nell'ambito del suo vorace arricchimento, in valuta ed in "potere", l'imperialismo non risparmia la persecuzione ed il razzismo ai danni di coloro che osano contrastarlo, rivendicando la propria dignità di uomini e di dirigenti.
tra questi combattenti per la difesa del proprio popolo e del proprio paese si annovera il presidente milošević, al quale, come militanti partigiani, inviamo il nostro pensiero di stima e di gratitudine per il suo persistere nel difendere la jugoslavia – quel paese eroico che seppe opporsi ai nemici invasori con tanta determinazione, che seppe vincere ed instaurare un sistema sociale basato sui princìpi della giustizia sociale, del diritto al lavoro, allo studio, alla sanità ed a tutto quanto di civile e di progredito l'uomo, con l'ausilio della scienza e della tecnologia, ha saputo raggiungere. il risultato entusiasmante fu l'armonia e la pace sociale, costruita tra diverse etnie e diverse religioni.
signor presidente!
pensiamo sia un onore, per lei, essere perseguitato e calunniato dai rappresentanti di questo attuale imperialismo, capace di far morire di sete, di fame e di malattia milioni di innocenti bambini nel mondo. i carnefici di questi bambini sono i suoi carnefici, ed i popoli tutti la ricorderanno negli anni a venire
come un "grande" del nostro tempo; ed emulando il suo esempio, con la stessa sua convinzione e tenacia, sapranno che la difesa della dignità, la difesa della propria patria, la difesa dei diritti umani, politici e sociali, vale qualunque prezzo, per poter stare in pace con la propria coscienza di uomini, gli esseri più evoluti della natura.
ci permettiamo di stringerla in un affettuoso abbraccio da compagni di lotta, da militanti contro l'imperialismo, per il riscatto di tutti i popoli.
morte al fascismo vecchio e nuovo, libertà ai popoli!
miriam pellegrini ferri (1).
spartaco ferri (2).
23 luglio 2005.
partigiana di giustizia e libertà, coordinatrice ad interim di icdsm-italia.
partigiano della brigata gramsci nel centro italia.
testo pubblicato in apertura della prima edizione di questo volume (2005).
Nell'ambito
del suo vorace arricchimento, in valuta ed in "potere",
l'imperialismo non risparmia la persecuzione ed il razzismo ai danni
di coloro che osano contrastarlo, rivendicando la propria dignità
di uomini e di dirigenti.
Tra
questi combattenti per la difesa del proprio popolo e del proprio
paese si annovera il Presidente Milošević, al quale, come
militanti partigiani, inviamo il nostro pensiero di stima e di
gratitudine per il suo persistere nel difendere la Jugoslavia –
quel paese eroico che seppe opporsi ai nemici invasori con tanta
determinazione, che seppe vincere ed instaurare un sistema sociale
basato sui princìpi della giustizia sociale, del diritto al
lavoro, allo studio, alla sanità ed a tutto quanto di civile e
di progredito l'uomo, con l'ausilio della scienza e della tecnologia,
ha saputo raggiungere. Il risultato entusiasmante fu l'armonia e la
pace sociale, costruita tra diverse etnie e diverse religioni.
Signor
Presidente!
Pensiamo
sia un onore, per Lei, essere perseguitato e calunniato dai
rappresentanti di questo attuale imperialismo, capace di far morire
di sete, di fame e di malattia milioni di innocenti bambini nel
mondo. I carnefici di questi bambini sono i Suoi carnefici, ed i
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popoli tutti La ricorderanno negli anni a venire
come un "grande"
del nostro tempo; ed emulando il Suo esempio, con la stessa Sua
convinzione e tenacia, sapranno che la difesa della dignità,
la difesa della propria Patria, la difesa dei diritti umani, politici
e sociali, vale qualunque prezzo, per poter stare in pace con la
propria coscienza di uomini, gli esseri più evoluti della
Natura.
Ci
permettiamo di stringerla in un affettuoso abbraccio da compagni di
lotta, da militanti contro l'imperialismo, per il riscatto di tutti i
popoli.
Morte
al fascismo vecchio e nuovo, libertà ai popoli!
Miriam
Pellegrini Ferri
(1)
Spartaco
Ferri (2)
23
luglio 2005
Partigiana
di Giustizia e Libertà, coordinatrice ad interim di
ICDSM-Italia.
Partigiano
della Brigata Gramsci nel Centro Italia
Testo
pubblicato in apertura della prima edizione di questo volume (2005)
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