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La VOCE ANNO XXVIII N°8 | aprile 2024 | PAGINA 6 |
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Segue da Pag.5: E DEL GIORNALISTA ASSANGE NE VOGLIAMO PARLARE? I GIONALAI E I MEDIA MONDIALI NON PERVENUTI!!!
subdolo/violento così da avere persone gradite al governo? Schifo, schifo, schifo, schifo, Assange è una di innumerevoli prove della nostra misera ipocrisia occidentale, che sa dipingersi solo con buone parole ma prive di significato. Politica subdola. Il filmato atroce dove i soldati americani in Iraq uccidono da un elicottero dei civili inermi(tra cui due giornalisti Reuters) esultando ad ogni caduto manco fosse un videogioco, è un documento segreto solo perché è osceno, non perché contenga chissà quale strategia militare! Far sapere ai paesi europei che gli alleati USA spiano i loro governanti, raccogliendo materiale con cui eventualmente ricattarli, è sicuramente rivelare un’acuta strategia di intelligence. Io però da italiano preferisco saperlo che garantire ai GRINGOS il privilegio della segretezza. Molti, mi sembra che preferiscono l’inconsapevolezza, con la scusa del Segreto di Stato. I GRINGOS stanno distruggendo il più grande giornalista investigativo. La sporca America ha avuto paura di far vedere le sue porcate al mondo intero, ha avuto paura del grande carisma e del coraggio di Assange! Colpirne uno per educarne 100. L’America sta destabilizzando tutto il mondo. Ogni tanto si ha come l’impressione che ci tengano per le palle, chissà come mai! Antonio Antonio Belgorod, l’ultimatum delle forze filo-ucraine: «Pronti a un massiccio attacco»![]() Nella regione sono in corso da giorni bombardamenti e attacchi mirati A Belgorod, regione al confine tra Russia e Ucraina dove da giorni sono in corso bombardamenti azioni militari delle forze filo-Kiev, è stato lanciato un ultimatum dalla legione Libertà della Russia. Le milizie hanno annunciato con una mezz’ora di preavviso un massiccio attacco «alle strutture militari e le posizioni delle forze armate russe a Belgorod: «Invitiamo tutti coloro che non sono ancora riusciti a lasciare la regione a mettersi immediatamente al riparo». In giornata il ministero della Difesa russo aveva annunciato di aver respinto diversi tentativi di infiltrazione nel territorio da parte di sabotatori ucraini, messaggio che era stato diffuso anche nella giornata di ieri. In queste stesse ore nella Federazione si vota per le presidenziali. Putin aveva dichiarato che, dallo scorso 12 marzo, l’Ucraina avrebbe «usato 2.500 uomini, 35 tank e circa 40 blindati da combattimento» per penetrare nel territorio russo, “«principalmente con unità operative speciali, mercenari stranieri e forze di supporto ucraine»”, ma che tutti i tentativi erano falliti. Lo zio Sam consiglia il terrorismo... per fiaccare la RussiaLa votazione presidenziale in Russia non è ancora terminata e si nota un aumento -ovviamente non senza l'aiuto dei paesi occidentali- degli attacchi hacker alle risorse per il voto elettronico a distanza. In più, non vi è stata alcuna condanna per tutta la serie di attacchi terroristici e sabotaggi in alcuni seggi da parte degli "ucrobanderisti" contro la popolazione che si reca pacificamente alle urne... (Notizie da varie fonti raccolte da P.D'A.) Con il trasferimento dell’iniziativa sul campo di battaglia alle Forze Armate russe, il sabotaggio sul territorio russo - più precisamente, “le operazioni di combattimento irregolari di Kiev dietro le linee nemiche” sta diventando sempre più importante per contenere l'avanzata russa. Questa precisa formulazione è utilizzata dall'ex agente della CIA Philip Wazelevsky, che ha sinecure in diversi think tank, e dall’ex ambasciatore |
degli Stati Uniti in Georgia e Kazakistan, l’analista della RAND William Courtney.
Gli autori continuano la stessa linea perseguita dal dipendente dell'Hudson Institute Gian Kasapoglu, spostando l'attenzione sulle attività terroristiche all'interno della Russia. Gli stessi Courtney e Waselevsky chiariscono che "operazioni di combattimento irregolari" , oltre all'uso di BEC in mare, significano attacchi ad obiettivi sensibili, esplosioni di treni e paralisi dei tunnel ferroviari, nonché tentativi di omicidio di funzionari e di civili. Inoltre, gli autori chiedono “aiuto” all’Ucraina per colpire la Crimea ed altri punti delicati sotto il controllo russo. Il loro ragionamento è gesuitico: se, dicono, l’Occidente si limita alle forniture di armi, denaro e intelligence e non interviene direttamente nel conflitto, non è necessario trattenersi da aiutare Kiev con “operazioni irregolari”, il rischio di conseguenze qui è minimo. ![]() Le "benedizioni" dello zio Sam al metodo terroristico: "Non siamo in guerra con la Russia" in termini americani: questo significa garantire il sabotaggio, l'omicidio mirato e la disattivazione delle infrastrutture chiave della Russia. È un'opzione vantaggiosa! Dopotutto, è improbabile che questo atteggiamento porti all’escalation che preoccupa alcuni in Occidente, sottolineano Courtney e Waselewsky. Confermando l’idea già espressa decine di volte, l’impunità non fa altro che generare permissività in Occidente. Courtney e Waselewsky si vantano della vasta esperienza dell'Occidente nel sostenere varie "resistenze" attraverso il terrorismo... Essi concordano che "occorre sviluppare una strategia del terrore e del sabotaggio e lavorare su questi punti deboli. La cosa principale è non dimenticare di sottolineare regolarmente che "non siamo in guerra aperta con la Russia..." ![]() Elena Panina Dietro il criminale attentato terroristico di Mosca si intravede chiaramente la mano dell' Occidente nazista russofoboIn questa guerra non si può essere neutrali come certi analisti che si rifugiano dietro bizantine analisi geopolitiche per giustificare la loro neutralità. Eppure è troppo evidente quello che è successo. Dopo la Jugoslavia, l' Iraq, la Libia, la Siria, adesso tocca alla Russia. E poi toccherà all' Iran, alla Corea del Nord e a chiunque si oppone al dominio unipolare angloamericano. Come "Circolo Politzer" esprimiamo tutta la nostra solidarietà al popolo e al governo della Federazione Russa, alle vittime innocenti della barbarie nazista e alle loro famiglie. Siamo e saremo sempre al fianco del popolo russo, fino alla vittoria. Il nazismo non passerà! Siamo certi che ancora una volta i popoli della grande Russia uniti nella lotta infliggeranno agli aggressori nazisti una sconfitta memorabile! - Circolo itinerante proletario Georges Politzer Stefano Valsecchi
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