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La VOCE 1909

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La VOCE ANNO XXII N°1

settembre 2019

PAGINA 1         - 17

la sconfitta dei conservatori . in america latina. di eduardo paz rada* . da alainet.org . traduzione di mauro gemma per marx21.it . l'esperienza storica degli ultimi trent'anni in america latina è segnata dalla alternanza politica tra il neoliberalismo conservatore subalterno alla strategia degli stati uniti nella regione e il nazionalismo anti-imperialista promotore dell'unità e dell'integrazione dei popoli latinoamericani e caraibici. i dati sul grado dell'attuale sostegno ai presidenti conservatori esprimono i livelli del loro deterioramento e, in alcuni casi, il ripudio da parte dei loro popoli. gli indici di gradimento sono un segno della crisi dei governi che hanno ripreso le ricette e le linee di azione del fondo monetario internazionale (fmi) e le bandiere del liberismo selvaggio quale riflesso di imposizioni imperiali: bolsonaro in brasile raggiunge a malapena il 32% di consenso, macri in argentina uno striminzito 23%, duque in colombia il 30%, moreno in ecuador il 31% e piñera in cile il 34% e inoltre per quanto riguarda questi cinque casi nelle ultime settimane si sono moltiplicate le mobilitazioni popolari e accentuate le crisi interne. i cinque presidenti citati sono stati anche gli studenti più diligenti nell'applicazione delle istruzioni di washington cospirando contro il governo del presidente nicolás maduro del venezuela, promuovendo prima il gruppo di lima e in seguito l'offensiva "umanitaria", progetti che hanno fallito clamorosamente sia in ragione del ripudio all'interno di ciascuno dei loro paesi che per la energica difesa civile e militare del popolo venezuelano. il campo in cui hanno ottenuto una vittoria, che è allo stesso tempo una sconfitta, è stato lo smantellamento dell'iniziativa di integrazione regionale unione delle nazioni sudamericane (unasur) perché la debolezza di fronte alle ondate della geopolitica globale li rende più fragili nei confronti di potenze mondiali come la cina, gli stati uniti, la russia e l'unione europea. nell'ultimo decennio del secolo scorso si era assistito alla vittoria del neoliberismo in america latina che ha portato allo smantellamento dell'intera struttura industriale e difensiva del mercato interno, in particolare in brasile con cardoso, in argentina con menem e in messico con salinas de gortari, lasciando alla mercè delle transnazionali l'economia dei nostri paesi con il parallelo impulso del progetto dell'area di libero scambio delle americhe (alca) elaborato da washington. la reazione difensiva e integrazionista si è manifestata nei primi quindici anni di questo secolo con il progetto bolivariano di chavez, con lula, kirchner, mujica, castro, morales, correa, tra gli altri, e si è riusciti ad avanzare saldamente nella ripresa economica, nella redistribuzione del ricchezza e nell'indipendenza politica con una voce propria nel concerto internazionale. tuttavia, l'offensiva conservatrice, che ha utilizzato strumenti poderosi come i media privati, le reti internet e la giustizia pilotata dal nord america, ha colpito duramente molti di questi governi. ora, a pochi anni dall'ascesa politica dei conservatori, la loro crisi è evidente. bolsonaro affronta un'offensiva che arriva da più parti e che ha provocato l'immobilismo e l'assenza di risposte, macri ha portato al disastro l'economia dell'argentina, moreno in ecuador è sull'orlo della caduta della sua poltrona presidenziale, piñera non riesce a spiegare i traffici e la corruzione delle sue aziende e duca è stato smascherato per i suoi rapporti con il paramilitarismo e il traffico di droga, mentre ricominciano a soffiare i venti della ripresa dei progetti nazionali, popolari e progressisti. la ripresa del dialogo in venezuela, la linea indipendente e latino americanista di lópez obrador in messico, la fermezza del governo di evo morales in bolivia, le iniziative elettorali del peronismo in argentina e le rivelazioni sulla cospirazione illegale contro lula in brasile e il suo probabile rilascio, inducono alla speranza per un nuovo impulso dei processi di emancipazione nella regione. * eduardo paz rada è un sociologo boliviano e docente dell'umsa (universidad mayor de san andrés, la paz) . collabora a pubblicazioni della bolivia e di altri paesi dell'america latina. la germania ripristina le relazioni diplomatiche col venezuela di maduro: un'altra badilata in faccia al fascista guaidò, lacchè degli usa.
