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La VOCE 2002

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La VOCE ANNO XXII N°6

febbraio 2020

PAGINA 9

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segue da pag.8: speciale nuova via della seta - gennaio 2020. lo xinjiang è un importante centro logistico per l'ambiziosa belt and road initiative. rappresenta la porta verso l'asia centrale e occidentale, nonché verso i mercati europei. la ferrovia dello xinjiang meridionale collega la città di kashgar, nell'estremo ovest della cina, al corridoio cina-pakistan, una fondamentale tratta terrestre della nuova via della seta. il governo degli stati uniti è profondamente ostile a questo vasto progetto di sviluppo economico e sta facendo tutto il possibile per sabotare i piani cinesi. assieme all’aperto sostegno ai movimenti separatisti di hong kong, taiwan e tibet, la campagna sullo xinjiang si inserisce perfettamente nella strategia del "pivot to asia". dispiegamento di apparati militari (frecce rosse) finalizzato al contenimento anti-cinese (pivot to asia) e scenari di conflitto più o meno avanzato in europa orientale, africa settentrionale e asia (fiamme). nessun rapporto delle nazioni unite sullo xinjiang. gli stati uniti e i loro media corporativi accusano il governo cinese di aver radunato 1 milione di persone, principalmente di etnia uigura, in campi di concentramento. i notiziari citano le nazioni unite come fonte principale di informazioni. ciò è stato sconfessato da un dettagliato rapporto investigativo di ben norton e ajit singh dal titolo: “no, the un did not report china has ‘massive internment camps’ for uighur muslims”. gli autori del rapporto mostrano come le falsità sullo xinjiang che sono state rilanciate dai media occidentali si basino interamente sulle accuse infondate mosse da un membro del comitato sull’eliminazione della discriminazione razziale delle nazioni unite (cerd), l’avvocatessa americana gay mcdougall (tra le altre cose, membro di open society foundations: https://www.opensocietyfoundations.org/search?q=gay+mcdougall). l’avvocatessa statunitense gay mcdougall, membro del comitato sull’eliminazione della discriminazione razziale (cerd) delle nazioni unite, principale accusatrice della cina sulle presunte violazioni dei diritti umani nello xinjiang. l'ufficio delle nazioni unite dell'alto commissario per i diritti umani (ohchr) ha confermato che nessun organo o funzionario delle nazioni unite ha ufficialmente presentato simili accuse nei confronti della cina. diritti umani… finanziati da cia e ned. dopo che questa notizia fraudolenta è stata ampiamente diffusa, sono seguiti dei “rapporti” da parte del network of chinese human rights defenders (nchrd), con sede a washington. questo gruppo riceve la maggior parte dei suoi fondi dalle sovvenzioni del governo degli stati uniti, principalmente dalla national endowment for democracy, a sua volta collegata alla cia. la ned è uno dei principali supporter delle operazioni statunitensi di regime change in tutto il mondo. il network in questione condivide lo stesso indirizzo di washington di human rights watch. quest’ultima organizzazione ha sostenuto tutti gli attacchi (mediatici e non, ndt) ai governi avversi agli stati uniti d’america, dal venezuela al nicaragua, da cuba alla siria e ora alla cina. il network inoltre chiede da tempo che vengano emesse sanzioni contro la repubblica popolare. le fonti del nchrd includono radio free asia, un'agenzia di stampa finanziata da decenni dal governo degli stati uniti. anche il world uyghur congress, un'altra fonte di report sensazionalistici, è finanziato dalla ned. gli stati uniti finanziano anche la international uyghur human rights and democracy foundation e la uyghur american association. gli autori dell'articolo di grayzone citano anni di moduli di archiviazione irs dettagliati a sostegno delle loro affermazioni. elencano milioni di dollari in generosi finanziamenti pubblici finalizzati alla pubblicazione di relazione false. tutta questa rete di gruppi della società civile apparentemente imparziali, organizzazioni non governative, gruppi di riflessione e fonti di notizie sensazionalistiche opera sotto la copertura dei "diritti umani" per promuovere sanzioni e guerre.
