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La VOCE ANNO XXIX N°10

giugno 2024

PAGINA F         - 38

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Segue da Pag.37: Svizzera. Il 15 e 16 giugno 2024 zelensky parlerà di "pace" (tutti i guerrafondai sono stati invitati...)

Secondo il Ministero degli Affari Esteri svizzero, finora 70 Paesi hanno confermato la loro partecipazione su 160 delegazioni invitate. La metà dei partecipanti confermati sono europei, tra cui spiccano i tedeschi: la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Cancelliere Olaf Scholz.

La Russia, ovviamente, non è stata invitata e ha convocato, quasi in contemporanea, una riunione degli affari esteri dei Brics nei giorni precedenti il vertice svizzero.

Nel frattempo, Cina e Brasile, hanno pubblicato una dichiarazione congiunta che insiste sulla necessità di includere la Russia in qualsiasi conferenza di "pace". "Tutte le parti dovrebbero creare le condizioni per la ripresa del dialogo diretto e spingere per la de-escalation della situazione fino alla realizzazione di un cessate il fuoco globale", hanno scritto i due Paesi. (Fonte: Euro News)

Nel frattempo, quale contributo di "pace", da parte americana la Casa Bianca sta valutando la possibilità di dare all’Ucraina il permesso di sparare con armi americane sul territorio russo, lo scrive David Ignatius sul Washington Post. E Blinken ha confermato: "L’Ucraina, come ho già detto, deve prendere le proprie decisioni su come proteggersi al meglio. Ci assicureremo che abbia l'attrezzatura di cui ha bisogno". La logica, se non altro, è che l’America, in caso di ritorsione russa, è lontana dal campo di battaglia, mentre l’Europa è vicina. Come al solito gli Stati Uniti nascondono la mano dopo aver gettato il sasso...

Di conseguenza l'Ucraina, coadiuvata e guidata dai suoi alleati occidentali, per dimostrare la sua volontà di "pace", continua a lanciare i missili americani ATACMS sul Mar d'Azov. Peccato non tutti andati a "buon fine".

Ieri otto UAV sono stati intercettati nel Mar Nero al largo della costa della Crimea. È stato inoltre riferito che due imbarcazioni senza equipaggio, in movimento verso la penisola, sono state intercettate dai russi e due traghetti sono stati danneggiati a Kerch dalla caduta di frammenti dei missili mentre respingevano l'attacco.

Come scrivono i canali Telegram militari, un cambiamento nell'uso dei missili ATACMS potrebbe indicare che il regime di Kiev ha iniziato ad attuare un piano per utilizzarli lungo il ponte di Crimea.

Intanto la Grande Germania, come da sua vocazione millenaria, si pone come "garante della pace". Scholz, il socialista (si fa per dire) che tra i primi ha confermato la sua presenza in Svizzera, è "propenso a permettere all'Ucraina di colpire obiettivi sul territorio russo con i propri missili", riferisce Politico.
Il Fuhrer dall'inferno saluta la notizia con un sorriso, guardando la rinascita del socialismo nazionale tedesco...

Paolo D'Arpini - 30 maggio 2024

Commento di War Gonzo: "Gli oppositori della Russia continuano persistentemente a metterla alla prova. Dopo l'attacco alla stazione radar Voronezh-DM, che è una struttura di sicurezza nucleare, la situazione è notevolmente aggravata dal trasferimento di oltre un centinaio di aerei F-16 da combattimento in Ucraina. Caccia di questo tipo vengono utilizzati da molti anni nell'ambito delle missioni nucleari congiunte dell'Alleanza NATO. L'F-16 è in grado di trasportare armi nucleari. Molto probabilmente, solo un ultimatum nucleare potrà fermarli e la Russia, messa alle strette, può adottare misure nel campo della deterrenza nucleare..."

I “leninisti” di Sua Maestà…..



Rete dei Comunisti - www.retedeicomunisti.net - 27 maggio 2024

Le aggressioni consumate verso alcuni presidi studenteschi che protestavano contro il genocidio in atto a Gaza ed in sostegno alla Resistenza Palestinese di
cui si sono resi protagonisti i “giovani di Lotta Comunista” sono un episodio grave che non deve più ripetersi.

