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La VOCE 1909

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La VOCE ANNO XXII N°1

settembre 2019

PAGINA 8

illustre presidente, buon compleanno. illustre presidente consenta a questa umile partigiana e cittadina di inviarle i migliori auguri per il suo compleanno. abbiamo origini regionali e cittadine diverse ed anche collocazioni politiche diverse. ma io allieva di antonio gramsci che era amico di piero gobetti liberale provo grande stima per lei e ne condivido civiltà umanità orgoglio per il paese e la chiara necessità di sentirsi parte integrante del continente democratico definito europa. grazie presidente per esserci e difendere la nostra dignità istituzionale messa troppo spesso a rischio. la stringo in un abbraccio virtuale e la saluto con grande rispetto. miriam pellegrini ferri. la ringrazio per le espressioni di augurio cortesemente invatemi. s. mattarella. illustre presidente, sento il dovere di doverla ringraziare per il suo gentile scritto postale che mi ha commossa e onorata. voglio dirle che ho sposato un partigiano col quale ho vissuto e lottato per oltre sessant'anni. ho cinque figli di cui una a lisbona come diplomatica europea, ho otto nipoti e quattro pronipoti e in questo immenso prezioso patrimonio di affetti oggi c'è anche lei.
a cui sono e sarò sempre grata come cittadina impegnata per i diritti la giustizia la difesa della costituzione con l'organizzazione a tale scopo e per la diffusione della scienza da me e mio marito fondata definita g.a.ma.di. . un rispettoso saluto e l'abbraccio virtuale miriam pellegrini ferri. la gaffe nucleare della nato. comitato promotore della campagna #no guerra #no nato. italia . il senatore canadese joseph day del comitato difesa e sicurezza dell’assemblea parlamentare della nato ha inavvertitamente riportato in un documento che gli stati uniti hanno dispiegato in posizioni avanzate in europa circa 150 armi nucleari." 13 ago 2019 — manlio dinucci . che gli stati uniti mantengano bombe nucleari in cinque paesi della nato – italia, germania, belgio, olanda e turchia – è provato da tempo (in particolare dalla federazione degli scienziati americani). la nato però non l’ha mai ammesso ufficialmente. qualcosa tuttavia è andato storto. nel documento a new era for nuclear deterrence? modernisation, arms control and allied nuclear forces, pubblicato dal senatore canadese joseph day per conto del comitato difesa e sicurezza dell’assemblea parlamentare della nato, il «segreto» è venuto alla luce. attraverso la funzione «copia-incolla», il senatore ha inavvertitamente riportato nel suo documento il seguente paragrafo (numerato 5), tratto da un rapporto nato riservato: «nel contesto nato, gli stati uniti hanno dispiegato in posizioni avanzate in europa circa 150 armi nucleari, in specifico le bombe di gravità b61. queste bombe sono stoccate in sei basi statunitensi ed europee – kleine brogel in belgio, buchel in germania, aviano e ghedi-torre in italia, voikel in olanda e incirlik in turchia. nello scenario ipotetico che siano necessarie, le bombe b61 possono essere trasportate da aerei usa o europei a duplice capacità». accusando la russia di mantenere nel proprio arsenale molte armi nucleari tattiche, il documento afferma che le armi nucleari dispiegate dagli usa in posizioni avanzate in europa e anatolia (ossia in prossimità del territorio russo) servono ad «assicurare l’ampio coinvolgimento degli alleati nella missione nucleare della nato e quale concreta conferma dell’impegno nucleare usa per la sicurezza degli alleati europei della nato». appena il documento del senatore joseph day è stato pubblicato online, la nato è intervenuta cancellandolo e ripubblicandolo poi in versione emendata. troppo tardi però. alcuni siti (anzitutto il belga de morgen) l’avevano già registrato nella versione originale completa. a questo punto l’incauto autore è corso ai ripari, scrivendo sul washington post che si trattava semplicemente di una bozza per la redazione di un rapporto dell’assemblea parlamentare nato che sarà pubblicato in novembre. non ha potuto però negare quanto scritto nel paragrafo riportato dal rapporto nato riservato. esso conferma quanto da anni documentiamo: ad aviano caccia usa f-16c/d sono pronti all’attacco nucleare con 50 bombe b61 (numero stimato dalla federazione degli scienziati americani); a ghedi-torre tornado pa-200 italiani sono pronti all’attacco nucleare sotto comando usa con 20 bombe b61. dal 2020 le b61 saranno sostituite dalle b61-12, destinate in particolare ai nuovi caccia f-35. tutto questo violando il trattato di non-proliferazione, ratificato sia dagli usa che dall’italia. mentre il parlamento si spacca sulla tav ma non sulla bomba, che tacitamente approva all’unanimità. l'europa nella strategia nucleare del pentagono. comitato promotore della campagna #no guerra #no nato. italia . 28 giu 2019 - manlio dinucci - (il manifesto, 25 giugno 2019) . i ministri della difesa della nato (per l’italia elisabetta trenta, m5s) sono stati convocati a bruxelles il 26 e 27 giugno per approvare le nuove misure di «deterrenza» contro la russia, accusata senza alcuna prova di aver violato il trattato inf. in sostanza si accoderanno agli stati uniti che, ritirandosi definitivamente dal trattato il 2 agosto, si preparano a schierare in europa missili nucleari a gittata intermedia (tra 500 e 5500 km) con base a terra, analoghi a quelli degli anni ottanta (i pershing 2 e i cruise) che furono eliminati (insieme agli ss-20 sovietici) dal trattato firmato nel 1987 dai presidenti gorbaciov e reagan. le maggiori potenze europee, sempre più divise all’interno della ue, si ricompattano nella nato sotto comando usa per sostenere i loro comuni interessi strategici. la stessa unione europea – di cui 21 dei 27 membri fanno parte della nato (come ne fa parte la gran bretagna in uscita dalla ue) – ha bocciato alle nazioni unite la proposta russa di mantenere il trattato inf. su una questione di tale importanza l’opinione pubblica europea è lasciata volutamente all’oscuro dai governi e dai grandi media. non si avverte così il crescente pericolo che ci sovrasta: aumenta la possibilità che si arrivi un giorno all’uso di armi nucleari. ..segue ./.