Il direttore di Marx21.it, Marco Pondrelli, intervista Gabriel Aguirre, Segretario Generale del Comité de Solidaridad International (CO.S.I.), l’organizzazione venezuelana del World Peace Council (Consiglio Mondiale della Pace), che è venuto in Italia per parlare della situazione del paese latino americano. La lotta venezuelana. di Marco Pondrelli . Abbiamo incontrato Gabriel Aguirre, Segretario Generale del Comité de Solidaridad International (CO.S.I.), l’organizzazione venezuelana del World Peace Council (Consiglio Mondiale della Pace), che è venuto in Italia per parlare della situazione del paese latino americano. Ringraziamo il Comitato Contro la Guerra Milano per l'opportunità che ci è stata data di poter incontrare un autorevole interlocutore in grado di spiegare quello che sta succedendo in Venezuela. Fra le altre cose, Aguirre ha denunciato come Novo Banco in Portogallo stia bloccando i dollari necessari per effettuare un trapianto di midollo osseo a 27 venezuelani che attualmente si trovano in Italia. In Italia i principali mezzi d'informazione offrono una versione parziale ed incompleta di quello che succede in Venezuela, puoi dirci, alla luce delle sanzioni imposte contro il vostro paese, qual è la situazione? Noi rifiutiamo di definire le azioni statunitensi 'sanzioni', le sanzioni contro il Venezuela non sono state decise dalle nazioni unite ma, unilateralmente, dagli Stati Uniti nel 2014 con il Presidente Obama. Queste misure stanno colpendo duramente il popolo venezuelano, hanno avuto un forte impatto sulla salute, sull'alimentazione e sullo sviluppo economico. Per quanto riguarda l'attacco a cui siamo sottoposti, spesso a proposito del Venezuela si parla di prigionieri politici ma si ignora, o si finge di ignorare, che questi sono stati arrestati per reati che sono gravissimi (distruzioni di proprietà pubbliche, omicidio, aggressione...). Quando Michelle Bachelet è stata in Venezuela, si sono presentati i parenti delle persone uccise nelle proteste, fra cui la madre di Orlando Figuera, bruciato dai manifestanti anti-Maduro solo perché indossava una magliettina rossa e dunque tacciato di essere chavista (per questo fatto,uno dei responsabili, l’italo-venezuelano Enzo Franchini, è stato recentemente arrestato in Spagna N.d.R.) ; si sono presentate anche le vittime delle aggressioni, mostrando la ferocia delle squadre paramilitari sui loro corpi, ma la responsabile dell'Alto Commissariato per i diritti umani dell'ONU non ha voluto prendere in considerazione questa realtà. Allo stesso modo l'ONU ignora i fascisti ed i mercenari che combattono contro il Presidente Maduro che si sono macchiati, fra le altre cose, anche dell'omicidio di un parlamentare. Infine a chi ci accusa di non essere democratici ricordo che negli ultimi 20 anni in Venezuela si sono tenute 23 elezioni. Quali sono a tuo avviso i motivi di questa ferocia da parte degli Stati Uniti? Il Venezuela è al centro di uno scontro mondiale. Il Venezuela è la prima riserva certifica mondiale di petrolio, è ricco di gas, oro e minerali questo spiega l'attacco sferrato dagli Usa a cui si è accodata l'Ue. Noi siamo divenuti un faro per i popoli oppressi, la nostra lotta dimostra che è possibile difendere la sovranità del proprio paese contro le forze imperialiste statunitensi, che non hanno mai rinunciato ad applicare la dottrina Monroe. Questo attacco di Usa e Ue è una minaccia alla pace non solo della regione, ma del mondo intero. A livello internazionale oltre ai tanti movimenti e partiti che vi sostengono quali sono gli Stati che stanno aiutando la rivoluzione bolivariana? I maggiori aiuti arrivano dalla Cina e dalla Russia. Fu Chavez ad aprire ai rapporti con questi paesi, nel caso russo i rapporti sono anche militari ed è singolare come gli Stati Uniti critichino la presenza russa in Venezuela avendo basi sparse per tutto il mondo. Oltre alla collaborazione militare la Russia interviene nel campo agricolo, farmaceutico e nell'efficientamento del sistema elettrico nazionale, anche gli aiuti cinesi sono molto importanti a partire dai macchinari per l'estrazione del petrolio (quelli che utilizziamo sono costruiti in Germania e Stati Uniti i cui governi rendono impossibile la manutenzione), inoltre recentemente la Cina ha inviato un carico gratuito di medicinali. Possiamo dire che la Cina e la Russia non vogliono essere dei padroni, ma dei soci, la loro cooperazione è paritaria, tutti ci guadagnano. Inoltre riceviamo aiuti dalla Turchia nel campo dell'estrazione mineraria e dall'Iran per l'agricoltura. Nella produzione del riso si è sviluppato un ottimo rapporto con il Vietnam. Infine è incalcolabile il sostegno di Cuba che pur tra mille difficoltà fornisce un aiuto prezioso, a partire dai suoi medici. Ad oggi quali sono gli effetti più gravi del bloqueo? ..segue ./.

