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La VOCE ANNO XXII N°5

gennaio 2020

PAGINA 4


           
colloquio telefonico tra xi jinping e donald trump: accordo di "fase uno" favorisce la pace e la prosperità di tutto il mondo. radio cina internazionale. venerdì 20 dicembre il capo di stato cinese xi jinping ha avuto un colloquio telefonico con il presidente usa donald trump. in tale occasione, trump ha affermato che l’accordo commerciale di “fase uno” raggiunto dai due paesi rappresenta una buona notizia per gli usa, la cina e il mondo intero. i mercati dei due paesi e del resto del mondo hanno risposto molto positivamente. washington intende mantenere una stretta comunicazione con beijing, facendo tutto il possibile per firmare e attuare quanto prima l’accordo. dal canto suo, xi jinping ha sottolineato che cina e stati uniti hanno raggiunto l’accordo di “fase uno” sulla base di uguaglianza e rispetto reciproco. in un contesto internazionale estremamente complicato, l’accordo raggiunto dai due paesi favorisce la cina, gli stati uniti e la pace e la prosperità di tutto il mondo. xi jinping ha sottolineato che la cooperazione economico-commerciale tra cina e stati uniti ha dato un importante contributo allo sviluppo stabile delle relazioni bilaterali e allo sviluppo economico mondiale. il presidente cinese ha aggiunto che “esprimiamo serie preoccupazioni per le recenti parole e azioni negative degli stati uniti riguardo a taiwan, hong kong, xinjiang e tibet. in questo modo gli usa hanno interferito negli affari interni della cina, danneggiando gli interessi cinesi e minando la fiducia e la cooperazione tra le due parti. a tal proposito, trump ha auspicato il mantenimento di una comunicazione regolare con il suo omologo cinese nelle varie modalità possibili. il presidente usa si è detto convinto che i due paesi gestiranno adeguatamente le divergenze e che le relazioni bilaterali continueranno a svilupparsi senza difficoltà. cina: ‘usa mantengano le loro promesse sui diritti umani’. 2019-12-09 21:13:12. lunedì 9 dicembre, in conferenza stampa ordinaria, la portavoce del ministero degli esteri cinese hua chunying si è detta ‘stupita e scioccata’ per i casi di violazione dei diritti umani negli usa e in alcuni paesi ue riportati da diverse organizzazioni tra cui l’onu. recentemente alcune organizzazioni, tra cui le nazioni unite, hanno pubblicato commenti e reportage in cui si indica che negli stati uniti e in alcuni paesi dell’unione europea esistono casi di violazione dei diritti umani, compresa la detenzione illegale di bambini immigrati. la portavoce cinese ha commentato questo fatto dicendo che la tutela dei diritti umani non deve essere presa a pretesto per interferire negli affari interni di altri paesi, e che al contrario dovrebbe incoraggiare un comportamento responsabile. hua chunying ha ricordato che il 10 dicembre ricorre la giornata mondiale dei diritti umani ed ha esortato gli stati uniti a cogliere quest’occasione mantenendo gli impegni presi a garanzia dei diritti fondamentali delle fasce più deboli della società.
​alcuni media occidentali fingono di essere sordomuti dopo la pubblicazione di due documentari sul xinjiang. 2019-12-08 19:50:28. pochi giorni fa, due documentari in lingua inglese sulla lotta al terrorismo nel xinjiang trasmessi dalla cgtn (china media group) hanno mostrato in modo veritiero i danni portati dal terrorismo e dall'estremismo religioso nel xinjiang, svelando i crimini efferati commessi nella regione dall’organizzazione terroristica nota col nome di "movimento islamico del turkestan orientale”. i due documentari hanno suscitato grande attenzione su tutti i social network cinesi e stranieri. “ma questi atti terroristici sanguinari e violenti sono i diritti umani che il governo usa vuole difendere? l’uccisione di persone innocenti da parte di organizzazioni terroristiche: questa è la verità degli avvenimenti nel xinjiang!”, hanno scritto sul web molti netizen stranieri. tuttavia, alcuni media occidentali, sempre desiderosi di speculare sui diritti umani nel xinjiang, questa volta sono rimasti quasi tutti ammutoliti di fronte ai due documentari. a eccezione di pochi casi, come ad esempio rfi, è stato raro imbattersi in media mainstream occidentali che hanno ritrasmesso o parlato dei due documentari. quei politici che negli stati uniti hanno sollecitato il congresso americano affinché approvasse il cosiddetto "uyghur human rights policy act del 2019" sembrano essere improvvisamente scomparsi. dopo che il congresso usa ha approvato il cosiddetto "uyghur human rights policy act of 2019", interferendo apertamente negli affari interni della cina, i due documentari sul xinjiang hanno permesso alla comunità internazionale di comprendere ulteriormente non solo la verità sulla questione del xinjiang, ma anche la "cecità selettiva" e il “doppiopesismo” ipocrita di alcuni media e politici occidentali. i documentari hanno svelato con fatti