Last name:

 La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA   SCUOLA&RICERCA 

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 2201

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  


GIÙ

SU

La VOCE ANNO XXVI N°5

gennaio 2022

PAGINA 12

Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
in questa pagina potete trovare articoli molto interessanti, che non hanno trovato spazio in questo numero de la voce, ma di cui consigliamo ugualmente la lettura. africa. america. la spirale di morte della politica estera americana. la politica estera americana è oggi in una mortale spirale reazionaria. mai prima d’ora c’era stato un bisogno così disperato di un nuovo paradigma di politica di “sicurezza nazionale”, eppure non c’è nemmeno un barlume di salvezza all’orizzonte: ovunque guardi, trovi politiche che parlano al passato e offrono poche speranze per un futuro globale praticabile. cina. europa. come cambiare le regole europee. l’ue ha aperto una consultazione pubblica sulla riforma, a cui tutti possono partecipare. la formulazione delle domande non depone a favore di un cambio di mentalità: eppure le ultime due crisi hanno mostrato che è proprio questo che serve. alcune proposte per far tesoro delle lezioni del passato. italia. solidarietà a laura boldrini. basta con le campagne denigratorie verso la società civile palestinese. assopacepalestina, che fa parte della rete pace e disarmo, ha sottoscritto il seguente comunicato promosso da diverse ong e associazioni ed esprime la sua totale solidarietà a laura boldrini, già presidente del parlamento italiano, per gli attacchi violenti portati contro di lei da alcuni parlamentari della destra e da media italiani per la sua difesa della sovranità del parlamento e per aver invitato due rappresentanti delle ong palestinesi accusate di terrorismo, senza alcuna prova, da parte del governo israeliano. attestati di solidarietà a laura boldrini sono giunti anche dal direttore di b’tselem, hagai el-ad così come da altri. medio oriente. cinque anni dopo la risoluzione 2334 del consiglio di sicurezza dell’onu, la responsabilità internazionale per porre fine all’occupazione israeliana è più importante che mai. ginevra – la comunità internazionale deve chieder conto a israele dei suoi 54 anni di occupazione della palestina, ha affermato oggi un esperto di diritti umani delle nazioni unite, cinque anni dopo che il consiglio di sicurezza dell’onu ha approvato una risoluzione che chiedeva la fine di tutte le attività di insediamento nei territori palestinesi
la regola dell’esercito israeliano che consente di sparare a chi lancia sassi sarà applicata ai palestinesi, ma non agli ebrei. l’esercito israeliano ha cambiato le sue regole di ingaggio per consentire di sparare sui palestinesi che hanno lanciato sassi o bombe incendiarie, anche quando non rappresentano più alcun pericolo. la nuova regola è una chicca per i coloni israeliani, la clientela dell’idf. rapporto ocha 16 novembre – 6 dicembre 2021. per quanto riguarda tali uccisioni sul posto, l’ufficio delle nazioni unite dell’alto commissario per i diritti umani (ohchr) ha sollevato preoccupazioni di possibili esecuzioni extragiudiziali. i residenti arabi delle alture del golan rifiutano la cittadinanza israeliana. quattro decenni dopo che israele ha annesso le alture del golan, un’apparente maggioranza dei residenti drusi del golan esprime lealtà al governo siriano. la violenza dei coloni non è “insignificante”, è un’aggiunta alla violenza istituzionale di israele. l’affermazione del premier è corretta se conta il numero di persone che prendono parte alle violenze. tuttavia, nasconde un male più grande: israele costruisce insediamenti, impedisce lo sviluppo di villaggi palestinesi ed espelle i palestinesi dalla loro terra hebron: la vita infernale dei palestinesi raccontata dai soldati israeliani. in questo video del new york times gli stessi soldati israeliani raccontano la loro esperienza nella città, gli ordini che ricevono, le umiliazioni a cui sottopongono i palestinesi spesso senza una ragione, il rapporto con i coloni e con le loro azioni provocatorie e violente. bennett dice che la violenza dei coloni è “insignificante”, mentre continuano gli attacchi contro i palestinesi. i commenti del primo ministro arrivano dopo che il ministro della pubblica sicurezza bar-lev aveva ribadito le sue critiche alla violenza dei coloni, suscitando l’ira di diversi funzionari governativi. cisgiordania: i soldati israeliani raccontano la violenza dei coloni. l’ong israeliana breaking the silence ha diffuso un opuscolo che getta un fascio di luce sulla violenza perpetrata dai coloni in cisgiordania allo scopo di espellere i palestinesi. iraq, migliaia di persone in piazza per ricordare soleimani e al-muhandis uccisi dagli usa. questa mattina bagdad ha vissuto una mobilitazione di massa alla vigilia del secondo anniversario del martirio dei due leader della lotta al terrorismo, il generale qasem soleimani, comandante della forza quds del corpo dei guardiani della rivoluzione islamica (irgc) dell'iran, e abu mahdi al-muhandis, vice comandante delle unità di mobilitazione popolare (al-hashad al-shabi, in arabo) dell'iraq, uccisi insieme ai loro colleghi in un attacco terroristico perpetrato dagli stati uniti uniti il ??3 gennaio 2020 nella capitale irachena. russia. scienza. scuola&ricerca.
In questa pagina potete trovare articoli molto interessanti, che non hanno trovato spazio in questo numero de La VOCE, ma di cui consigliamo ugualmente la lettura.