Illustre Presidente, Buon Compleanno

Illustre Presidente consenta a questa umile partigiana e cittadina di inviarle i migliori auguri per il suo compleanno. Abbiamo origini regionali e cittadine diverse ed anche collocazioni politiche diverse.
Ma io allieva di Antonio Gramsci che era amico di Piero Gobetti liberale provo grande stima per lei e ne condivido civiltà umanità orgoglio per il Paese e la chiara necessità di sentirsi parte integrante del continente democratico definito Europa.
Grazie Presidente per esserci e difendere la nostra dignità istituzionale messa troppo spesso a rischio.
La stringo in un abbraccio virtuale e la saluto con grande rispetto.
Miriam Pellegrini Ferri.





La ringrazio per le espressioni di augurio cortesemente invatemi. S. Mattarella.


Illustre Presidente,
sento il dovere di doverLa ringraziare per il Suo gentile scritto postale che mi ha commossa e onorata.
Voglio dirLe che ho sposato un partigiano col quale ho vissuto e lottato per oltre sessant'anni.
Ho cinque figli di cui una a Lisbona come diplomatica europea, ho otto nipoti e quattro pronipoti e in questo immenso prezioso patrimonio di affetti oggi c'è anche Lei

a cui sono e sarò sempre grata come cittadina impegnata per i diritti la giustizia la difesa della Costituzione con l'organizzazione a tale scopo e per la diffusione della scienza da me e mio marito fondata definita G.A.MA.DI. .
Un rispettoso saluto e l'abbraccio virtuale Miriam Pellegrini Ferri.

LA GAFFE NUCLEARE DELLA NATO

Comitato promotore della campagna #NO GUERRA #NO NATO
Italia

Il senatore canadese Joseph Day del Comitato Difesa e Sicurezza dell’Assemblea parlamentare della Nato ha inavvertitamente riportato in un documento che gli Stati uniti hanno dispiegato in posizioni avanzate in Europa circa 150 armi nucleari."

13 AGO 2019 — Manlio Dinucci

Che gli Stati uniti mantengano bombe nucleari in cinque paesi della Nato – Italia, Germania, Belgio, Olanda e Turchia – è provato da tempo (in particolare dalla Federazione degli scienziati americani). La Nato però non l’ha mai ammesso ufficialmente. Qualcosa tuttavia è andato storto.