le principali organizzazioni che promuovono la campagna mediatica sullo xinjiang. la lezione afghana: il regime change non funziona! l'asia centrale ha sperimentato le peggiori forme di ingerenza degli stati uniti. a partire dal 1979, la cia, operando con il servizio di intelligence pakistano isi e denaro saudita, ha finanziato e attrezzato le forze reazionarie dei mujahedeen afghani per promuovere la caduta della repubblica democratica dell’afghanistan. gli stati uniti hanno coltivato e promosso il fanatismo religioso, facendo base in arabia saudita e scagliandolo contro regimi progressisti presenti nella regione. i raggruppamenti estremisti furono armati sia contro l'unione sovietica che contro la corrente islamica antimperialista che faceva capo all’iran. per quattro decenni, cia e servizi pakistani (oltre alle forze armate pakistane e ai servizi segreti internazionali) operanti in afghanistan hanno cercato di reclutare e addestrare mercenari uiguri, progettando di utilizzarli come gruppi terroristici in cina. i ceceni della regione del caucaso russo sono stati reclutati con gli stessi scopi. entrambi i gruppi furono introdotti in siria durante la recente operazione di regime change orchestrata dagli stati uniti contro assad. questi fanatici, assieme ad altri piccoli gruppi etnici, costituirono la spina dorsale del gruppo dello stato islamico (is) e di al qaida. in seguito all'11 settembre 2001, gli stessi gruppi terroristici che le operazioni segrete statunitensi avevano contribuito a creare sono ufficialmente diventati dei nemici. gli uiguri dello xinjiang erano tra i prigionieri di al qaida catturati in afghanistan e detenuti dagli stati uniti a guantanamo per anni. i ricorsi legali rivelarono che i prigionieri uiguri venivano detenuti nelle peggiori condizioni in isolamento. le guerre statunitensi frammentano la regione l'occupazione americana in afghanistan e la massiccia invasione americana in iraq nel 2003 hanno avuto dei tragici effetti, non solo sul piano militare. il progresso sociale, l'istruzione, l'assistenza sanitaria e le infrastrutture risultano completamente annichiliti. la divisione settaria su base etnica è stata fomentata per dividere gli oppositori all’occupazione statunitense, che aldilà delle promesse di futuri grandi progressi, ha prodotto solamente distruzione. durante questi conflitti, le prigioni statunitensi in afghanistan, pakistan e iraq divennero famigerate. la cia ha applicato la tortura a guantanamo e bagram in afghanistan e molte cause legali sono state portate avanti in seguito alla scoperta di questi episodi. la prigione afghana di bagram e quella statunitense di guantanamo. secondo le indagini delle nazioni unite, nel 2010 gli stati uniti trattenevano più di 27.000 prigionieri in oltre 100 strutture segrete in tutto il mondo. sono emerse immagini e resoconti di torture sistematiche e abusi di prigionieri ad abu ghraib in iraq e alla base aerea di bagram in afghanistan. crimini di guerra insabbiati… nel luglio 2010 wikileaks ha pubblicato oltre 75.000 rapporti classificati usa/nato sulla guerra in afghanistan. nell'ottobre dello stesso anno, furono diffusi 400.000 video, foto e documenti militari che mostravano scene strazianti, torture, esecuzioni sommarie e altri crimini di guerra. fu l’'analista dell'intelligence dell'esercito chelsea manning a consegnare questi materiali a wikileaks. ..segue a pag.11 ./.
Segue da Pag.8: Speciale Nuova Via Della Seta - gennaio 2020

