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La VOCE 2009

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La VOCE ANNO XXIII N°1

settembre 2020

PAGINA 12

Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
in questa pagina potete trovare articoli molto interessanti, che non hanno trovato spazio in questo numero de la voce, ma di cui consigliamo ugualmente la lettura. africa. america. il complesso militar-industriale. christian sorensen: capire l’industria della guerra. l’ambizioso libro di sorensen capire l’industria della guerra documenta in modo vivace l’economia di guerra usa. e’ un argomento noioso, monotono, ma di vitale importanza, ed egli riesce a renderlo interessante. si descrive il complesso militar-industriale-politico come un vasto e complesso alveare inserito nel più grande mostro economico chiamato stati uniti. questa unione è sempre stata debole, dalla rivoluzione alla guerra civile e oggi necessita di nemici per tenere in riga gruppi molto diversi. ironicamente, da quando hanno buttato fuori i britannici, gli usa (cioè il regime di insediamento coloniale) sono l’unico paese al mondo che non è mai stato minacciato da nemici esterni, e ha fatto della creazione di nemici la forza propulsiva dietro ai militari (sempre in guardia). finalmente! 150 intellettuali americani contro il reazionario “politically correct”. era ora. ogni limite era stato sorpassato, da tempo. eppure ogni giorno doveva registrare una nuova follia censoria. alla fine, su iniziativa di mark lilla, 150 tra i più autorevoli intellettuali americani, di diverse sensibilità politiche e culturali, hanno intonato un sacrosanto “basta!”. micromega ha più volte stigmatizzato il carattere reazionario del “politically correct”. si può anzi dire che tale critica costituisca parte del suo dna, visto che nel secondo numero (primavera 1986) nel lungo saggio programmatico filosofico-politico “il disincanto tradito”, criticava la “rivendicazione alla differenza” da parte di “entità collettive perseguitate o emarginate: negri, operai, donne, ebrei, omosessuali”, le cui lotte erano sacrosante “contro i ceti ‘omologati’ e il loro conformismo”, ma il cui richiamo a una “appartenenza” annullava la loro realtà di individui critici e giustamente in lotta, di modo che “spesso, manifestano intolleranza nell’esaltare e custodire la propria ‘differenza’ collettiva: le critiche sono ammesse, entro limiti per altro angusti, solo se provenienti dall’interno della collettività. formulate dall’esterno, vengono aprioristicamente respinte come ‘aggressione’, ‘razzismo’, antisemitismo’, maschilismo’”. cina. la cina sospende il rimborso del debito per 77 nazioni in via di sviluppo. la cina ha annunciato la sospensione del rimborso del debito per 77 paesi e regioni in via di sviluppo, poiché la nazione sta lavorando, con altri membri del g20, per l'iniziativa del g20 della riduzione del debito per i paesi a basso reddito, è quanto hanno affermato i funzionari cinesi in un briefing stampa presso l'ufficio informazioni del consiglio di stato di domenica. la nuova legge sulla sicurezza nazionale di hong kong: dura ma con un volto umano. l'adozione da parte del comitato permanente del congresso nazionale del popolo della legge della repubblica popolare cinese sulla salvaguardia della sicurezza nazionale nella regione amministrativa speciale di hong kong (legge sulla sicurezza nazionale), ha acceso un grande dibattito sull'impatto che essa avrà sulle libertà di cui godono i residenti. la legge è stata promulgata per salvaguardare la sicurezza nazionale per prevenire, sopprimere e punire i reati di secessione, sovversione, organizzazione e perpetrazione di attività terroristiche e la collusione con un paese straniero o con elementi esterni per mettere in pericolo la sicurezza nazionale in relazione a hong kong. europa. tribunale penale internazionale per i crimini commessi in ex-jugoslavia (tpi) - parte i. "gentlemen, you cannot imagine what a privilege it is, even under the conditions you imposed on me, to have truth and justice on my side. signori voi non potete immaginare che privilegio sia, nonostante le condizioni impostemi, avere dalla mia parte la verità e la giustizia”.. slobodan milosevic 1st september 2004. tribunale penale internazionale per i crimini commessi in ex-jugoslavia (tpi) - parte ii. con risoluzione 827 del 25 maggio 1993, il consiglio di sicurezza delle nazioni unite dà vita, operando nell’ambito dei poteri attribuitegli dal capitolo vii della carta dell’onu, al “tribunale penale internazionale per perseguire i responsabili di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario commesse nel territorio dell’ex jugoslavia dal 1991”. un tribunale ad hoc che violerebbe i principi del giudice naturale. similmente, con la risoluzione 955 dell’8 novembre 1994 il consiglio di sicurezza istituì il “tribunale penale internazionale per i crimini commessi in ruanda nel 1994”. i due tribunali ad hoc sono organi sussidiari del consiglio di sicurezza dell’onu, tuttavia non sono soggetti all’autorità o al controllo del consiglio per tutto ciò che riguarda l’esercizio delle loro funzioni