Le due “spedizioni punitive” alla Statale di Milano e alla Sapienza di Roma sono episodi che si collocano – quanto meno oggettivamente – nel lungo elenco di diffamazioni e violenze con cui è costellata la generale campagna sionista contro gli studenti nelle università mobilitate in mezzo mondo, il popolo palestinese e l’insieme delle masse mediorientali.

Questi “leninisti” (che deformano Lenin e il suo pensiero politico) non solo hanno rivendicato pubblicamente il loro “eroico comportamento” contro i giovani studenti ma hanno ribadito che considerano alla stessa stregua i criminali aggressori sionisti e l’insieme dei loro padrini occidentali e la pluridecennale ed eroica lotta di liberazione che conducono le masse arabe e palestinesi.

A sostegno di simile aberrazione teorica – questi “leninisti” imbevuti da un vero e proprio “economicismo proto/imperialista” e molto eurocentrico – appiattiscono ogni dinamica di sviluppo ineguale del capitalismo concependo la lotta proletaria, sia nei paesi imperialisti che nei paesi soggiogati dall’imperialismo, come una battaglia che non deve tenere conto, in alcun modo, dell’oppressione nazionale e neo/coloniale. Contraddicono in questo modo l’analisi di Lenin sull’imperialismo e sulla necessità di alleanza con i popoli colonizzati oltre che con la storia del movimento comunista mondiale.

Da simili derive teoriche derivano pratiche settarie e – conseguentemente – di aperta ostilità, come quelle viste alle università di Milano e Roma, verso i movimenti di lotta e di solidarietà internazionalista definiti – di volta in volta – campisti, putiniani, nazionalisti, piccolo/borghesi ed altre banalizzazioni di questa tipo.

Si comprenderà, quindi, che assumendo tali allucinazioni teoriche non è difficile arrivare a sostenere “alcuni caratteri progressisti del sionismo” e propugnare l’esaltazione di una non meglio identificata “funzione di avanguardia del proletariato israeliano” individuato come “punta avanzata delle classi sociali nel Medio Oriente”.

Del resto dietro l’evanescente involucro del “partito/scienza” si evidenzia – particolarmente nei momenti topici dello scontro di classe quando occorre schierarsi con chiarezza e senza astratti politicismi – un totale nullismo politico che sul versante dell’analisi internazionale mostra la propria indifferenza verso il complesso delle aggressioni imperialiste, mentre sul piano interno sfoggia una “pratica leninista” tutta dentro l’apparato burocratico e collaborazionista della Cgil e di volontaria estraneità politica e fisica da qualsiasi vicenda di mobilitazione e di conflitto politico e sociale.

Non è nostra intenzione né discutere e né, tantomeno, dialettizzarci con queste fumisterie ma siamo costretti ad occuparci di simili bestialità per i possibili effetti – di ulteriore criminalizzazione e di repressione contro il movimento di lotta e di solidarietà con la Palestina – che le aggressioni contro gli studenti compiute da questi leninisti di Sua Maestà possono innestare nel incombente clima autoritario che sta montando nelle Università e nel paese.

Non è un caso che alcune testate giornalistiche abbiano amplificato, oltremodo, questi episodi per sollecitare una soglia di blindatura più stringente sul versante dell’agibilità culturale e politica nelle Scuole e nelle Università.

E’ – quindi – evidente che occorre affermare un deciso Stop a queste pratiche, isolare tali mestatori e preservare il carattere di indipendenza politica e di sana conflittualità che gli studenti, le comunità palestinesi, le nuove generazioni di immigrati e l’insieme del movimento di lotta con la Palestina hanno saputo imprimere – in Italia ed in tutto l’occidente capitalistico – alle proteste di questi mesi.

Jeffrey Sachs e TuckerCarlson discutono le vere ragioni per cui i neocon hanno orchestrato la guerra di cambio di regime in Siria

RILETTURA DELLA INTERVISTA A J.SACHS PUBBLICATA SULLA PAGINA X DI TUCKER IL 28 MAGGIO '24, COMMENTATA DAL GIORNALISTA, GESTORE DEL SITO SYRIANAANALYSIS , KEVORK ALMASSIAN
Sachs: "Abbiamo iniziato ad armare i jihadisti in Siria e gli Stati Uniti hanno detto che Assad deve andare."

..segue ./.

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