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La VOCE 1911

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La VOCE ANNO XXII N°3

novembre 2019

PAGINA a         - 29

l'aggressione turca. caro roberto io mi chiedo se il g.a.ma.di. e la voce non debbano dare l'adesione ai presidi o alle manifestazioni al fianco del popolo curdo. se credi e condividi senti gli altri e poi mettiti in azione. io ho dato la mia adesione come partigiana al presidio di salerno. un abbraccio, miriam pellegrini ferri. io credo che si debba esprimere la nostra solidarietà al popolo curdo ma anche a tutti i cittadini siriani e allo stato siriano. ciao, andrea martocchia. ha ragione andrea. la turchia sta invadendo uno stato sovrano: la siria, cui va espressa la nostra solidarietà. ciò purtroppo è dovuto anche agli errori passati degli stessi curdi che si sono alleati con gli americani ed israele ed hanno occupato con l'aiuto americano tutta la parte nord-orientale della siria indebolendo lo stato siriano e mettendone in pericolo l'integrità e l'indipendenza. oggi pagano il prezzo dei loro errori. quindi condanna dell'attacco turco e solidarietà alla popolazione curda, ma anche solidarietà allo stato siriano invaso, la cui indipendenza ed integrità va preservata. vincenzo brandi siamo sempre stati amici della siria e lo siamo certo anche oggi. ma l'infamia usa va sottolineata così come il dittatore erdogan. non ha senso confondere oggi l'opinione pubblica aggiungendo alla attuale denuncia elementi di errori già avvenuti. se stalin si fosse messo a denunciare il capitalismo mentre urgeva combattere hitler i risultati sarebbero stati ben altri! i tempi di lotta sono importanti! miriam pellegrini ferri. ottimo e chiaro anche il comunicato del consiglio mondiale della pace. vincenzo brandi. dichiarazione del wpc (consiglio mondiale della pace) sull’aggressione e l’invasione della turchia alla siria il wpc condanna con forza la nuova e terza invasione dell’esercito turco in siria. dopo un periodo in cui le forze armate turche hanno ammassato uomini e mezzi militari lungo i confini della siria e i successivi attacchi aerei contro obiettivi siriani, in questi giorni si sta verificando una pericolosa escalation con l’invasione delle truppe di terra. questa aggressione nella parte nord-orientale della siria arriva come continuazione delle precedenti aggressioni nella parte nord-occidentale della siria e come parte dei piani espansionistici del regime turco, con il pretesto della sicurezza per la turchia. si svolge con la piena complicità degli stati uniti e dei suoi alleati che mantengono anche truppe nell’area da diversi anni. questa aggressione e la silenziosa tolleranza di molte parti costituisce una nuova grave minaccia ed un grande pericolo per i popoli della regione, soprattutto per il popolo siriano che soffre per gli 8 anni di aggressione imperialista senza precedenti e ben orchestrata, mentre gli stati uniti, la nato, il l’ue, la turchia e i loro alleati regionali hanno ospitato, finanziato, addestrato e istruito decine di migliaia di mercenari armati, con l’intenzione di attuare un violento cambio di regime a damasco. l’invasione e l’occupazione turca del territorio sovrano della siria creeranno nuovi sfollati e aumenteranno il flusso di rifugiati. l’affermazione della turchia di creare una “zona sicura” lungo i suoi confini con la siria è ipocrita e non può nascondere le sue intenzioni di creare una vasta area controllata dalla turchia stessa, cambiando anche il carattere demografico dell’area. la vera minaccia alla pace e alla stabilità deriva dai piani imperialisti per controllare le risorse energetiche, i gasdotti e creare sfere di influenza attraverso regimi accondiscendenti in medio oriente. il wpc, condannando con forza l’aggressione, chiede contestualmente il ritiro delle forze di occupazione straniera, sostiene il diritto sovrano del popolo siriano di decidere liberamente il proprio destino per il suo futuro. esprimiamo la nostra solidarietà al coraggioso popolo siriano, alle forze antimperialiste in turchia e chiediamo ai membri e agli amici del wpc di intraprendere azioni e iniziative per condannare l’aggressione in corso. giù le mani dalla siria! la segreteria del wpc - 10 ottobre 2019 - traduzione da worldpeacecouncil. segnalo l'ottima iniziativa del comitato contro la guerra di milano che chiama alla solidarietà con la siria invasa dall'esercito turco , secondo esercito della nato. in italia sono in corso varie manifestazioni che si limitano ad invocare solidarietà ai curdi, dimenticando la necessità di difendere l'indipendenza e l'integrità della siria tutta. purtroppo l'integrità dello stato siriano è stata messa in discussione anche dagli errori passati degli stessi dirigenti curdi che si sono alleati con gli americani ed israele e con l'aiuto degli usa hanno occupato tutta la siria nord-orientale, quella più ricca di gas e petrolio. ora i curdi pagano il prezzo di queste scelte, ma tutta la siria ne paga il prezzo. quindi solidarietà con il popolo curdo, ma anche di tutti gli altri popoli della siria e difesa dell'indipendenza e sovranità dello stato siriano. vincenzo brandi. sabato 12 ottobre. dalle ore 17,30 in piazza s. babila. a milano. presidio contro l'invasione della siria. giù le mani dalla siria! mobilitazione contro l'invasione della siria da parte della turchia, appoggiata dal cosiddetto esercito libero siriano (free syrian army - fsa) addestrato ed armato da stati