giudiziarie. le atrocità della guerra alla serbia di bill clinton, evidenziate dalle nuove accuse contro h. thaci il “combattente per la libertà” preferito dal presidente bill clinton è stato appena incriminato per omicidi di massa, torture, rapimenti e altri crimini contro l'umanità. nel 1999, l'amministrazione clinton aveva lanciato una campagna di bombardamenti di 78 giorni, che ha ucciso circa 1500 civili in serbia e kosovo, in quella che i media americani avevano descritto con orgoglio, come una crociata contro il pregiudizio etnico. quella guerra, come la maggior parte delle pretese della politica estera degli stati uniti, è sempre stata una finzione. italia. medio oriente. israeliana latitante per crimini di guerra riceve il premio brückepreis per la pace. l’ex ministra degli esteri israeliana tzipi livni è sfuggita ad arresto o interrogatorio nel regno unito, in belgio e in svizzera riguardo al suo ruolo in crimini di guerra a gaza. (brookings institution) difensori dei diritti umani stanno sollecitando il brückepreis tedesco perché annulli l’assegnazione del premio per il 2020 a tzipi livni, politica israeliana che si è vantata del suo ruolo in crimini di guerra contro i palestinesi. camuffamento: come la sinistra israeliana continua a ingannarci con slogan manipolati. per raggiungere i cuori e le menti degli americani, la sinistra sionista israeliana sta manipolando il movimento black lives matter. gli slogan e le immagini dei manifestanti che giungono da tel aviv continuano a ingannare il mondo attraverso un’improvvisa ed egoista preoccupazione per le vite dei palestinesi. due slogan circolano nella sinistra sionista israeliana: “jewish and democratic’ and ‘palestine lives matter”. questi slogan sono, in poche parole, una contraddizione in termini,
ideati per imbiancare la natura razzista del sionismo. “scambio mortale”: il razzismo della polizia americana ha radici in israele. durante le sessioni di addestramento in israele, le delegazioni della polizia americana si incontrano con le forze armate israeliane, la polizia e le agenzie di intelligence, per apprendere ciò che israele chiama tattiche antiterrorismo, ma in realtà non sono altro che il “perfezionamento dei metodi di profilazione razziale”. il processo di pace non ha mai avuto lo scopo di dare uno stato ai palestinesi. le rivelazioni del consiglio delle relazioni estere. steven cook del council on foreign relations (ndt. associazione privata statunitense. creata nel 1921, ha sede a new york e a washington) ha pubblicato un articolo sul periodico foreign policy affermando che gli stati uniti dovrebbero eliminare gradualmente gli aiuti a israele e “porre fine al rapporto speciale” perché il processo di pace ha raggiunto il suo vero obiettivo: israele è un paese sicuro, con un tenore di vita paragonabile a quello del regno unito e della francia, e senza una reale minaccia militare. cook afferma che l “interesse principale” degli stati uniti in medio oriente è sempre stata la “sicurezza” di israele, quindi il processo di pace era solo un pretesto. serbatoi vandalizzati dai soldati israeliani. nelle ultime settimane, i soldati israeliani hanno deliberatamente sparato contro i serbatoi d'acqua di kafr qadum durante le proteste settimanali tenute contro la chiusura dell'uscita orientale del villaggio. da aprile, i soldati hanno perforato almeno 24 serbatoi sui tetti. questo è puro abuso e costituisce una punizione collettiva per aver protestato. questa condotta è particolarmente grave dato l'alto livello di igiene necessario per combattere il coronavirus. israele, che ha distrutto il libano, si atteggia a suo salvatore. il 17 luglio del 2006 bambine israeliane scrivono messaggi di morte sopra le bombe che saranno lanciate sul libano e che causeranno distruzioni e morti sui civili sebastian scheinerap foto durante l’invasione del 2006, israele ha scaricato sul paese più di un milione di munizioni a grappolo. “abbiamo fatto una cosa folle e mostruosa, abbiamo sganciato bombe a grappolo su intere città “, ha detto ad haaretz, quotidiano di tel aviv, un ufficiale dell’esercito israeliano. nel corso di quella guerra, israele sganciò qualcosa come 7.000 bombe e missili e inoltre bombardò l’intero libano con artiglieria terrestre e navale. cos’è in ballo con l’annessione della palestina. l’ex relatore speciale per le nazioni unite sulla questione palestinese richard falk denuncia “la plateale illegalità dell’annessione” [1] dei territori occupati da parte di israele, con la copertura degli stati uniti di trump, come una “geopolitica da gangster nella giungla globale in aperta violazione della carta dell’onu”. dunque, nonostante lo stato ebraico porti avanti il proprio piano “senza nemmeno cercare di giustificare la violazione del diritto internazionale, secondo il quale uno stato sovrano non può annettere un territorio estero occupato militarmente”, “il segretario di stato americano mike pompeo ha dato luce verde all’annessione della west bank ancora prima che israele formalizzasse il proprio piano, dichiarando provocatoriamente che sono gli israeliani a dover decidere in materia: come se né i palestinesi