Lo Xinjiang è un importante centro logistico per l'ambiziosa Belt and Road Initiative. Rappresenta la porta verso l'Asia centrale e occidentale, nonché verso i mercati europei.

La ferrovia dello Xinjiang meridionale collega la città di Kashgar, nell'estremo ovest della Cina, al corridoio Cina-Pakistan, una fondamentale tratta terrestre della Nuova Via della Seta.


Il governo degli Stati Uniti è profondamente ostile a questo vasto progetto di sviluppo economico e sta facendo tutto il possibile per sabotare i piani cinesi. Assieme all’aperto sostegno ai movimenti separatisti di Hong Kong, Taiwan e Tibet, la campagna sullo Xinjiang si inserisce perfettamente nella strategia del "Pivot to Asia".



Dispiegamento di apparati militari (frecce rosse) finalizzato al contenimento anti-cinese (Pivot to Asia) e scenari di conflitto più o meno avanzato in Europa orientale, Africa settentrionale e Asia (fiamme)

Nessun rapporto delle Nazioni Unite sullo Xinjiang



Gli Stati Uniti e i loro media corporativi accusano il governo cinese di aver radunato 1 milione di persone, principalmente di etnia uigura, in campi di concentramento. I notiziari citano le Nazioni Unite come fonte principale di informazioni.

Ciò è stato sconfessato da un dettagliato rapporto investigativo di Ben Norton e Ajit Singh dal titolo: “No, the UN did not report China has ‘massive internment camps’ for Uighur Muslims”. Gli autori del rapporto mostrano come le falsità sullo Xinjiang che sono state rilanciate dai media occidentali si basino interamente sulle accuse infondate mosse da un membro del Comitato sull’Eliminazione della Discriminazione Razziale delle Nazioni Unite (CERD), l’avvocatessa americana Gay McDougall (tra le altre cose, membro di Open Society Foundations: https://www.opensocietyfoundations.org/search?q=gay+mcdougall).



L’avvocatessa statunitense Gay McDougall, membro del Comitato sull’Eliminazione della Discriminazione Razziale (CERD) delle Nazioni Unite, principale accusatrice della Cina sulle presunte violazioni dei diritti umani nello Xinjiang

L'Ufficio delle Nazioni Unite dell'Alto commissario per i Diritti Umani (OHCHR) ha confermato che nessun organo o funzionario delle Nazioni Unite ha ufficialmente presentato simili accuse nei confronti della Cina.

Diritti umani… finanziati da CIA E NED



Dopo che questa notizia fraudolenta è stata ampiamente diffusa, sono seguiti dei “rapporti” da parte del Network of Chinese Human Rights Defenders (NCHRD), con sede a Washington. Questo gruppo riceve la maggior parte dei suoi fondi dalle sovvenzioni del governo degli Stati Uniti, principalmente dalla National Endowment for Democracy, a sua volta collegata alla CIA. La NED è uno dei principali supporter delle operazioni statunitensi di regime change in tutto il mondo.

Il network in questione condivide lo stesso indirizzo di Washington di Human Rights Watch. Quest’ultima organizzazione ha sostenuto tutti gli attacchi (mediatici e non, NdT) ai governi avversi agli Stati Uniti d’America, dal Venezuela al Nicaragua, da Cuba alla Siria e ora alla Cina. Il Network inoltre chiede da tempo che vengano emesse sanzioni contro la Repubblica Popolare.

Le fonti del NCHRD includono Radio Free Asia, un'agenzia di stampa finanziata da decenni dal governo degli Stati Uniti. Anche il World Uyghur Congress, un'altra fonte di report sensazionalistici, è finanziato dalla NED. Gli Stati Uniti finanziano anche la International Uyghur Human Rights and Democracy Foundation e la Uyghur American Association.

Gli autori dell'articolo di Grayzone citano anni di moduli di archiviazione IRS dettagliati a sostegno delle loro affermazioni. Elencano milioni di dollari in generosi finanziamenti pubblici finalizzati alla pubblicazione di relazione false.

