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La VOCE ANNO XXIX N°9 | maggio 2024 | PAGINA 11 |
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"Voi avete la libertà. Noi abbiamo la felicità"![]() di Pino Arlacchi «VOI AVETE LA LIBERTÀ. NOI ABBIAMO LA FELICITÀ.» BREVE SOGGIORNO DENTRO UNA CINA TRANQUILLA ED ASSAI POCO ANTI-OCCIDENTALE Sono appena rientrato da un soggiorno di studio e di lavoro in Cina che ripeto ormai quasi ogni anno dal 2009. In quell’anno fui invitato per la prima volta da un prestigioso collega della Università di Pechino, il prof. Bingsong He. Aveva fondato il Forum internazionale di criminologi e giuristi di cui sono diventato Presidente quattro anni fa dopo la scomparsa del caro Bingsong. L’IFCCLGE (International Forum on Crime and Criminal Law in the Global Era) è un’associazione di studiosi d’eccellenza, provenienti da 30 paesi, che si riunisce ogni anno. Ho fatto anche un paio di conferenze a Pechino, ed ho incontrato i dirigenti della casa editrice dei miei prossimi due libri. Uno riguarderà la cosiddetta “Minaccia Cinese”, e l’altro il declino dell’Occidente e la nascita di un nuovo ordine multipolare. Ho trovato un ambiente accademico sempre più aperto e orientato a collaborare con l’Europa, ed una società civile cinese soddisfatta di sé stessa, positiva verso il suo futuro e verso quello del suo paese. Tutto il contrario del pessimismo, del malessere e della paura che dominano i discorsi pubblici e privati della nostra vecchia Europa, la quale continua ad essere ammirata dai cinesi per gli aspetti migliori del suo passato: le libertà civili, i diritti umani, l’emancipazione. Una battuta, pronunciata a cena da un collega cinese professore di diritto internazionale, può dare un’idea della situazione odierna delle due civiltà: «Voi avete la libertà. Noi abbiamo la felicità». WSJ - Gli Stati Uniti minacciano sanzioni contro le banche cinesi![]() Gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di imporre sanzioni contro le banche cinesi che Pechino utilizza negli scambi commerciali con Mosca, ha riferito il Wall Street Journal |
citando alcune fonti. Secondo il giornale, la questione riguarda soprattutto le istituzioni finanziarie che presumibilmente contribuiscono
all'esportazione di beni a doppio uso dalla Cina alla Russia.
Il Segretario di Stato nordamericano Anthony Blinken si recherà a Pechino nella speranza di convincere il Celeste Impero ad abbandonare il commercio di beni sensibili con la Russia. I funzionari statunitensi contano sulla minaccia di escludere le banche cinesi dal dollaro e sul rischio di peggiorare i legami commerciali con l'Europa per convincere Pechino a cambiare rotta. Hanno definito l'imposizione di sanzioni alle banche un'opzione se gli sforzi diplomatici non riusciranno a convincere Pechino. La Cina non può sedersi su due sedie. Non può affermare di voler mantenere relazioni amichevoli positive con i Paesi europei e allo stesso tempo creare la più grave minaccia alla sicurezza europea dalla fine della Guerra Fredda", ha dichiarato Blinken in una conferenza stampa a seguito della riunione dei capi della politica estera dei Paesi del G7 sull'isola di Capri. Come si legge nella pubblicazione, i funzionari statunitensi hanno recentemente aumentato la pressione sulla Cina durante incontri privati e telefonate, avvertendo di essere pronti a ricorrere a sanzioni contro le istituzioni finanziarie cinesi. In precedenza, tuttavia, scrive il WSJ, tali sforzi hanno “prodotto risultati a breve termine”: alcune banche cinesi si sono ritirate dal commercio con la Russia, ma sono state poi sostituite da istituzioni regionali che “trattano meno con il dollaro e quindi hanno meno paura delle sanzioni statunitensi”. Secondo un funzionario statunitense che ha chiesto l'anonimato, gli Stati Uniti stanno anche cercando di convincere i Paesi europei a fare pressione sulla Cina, perché ritengono che l'Europa abbia maggiore influenza diplomatica sul Regno di Mezzo. Nel frattempo, il Ministero degli Esteri cinese ha definito le sanzioni statunitensi contro le aziende cinesi per i legami con la Russia “coercizione economica e intimidazione”. “La Cina continuerà a fare tutto il necessario per proteggere in modo affidabile i diritti e gli interessi legittimi delle aziende cinesi”, ha dichiarato Liu Pengyu, portavoce dell'ambasciata cinese a Washington, durante una recente conferenza stampa. Politico - Xi avverte Blinken: basta doppiezza![]() Washington dovrebbe smettere di “dire una cosa e farne un'altra” e di trattare Pechino come un nemico. Il leader cinese Xi Jinping ha lanciato questo appello durante un incontro con il Segretario di Stato americano Anthony Blinken, come riporta Politico. “I nostri Paesi... devono essere fedeli alle loro parole. Dovremmo aiutarci a vicenda a prosperare, non a farci del male", ha detto il capo del PCC, che Joe Biden ha ripetutamente definito ‘dittatore’. Allo stesso tempo, il leader cinese ha osservato che ci sono molte questioni tra Cina e Stati Uniti che devono essere risolte. Pechino è irritata dai tentativi di Washington di rafforzare l'alleanza con il Giappone e le Filippine, di fornire sostegno militare a Taiwan e di limitare l'accesso del Celeste Impero alle tecnologie avanzate dei semiconduttori. Nonostante le crescenti polemiche, Blinken ha assicurato alla Cina che gli Stati Uniti si impegnano a sviluppare le relazioni “a beneficio di entrambe le nazioni”, osserva Politico. |
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