né la legge internazionale avessero la minima importanza. ecco un’altra indicazione del fatto che le relazioni israelo-statunitensi sono all’insegna di una geopolitica da gangster”. quest’ultima emerge nel modo più evidente in periodi di gravi crisi sanitarie, economiche e sociali come quella che stiamo vivendo. un altro esempio paradigmatico della “geopolitica da gangster” in atto è, indubbiamente, “’inasprimento delle sanzioni statunitensi nel bel mezzo della crisi sanitaria che colpisce società già gravemente provate e popolazioni sofferenti in iran, venezuela, siria e cuba.” no al tradimento e alla normalizzazione con gli occupanti israeliani لا للخيانة والتطبيع مع الاحتلال الاسرائيلي. la comunità palestinese di roma e del lazio invita, tutte le amiche e gli amici della palestina, a partecipare al sit-in che si terrà il giovedì 20/8/2020 dalle ore 11 alle ore 12, davanti all’ambasciata degli emirati arabi uniti, in piazza della croce rossa, 3 - roma. per denunciare, condannare, rifiutare ed esprimere rabbia nei confronti della firma dell’accordo cosiddetto di pace, voluto dalle esigenze di potere ed interessi, dal demente presidente trump fra il tiranno traditore mohamed ben zayedli, degli emirati arabi uniti e il corrotto-ladro, benyamin netanyahu dello stato d’occupazione israeliano. questo accordo, è un tradimento, è l'ennesimo coltello ficcato nella schiena della giusta causa del popolo palestinese, è una dichiarazione di guerra per liquidare la causa palestinese e diritti del suo popolo. hanno firmato in passato, cosiddetti "accordi di pace” fra israele ed egitto, libano, siria, giordania, qatar, oggi anche con emirati arabi uniti e può darsi prossimamente con qualche altra monarchia del golfo, ma la pace non è mai stata raggiunta e il medioriente continua ad essere una pericolosa mina, che può esplodere in qualsiasi momento. e’ la questione palestinese, il diritto all’autodeterminazione, il diritto alla vita, alla terra e alla libertà, che senza i quali il medioriente e il mondo intero non potrà mai vivere in pace e sicurezza. l’università di manchester disinveste dalle aziende complici dell’occupazione israeliana. l’università di manchester ha disinvestito oltre 5 milioni di dollari dalla caterpillar e dalla società madre del sito di viaggi booking.com. lunedì gli attivisti hanno detto che si è trattato di “un’enorme vittoria del movimento di solidarietà con la palestina in gran bretagna” e di “una svolta decisiva”. l’università è stata un bersaglio della campagna fin dal 2016, a causa dei suoi investimenti in aziende complici dell’occupazione israeliana della terra palestinese. l’anno scorso gli studenti hanno interrotto una riunione del consiglio chiedendo di disinvestire da caterpillar. israele non può più nascondere le prove della sua occupazione. per più di 20 anni un’oscura legge usa ha tenuto nascoste le immagini satellitari delle attività di israele nei territori occupati. in seguito a un brusco capovolgimento, la tecnologia satellitare ora può essere utilizzata per difendere i diritti umani dei palestinesi. negli ultimi 20 anni c’è stato un generale, e per lo più indiscusso, accordo in base al quale le immagini satellitari dei territori israeliani, palestinesi e siriani occupati da israele rimanessero riservate. ciò in seguito a una normativa usa del 1996, nota come il kyl-bingaman amendment [emendamento kyl-bingaman] (kba), che ha limitato la qualità e la disponibilità di immagini satellitari ad alta risoluzione fornite da imprese usa che riguardano israele (e, per implicita estensione, i territori palestinesi e delle alture del golan occupati). il risultato è che immagini disponibili a tutti su piattaforme come google earth sono state deliberatamente sgranate e sfuocate. russia. neonazisti, mercenari a pagamento, jihadisti, criminali comuni, addestratori. chi sta combattendo contro le milizie del donbass e chi li supporta. la guerra nel donbass continua, anche se nei nostri media nessuno ne parla più. quotidianamente i neonazisti dei battaglioni punitivi ato, continuano a bombardare e attaccare città e villaggi delle due repubbliche popolari, anche con l’obiettivo di cercare di sabotare qualsiasi seppur modesto tentativo di pacificazione e soluzione del conflitto. per di più, perché in questa prospettiva, essi cesserebbero di avere un buon reddito sicuro e un loro ruolo politico nello scenario ucraino. gli usa e la nato intensificano le provocazioni ai confini della federazione russa. in un recente articolo abbiamo evidenziato il ruolo della polonia quale nazione dell’unione europea più di altre impegnata nel sostegno alle politiche imperialiste di pressione militare sulla federazione russa, che non hanno subito sostanziali rallentamenti persino nel corso della pandemia. circa 4.000 soldati statunitensi hanno partecipato, a partire dal 4 giugno scorso a imponenti manovre militari in polonia, ha annunciato a varsavia il ministro della difesa mariusz blaszczak. scienza.
In questa pagina potete trovare articoli molto interessanti, che non hanno trovato spazio in questo numero de La VOCE, ma di cui consigliamo ugualmente la lettura.