Tutta questa rete di gruppi della società civile apparentemente imparziali, organizzazioni non governative, gruppi di riflessione e fonti di notizie sensazionalistiche opera sotto la copertura dei "diritti umani" per promuovere sanzioni e guerre.




Le principali organizzazioni che promuovono la campagna mediatica sullo Xinjiang

La lezione afghana: il regime change non funziona!



L'Asia centrale ha sperimentato le peggiori forme di ingerenza degli Stati Uniti. A partire dal 1979, la CIA, operando con il servizio di intelligence pakistano ISI e denaro saudita, ha finanziato e attrezzato le forze reazionarie dei Mujahedeen afghani per promuovere la caduta della Repubblica Democratica dell’Afghanistan. Gli Stati Uniti hanno coltivato e promosso il fanatismo religioso, facendo base in Arabia Saudita e scagliandolo contro regimi progressisti presenti nella regione. I raggruppamenti estremisti furono armati sia contro l'Unione Sovietica che contro la corrente islamica antimperialista che faceva capo all’Iran.

Per quattro decenni, CIA e servizi pakistani (oltre alle forze armate pakistane e ai servizi segreti internazionali) operanti in Afghanistan hanno cercato di reclutare e addestrare mercenari uiguri, progettando di utilizzarli come gruppi terroristici in Cina. I ceceni della regione del Caucaso russo sono stati reclutati con gli stessi scopi. Entrambi i gruppi furono introdotti in Siria durante la recente operazione di regime change orchestrata dagli Stati Uniti contro Assad. Questi fanatici, assieme ad altri piccoli gruppi etnici, costituirono la spina dorsale del gruppo dello Stato islamico (IS) e di Al Qaida.

In seguito all'11 settembre 2001, gli stessi gruppi terroristici che le operazioni segrete statunitensi avevano contribuito a creare sono ufficialmente diventati dei nemici.

Gli uiguri dello Xinjiang erano tra i prigionieri di Al Qaida catturati in Afghanistan e detenuti dagli Stati Uniti a Guantanamo per anni. I ricorsi legali rivelarono che i prigionieri uiguri venivano detenuti nelle peggiori condizioni in isolamento.

Le guerre statunitensi frammentano la regione



L'occupazione americana in Afghanistan e la massiccia invasione americana in Iraq nel 2003 hanno avuto dei tragici effetti, non solo sul piano militare. Il progresso sociale, l'istruzione, l'assistenza sanitaria e le infrastrutture risultano completamente annichiliti. La divisione settaria su base etnica è stata fomentata per dividere gli oppositori all’occupazione statunitense, che aldilà delle promesse di futuri grandi progressi, ha prodotto solamente distruzione.

Durante questi conflitti, le prigioni statunitensi in Afghanistan, Pakistan e Iraq divennero famigerate. La CIA ha applicato la tortura a Guantanamo e Bagram in Afghanistan e molte cause legali sono state portate avanti in seguito alla scoperta di questi episodi.





La prigione afghana di Bagram e quella statunitense di Guantanamo

Secondo le indagini delle Nazioni Unite, nel 2010 gli Stati Uniti trattenevano più di 27.000 prigionieri in oltre 100 strutture segrete in tutto il mondo. Sono emerse immagini e resoconti di torture sistematiche e abusi di prigionieri ad Abu Ghraib in Iraq e alla base aerea di Bagram in Afghanistan.

Crimini di guerra insabbiati…



Nel luglio 2010 WikiLeaks ha pubblicato oltre 75.000 rapporti classificati USA/NATO sulla guerra in Afghanistan.

Nell'ottobre dello stesso anno, furono diffusi 400.000 video, foto e documenti militari che mostravano scene strazianti, torture, esecuzioni sommarie e altri crimini di guerra. Fu l’'analista dell'intelligence dell'esercito Chelsea Manning a consegnare questi materiali a Wikileaks.

..segue a Pag.11 ./.

  P R E C E D E N T E   

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