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La VOCE ANNO XXIX N°10

giugno 2024

PAGINA 4         - 20

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Segue da Pag.19: Díaz-Canel a Mosca: un viaggio marcato da molte coincidenze, dalla storia e il bene comune

ristabilimento delle relazioni bilaterali si ricorderà il decimo anniversari della firma del trattato della costituzione dell’Unione Economica Euroasiatica (UEE) dei presidenti della Russia, Bielorussia e Kazaquistan, un blocco integrazionista al quale hanno poi aderito Kirguistan e Armenia.
Cuba è uno Stato osservatore dal 11 dicembre del 2020 della UEE, dopo la risoluzione adottata dal suo Consiglio, nell’ottobre di quall’anno.
Nella giornata si svolgerà il Consiglio Supremo Economico Euroasiatico, il più importante dell’organizzazione nel quale si riuniscono i Capi di Stato dei paesi membri.
Il Presidente cubano parteciperà per la prima volta in maniera fisica, a questi vertici, anche se dal dicembre del 2020 lo fa in forma virtuale due volte l’anno, quando si realizzano, in generale in maggio e in dicembre di ogni anno, espressione della volontà di Cuba di rinforzare i suoi vincoli con la UEEA.
Un’altra coincidenza della visita è che il 7 maggio il Presidente Vladimir Putin ha assunto per la quinta volta un mandato di sei anni al fronte della Federazione della Russia, dopo le recenti elezioni, quando ha ricevuto il voto affermativo del 87% dell’elettorato, il più alto scrutinio che ha ricevuto nelle presidenziali alle quali si è presentato.
La delegazione ufficiale dell’Isola Grande delle Antille è formata dal membro del Burò Politico e ministro delle Relazioni Estere, Bruno Rodríguez Parrilla; dal capo del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del Partito, Emilio Lozada García; dal primo vice ministro del Commercio Estero, Oscar Pérez-Oliva Fraga, tra gli altri dirigenti.
La delegazione cubana parteciperà il 9 maggio alla sfilata militare e ad altre attività in commemorazione del 79º anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patria.
La Federazione della Russia mantiene questa tradizione della ex Unione Sovietica, il cui popolo è stato protagonista nella lotta e la sconfitta della Germania nazista, nelle quali offersero più di 20 milioni di vite.
La prima sfilata di questo tipo si realizzò il 24 giugno del 1945 nella Piazza Rossa di Mosca.
Il 9 maggio si commemora come il Giorno della Vittoria contro il nazi-fascismo nella 2º Guerra Mondiale, quando, nel 1945, avvenne la resa incondizionata della Germania nazista di fronte alle truppe sovietiche a Berlino.
Questa è la quarta visita di Díaz-Canel in Russia nel suo impegno come Capo di Stato. È andato a Mosca nel 2018, 2019 e 2022, visite nelle quali ha incontrato il Presidente Putin, e durante le quali sono stati firmati accordi ufficiali, imprenditoriali, commerciali e culturali, tra l’altro, in compimento dei consensi realizzati tra i due statisti.
Le relazioni tra la Russia e Cuba sono considerate eccellenti dai due governi che hanno assegnato loro un’alta priorità. Sono relazioni definite strategiche dai due governi.
Nei vincoli bilaterali, che si sviluppano in maniera positiva spiccano gli storici vincoli d’amicizia che uniscono i due popoli.
Le due nazioni mantengono un sistematico scambio di delegazioni d’alto livello, sessioni della commissione mista e atri incontri che compiendo gli accordi tra Díaz-Canel e Putin hanno creato
condizioni più propizie per le relazioni economiche, commerciali e d’investimento.
Un obiettivo dei due governi è elevare le relazioni economico- commerciali allo stesso livello di quelle politiche e diplomatiche.
La Russia è convolta nella materializzazione di progetti importanti del Programma di Sviluppo Economico e Sociale di Cuba sino al 2030 (PNDES) in rami come l’energetica, l’industria, il trasporto, tra gli altri.
Inoltre si sta producendo una crescita dinamica nel turismo, con un incremento di viaggiatori verso l’Isola grande delle Antille.
L’anno scorso hanno visitato Cuba più di 185 000 turisti di questo paese e per quest’anno si prevede che supereranno i 200 000, grazie all’incremento dei voli e all’uso della scheda MIR nel sistema bancario cubano, tra le altre facilità.
È permanente, inoltre la gratitudine di Cuba per lo storico appoggio della Federazione della Russia alla risoluzione contro il blocco e contro l’inclusione dell’Isola nella spuria lista dei paesi patrocinatori del terrorismo. (GM/ Granma Int.)

Lula rimuove l'ambasciatore del Brasile in Israele

29 Maggio 2024
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha destituito il suo ambasciatore in Israele, Federico Mayer, che sarà ora inviato a rappresentare il suo Paese a Ginevra.
Meyer aveva già trascorso tre mesi in Brasile, ma è tornato a Tel Aviv la scorsa settimana. Si ritiene che il suo ritorno nel regime sionista sia dovuto alla necessità di organizzare il suo trasferimento, secondo quanto riportato dalla stampa brasiliana.



Per il momento, la legazione diplomatica brasiliana rimarrà sotto il comando dell'incaricato d'affari dell'ambasciata, il ministro consigliere Fábio Farias.

La destituzione di Meyer è un nuovo gesto nell'escalation di tensione tra Brasilia e Tel Aviv. Il governo guidato da Lula è stato molto critico nei confronti degli attacchi dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza, a causa dell'elevato numero di vittime civili che hanno causato dal loro inizio.

Le tensioni sono aumentate a febbraio quando Lula ha paragonato le offensive di Gaza al massacro degli ebrei da parte di Hitler, provocando un rimprovero pubblico da parte dell'esecutivo israeliano a Meyer e il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha dichiarato il leader brasiliano “persona non grata”.

Il Messico chiede di intervenire nella causa del Sud Africa contro Israele per genocidio



Il governo del Messico ha presentato una richiesta formale alla Corte internazionale di giustizia (ICJ), con sede all'Aia, per intervenire nella denuncia del Sud Africa contro Israele, per le accuse di genocidio nella Striscia di Gaza.

La richiesta di intervento, come riferito dalla stessa ICJ, è stata presentata il 24 maggio e si basa sull'articolo 63 dello statuto dell'organizzazione, che consente agli Stati parti di una convenzione di intervenire nelle procedure pertinenti.

"Facendo uso del diritto di intervento conferitogli dall'articolo 63, il Messico fa valere il suo status di parte della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio (la 'Convenzione sul genocidio')", spiega il tribunale di primo grado.

Nella sua dichiarazione, continua la Corte internazionale di giustizia, il Messico ritiene che "intende intervenire per apportare il suo punto di vista sulla possibile interpretazione del contenuto delle disposizioni della Convenzione pertinenti al caso in questione".

L'ICJ ha indicato che, in conformità con l'articolo 83 del Regolamento della Corte, "il Sud Africa e Israele sono stati invitati a presentare osservazioni scritte sulla dichiarazione di intervento del Messico".

In questo modo, il Messico si unisce al Nicaragua, alla Colombia e alla Libia, che hanno anch'essi chiesto di essere coinvolti nel caso.


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