliano quelli dei nazisti a Guernica nel 1937, a Stalingrado e a Leningrado durante la Seconda guerra mondiale e dei nazifascisti alle Fosse Ardeatine (1944): il sionismo è la versione ebrea del fascismo e del nazismo.

I sionisti hanno preso esempio dalla Wehrmacht e dalle S S naziste quanto a crudeltà e barbarie : torture, abusi sessuali e negligenza medico-sanitaria ai danni dei prigionieri palestinesi; rapimento e carcerazione di medici e infermieri; rastrellamenti ed esecuzioni sommarie; stupri di donne e bambine; sfollamento forzato di massa senza possibilità di rifugiarsi in luoghi sicuri; uso dei civili come scudi umani contro la Resistenza e annesse operazioni di “falsa bandiera”; uccisione di civili inermi tra cui minori; bombardamenti a tappeto con bombe a grappolo e al fosforo bianco; deliberata devastazione e distruzione di case, tende da campo, ospedali, scuole e università, condotte idriche, impianti elettrici e siti culturali e religiosi; profanazione di tombe; uso della fama come arma di guerra tramite attacchi a centri di smistamento degli aiuti umanitari (quelli non trattenuti al valico di Rafah, al confine con l'Egitto) forniti dall'ONU e altre organizzazioni ni; omicidio di operatori umanitari e giornalisti. La rivista scientifica The Lancet ha recentemente stimato che le vittime dell'esercito sionista nella Striscia di Gaza sono oltre 70 mila, alle quali bisogna aggiungere più di 106 mila feriti .

Il governo Meloni - come e più dei governi delle Larghe Intese che lo hanno preceduto - permette che i sionisti facciano nel nostro paese quello che ritengono opportuno in completa impunità e cerca di nasconderne i crimini e di legittimare il regime di apartheid e la pulizia etnica in corso in Palestina da oltre 77 anni, diventate genocidio dopo il 7 ottobre 2023 (avvio dell'operazione “Tempesta di Al-Aqsa” della Resistenza).

L'anonimato favorisce l'impunità dei sionisti e dei loro agenti e collaboratori. Per questo un numero crescente di organizzazioni umanitarie e gruppi soli dali si sono mobilitati per sostenere la
Resistenza palestinese dando, politicamente e legalmente, la “caccia ai sionisti” che ha partecipato alle operazioni criminali in Palestina, Libano e Siria dopo il 7 ottobre 2023. Tra questi gruppi ha un ruol o di primo piano la Hind Rajab Foundation (HRF), fondata a settembre 2024 in Belgio, tra i cui promotori vi sono Dyab Abou Jahjah e Karim Hassoun, entrambi cittadini libanesi residenti in Belgio, attivi nella promozione di iniziative di solidarietà con il popolo palestinese, in particolare di denuncia della pulizia etnica contro di esso, e per questo perseguitati dalle autorità dei paesi imperialisti tramite censura, violenza verbale e fisica e schedati dallo Stato sionista. La HRF si occupa di raccogliere informazioni e foto dei soldati sionisti responsabili dello sterminio dei palestinesi, in particolare a Gaza dopo il 7 ottobre 2023, dei massacri nel Libano meridionale e in Siria (in particolare nella provincia di Quneitra e Damasco che a poco poco le truppe sioniste stanno occupando) e rendere pubbliche e liberamente consultabili tali informazioni. Non solista. Una volta che la HRF viene a conoscenza, tramite organismi e/o individui solidali con la Palestina, della presenza di soldati sionisti in vacanza o di rientro nei paesi d'origine (riservisti con doppia cittadinanza), si attiva tramite studi legali per pressione sulla magistratura e sulle istitu zioni politiche locali, affinché la prima guerra supportata dalle seconde spicchi mandati di cattura e avvii processi per genocidio, crimini di e crimini contro l'umanità: è quello che è avvenuto di recente nel caso di Saar Hirshoren in Cile e Argentina e di Yuval Vagdani in Brasile . La HRF ha inoltre fornito un'ampia documentazione (tra cui i nominativi di un migliaio di soldati) alla Corte Penale Internazionale che ha istruito un processo per genocidio - promosso nel dicembre 2023 dal Sudafrica, a cui si sono associati a oggi ufficialmente più di dieci paesi (tra questi Cuba, Nicaragua, Colombia, Messico, Cile, Bolivia, Spagna, Irlanda, Turchia, Maldive, Libia) - contro il capo del governo sionista Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della guerra Yoav Gallant.

Dare un nome e un volto ai criminali sionisti è una delle iniziative che servono per rendere loro la vita impossibile. Non è un caso che dal 5 gennaio 2025 i quotidiani ei siti di informazione attivi nello Stato sionista pubblicano vademecum firmati da giuristi che danno indicazioni ai soldati su come evitare l'arresto e spiegano il significato di “giurisdizione universale” (l'istituto giuridico che permette a paesi terzi di scoperta crimini di guerra e contro l'umanità comprese da cittadini stranieri).

Aggiorniamo la Memoria: il Il genocidio è ORA !

di Stern


Giorno della Memoria. "Vile delirio", Anpi risponde ai manifesti filo sionisti di istigazione all'odio

di Agata Iacono


..segue ./.

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