cari compagni ci fa piacere presentarvi un nuovo compagno che si sta tesserando al g.a.ma.di. perché ancora non lo conoscete, ma miriam mi ha chiesto che fosse inserito nel comitato scientifico, ora spetterà al nuovo presidente confermarlo se vorrà, assieme a un altro compagno, entrato recentemente nel g.a.ma.di., ma che molti di noi conoscono e apprezzano, jean-claude martini, che pure miriam voleva inserire nel comitato scientifico. linda scrive di lui: "è con grande piacere che vi comunico la disponibilità all'iscrizione alla nostra associazione del compagno e amico francesco fantuzzi, reggiano come me, che miriam propone di accogliere nel nostro comitato scientifico. francesco lavora per la cooperativa mag 6, cooperativa di finanza mutualistica e solidale. ha fondato nel 2013 il gruppo civico "reggio città aperta" dove sono riportati, recensiti, criticati tutti gli avvenimenti importanti della città con particolare riferimento alle problematiche legate all'ambiente, all'ecologia, all'inquinamento, ai beni comuni, alla cultura locale. francesco è anche, e forse soprattutto, uomo d'azione che porta in piazza le sue iniziative, raccoglie firme, crea comitati per i problemi locali legati all'inquinamento, alla cementificazione ecc. è un grande esperto di queste tematiche, per le quali partecipa spesso come relatore a incontri e convegni. nel periodo del primo lockdown ha scritto l'interessantissimo libro "dentro la zona rossa", in collaborazione con il prof. franco motta: un'occasione per riflettere su quanto accaduto, sulle cause della pandemia, sulle sue conseguenze, sul virus virologo che ha rivelato il devastante ruolo dell'uomo sul pianeta e che ha ottenuto ottime recensioni. ha indirizzi su facebook e instagramm: https://www.facebook.com/rancescofantuzzireggiocittaaperta. https://www.facebook.com/dentrolazonarossa. https://www.facebook.com/dentrolazonarossa/videos/.. https://www.facebook.com/cavriagonair/videos/.. https://www.instagram.com/p/cf_i1utdaxo/?igshid=1g6h29m0fuvzc. dentro la zona rossa ha dedicato un capitolo alla pervicace volontà della politica di colpevolizzare i comportamenti dei cittadini, al fine di distogliere l'attenzione dalle proprie responsabilità nella gestione della pandemia. a tal proposito, nei giorni scorsi abbiamo ripreso un infelice intervento del "governatore" dell'emilia romagna sui pranzi e sulle cene natalizie. ma intendiamo ribadirlo: così come la classe politica intende alleggerire il proprio ruolo, tutte e tutti noi rischiamo di commettere lo stesso tragico errore. il virus è la conseguenza dei nostri singoli comportamenti, del modello di sviluppo, della privatizzazione e mercificazione dei beni comuni, dello sfruttamento infinito di un pianeta finito. non possiamo sperare di uscire da questo incubo senza partire da un profondo cambiamento di noi stessi e dei nostri stili di vita. il virus è il capitalismo, ma per quello nessuno vuole vaccinarsi. la casa editrice, sensibili alle foglie, è stata fondata da renato curcio. un intero paese, il nostro, dichiarato per quasi due mesi zona rossa, un’area a libertà vigilata. la zona rossa, il simbolo di ciò cui abbiamo dovuto rinunciare e cui, forse, dovremo rinunciare in futuro. dentro la zona rossa abbiamo esperito un tempo sospeso, un silenzio inconsueto ma vissuto la paura, subito dinamiche di potere, parlato un neolinguaggio bellico. il lockdown ci ha obbligati a confrontarci con le nostre paure e le nostre fragilità, coprendo i nostri volti ma al contempo mettendoci a nudo. non sprechiamo l'opportunità che un virus ci ha presentato, cambiamo rotta nei confronti di noi stessi e della terra. siamo, come james stewart, sul ponte del film "la vita è meravigliosa" di frank capra: abbiamo visto, pur parzialmente, come sarebbe stata la terra senza l'uomo. possiamo scegliere se buttarci o fare marcia indietro, salvando noi stessi e il pianeta. presentazione del libro "dentro la zona rossa - il virus, il tempo, il potere.

video del regista alessandro scillitani. l'intervista del regista alessandro scillitani ai due autori del libro, franco motta e francesco fantuzzi. recensione del professor serge latouche. cari autori, ho finito ora la lettura del vostro libro. costituisce veramente un lavoro importante totalmente coerente con il progetto della decrescita come costruzione di una società di prosperità senza crescita o di abbondanza frugale. come spesso particolarmente tra gli obiettori di crescita italiani, c'è ancora una resilenza del economicismo. la decolonizzazione del imaginario economico non è facile... p.18 ritengo « l’ economia sostenibile » come un ossimoro, « un altro modello di sviluppo » ? p. 102 la « ragionevolezza economica » altro ossimoro… invece, eccelente per l'italia : « la sostituzione nei talk show televisi dell’abituale coro di paroci ee monsignori con la più torva compagine degli epimiologi è un segnale significativo della direzione verso cui oggi si rivolge la sensibilità comune nel tempo dell’angoscia ». 26. buona continuazione e tutti i miei auguri per natale (confinato e mascherato) e per un 2021 più conviviale. serge latouche.