AFRICA




AMERICA

Il complesso militar-industriale. Christian Sorensen: Capire l’industria della guerra
L’ambizioso libro di Sorensen Capire l’industria della guerra documenta in modo vivace l’economia di guerra USA. E’ un argomento noioso, monotono, ma di vitale importanza, ed egli riesce a renderlo interessante. Si descrive il complesso militar-industriale-politico come un vasto e complesso alveare inserito nel più grande mostro economico chiamato Stati Uniti.
Questa unione è sempre stata debole, dalla rivoluzione alla guerra civile e oggi necessita di nemici per tenere in riga gruppi molto diversi. Ironicamente, da quando hanno buttato fuori i britannici, gli USA (cioè il regime di insediamento coloniale) sono l’unico paese al mondo che non è mai stato minacciato da nemici esterni, e ha fatto della creazione di nemici la forza propulsiva dietro ai militari (sempre in guardia).

Finalmente! 150 intellettuali americani contro il reazionario “politically correct”
Era ora. Ogni limite era stato sorpassato, da tempo. Eppure ogni giorno doveva registrare una nuova follia censoria. Alla fine, su iniziativa di Mark Lilla, 150 tra i più autorevoli intellettuali americani, di diverse sensibilità politiche e culturali, hanno intonato un sacrosanto “Basta!”. MicroMega ha più volte stigmatizzato il carattere reazionario del “politically correct”. Si può anzi dire che tale critica costituisca parte del suo DNA, visto che nel secondo numero (primavera 1986) nel lungo saggio programmatico filosofico-politico “Il disincanto tradito”, criticava la “rivendicazione alla differenza” da parte di “entità collettive perseguitate o emarginate: negri, operai, donne, ebrei, omosessuali”, le cui lotte erano sacrosante “contro i ceti ‘omologati’ e il loro conformismo”, ma il cui richiamo a una “appartenenza” annullava la loro realtà di individui critici e giustamente in lotta, di modo che “spesso, manifestano intolleranza nell’esaltare e custodire la propria ‘differenza’ collettiva: le critiche sono ammesse, entro limiti per altro angusti, solo se provenienti dall’interno della collettività. Formulate dall’esterno, vengono aprioristicamente respinte come ‘aggressione’, ‘razzismo’, antisemitismo’, maschilismo’”.