Nel documento A new era for nuclear deterrence? Modernisation, arms control and Allied nuclear forces, pubblicato dal senatore canadese Joseph Day per conto del Comitato Difesa e Sicurezza dell’Assemblea parlamentare della Nato, il «segreto» è venuto alla luce. Attraverso la funzione «copia-incolla», il senatore ha inavvertitamente riportato nel suo documento il seguente paragrafo (numerato 5), tratto da un rapporto Nato riservato:

«Nel contesto Nato, gli Stati uniti hanno dispiegato in posizioni avanzate in Europa circa 150 armi nucleari, in specifico le bombe di gravità B61. Queste bombe sono stoccate in sei basi statunitensi ed europee – Kleine Brogel in Belgio, Buchel in Germania, Aviano e Ghedi-Torre in Italia, Voikel in Olanda e Incirlik in Turchia. Nello scenario ipotetico che siano necessarie, le bombe B61 possono essere trasportate da aerei Usa o europei a duplice capacità».

Accusando la Russia di mantenere nel proprio arsenale molte armi nucleari tattiche, il documento afferma che le armi nucleari dispiegate dagli Usa in posizioni avanzate in Europa e Anatolia (ossia in prossimità del territorio russo) servono ad «assicurare l’ampio coinvolgimento degli Alleati nella missione nucleare della Nato e quale concreta conferma dell’impegno nucleare Usa per la sicurezza degli alleati europei della Nato».

Appena il documento del senatore Joseph Day è stato pubblicato online, la Nato è intervenuta cancellandolo e ripubblicandolo poi in versione emendata. Troppo tardi però. Alcuni siti (anzitutto il belga De Morgen) l’avevano già registrato nella versione originale completa.

A questo punto l’incauto autore è corso ai ripari, scrivendo sul Washington Post che si trattava semplicemente di una bozza per la redazione di un rapporto dell’Assemblea parlamentare Nato che sarà pubblicato in novembre. Non ha potuto però negare quanto scritto nel paragrafo riportato dal rapporto Nato riservato.

Esso conferma quanto da anni documentiamo: ad Aviano caccia Usa F-16C/D sono pronti all’attacco nucleare con 50 bombe B61 (numero stimato dalla Federazione degli scienziati americani); a Ghedi-Torre Tornado PA-200 italiani sono pronti all’attacco nucleare sotto comando Usa con 20 bombe B61.

Dal 2020 le B61 saranno sostituite dalle B61-12, destinate in particolare ai nuovi caccia F-35. Tutto questo violando il Trattato di non-proliferazione, ratificato sia dagli Usa che dall’Italia.

Mentre il Parlamento si spacca sulla Tav ma non sulla Bomba, che tacitamente approva all’unanimità.

L'EUROPA NELLA STRATEGIA NUCLEARE DEL PENTAGONO

Comitato promotore della campagna #NO GUERRA #NO NATO
Italia

28 GIU 2019 - Manlio Dinucci - (il manifesto, 25 giugno 2019)

I ministri della Difesa della Nato (per l’Italia Elisabetta Trenta, M5S) sono stati convocati a Bruxelles il 26 e 27 giugno per approvare le nuove misure di «deterrenza» contro la Russia, accusata senza alcuna prova di aver violato il Trattato Inf.

In sostanza si accoderanno agli Stati uniti che, ritirandosi definitivamente dal Trattato il 2 agosto, si preparano a schierare in Europa missili nucleari a gittata intermedia (tra 500 e 5500 km) con base a terra, analoghi a quelli degli anni Ottanta (i Pershing 2 e i Cruise) che furono eliminati (insieme agli SS-20 sovietici) dal Trattato firmato nel 1987 dai presidenti Gorbaciov e Reagan.

Le maggiori potenze europee, sempre più divise all’interno della Ue, si ricompattano nella Nato sotto comando Usa per sostenere i loro comuni interessi strategici.

La stessa Unione europea – di cui 21 dei 27 membri fanno parte della Nato (come ne fa parte la Gran Bretagna in uscita dalla Ue) – ha bocciato alle Nazioni Unite la proposta russa di mantenere il Trattato Inf.

Su una questione di tale importanza l’opinione pubblica europea è lasciata volutamente all’oscuro dai governi e dai grandi media. Non si avverte così il crescente pericolo che ci sovrasta: aumenta la possibilità che si arrivi un giorno all’uso di armi nucleari.

..segue ./.

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

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