La sconfitta dei conservatori
in America Latina

di Eduardo Paz Rada*

da alainet.org

Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it

L'esperienza storica degli ultimi trent'anni in America Latina è segnata dalla alternanza politica tra il neoliberalismo conservatore subalterno alla strategia degli Stati Uniti nella regione e il nazionalismo anti-imperialista promotore dell'unità e dell'integrazione dei popoli latinoamericani e caraibici. I dati sul grado dell'attuale sostegno ai presidenti conservatori esprimono i livelli del loro deterioramento e, in alcuni casi, il ripudio da parte dei loro popoli.

Gli indici di gradimento sono un segno della crisi dei governi che hanno ripreso le ricette e le linee di azione del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e le bandiere del liberismo selvaggio quale riflesso di imposizioni imperiali: Bolsonaro in Brasile raggiunge a malapena il 32% di consenso, Macri in Argentina uno striminzito 23%, Duque in Colombia il 30%, Moreno in Ecuador il 31% e Piñera in Cile il 34% e inoltre per quanto riguarda questi cinque casi nelle ultime settimane si sono moltiplicate le mobilitazioni popolari e accentuate le crisi interne.

I cinque presidenti citati sono stati anche gli studenti più diligenti nell'applicazione delle istruzioni di Washington cospirando contro il governo del presidente Nicolás Maduro del Venezuela, promuovendo prima il Gruppo di Lima e in seguito l'offensiva "umanitaria", progetti che hanno fallito clamorosamente sia in ragione del ripudio all'interno di ciascuno dei loro paesi che per la energica difesa civile e militare del popolo venezuelano. Il campo in cui hanno ottenuto una vittoria, che è allo stesso tempo una sconfitta, è stato lo smantellamento dell'iniziativa di integrazione regionale Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) perché la debolezza di fronte alle ondate della geopolitica globale li rende più fragili nei confronti di potenze mondiali come la Cina, gli Stati Uniti, la Russia e l'Unione Europea.

Nell'ultimo decennio del secolo scorso si era assistito alla vittoria del neoliberismo in America Latina che ha portato allo smantellamento dell'intera struttura industriale e difensiva del mercato interno, in particolare in Brasile con Cardoso, in Argentina con Menem e in Messico con Salinas de Gortari, lasciando alla mercè delle transnazionali l'economia dei nostri paesi con il parallelo impulso del progetto dell'Area di Libero Scambio delle Americhe (ALCA) elaborato da Washington.

La reazione difensiva e integrazionista si è manifestata nei primi quindici anni di questo secolo con il progetto bolivariano di Chavez, con Lula, Kirchner, Mujica, Castro, Morales, Correa, tra gli altri, e si è riusciti ad avanzare saldamente nella ripresa economica, nella redistribuzione del ricchezza e nell'indipendenza politica con una voce propria nel concerto internazionale. Tuttavia, l'offensiva conservatrice, che ha utilizzato strumenti poderosi come i media privati, le reti Internet e la giustizia pilotata dal Nord America, ha colpito duramente molti di questi governi.

Ora, a pochi anni dall'ascesa politica dei conservatori, la loro crisi è evidente. Bolsonaro affronta un'offensiva che arriva da più parti e che ha provocato l'immobilismo e l'assenza di risposte, Macri ha portato al disastro l'economia dell'Argentina, Moreno in Ecuador è sull'orlo della caduta della sua poltrona presidenziale, Piñera non riesce a spiegare i traffici e la corruzione delle sue aziende e Duca è stato smascherato per i suoi rapporti con il paramilitarismo e il traffico di droga, mentre ricominciano a soffiare i venti della ripresa dei progetti nazionali, popolari e progressisti.

La ripresa del dialogo in Venezuela, la linea indipendente e latino americanista di López Obrador in Messico, la fermezza del governo di Evo Morales in Bolivia, le iniziative elettorali del peronismo in Argentina e le rivelazioni sulla cospirazione illegale contro Lula in Brasile e il suo probabile rilascio, inducono alla speranza per un nuovo impulso dei processi di emancipazione nella regione.

* Eduardo Paz Rada è un sociologo boliviano e docente dell'UMSA (Universidad Mayor de San Andrés, La Paz) . Collabora a pubblicazioni della Bolivia e di altri paesi dell'America Latina.

La Germania ripristina le relazioni diplomatiche col venezuela di Maduro: un'altra badilata in faccia al fascista Guaidò, lacchè degli USA

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Il direttore di Marx21.it, Marco Pondrelli, intervista Gabriel Aguirre, Segretario Generale del Comité de Solidaridad International (CO.S.I.), l’organizzazione venezuelana del World Peace Council (Consiglio Mondiale della Pace), che è venuto in Italia per parlare della situazione del paese latino americano.