CINA

La Cina sospende il rimborso del debito per 77 nazioni in via di sviluppo
La Cina ha annunciato la sospensione del rimborso del debito per 77 paesi e regioni in via di sviluppo, poiché la nazione sta lavorando, con altri membri del G20, per l'iniziativa del G20 della riduzione del debito per i paesi a basso reddito, è quanto hanno affermato i funzionari cinesi in un briefing stampa presso l'Ufficio informazioni del Consiglio di Stato di domenica.

La nuova legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong: dura ma con un volto umano
L'adozione da parte del Comitato permanente del Congresso Nazionale del Popolo della legge della Repubblica popolare cinese sulla salvaguardia della sicurezza nazionale nella regione amministrativa speciale di Hong Kong (legge sulla sicurezza nazionale), ha acceso un grande dibattito sull'impatto che essa avrà sulle libertà di cui godono i residenti.
La legge è stata promulgata per salvaguardare la sicurezza nazionale per prevenire, sopprimere e punire i reati di secessione, sovversione, organizzazione e perpetrazione di attività terroristiche e la collusione con un paese straniero o con elementi esterni per mettere in pericolo la sicurezza nazionale in relazione a Hong Kong.

EUROPA

Tribunale penale Internazionale per i crimini commessi in ex-Jugoslavia (Tpi) - Parte I
"Gentlemen, you cannot imagine what a privilege it is, even under the conditions you imposed on me, to have truth and justice on my side.
Signori voi non potete immaginare che privilegio sia, nonostante le condizioni impostemi, avere dalla mia parte la verità e la giustizia”..
Slobodan Milosevic 1st September 2004

Tribunale penale Internazionale per i crimini commessi in ex-Jugoslavia (Tpi) - Parte II
Con risoluzione 827 del 25 maggio 1993, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dà vita, operando nell’ambito dei poteri attribuitegli dal capitolo VII della Carta dell’Onu, al “Tribunale penale internazionale per perseguire i responsabili di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario commesse nel territorio dell’ex Jugoslavia dal 1991”.
Un Tribunale ad hoc che violerebbe i principi del giudice naturale. Similmente, con la risoluzione 955 dell’8 novembre 1994 il Consiglio di Sicurezza istituì il “Tribunale penale internazionale per i crimini commessi in Ruanda nel 1994”. I due Tribunali ad hoc sono organi sussidiari del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, tuttavia non sono soggetti all’autorità o al controllo del Consiglio per tutto ciò che riguarda l’esercizio delle loro funzioni giudiziarie.

Le atrocità della guerra alla Serbia di Bill Clinton, evidenziate dalle nuove accuse contro H. Thaci
Il “combattente per la libertà” preferito dal presidente Bill Clinton è stato appena incriminato per omicidi di massa, torture, rapimenti e altri crimini contro l'umanità. Nel 1999, l'amministrazione Clinton aveva lanciato una campagna di bombardamenti di 78 giorni, che ha ucciso circa 1500 civili in Serbia e Kosovo, in quella che i media americani avevano descritto con orgoglio, come una crociata contro il pregiudizio etnico. Quella guerra, come la maggior parte delle pretese della politica estera degli Stati Uniti, è sempre stata una finzione.

ITALIA




MEDIO ORIENTE

Israeliana latitante per crimini di guerra riceve il premio Brückepreis per la pace
L’ex ministra degli esteri israeliana Tzipi Livni è sfuggita ad arresto o interrogatorio nel Regno Unito, in Belgio e in Svizzera riguardo al suo ruolo in crimini di guerra a Gaza. (Brookings Institution)
Difensori dei diritti umani stanno sollecitando il Brückepreis tedesco perché annulli l’assegnazione del premio per il 2020 a Tzipi Livni, politica israeliana che si è vantata del suo ruolo in crimini di guerra contro i palestinesi.

Camuffamento: come la sinistra israeliana continua a ingannarci con slogan manipolati.
Per raggiungere i cuori e le menti degli americani, la sinistra sionista israeliana sta manipolando il movimento Black Lives Matter. Gli slogan e le immagini dei manifestanti che giungono da Tel Aviv continuano a ingannare il mondo attraverso un’improvvisa ed egoista preoccupazione per le vite dei palestinesi.
Due slogan circolano nella sinistra sionista israeliana: “Jewish and democratic’ and ‘Palestine Lives Matter”. Questi slogan sono, in poche parole, una contraddizione in termini,
ideati per imbiancare la natura razzista del sionismo.