appartenenti alla nato, usa in testa. questa aggressione costituisce una nuova grave minaccia ed un grande pericolo per i popoli della regione, soprattutto per il popolo siriano che soffre per gli 8 anni di aggressione imperialista senza precedenti, mentre gli stati uniti, la nato, l'ue, la turchia e i loro alleati regionali hanno ospitato, finanziato, addestrato ed istruito decine di migliaia di mercenari armati, con l’intenzione di attuare un violento cambio di regime a damasco. invitiamo tutti ad aderire e partecipare. comitato contro la guerra milano. naturalmente la nostra adesione e anche la mia personale come partigiana. miriam pellegrini ferri, presidente g.a.ma.di. non so se vi è chiaro: qua ciascuno fa la sua parte. obiettivo finale (intermedio): un pezzo di siria a ovest e sul mediterraneo nonchè una fascia settentrionale ad ankara, un pezzo ai curdi usa con i campi agricoli e petroliferi e il corridoio verso est, golan e altro a israele, i deserti verso la giordania alle riserve isis sempre utili, e damasco a pregare la carità. tutto quel che serve ai curdi per ottenere la propria parte è un paio di migliaia di morti e profughi, ed è quel che hanno accettato di fare. jure lt.
manifestazioni contro l'invasione turca della siria e l'altra campana sui "poveri curdi". mentre a milano il comitato contro la guerra organizzava una giusta manifestazione contro l'invasione della siria, a roma si svolgeva un'ennesima manifestazione a sfondo mono-etnico, osannata dai media e da tutti i partiti, incentrata solo sui "poveri curdi" . si nascondeva il fatto che il paese invaso è la siria, dove convivono pacificamente da secoli e millenni molte etnie (arabi, assiri, armeni, turcomanni, curdi) e molte religioni (cristiani di varie chiese, musulmani sunniti, sciiti, alawiti, drusi, yazidi, ecc.). vari compagni di no war roma non hanno partecipato o si sono tenuti ai margini, come marinella, perché non erano d'accordo e/o per non creare incidenti. auspico che no war - di cui faccio parte - faccia un comunicato su tutta questa vicenda. a questo punto penso sia utile allegare un documento diffuso nei giorni scorsi da paolo d'arpini (compagno di cristallina fede ambientalista e pacifista) e ripreso dall'insospettabile zambon.net, che non avevo fatto circolare provenendo lo stesso da un noto sito di destra, per evitare polemiche. purtroppo le notizie che riporta, di un atteggiamento violento e vessatorio delle milizie curde nelle vaste regioni (petrolifere) della siria da esse occupate con l'aiuto dell'esercito usa nei confronti della maggioranza della popolazione (araba, assira, yazida, cristiana, ecc.) sono state confermate in passato anche da altre fonti (ad esempio vescovi cristiani della zona). e' materiale da valutare e su cui riflettere. vincenzo brandi. vladimir putin distrugge la giornalista pagata per metterlo al muro. comunicazione strategica. daniele trevisani. 6940 iscritti. vladimir putin comunicazione strategica e gestione magistrale delle domande dei giornalisti. vladimir putin distrugge la giornalista pagata per metterlo al muro. comunicazione strategica. tortura in croazia. a giorgio stern. giorgio - lo sai che le persone vengono torturate dalla polizia croata? é quello che è successo ad adnan respinto al confine tra bosnia e croazia: è stato catturato, gli hanno tolto le scarpe e lo hanno torturato con una sbarra incandescente, scorticandogli la gamba. sono tantissimi i crimini di tortura da parte della polizia croata, ma nessuno ne parla. lorena dice basta a questi trattamenti disumani e chiede alla corte europea dei diritti dell’uomo di intervenire. tutto ciò è disumano! zambon verlag. torture ai confini d’europa. le persone migranti che provengono da paesi devastati dalla guerra e da estrema povertà, pur avendo diritto a richiedere asilo in europa, secondo la normativa internazionale, sono bloccate in condizioni disumane ai confini tra bosnia e croazia. lo scorso febbraio, alì era stato catturato e la polizia croata, dopo vari maltrattamenti, dalla croazia lo aveva respinto in bosnia, tra la neve il gelo,levandogli vestiti e scarpe. alì era ritornato a velika kladusa a piedi, tra la neve, vagando per ore. i suoi piedi si erano congelati ed erano andati in necrosi. dopo mesi di sofferenze, alì è morto sabato 21 settembre a causa della disumanità a cui era stato destinato dalla polizia. mercoledì 25 settembre ho incrociato adnan lungo la strada che scende dal confine di velika kladusa in bosnia erzegovina, dopo che era stato catturato, seviziato e respinto dalla polizia croata. gli avevano tolto le scarpe e lo avevano torturato con una sbarra incandescente scorticandogli la gamba. poco tempo fa, un minore di 15 anni catturato nei boschi è stato seviziato con scariche elettriche. questi crimini si chiamano tortura. la croazia, che ha ricevuto milioni e milioni di euro per "contenere" i flussi migratori, è stata dotata di strumenti tecnici sofisticati per la cattura di esseri umani. sono già state denunciate le sevizie che utilizza in maniera indiscriminata su uomini, donne, bambini. ora è giunta a perpetrare anche la tortura. chiedo alla corte europea dei diritti dell’uomo di condannare con forza le violenze perpetrate dalle forze di polizia croata contro persone inermi. in particolare, chiedo sia preso in esame il trattamento inumano e degradante, l’uso della tortura fisica e l’applicazione della tortura psicologica tramite minacce di morte. firma con un solo click.

