Last name:

 La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA   SCUOLA&RICERCA 

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 2201

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  


GIÙ

SU

La VOCE ANNO XXVI N°5

gennaio 2022

PAGINA 11

Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
che sia un buon 2010. a tutti i nostri lettori, a tutti gli abbonati a la voce auguriamo un sereno2010; e il nostro augurio va anche ai nostri compagni di lotta che non godono ancora di ottima salute, che devono ristabilirsi o addirittura che devono guarire dopo un lungo percorso terapeutico. abbiamo bisogno di tutti loro, del loro prezioso contributo lavorativo ed intellettuale per continuare con il nostro lavoro difficile, faticoso anche perché controcorrente. nel formulare i nostri auguri non vogliamo trascurare i popoli in lotta contro il nemico invasore e, oggi, in primo luogo l'afganistan, dove il presidente usa deve smettere di incrementare le truppe omicide, deve rispetare quel popolo che certamente, come ogni altro popolo, è in grado di fare d sé. auguri ai popoli dei balcani e specialmente alla già jugoslavia che abbiamo la vergogna di aver bombardato. é fin tropp ovvio che nel nostro cuore sta la sorte del popolo palestinese, infamemente invaso, violato, distrutto dalle barbarie del governo israeliano. e così per il libano e per il diritto dei paesi medio orientali ad autogovernarsi. il nostro pensiero va ai paesi dell'africa invasi troppo spesso, depauperai dei prodotti del loro territorio, tenuti volontariamente nelle micidiali epidemie, nella sete, alzando infamemente il livello di mortalità dei bambini. sì, si fanno incontri alla fao, dove si blatera molto. perfino il papa ha blaterato nell'ultimo incontro avvenuto a roma sulla fame nel mondo... ma quanti soli ha versato? nulla, che si sappia. lui sa solo chiedere agli altri così le organizzazioni intascano miliardi. il nostro augurio va anche ai popoli dell'orinte. alla cina, grande paese che non ha perso di vista il problema della pace e l'importanza degli scambi tra i popoli. vogliamo inviare i nostri fraterni auguri al popolo e al governodella repubblicapopolare di corea, ringraziando per la loro linea strategica.
internazionale che dà speranza agli altri popoli del mondo e auspichiamo un proficuo cammino verso la riunificazione della patria coreana, criminalmente divisa dall'arroganza dell'imperialismo usa. nel nostro calendario di auguri, non può mancare l'america latina e i suoi popoli sempre in lotta. auguriamo a cuba, al suo meraviglioso popolo di proseguire sulla strada tracciata da josé martì, e applicata dal grande statista fidel castro e dal presidente generale raul castro al quale inviamo calorosi auguri. inviamo sentiti auguri al popolo venezuelano, al suo dirigente hugo chavez, la cui politica ha riscattato la dignità di quel popolo così come voleva simon bolivar. inviamo i nostri auguri al popolo del brasile e al suo presidente lula da silva. auguri sentiti al popolo boliviano e al suo presidente evo morales che sa lottare ed è fedele agli impegni assunti. auguri al popolo colombiano e ai suoi resistenti dell' organizzazione dei farc con la speranza che sempre nuovi successi sia il frutto della loro eroica lotta. auguri all' honduras, al nicaragua, al cile, al perù. auguri ai nostri lavoratori in lotta, ai precari, ai disoccupati, a tutte le vittime di questo governo di fascisti, intrallazzatori e mafiosi che abbiamo il dovere morale e civile di mandare a casa. con la scuola pubblica nel cuore, col diritto dovere di incrementare la ricerca scientifica sentiamo la necessità di lottare per un governo diverso. sappiamo che non c'è per ora una valida alternativa. siamo noi che abbiamo il dovere di crearla su basi scientifiche, fuori da ogni opportunismo. compagni, mettiamoci al lavoro!! uma buona proposta di claudia cernigoi: crocifissi e simboli nazionali. dato che in questi giorni tutte le amministrazioni si trovano a votare mozioni sulla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche e nelle sale istituzionali, in spregio a quanto deciso dalla corte europea per i diritti dell'uomo, e che la presenza del crocifisso non è richiesta dai promotori delle mozioni per un senso di fede cristiana ma perché il crocifisso viene considerato un simbolo nazionale, vorrei proporre a fianco di questa crocifisso-mania di iniziare una campagna per l'esibizione in tutti i luoghi pubblici di un vero simbolo dello stato italiano, ovvero la stella rossa a cinque punte con interno bianco che si trova nell'emblema della repubblica. saluti dal medioevo prossimo venturo.

