successivamente, quali: la
liquidazione
fisica dello
stesso Milošević nella galera dell’Aja (11 marzo
2006) procurata somministrandogli medicinali sbagliati e
rifiutandogli le cure; i reiterati scandali giudiziari di cui si è
reso protagonista l’ICTY, per aver trattato con più di
un occhio di riguardo criminali conclamati appartenenti alle fazioni
antiserbe e antijugoslave; la assoluzione de
facto di
Milošević contenuta negli incartamenti delle sentenze
Karadzić e Mladić; la “fine” dell’attività
dell’ICTY, ingloriosa per il suicidio dell’imputato
Slobodan Praljak al cospetto della Corte ma allo stesso tempo
fittizia perché il "Tribunale" ha in realtà
"passato le carte" a una nuova istituzione ad
hoc che
gli differisce solo di nome.
Con
grande impegno di selezione e traduzione sono stati qui raccolti gran
parte dei contributi pubblicati nelle edizioni tedesche e altri
materiali inediti in Italia. Saggi monografici analizzano lo scempio
del diritto internazionale e le circostanze della eliminazione di
Milošević, i cui scritti e discorsi sono raccolti in una
specifica sezione. Un’altra intera sezione è dedicata al
neo-Nobel per la Letteratura Peter Handke, noto per l’impegno
nel movimento in solidarietà a Milošević e grande
conoscitore delle questioni jugoslave. Un ampio apparato di note, una
Cronologia ed una
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I
temi qui trattati non hanno perso di rilevanza: l’area
balcanica rimane fortemente instabile, a seguito delle spericolate,
irresponsabili operazioni di ingegneria etnico-istituzionale promosse
da Occidente. Questo testo è uno strumento prezioso per chi
voglia cimentarsi in uno studio non superficiale della drammatica
crisi jugoslava di fine Novecento, della quale Milošević
e il “Tribunale ad hoc” rappresentano i principali snodi
narrativi e, sostanzialmente, la sintesi. --
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