inconfutabili che il "movimento islamico del turkestan orientale” fa parte del sistema terroristico internazionale e costituisce una minaccia non solo per la cina, ma anche per la sicurezza comune globale. il "xinjiang" inventato da alcuni occidentali nel tentativo di "contenere la cina utilizzando il xinjiang" non traccia affatto un quadro veritiero della situazione, mette solo in giro voci false e getta fango, appoggiando il terrorismo! le questioni relative al xinjiang non hanno a che fare con questioni etniche, religiose o sui diritti umani. al contrario, hanno a che fare con la lotta al terrorismo e al separatismo. il consiglio che diamo ad alcuni occidentali è questo: non continuate insistentemente a denigrare e gettare fango sul xinjiang, altrimenti invierete solo segnali sbagliati al terrorismo e finirete per subire le conseguenze delle vostre azioni! l’economia cinese è in grado di superare sfide e rischi. 2019-12-13 20:00:30. giovedì 12 dicembre si è conclusa la conferenza centrale sui lavori economici durante la quale è stata proposta un’analisi dell’attuale situazione economica. la conferenza ha inoltre determinato i lavori economici per l’anno 2020 e ha formulato un giudizio importante sul fatto che “l’economia cinese continua nella sua tendenza di crescita stabile e a lungo termine”. tale giudizio ha rafforzato la fiducia del popolo cinese nella sua capacità di superare le sfide e ha fornito una guida per i lavori economici da svolgere nel corso del prossimo anno. la conferenza ha condotto un’analisi completa, obbiettiva e approfondita sulla base delle tendenze nazionali e internazionali. da un lato, l’economia cinese sta affrontando sfide complesse dovute ad un difficile ambiente domestico ed estero: al momento attuale la crescita economica mondiale continua a rallentare con un aumento significativo delle turbolenze e dei rischi a livello globale. inoltre, la cina sta attraversando una fase di trasformazione del suo modello di sviluppo, di ottimizzazione della sua struttura economica e di ammodernamento del suo motore di crescita, mentre è costretta ad affrontare sfide complesse per la sua economia. nonostante questo, l’economia cinese continua nella sua tendenza di crescita stabile e a lungo termine. con la forte leadership del partito comunista cinese e grazie agli importanti punti di forza del sistema socialista con caratteristiche cinesi, alle esperienze pratiche e tecnologiche accumulate dopo l’avvio della politica di riforma e apertura, al suo mercato interno enorme, al grande potenziale portato dalla domanda interna, dalle sue grandi risorse economiche e umane la cina sarà in grado di superare le sfide più complesse. la conferenza ha sottolineato che per raggiungere gli obbiettivi stabiliti per il prossimo anno, è necessario attenersi al principio di stabilità. la conferenza ha anche determinato sei compiti chiave per il prossimo anno, tra cui l’attuazione concreta del nuovo concetto di sviluppo, la lotta risoluta alle tre principali sfide (la risoluzione dei rischi, la lotta alla povertà e la prevenzione dell’inquinamento), il miglioramento delle fonti di reddito per i cittadini - in particolare per le persone in difficoltà - l’attuazione di una politica fiscale proattiva e di una politica monetaria prudente, la promozione di uno sviluppo di alta qualità e il rafforzamento delle riforme economiche. queste misure indicano la strada che il prossimo anno la politica economica cinese è decisa a percorrere. vale la pena notare che questa conferenza ha sottolineato che la cina dovrà estendere a più settori e a più livelli la sua apertura al resto del mondo. per fare questo il paese incoraggerà e tutelerà maggiormente gli investitori stranieri, continuerà ad allentare i criteri di composizione delle liste negative, abbasserà il livello generale delle imposte doganali, porterà avanti i lavori per il miglioramento del sistema de servizi della bri, parteciperà attivamente alla riforma del wto, ed accelererà le trattative degli accordi bilaterali e multilaterali per il libero scambio. questi provvedimenti invieranno un chiaro segnale alla comunità internazionale sulla decisione della cina di continuare ad espandere l’apertura e realizzare una condizione di mutuo beneficio con gli altri paesi. in questo modo sarà possibile conferire un nuovo impulso all’economia mondiale che ha dovuto affrontare crescenti difficoltà. guardando indietro, negli ultimi 70 anni l’economia cinese è sempre riuscita ad attraversare i periodi più difficili uscendo rafforzata, e maggiormente capace di rispondere a rischi e a sfide. finché il paese sarà in grado di sfruttare appieno i suoi enormi punti di forza, il suo mercato e i suoi talenti e persisterà nel suo progetto di crescita stabile, l’economia cinese continuerà nel suo processo di trasformazione verso una forma di sviluppo di alta qualità, e sarà in grado di offrire un contributo più importante alla prosperità del mondo.

