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La VOCE ANNO XXX N°2

ottobre 2024

PAGINA d         - 28

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Segue da Pag.27: 'Bunker busters', le bombe made in USA usate da Israele per uccidere Nasrallah

In particolare, la versione GBU-31 è composta dal JDAM insieme alla bomba MK-84 o alla perforante BLU-109, e può pesare fino a 960 chili e raggiungere i 3,88 metri di lunghezza. Queste bombe costano molto meno di quelle a guida laser.

I sistemi JDAM furono sviluppati dagli Stati Uniti in seguito all'operazione Desert Storm in Iraq nel 1991 a causa di una carenza di capacità di armi aria-superficie. La ricerca iniziò un anno dopo e i primi JDAM furono consegnati nel 1997, sottoposti ai primi test operativi nel 1998 e nel 1999. Questo sistema ha debuttato durante l’aggressione della NATO alla Jugoslavia nel 1999.

Israele espresse interesse per questo tipo di munizione, dopo che il reattore nucleare iracheno fu distrutto nel 1981 con semplici bombe di "ferro", l'Iran, così come Hamas e Hezbollah, iniziarono, quindi, a costruire le loro strutture sotterrane , protette da tonnellate di cemento e roccia naturale.

Dato il prduttore, con l'uccisione di Nasrallah c'è l'ulteriore prova che Israele, In Libano come nella Striscia di Gaza e in tutta la Palestina, non potrebbe commettere i suoi crimini senza la complicità altrettanto criminale dell'apparato politico, militare, economico statunitense.

Libano, Mikati: Possibile 1 milione di sfollati per gli attacchi israeliani

Il Primo ministro libanese Najib Mikati in seguito alla riunione di gabinetto d'emergenza tenutasi a Beirut, ha lanciato l’allarme sugli sfollati in seguito ai continui attacchi di Israele

"Il numero di sfollati... potrebbe raggiungere un milione. Non dimentichiamo il grande afflusso dal sud e dalla regione della Bekaa" nell'est del Libano, ha spiegato il primo ministro, definendolo "il più grande movimento di sfollamento che possa essersi verificato" nel paese.

Interrogato sugli sforzi per ridurre la tensione, Mikati ha affermato che il Libano non ha “alcuna opzione se non quella diplomatica”.

Ore 20:00 Cuba condanna l’omicidio “vigliacco” del leader di Hezbollah

Il presidente di Cuba esprime la sua ferma condanna per l'assassinio del leader di Hezbollah, Seyed Hasan Nasralá, e di altri civili innocenti in un attacco del regime israeliano.

“Condanniamo il vile assassinio mirato di (Seyed) Hasan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, a seguito dell’attacco effettuato da Israele contro edifici residenziali nel sobborgo meridionale di Beirut, (capitale libanese), che ha provocato distruzione e morte di civili innocenti”, ha scritto oggi il presidente cubano Miguel Díaz-Canel su X.

Il capo dello Stato cubano ha avvertito che questo crimine sionista "minaccia seriamente la pace e la sicurezza regionale e mondiale, di cui la responsabilità totale ricade su Israele con la complicità degli Stati Uniti".

Netanyahu descrive così l'assassinio di Hassan Nasrallah

L'eliminazione del leader del movimento libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, "servirà gli interessi di Israele nell'equilibrio di potere nella regione per gli anni a venire". Lo ha dichiarato il Primo Ministro israeliano Benjamin
Netanyahu.

Descrivendo Nasrallah come un “maestro assassino”, il capo del governo israeliano ha descritto la sua eliminazione, confermata da Hezbollah sabato, come un “regolamento di conti con i responsabili dell'omicidio di innumerevoli israeliani e di molti cittadini di altri Paesi”. "Nasrallah non era un terrorista. Era il terrorista. Era l'asse dell'asse, il motore centrale dell'asse del male dell'Iran”, ha sottolineato, insistendo sul fatto che ‘non è stato attivato solo dall'Iran, molte volte ha attivato anche l'Iran’ come parte del piano per distruggere Israele, di cui ‘lui e la sua gente erano gli architetti’.

“L'eliminazione di Nasrallah è una condizione necessaria per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”. Ovvero, “riportare i residenti del nord in sicurezza nelle loro case e cambiare l'equilibrio di potere nella regione nel corso degli anni”.

La loro rimozione, ha sostenuto, favorisce anche il ritorno degli ostaggi israeliani detenuti dal movimento palestinese di Hamas nella Striscia di Gaza, poiché più il leader di Hamas Yahya Sinwar vede che Hezbollah non verrà più in suo soccorso, maggiori sono le possibilità di recuperare gli ostaggi. Netanyahu ha avvertito che “non c'è posto in Iran o in Medio Oriente che il lungo braccio di Israele non raggiungerà, e oggi sappiamo quanto questo sia vero”.

Pezeshkian: "Le dichiarazioni di Usa ed Europa erano false"



"Le dichiarazioni dei leader degli Stati Uniti e dei paesi europei, che hanno promesso un cessate il fuoco in cambio della mancata risposta dell'Iran all'omicidio di Haniya, erano completamente false, e dare una possibilità a questi criminali non farà altro che incoraggiarli a commettere più crimini”, sono le parole che il Presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha pronunciato , ieri, in una riunione del suo governo.

L’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah tra le diverse conseguenze che comporterà, con molta probabilità, avrà anche ripercussioni sulla ripresa dei colloqui sul nucleare iraniano che, da qualche settimana, erano stati rispolverati dalle diplomazie.

Non a caso, il presidente iraniano ha citato anche l’Unione europea con la quale si erano tentati degli approcci su eventuali nuovi round di negoziati sul nucleare .

L’Iran non si fiderà più dell’occidente? Stringerà legami più forti con Russia e Cina?

Il leader iraniano durante la riunione di Governo ha espresso le sue perplessità anche sull’utilità della sua partecipazione all’Assemblea generale dell’Onu, pur sottolineando che “gli incontri con altri capi e rappresentanti di Stato di altri paesi hanno consentito e fornito un’occasione d’oro per spiegare le posizioni del nostro paese, sviluppare maggiori interazioni”.

Naturalmente, l’Iran ha una posizione difficile sul fronte interno dove le sanzioni di Usa e Unione europea, comportano gravi sofferenze e malcontento per la popolazione, una leva usata appositamente per provocare disordini e caos nel paese persiano.

Pezeshkian, comunque, ha ribadito che i combattenti libanesi così come i palestinesi non dovrebbero essere lasciati soli nella lotta contro le forze israeliane.



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