“Scambio mortale”: il razzismo della polizia americana ha radici in Israele
Durante le sessioni di addestramento in Israele, le delegazioni della polizia americana si incontrano con le forze armate israeliane, la polizia e le agenzie di intelligence, per apprendere ciò che Israele chiama tattiche antiterrorismo, ma in realtà non sono altro che il “perfezionamento dei metodi di profilazione razziale”.

Il processo di pace non ha mai avuto lo scopo di dare uno stato ai palestinesi. Le rivelazioni del Consiglio delle Relazioni Estere
Steven Cook del Council on Foreign Relations (ndt. associazione privata statunitense. Creata nel 1921, ha sede a New York e a Washington) ha pubblicato un articolo sul periodico Foreign Policy affermando che gli Stati Uniti dovrebbero eliminare gradualmente gli aiuti a Israele e “porre fine al rapporto speciale” perché il processo di pace ha raggiunto il suo vero obiettivo: Israele è un paese sicuro, con un tenore di vita paragonabile a quello del Regno Unito e della Francia, e senza una reale minaccia militare.
Cook afferma che l “interesse principale” degli Stati Uniti in Medio Oriente è sempre stata la “sicurezza” di Israele, quindi il processo di pace era solo un pretesto.

Serbatoi vandalizzati dai soldati israeliani.
Nelle ultime settimane, i soldati israeliani hanno deliberatamente sparato contro i serbatoi d'acqua di Kafr Qadum durante le proteste settimanali tenute contro la chiusura dell'uscita orientale del villaggio. Da aprile, i soldati hanno perforato almeno 24 serbatoi sui tetti. Questo è puro abuso e costituisce una punizione collettiva per aver protestato. Questa condotta è particolarmente grave dato l'alto livello di igiene necessario per combattere il coronavirus.

Israele, che ha distrutto il Libano, si atteggia a suo salvatore
Il 17 luglio del 2006 bambine israeliane scrivono messaggi di morte sopra le bombe che saranno lanciate sul Libano e che causeranno distruzioni e morti sui civili Sebastian ScheinerAP foto
Durante l’invasione del 2006, Israele ha scaricato sul Paese più di un milione di munizioni a grappolo.
“Abbiamo fatto una cosa folle e mostruosa, abbiamo sganciato bombe a grappolo su intere città “, ha detto ad Haaretz, quotidiano di Tel Aviv, un ufficiale dell’esercito israeliano.
Nel corso di quella guerra, Israele sganciò qualcosa come 7.000 bombe e missili e inoltre bombardò l’intero Libano con artiglieria terrestre e navale.

Cos’è in ballo con l’annessione della Palestina
L’ex relatore speciale per le Nazioni unite sulla questione palestinese Richard Falk denuncia “la plateale illegalità dell’annessione” [1] dei territori occupati da parte di Israele, con la copertura degli Stati Uniti di Trump, come una “geopolitica da gangster nella giungla globale in aperta violazione della Carta dell’Onu”. Dunque, nonostante lo Stato ebraico porti avanti il proprio piano “senza nemmeno cercare di giustificare la violazione del diritto internazionale, secondo il quale uno Stato sovrano non può annettere un territorio estero occupato militarmente”, “il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha dato luce verde all’annessione della West Bank ancora prima che Israele formalizzasse il proprio piano, dichiarando provocatoriamente che sono gli israeliani a dover decidere in materia: come se né i palestinesi né la legge internazionale avessero la minima importanza. Ecco un’altra indicazione del fatto che le relazioni israelo-statunitensi sono all’insegna di una geopolitica da gangster”. Quest’ultima emerge nel modo più evidente in periodi di gravi crisi sanitarie, economiche e sociali come quella che stiamo vivendo. Un altro esempio paradigmatico della “geopolitica da gangster” in atto è, indubbiamente, “’inasprimento delle sanzioni statunitensi nel bel mezzo della crisi sanitaria che colpisce società già gravemente provate e popolazioni sofferenti in Iran, Venezuela, Siria e Cuba.”