AFRICA



AMERICA

La spirale di morte della politica estera americana
La politica estera americana è oggi in una mortale spirale reazionaria. Mai prima d’ora c’era stato un bisogno così disperato di un nuovo paradigma di politica di “sicurezza nazionale”, eppure non c’è nemmeno un barlume di salvezza all’orizzonte: ovunque guardi, trovi politiche che parlano al passato e offrono poche speranze per un futuro globale praticabile.

CINA



EUROPA

Come cambiare le regole europee
L’Ue ha aperto una consultazione pubblica sulla riforma, a cui tutti possono partecipare. La formulazione delle domande non depone a favore di un cambio di mentalità: eppure le ultime due crisi hanno mostrato che è proprio questo che serve. Alcune proposte per far tesoro delle lezioni del passato.

ITALIA

Solidarietà a Laura Boldrini. Basta con le campagne denigratorie verso la società civile palestinese
AssopacePalestina, che fa parte della Rete Pace e disarmo, ha sottoscritto il seguente comunicato promosso da diverse ONG e associazioni ed esprime la sua totale solidarietà a Laura Boldrini, già Presidente del Parlamento Italiano, per gli attacchi violenti portati contro di lei da alcuni parlamentari della destra e da media italiani per la sua difesa della sovranità del parlamento e per aver invitato due rappresentanti delle ONG palestinesi accusate di terrorismo, senza alcuna prova, da parte del governo israeliano. Attestati di solidarietà a Laura Boldrini sono giunti anche dal direttore di B’Tselem, Hagai El-Ad così come da altri.

MEDIO ORIENTE

Cinque anni dopo la risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, la responsabilità internazionale per porre fine all’occupazione israeliana è più importante che mai
GINEVRA – La comunità internazionale deve chieder conto a Israele dei suoi 54 anni di occupazione della Palestina, ha affermato oggi un esperto di diritti umani delle Nazioni Unite, cinque anni dopo che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato una risoluzione che chiedeva la fine di tutte le attività di insediamento nei territori palestinesi.

La regola dell’esercito israeliano che consente di sparare a chi lancia sassi sarà applicata ai palestinesi, ma non agli ebrei
L’esercito israeliano ha cambiato le sue regole di ingaggio per consentire di sparare sui palestinesi che hanno lanciato sassi o bombe incendiarie, anche quando non rappresentano più alcun pericolo. La nuova regola è una chicca per i coloni israeliani, la clientela dell’IDF.

Rapporto OCHA 16 novembre – 6 dicembre 2021
Per quanto riguarda tali uccisioni sul posto, l’Ufficio delle Nazioni Unite dell’Alto Commissario per i Diritti Umani (OHCHR) ha sollevato preoccupazioni di possibili esecuzioni extragiudiziali.

I residenti arabi delle alture del Golan rifiutano la cittadinanza israeliana
Quattro decenni dopo che Israele ha annesso le alture del Golan, un’apparente maggioranza dei residenti drusi del Golan esprime lealtà al governo siriano.

La violenza dei coloni non è “insignificante”, è un’aggiunta alla violenza istituzionale di Israele
L’affermazione del premier è corretta se conta il numero di persone che prendono parte alle violenze. Tuttavia, nasconde un male più grande: Israele costruisce insediamenti, impedisce lo sviluppo di villaggi palestinesi ed espelle i palestinesi dalla loro terra

Hebron: La vita infernale dei palestinesi raccontata dai soldati israeliani
In questo video del New York Times gli stessi soldati israeliani raccontano la loro esperienza nella città, gli ordini che ricevono, le umiliazioni a cui sottopongono i palestinesi spesso senza una ragione, il rapporto con i coloni e con le loro azioni provocatorie e violente.

Bennett dice che la violenza dei coloni è “insignificante”, mentre continuano gli attacchi contro i palestinesi
I commenti del primo ministro arrivano dopo che il ministro della pubblica sicurezza Bar-Lev aveva ribadito le sue critiche alla violenza dei coloni, suscitando l’ira di diversi funzionari governativi

Cisgiordania: i soldati israeliani raccontano la violenza dei coloni
L’ong israeliana Breaking the Silence ha diffuso un opuscolo che getta un fascio di luce sulla violenza perpetrata dai coloni in Cisgiordania allo scopo di espellere i palestinesi.

Iraq, Migliaia di persone in piazza per ricordare Soleimani e Al-Muhandis uccisi dagli USA
Questa mattina Bagdad ha vissuto una mobilitazione di massa alla vigilia del secondo anniversario del martirio dei due leader della lotta al terrorismo, il generale Qasem Soleimani, comandante della Forza Quds del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica (IRGC) dell'Iran, e Abu Mahdi al-Muhandis, vice comandante delle Unità di mobilitazione popolare (Al-Hashad Al-Shabi, in arabo) dell'Iraq, uccisi insieme ai loro colleghi in un attacco terroristico perpetrato dagli Stati Uniti Uniti il ??3 gennaio 2020 nella capitale irachena.

RUSSIA



SCIENZA



SCUOLA&RICERCA



  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 2201

 La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA   SCUOLA&RICERCA 

Visite complessive:
Copyright - Tutti gli articoli possono essere liberamente riprodotti con obbligo di citazione della fonte.