L'aggressione Turca

Caro Roberto io mi chiedo se il G.A.MA.DI. e La VOCE non debbano dare l'adesione ai presidi o alle manifestazioni al fianco del popolo curdo. Se credi e condividi senti gli altri e poi mettiti in azione. Io ho dato la mia adesione come partigiana al presidio di Salerno.
Un abbraccio, Miriam Pellegrini Ferri

Io credo che si debba esprimere la nostra solidarietà al popolo curdo ma anche a tutti i cittadini siriani e allo Stato siriano.
Ciao, Andrea Martocchia

Ha ragione Andrea. La Turchia sta invadendo uno stato sovrano: la Siria, cui va espressa la nostra solidarietà. Ciò purtroppo è dovuto anche agli errori passati degli stessi Curdi che si sono alleati con gli Americani ed Israele ed hanno occupato con l'aiuto americano tutta la parte nord-orientale della Siria indebolendo lo Stato siriano e mettendone in pericolo l'integrità e l'indipendenza. Oggi pagano il prezzo dei loro errori. Quindi condanna dell'attacco turco e solidarietà alla popolazione curda, ma anche solidarietà allo Stato siriano invaso, la cui indipendenza ed integrità va preservata. Vincenzo Brandi

Siamo sempre stati amici della Siria e lo siamo certo anche oggi. Ma l'infamia USA va sottolineata così come il dittatore Erdogan. Non ha senso confondere oggi l'opinione pubblica aggiungendo alla attuale denuncia elementi di errori già avvenuti. Se Stalin si fosse messo a denunciare il capitalismo mentre urgeva combattere Hitler i risultati sarebbero stati ben altri! I tempi di lotta sono importanti!
Miriam Pellegrini Ferri

Ottimo e chiaro anche il comunicato del Consiglio Mondiale della Pace. Vincenzo Brandi