La lotta venezuelana



di Marco Pondrelli

Abbiamo incontrato Gabriel Aguirre, Segretario Generale del Comité de Solidaridad International (CO.S.I.), l’organizzazione venezuelana del World Peace Council (Consiglio Mondiale della Pace), che è venuto in Italia per parlare della situazione del paese latino americano.

Ringraziamo il Comitato Contro la Guerra Milano per l'opportunità che ci è stata data di poter incontrare un autorevole interlocutore in grado di spiegare quello che sta succedendo in Venezuela.

Fra le altre cose, Aguirre ha denunciato come Novo Banco in Portogallo stia bloccando i dollari necessari per effettuare un trapianto di midollo osseo a 27 venezuelani che attualmente si trovano in Italia.

In Italia i principali mezzi d'informazione offrono una versione parziale ed incompleta di quello che succede in Venezuela, puoi dirci, alla luce delle sanzioni imposte contro il vostro paese, qual è la situazione?

Noi rifiutiamo di definire le azioni statunitensi 'sanzioni', le sanzioni contro il Venezuela non sono state decise dalle nazioni unite ma, unilateralmente, dagli Stati Uniti nel 2014 con il Presidente Obama.

Queste misure stanno colpendo duramente il popolo venezuelano, hanno avuto un forte impatto sulla salute, sull'alimentazione e sullo sviluppo economico.

Per quanto riguarda l'attacco a cui siamo sottoposti, spesso a proposito del Venezuela si parla di prigionieri politici ma si ignora, o si finge di ignorare, che questi sono stati arrestati per reati che sono gravissimi (distruzioni di proprietà pubbliche, omicidio, aggressione...). Quando Michelle Bachelet è stata in Venezuela, si sono presentati i parenti delle persone uccise nelle proteste, fra cui la madre di Orlando Figuera, bruciato dai manifestanti anti-Maduro solo perché indossava una magliettina rossa e dunque tacciato di essere chavista (per questo fatto,uno dei responsabili, l’italo-venezuelano Enzo Franchini, è stato recentemente arrestato in Spagna N.d.R.) ; si sono presentate anche le vittime delle aggressioni, mostrando la ferocia delle squadre paramilitari sui loro corpi, ma la responsabile dell'Alto Commissariato per i diritti umani dell'ONU non ha voluto prendere in considerazione questa realtà.

Allo stesso modo l'ONU ignora i fascisti ed i mercenari che combattono contro il Presidente Maduro che si sono macchiati, fra le altre cose, anche dell'omicidio di un parlamentare.

Infine a chi ci accusa di non essere democratici ricordo che negli ultimi 20 anni in Venezuela si sono tenute 23 elezioni.

Quali sono a tuo avviso i motivi di questa ferocia da parte degli Stati Uniti?

Il Venezuela è al centro di uno scontro mondiale. Il Venezuela è la prima riserva certifica mondiale di petrolio, è ricco di gas, oro e minerali questo spiega l'attacco sferrato dagli Usa a cui si è accodata l'Ue.

Noi siamo divenuti un faro per i popoli oppressi, la nostra lotta dimostra che è possibile difendere la sovranità del proprio paese contro le forze imperialiste statunitensi, che non hanno mai rinunciato ad applicare la dottrina Monroe. Questo attacco di Usa e Ue è una minaccia alla pace non solo della regione, ma del mondo intero.

A livello internazionale oltre ai tanti movimenti e partiti che vi sostengono quali sono gli Stati che stanno aiutando la rivoluzione bolivariana?

I maggiori aiuti arrivano dalla Cina e dalla Russia. Fu Chavez ad aprire ai rapporti con questi paesi, nel caso russo i rapporti sono anche militari ed è singolare come gli Stati Uniti critichino la presenza russa in Venezuela avendo basi sparse per tutto il mondo. Oltre alla collaborazione militare la Russia interviene nel campo agricolo, farmaceutico e nell'efficientamento del sistema elettrico nazionale, anche gli aiuti cinesi sono molto importanti a partire dai macchinari per l'estrazione del petrolio (quelli che utilizziamo sono costruiti in Germania e Stati Uniti i cui governi rendono impossibile la manutenzione), inoltre recentemente la Cina ha inviato un carico gratuito di medicinali.

Possiamo dire che la Cina e la Russia non vogliono essere dei padroni, ma dei soci, la loro cooperazione è paritaria, tutti ci guadagnano.

Inoltre riceviamo aiuti dalla Turchia nel campo dell'estrazione mineraria e dall'Iran per l'agricoltura.

Nella produzione del riso si è sviluppato un ottimo rapporto con il Vietnam. Infine è incalcolabile il sostegno di Cuba che pur tra mille difficoltà fornisce un aiuto prezioso, a partire dai suoi medici.

Ad oggi quali sono gli effetti più gravi del bloqueo?

..segue ./.

  P R E C E D E N T E   

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