CHE SIA UN BUON 2010



A tutti i nostri lettori, a tutti gli abbonati a La VOCE auguriamo un sereno2010; e il nostro augurio va anche ai nostri compagni di lotta che non godono ancora di ottima salute, che devono ristabilirsi o addirittura che devono guarire dopo un lungo percorso terapeutico. Abbiamo bisogno di tutti loro, del loro prezioso contributo lavorativo ed intellettuale per continuare con il nostro lavoro difficile, faticoso anche perché controcorrente. Nel formulare i nostri auguri non vogliamo trascurare i popoli in lotta contro il nemico invasore e, oggi, in primo luogo l'Afganistan, dove il Presidente USA deve smettere di incrementare le truppe omicide, deve rispetare quel popolo che certamente, come ogni altro popolo, è in grado di fare d sé.

Auguri ai popoli dei Balcani e specialmente alla già Jugoslavia che abbiamo la vergogna di aver bombardato.

É fin tropp ovvio che nel nostro cuore sta la sorte del popolo palestinese, infamemente invaso, violato, distrutto dalle barbarie del governo israeliano. E così per il Libano e per il diritto dei Paesi medio orientali ad autogovernarsi.

Il nostro pensiero va ai Paesi dell'Africa invasi troppo spesso, depauperai dei prodotti del loro territorio, tenuti volontariamente nelle micidiali epidemie, nella sete, alzando infamemente il livello di mortalità dei bambini.

Sì, si fanno incontri alla FAO, dove si blatera molto. Perfino il Papa ha blaterato nell'ultimo incontro avvenuto a Roma sulla fame nel mondo... Ma quanti soli ha versato? Nulla, che si sappia. Lui sa solo chiedere agli altri così le organizzazioni intascano miliardi. Il nostro augurio va anche ai popoli dell'orinte. Alla Cina, grande Paese che non ha perso di vista il problema della pace e l'importanza degli scambi tra i popoli.

Vogliamo inviare i nostri fraterni auguri al popolo e al Governodella RepubblicaPopolare di Corea, ringraziando per la loro linea strategica
internazionale che dà speranza agli altri popoli del mondo e auspichiamo un proficuo cammino verso la riunificazione della Patria coreana, criminalmente divisa dall'arroganza dell'imperialismo USA.

Nel nostro calendario di auguri, non può mancare l'America latina e i suoi popoli sempre in lotta. Auguriamo a Cuba, al suo meraviglioso popolo di proseguire sulla strada tracciata da José Martì, e applicata dal grande statista Fidel Castro e dal Presidente generale Raul Castro al quale inviamo calorosi auguri.

Inviamo sentiti auguri al popolo venezuelano, al suo dirigente Hugo Chavez, la cui politica ha riscattato la dignità di quel popolo così come voleva Simon Bolivar.
Inviamo i nostri auguri al popolo del Brasile e al suo presidente Lula da Silva. Auguri sentiti al popolo Boliviano e al suo presidente Evo Morales che sa lottare ed è fedele agli impegni assunti.
Auguri al popolo colombiano e ai suoi resistenti dell' organizzazione dei Farc con la speranza che sempre nuovi successi sia il frutto della loro eroica lotta. Auguri all' Honduras, al Nicaragua, al Cile, al Perù.

Auguri ai nostri lavoratori in lotta, ai precari, ai disoccupati, a tutte le vittime di questo governo di fascisti, intrallazzatori e mafiosi che abbiamo il dovere morale e civile di mandare a casa.
Con la scuola pubblica nel cuore, col diritto dovere di incrementare la ricerca scientifica sentiamo la necessità di lottare per un governo diverso. Sappiamo che non c'è per ora una valida alternativa. Siamo noi che abbiamo il dovere di crearla su basi scientifiche, fuori da ogni opportunismo. Compagni, mettiamoci al lavoro!!

UNA BUONA PROPOSTA DI CLAUDIA CERNIGOI: crocifissi e simboli nazionali.

Dato che in questi giorni tutte le amministrazioni si trovano a votare mozioni sulla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche e nelle sale istituzionali, in spregio a quanto deciso dalla corte europea per i diritti dell'uomo, e che la presenza del crocifisso non è richiesta dai promotori delle mozioni per un senso di fede cristiana ma perché il crocifisso viene considerato un simbolo nazionale, vorrei proporre a fianco di questa crocifisso-mania di iniziare una campagna per l'esibizione in tutti i luoghi pubblici di un vero simbolo dello stato italiano, ovvero la stella rossa a cinque punte con interno bianco che si trova nell'emblema della Repubblica. Saluti dal Medioevo prossimo venturo.

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 2201

 La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA   SCUOLA&RICERCA 

Visite complessive:
Copyright - Tutti gli articoli possono essere liberamente riprodotti con obbligo di citazione della fonte.