No al tradimento e alla normalizzazione con gli occupanti israeliani لا للخيانة والتطبيع مع الاحتلال الاسرائيلي
La Comunità Palestinese di Roma e del Lazio INVITA, tutte le amiche e gli amici della Palestina, a partecipare al Sit-in che si terrà il giovedì 20/8/2020 dalle ore 11 alle ore 12, davanti all’ambasciata degli Emirati Arabi Uniti, in Piazza della Croce Rossa, 3 - Roma.
Per denunciare, condannare, rifiutare ed esprimere rabbia nei confronti della firma dell’accordo cosiddetto di pace, voluto dalle esigenze di potere ed interessi, dal demente presidente Trump fra il tiranno traditore Mohamed Ben Zayedli, degli Emirati Arabi Uniti e il corrotto-ladro, Benyamin Netanyahu dello stato d’occupazione israeliano.
Questo accordo, è un tradimento, è l'ennesimo coltello ficcato nella schiena della giusta causa del popolo palestinese, è una dichiarazione di guerra per liquidare la causa palestinese e DIRITTI del suo popolo. Hanno firmato in passato, cosiddetti "accordi di pace” fra Israele ed Egitto, Libano, Siria, Giordania, Qatar, oggi anche con Emirati Arabi Uniti e può darsi prossimamente con qualche altra monarchia del Golfo, ma la pace non è mai stata raggiunta e il Medioriente continua ad essere una pericolosa mina, che può esplodere in qualsiasi momento. E’ la questione palestinese, il diritto all’autodeterminazione, il diritto alla vita, alla terra e alla libertà, che senza i quali il Medioriente e il mondo intero non potrà mai vivere in pace e sicurezza.

L’università di Manchester disinveste dalle aziende complici dell’occupazione israeliana
L’università di Manchester ha disinvestito oltre 5 milioni di dollari dalla Caterpillar e dalla società madre del sito di viaggi Booking.com.
Lunedì gli attivisti hanno detto che si è trattato di “un’enorme vittoria del movimento di solidarietà con la Palestina in Gran Bretagna” e di “una svolta decisiva”.
L’università è stata un bersaglio della campagna fin dal 2016, a causa dei suoi investimenti in aziende complici dell’occupazione israeliana della terra palestinese.
L’anno scorso gli studenti hanno interrotto una riunione del consiglio chiedendo di disinvestire da Caterpillar.

Israele non può più nascondere le prove della sua occupazione
Per più di 20 anni un’oscura legge USA ha tenuto nascoste le immagini satellitari delle attività di Israele nei territori occupati. In seguito a un brusco capovolgimento, la tecnologia satellitare ora può essere utilizzata per difendere i diritti umani dei palestinesi.
Negli ultimi 20 anni c’è stato un generale, e per lo più indiscusso, accordo in base al quale le immagini satellitari dei territori israeliani, palestinesi e siriani occupati da Israele rimanessero riservate. Ciò in seguito a una normativa USA del 1996, nota come il Kyl-Bingaman Amendment [Emendamento Kyl-Bingaman] (KBA), che ha limitato la qualità e la disponibilità di immagini satellitari ad alta risoluzione fornite da imprese USA che riguardano Israele (e, per implicita estensione, i territori palestinesi e delle Alture del Golan occupati). Il risultato è che immagini disponibili a tutti su piattaforme come Google Earth sono state deliberatamente sgranate e sfuocate.

RUSSIA

Neonazisti, mercenari a pagamento, jihadisti, criminali comuni, addestratori. Chi sta combattendo contro le milizie del Donbass e chi li supporta.
La guerra nel Donbass continua, anche se nei nostri Media nessuno ne parla più. Quotidianamente i neonazisti dei Battaglioni punitivi ATO, continuano a bombardare e attaccare città e villaggi delle due Repubbliche Popolari, anche con l’obiettivo di cercare di sabotare qualsiasi seppur modesto tentativo di pacificazione e soluzione del conflitto. Per di più, perché in questa prospettiva, essi cesserebbero di avere un buon reddito sicuro e un loro ruolo politico nello scenario ucraino.

Gli USA e la NATO intensificano le provocazioni ai confini della Federazione Russa
In un recente articolo abbiamo evidenziato il ruolo della Polonia quale nazione dell’Unione Europea più di altre impegnata nel sostegno alle politiche imperialiste di pressione militare sulla Federazione Russa, che non hanno subito sostanziali rallentamenti persino nel corso della pandemia.
Circa 4.000 soldati statunitensi hanno partecipato, a partire dal 4 giugno scorso a imponenti manovre militari in Polonia, ha annunciato a Varsavia il ministro della Difesa Mariusz Blaszczak.

SCIENZA




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