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La VOCE ANNO XXIX N°10

giugno 2024

PAGINA a         - 29

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In ricordo di Semyon Isaakovic Kantor, eroe dell'Armata Rossa



IN RICORDO DI SEMYON ISAAKOVIC KANTOR, EROE DELL'ARMATA ROSSA
SABATO 11 MAGGIO 2024 ALLE ORE 18.00 IN CASA ROSSA,

VIA PRIVATA MONTE LUNGO 2 MILANO (MM1 TURRO) E IN DIRETTA STREAMING

L’URSS mobilitò tutta la sua popolazione e, con un costo enorme, sconfisse la Germania hitleriana; salvò se stessa e l’intera umanità dal nazismo, costringendo l’esercito germanico a firmare la resa alle ore 24.00 dell'8 maggio 1945.

La storiografia sovietica e la memoria di quei popoli chiamano la guerra contro l’invasione nazista “Grande Guerra Patriottica”. Di fatto a pagare il prezzo più alto di questa lotta immane sono stati proprio i popoli dell’ex URSS.

SEMYON ISAAKOVIC KANTOR c’era: 27 milioni di suoi concittadini sono periti nella Guerra in cui ha combattuto contro il nazifascismo e per la libertà.

Semion ci ha lasciati lo scorso 27 febbraio 2024 all’età di 99 anni. Siamo e saremo sempre riconoscenti a SEMYON ISAAKOVIC KANTOR, così come ai nostri Partigiani, i quali come lui hanno messo in gioco la loro vita per la libertà.

Dalle ore 18.00, in collegamento con Andrea Catone (direttore di MarxVentuno Edizioni) ripercorreremo le tappe fondamentali della seconda guerra mondiale, sottolineando l'importanza del lavoro di ricerca storica e di documentazione della verità, per contrastare la disinformazione mediatica volta a fomentare la guerra imperialista.

A seguire Roman Gorskiy, nipote di Semyon e coordinatore del Reggimento Immortale a Milano, ricorderà alcuni episodi della vita di suo nonno, alla cui memoria è in corso la seguente raccolta fondi per la realizzazione di una scultura che verrà ospitata anche presso la nostra sede: https://gofund.me/5f6b683c

Alle ore 20.00 circa, cena popolare di autofinanziamento, per la quale chiediamo di prenotare entro le ore 20.00 di giovedì 9 maggio al numero 353-4351278 oppure alle mail lacasarossamilano@gmail.com

Casa Rossa Milano

Reggimento Immortale a Milano

Gli USA pensano al “First Strike” mentre la Russia pensa a difendersi… chi vincerà la guerra?

Agli yankee piace il first strike

L’atteggiamento violento, ed il sistema di vita basato sulla rapina di beni altrui, fa parte della propensione al ladrocinio dei desperados, ex galeotti, ladri e assassini, che formarono il ceppo basilare dei conquistatori anglosassoni, seguiti poi da altri fuggiaschi europei che hanno contribuito all’invasione dei territori nord americani.

Dopo aver espropriato e distrutto le pacifiche e libere popolazioni autoctone e fondato gli United States of America, in seguito a una cruenta guerra civile, essi hanno rivolto le loro mire di conquista verso le nazioni europee di provenienza, oggi tutte inserite nella NATO ed asservite ai voleri ed interessi statunitensi. Mancherebbe al loro dominio la Russia che è comunque circondata da basi della NATO, e che è vista da Washington come un enorme bottino da conquistare, dato il vasto territorio sul quale si trovano il 60% delle risorse minerarie della Terra, acqua potabile, terreni agricoli, etc…

“Gli investimenti del Pentagono si limitano alle armi offensive progettate per l’invasione di altri Paesi. Per esempio, chi ha bisogno di aerei stealth per difendere il proprio territorio? Washington è l’unica proprietaria di portaerei nucleari scortate da decine di incrociatori, cacciatorpediniere, navi d’assalto anfibio e sottomarini d’attacco nucleare in grado di attaccare qualsiasi punto del globo. Gli Stati Uniti dispongono anche di una flotta di oltre 500 aerei cargo pesanti specificamente progettati per il trasporto di divisioni corazzate a decine di migliaia di chilometri dal continente americano.” (Valentin Vasilescu)

E’ pur vero che la Russia, soprattutto dopo la salita al potere di Vladimir Putin, oggi possiede mezzi di deterrenza in grado di sconsigliare l’avvicinamento delle portaerei e di altri mezzi d’offesa, che possono essere abbattuti dai nuovi sistemi missilistici superveloci. Diciamo perciò che la Russia si è specializzata in armamenti per difendere il proprio Paese e non particolarmente per invaderne altri.

Ma occorre considerare il numero e la qualità di armi che gli USA potrebbero utilizzare per un eventuale attacco “First Strike”. Le basi USA che circondano la Russia sono centinaia, e quasi tutte armate di missili nucleari, ed altrettanto dicasi per le basi ubicate sul territorio americano (in particolare in Alaska a due passi dalla Russia) poi ci sono le portaerei, sommergibili, etc. insomma la Russia per difendersi dovrebbe disporre di migliaia e migliaia di missili ed inoltre tutti dovrebbero andare a buon fine, cosa quasi impossibile.

Per questo l’America pensa all’opzione di sparare il primo colpo e mettere così in ginocchio la Russia. La sola difesa reale che ha la Russia è la vastità del territorio e la distribuzione sparsa della sua popolazione, poi c’è da dire che la sua possibilità di risposta, sia pur limitata, se diretta alle grandi metropoli americane, creerebbe grande disagio nella popolazione statunitense, che non è abituata alle guerre in casa, e questo potrebbe portare al crollo degli USA per come noi li conosciamo, con rivolte dei neri e dei latinos e infiltrazioni varie di muslim, etc.

Se tutto ciò avvenisse sarebbe comunque una “quasi fine del mondo” sia per la Russia che per gli USA e soprattutto per L’Europa se questa venisse -come ormai pare certo- coinvolta. A salvarsi forse sarebbe l’Africa che dal continente più povero del mondo tornerebbe ad essere la “casa” degli ultimi umani (od umanoidi o mutanti in seguito alle radiazioni atomiche). Siamo a livelli di fantascienza ma gli americani, scemi come sono, potrebbero pensare di farcela a “vincere” oppure morire tutti insieme come “consigliato” dai sionisti (con la solita politica del “Muoia Sansone con tutti i filistei)…”

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