Colloquio telefonico tra Xi Jinping e Donald Trump: accordo di "fase uno" favorisce la pace e la prosperità di tutto il mondo



Radio Cina Internazionale

Venerdì 20 dicembre il capo di Stato cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con il presidente Usa Donald Trump.

In tale occasione, Trump ha affermato che l’accordo commerciale di “fase uno” raggiunto dai due Paesi rappresenta una buona notizia per gli Usa, la Cina e il mondo intero. I mercati dei due Paesi e del resto del mondo hanno risposto molto positivamente. Washington intende mantenere una stretta comunicazione con Beijing, facendo tutto il possibile per firmare e attuare quanto prima l’accordo.

Dal canto suo, Xi Jinping ha sottolineato che Cina e Stati Uniti hanno raggiunto l’accordo di “fase uno” sulla base di uguaglianza e rispetto reciproco. In un contesto internazionale estremamente complicato, l’accordo raggiunto dai due Paesi favorisce la Cina, gli Stati Uniti e la pace e la prosperità di tutto il mondo.

Xi Jinping ha sottolineato che la cooperazione economico-commerciale tra Cina e Stati Uniti ha dato un importante contributo allo sviluppo stabile delle relazioni bilaterali e allo sviluppo economico mondiale.

Il presidente cinese ha aggiunto che “esprimiamo serie preoccupazioni per le recenti parole e azioni negative degli Stati Uniti riguardo a Taiwan, Hong Kong, Xinjiang e Tibet. In questo modo gli Usa hanno interferito negli affari interni della Cina, danneggiando gli interessi cinesi e minando la fiducia e la cooperazione tra le due parti.

A tal proposito, Trump ha auspicato il mantenimento di una comunicazione regolare con il suo omologo cinese nelle varie modalità possibili. Il presidente Usa si è detto convinto che i due Paesi gestiranno adeguatamente le divergenze e che le relazioni bilaterali continueranno a svilupparsi senza difficoltà.