Cari compagni ci fa piacere presentarvi un nuovo compagno che si sta tesserando al G.A.MA.DI. perché ancora non lo conoscete, ma Miriam mi ha chiesto che fosse inserito nel Comitato Scientifico, ora spetterà al nuovo Presidente confermarlo se vorrà, assieme a un altro compagno, entrato recentemente nel G.A.MA.DI., ma che molti di noi conoscono e apprezzano, Jean-Claude Martini, che pure Miriam voleva inserire nel Comitato scientifico.
Linda scrive di lui: "È con grande piacere che vi comunico la disponibilità all'iscrizione alla nostra associazione del compagno e amico Francesco Fantuzzi, reggiano come me, che Miriam propone di accogliere nel nostro comitato scientifico.
Francesco lavora per la cooperativa Mag 6, cooperativa di finanza mutualistica e solidale.
Ha fondato nel 2013 il gruppo civico "Reggio città aperta" dove sono riportati, recensiti, criticati tutti gli avvenimenti importanti della città con particolare riferimento alle problematiche legate all'ambiente, all'ecologia, all'inquinamento, ai beni comuni, alla cultura locale.
Francesco è anche, e forse soprattutto, uomo d'azione che porta in piazza le sue iniziative, raccoglie firme, crea comitati per i problemi locali legati all'inquinamento, alla cementificazione ecc.
È un grande esperto di queste tematiche, per le quali partecipa spesso come relatore a incontri e convegni.
Nel periodo del primo lockdown ha scritto l'interessantissimo libro "Dentro la zona rossa", in collaborazione con il Prof. Franco Motta: un'occasione per riflettere su quanto accaduto, sulle cause della pandemia, sulle sue conseguenze, sul virus virologo che ha rivelato il devastante ruolo dell'uomo sul pianeta e che ha ottenuto ottime recensioni.
ha indirizzi su Facebook e Instagramm:
https://www.facebook.com/rancescofantuzzireggiocittaaperta
https://www.facebook.com/dentrolazonarossa
https://www.facebook.com/dentrolazonarossa/videos/..
https://www.facebook.com/cavriagonair/videos/..
https://www.instagram.com/p/CF_i1uTDaxO/?igshid=1g6h29m0fuvzc

Dentro la zona rossa ha dedicato un capitolo alla pervicace volontà della politica di colpevolizzare i comportamenti dei cittadini, al fine di distogliere l'attenzione dalle proprie responsabilità nella gestione della pandemia. A tal proposito, nei giorni scorsi abbiamo ripreso un infelice intervento del "governatore" dell'Emilia Romagna sui pranzi e sulle cene natalizie.
Ma intendiamo ribadirlo: così come la classe politica intende alleggerire il proprio ruolo, tutte e tutti noi rischiamo di commettere lo stesso tragico errore.
Il virus è la conseguenza dei nostri singoli comportamenti, del modello di sviluppo, della privatizzazione e mercificazione dei beni comuni, dello sfruttamento infinito di un pianeta finito.
Non possiamo sperare di uscire da questo incubo senza partire da un profondo cambiamento di noi stessi e dei nostri stili di vita. Il virus è il capitalismo, ma per quello nessuno vuole vaccinarsi.
La casa editrice, Sensibili alle foglie, è stata fondata da Renato Curcio.

Un intero paese, il nostro, dichiarato per quasi due mesi Zona rossa, un’area a libertà vigilata. La Zona rossa, il simbolo di ciò cui abbiamo dovuto rinunciare e cui, forse, dovremo rinunciare in futuro. Dentro la Zona rossa abbiamo esperito un tempo sospeso, un silenzio inconsueto ma vissuto la paura, subito dinamiche di potere, parlato un neolinguaggio bellico. Il lockdown ci ha obbligati a confrontarci con le nostre paure e le nostre fragilità, coprendo i nostri volti ma al contempo mettendoci a nudo.
Non sprechiamo l'opportunità che un virus ci ha presentato, cambiamo rotta nei confronti di noi stessi e della terra.
Siamo, come James Stewart, sul ponte del film "La vita è meravigliosa" di Frank Capra: abbiamo visto, pur parzialmente, come sarebbe stata la terra senza l'uomo.
Possiamo scegliere se buttarci o fare marcia indietro, salvando noi stessi e il pianeta.
Presentazione del libro "Dentro la zona rossa - il virus, il tempo, il potere.

Video del regista Alessandro Scillitani

L'intervista del regista Alessandro Scillitani ai due autori del libro, Franco Motta e Francesco Fantuzzi.

Recensione del Professor Serge Latouche
Cari autori,
Ho finito ora la lettura del vostro libro. Costituisce veramente un lavoro importante totalmente coerente con il progetto della decrescita come costruzione di una società di prosperità senza crescita o di abbondanza frugale. Come spesso particolarmente tra gli obiettori di crescita italiani, c'è ancora una resilenza del economicismo. La decolonizzazione del imaginario economico non è facile... p.18 ritengo « l’ economia sostenibile » come un ossimoro, « un altro modello di sviluppo » ? p. 102 la « ragionevolezza economica » altro ossimoro… Invece, Eccelente per l'Italia : « La sostituzione nei talk show televisi dell’abituale coro di paroci ee monsignori con la più torva compagine degli epimiologi è un segnale significativo della direzione verso cui oggi si rivolge la sensibilità comune nel tempo dell’angoscia ». 26.
Buona continuazione e tutti i miei auguri per Natale (confinato e mascherato) e per un 2021 più conviviale.
Serge Latouche