Cina: ‘Usa mantengano le loro promesse sui diritti umani’

2019-12-09 21:13:12


Lunedì 9 dicembre, in conferenza stampa ordinaria, la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying si è detta ‘stupita e scioccata’ per i casi di violazione dei diritti umani negli Usa e in alcuni Paesi Ue riportati da diverse organizzazioni tra cui l’Onu.

Recentemente alcune organizzazioni, tra cui le Nazioni Unite, hanno pubblicato commenti e reportage in cui si indica che negli Stati Uniti e in alcuni Paesi dell’Unione europea esistono casi di violazione dei diritti umani, compresa la detenzione illegale di bambini immigrati. La portavoce cinese ha commentato questo fatto dicendo che la tutela dei diritti umani non deve essere presa a pretesto per interferire negli affari interni di altri Paesi, e che al contrario dovrebbe incoraggiare un comportamento responsabile. Hua Chunying ha ricordato che il 10 dicembre ricorre la giornata mondiale dei diritti umani ed ha esortato gli Stati Uniti a cogliere quest’occasione mantenendo gli impegni presi a garanzia dei diritti fondamentali delle fasce più deboli della società.

​Alcuni media occidentali fingono di essere sordomuti dopo la pubblicazione di due documentari sul Xinjiang

2019-12-08 19:50:28
Pochi giorni fa, due documentari in lingua inglese sulla lotta al terrorismo nel Xinjiang trasmessi dalla CGTN (China Media Group) hanno mostrato in modo veritiero i danni portati dal terrorismo e dall'estremismo religioso nel Xinjiang, svelando i crimini efferati commessi nella regione dall’organizzazione terroristica nota col nome di "Movimento islamico del Turkestan orientale”. I due documentari hanno suscitato grande attenzione su tutti i social network cinesi e stranieri. “Ma questi atti terroristici sanguinari e violenti sono i diritti umani che il governo USA vuole difendere? L’uccisione di persone innocenti da parte di organizzazioni terroristiche: questa è la verità degli avvenimenti nel Xinjiang!”, hanno scritto sul web molti netizen stranieri.

Tuttavia, alcuni media occidentali, sempre desiderosi di speculare sui diritti umani nel Xinjiang, questa volta sono rimasti quasi tutti ammutoliti di fronte ai due documentari. A eccezione di pochi casi, come ad esempio RFI, è stato raro imbattersi in media mainstream occidentali che hanno ritrasmesso o parlato dei due documentari. Quei politici che negli Stati Uniti hanno sollecitato il Congresso americano affinché approvasse il cosiddetto "Uyghur Human Rights Policy Act del 2019" sembrano essere improvvisamente scomparsi.

Dopo che il Congresso USA ha approvato il cosiddetto "Uyghur Human Rights Policy Act of 2019", interferendo apertamente negli affari interni della Cina, i due documentari sul Xinjiang hanno permesso alla comunità internazionale di comprendere ulteriormente non solo la verità sulla questione del Xinjiang, ma anche la "cecità selettiva" e il “doppiopesismo” ipocrita di alcuni media e politici occidentali.

I documentari hanno svelato con fatti inconfutabili che il "Movimento islamico del Turkestan orientale” fa parte del sistema terroristico internazionale e costituisce una minaccia non solo per la Cina, ma anche per la sicurezza comune globale. Il "Xinjiang" inventato da alcuni occidentali nel tentativo di "contenere la Cina utilizzando il Xinjiang" non traccia affatto un quadro veritiero della situazione, mette solo in giro voci false e getta fango, appoggiando il terrorismo! Le questioni relative al Xinjiang non hanno a che fare con questioni etniche, religiose o sui diritti umani. Al contrario, hanno a che fare con la lotta al terrorismo e al separatismo.

Il consiglio che diamo ad alcuni occidentali è questo: non continuate insistentemente a denigrare e gettare fango sul Xinjiang, altrimenti invierete solo segnali sbagliati al terrorismo e finirete per subire le conseguenze delle vostre azioni!

L’economia cinese è in grado di superare sfide e rischi

2019-12-13 20:00:30
Giovedì 12 dicembre si è conclusa la Conferenza centrale sui lavori economici durante la quale è stata proposta un’analisi dell’attuale situazione economica. La conferenza ha inoltre determinato i lavori economici per l’anno 2020 e ha formulato un giudizio importante sul fatto che “l’economia cinese continua nella sua tendenza di crescita stabile e a lungo termine”. Tale giudizio ha rafforzato la fiducia del popolo cinese nella sua capacità di superare le sfide e ha fornito una guida per i lavori economici da svolgere nel corso del prossimo anno.

La conferenza ha condotto un’analisi completa, obbiettiva e approfondita sulla base delle tendenze nazionali e internazionali. Da un lato, l’economia cinese sta affrontando sfide complesse dovute ad un difficile ambiente domestico ed estero: al momento attuale la crescita economica mondiale continua a rallentare con un aumento significativo delle turbolenze e dei rischi a livello globale. Inoltre, la Cina sta attraversando una fase di trasformazione del suo modello di sviluppo, di ottimizzazione della sua struttura economica e di ammodernamento del suo motore di crescita, mentre è costretta ad affrontare sfide complesse per la sua economia.

Nonostante questo, l’economia cinese continua nella sua tendenza di crescita stabile e a lungo termine. Con la forte leadership del Partito Comunista Cinese e grazie agli importanti punti di forza del sistema socialista con caratteristiche cinesi, alle esperienze pratiche e tecnologiche accumulate dopo l’avvio della politica di riforma e apertura, al suo mercato interno enorme, al grande potenziale portato dalla domanda interna, dalle sue grandi risorse economiche e umane la Cina sarà in grado di superare le sfide più complesse.

La conferenza ha sottolineato che per raggiungere gli obbiettivi stabiliti per il prossimo anno, è necessario attenersi al principio di stabilità. La conferenza ha anche determinato sei compiti chiave per il prossimo anno, tra cui l’attuazione concreta del nuovo concetto di sviluppo, la lotta risoluta alle tre principali sfide (la risoluzione dei rischi, la lotta alla povertà e la prevenzione dell’inquinamento), il miglioramento delle fonti di reddito per i cittadini - in particolare per le persone in difficoltà - l’attuazione di una politica fiscale proattiva e di una politica monetaria prudente, la promozione di uno sviluppo di alta qualità e il rafforzamento delle riforme economiche. Queste misure indicano la strada che il prossimo anno la politica economica cinese è decisa a percorrere.

Vale la pena notare che questa conferenza ha sottolineato che la Cina dovrà estendere a più settori e a più livelli la sua apertura al resto del mondo. Per fare questo il Paese incoraggerà e tutelerà maggiormente gli investitori stranieri, continuerà ad allentare i criteri di composizione delle liste negative, abbasserà il livello generale delle imposte doganali, porterà avanti i lavori per il miglioramento del sistema de servizi della BRI, parteciperà attivamente alla riforma del WTO, ed accelererà le trattative degli accordi bilaterali e multilaterali per il libero scambio. Questi provvedimenti invieranno un chiaro segnale alla comunità internazionale sulla decisione della Cina di continuare ad espandere l’apertura e realizzare una condizione di mutuo beneficio con gli altri Paesi. In questo modo sarà possibile conferire un nuovo impulso all’economia mondiale che ha dovuto affrontare crescenti difficoltà.

Guardando indietro, negli ultimi 70 anni l’economia cinese è sempre riuscita ad attraversare i periodi più difficili uscendo rafforzata, e maggiormente capace di rispondere a rischi e a sfide. Finché il Paese sarà in grado di sfruttare appieno i suoi enormi punti di forza, il suo mercato e i suoi talenti e persisterà nel suo progetto di crescita stabile, l’economia cinese continuerà nel suo processo di trasformazione verso una forma di sviluppo di alta qualità, e sarà in grado di offrire un contributo più importante alla prosperità del mondo.

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

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