Dichiarazione del WPC (Consiglio Mondiale della Pace) sull’aggressione e l’invasione della Turchia alla Siria

Il WPC condanna con forza la nuova e terza invasione dell’esercito turco in Siria.
Dopo un periodo in cui le forze armate turche hanno ammassato uomini e mezzi militari lungo i confini della Siria e i successivi attacchi aerei contro obiettivi siriani, in questi giorni si sta verificando una pericolosa escalation con l’invasione delle truppe di terra.
Questa aggressione nella parte nord-orientale della Siria arriva come continuazione delle precedenti aggressioni nella parte nord-occidentale della Siria e come parte dei piani espansionistici del regime turco, con il pretesto della sicurezza per la Turchia. Si svolge con la piena complicità degli Stati Uniti e dei suoi alleati che mantengono anche truppe nell’area da diversi anni. Questa aggressione e la silenziosa tolleranza di molte parti costituisce una nuova grave minaccia ed un grande pericolo per i popoli della regione, soprattutto per il popolo siriano che soffre per gli 8 anni di aggressione imperialista senza precedenti e ben orchestrata, mentre gli Stati Uniti, la NATO, il L’UE, la Turchia e i loro alleati regionali hanno ospitato, finanziato, addestrato e istruito decine di migliaia di mercenari armati, con l’intenzione di attuare un violento cambio di regime a Damasco.
L’invasione e l’occupazione turca del territorio sovrano della Siria creeranno nuovi sfollati e aumenteranno il flusso di rifugiati. L’affermazione della Turchia di creare una “zona sicura” lungo i suoi confini con la Siria è ipocrita e non può nascondere le sue intenzioni di creare una vasta area controllata dalla Turchia stessa, cambiando anche il carattere demografico dell’area. La vera minaccia alla pace e alla stabilità deriva dai piani imperialisti per controllare le risorse energetiche, i gasdotti e creare sfere di influenza attraverso regimi accondiscendenti in Medio Oriente.
Il WPC, condannando con forza l’aggressione, chiede contestualmente il ritiro delle forze di occupazione straniera, sostiene il diritto sovrano del popolo siriano di decidere liberamente il proprio destino per il suo futuro. Esprimiamo la nostra solidarietà al coraggioso popolo siriano, alle forze antimperialiste in Turchia e chiediamo ai membri e agli amici del WPC di intraprendere azioni e iniziative per condannare l’aggressione in corso.
Giù le mani dalla Siria!
La Segreteria del WPC - 10 Ottobre 2019 - Traduzione da worldpeacecouncil

Segnalo l'ottima iniziativa del Comitato Contro la Guerra di Milano che chiama alla solidarietà con la Siria invasa dall'esercito turco , secondo esercito della NATO.
In Italia sono in corso varie manifestazioni che si limitano ad invocare solidarietà ai Curdi, dimenticando la necessità di difendere l'indipendenza e l'integrità della Siria tutta. Purtroppo l'integrità dello Stato siriano è stata messa in discussione anche dagli errori passati degli stessi dirigenti Curdi che si sono alleati con gli Americani ed Israele e con l'aiuto degli USA hanno occupato tutta la Siria nord-orientale, quella più ricca di gas e petrolio. Ora i Curdi pagano il prezzo di queste scelte, ma tutta la Siria ne paga il prezzo. Quindi solidarietà con il popolo curdo, ma anche di tutti gli altri popoli della Siria e difesa dell'indipendenza e sovranità dello Stato siriano. Vincenzo Brandi

SABATO 12 OTTOBRE
dalle ore 17,30 in Piazza S. Babila
a Milano
Presidio contro l'invasione della Siria
Giù le mani dalla Siria!

Mobilitazione contro l'invasione della Siria da parte della Turchia, appoggiata dal cosiddetto Esercito Libero Siriano (Free Syrian Army - FSA) addestrato ed armato da stati appartenenti alla NATO, USA in testa.
Questa aggressione costituisce una nuova grave minaccia ed un grande pericolo per i popoli della regione, soprattutto per il popolo siriano che soffre per gli 8 anni di aggressione imperialista senza precedenti, mentre gli Stati Uniti, la NATO, l'UE, la Turchia e i loro alleati regionali hanno ospitato, finanziato, addestrato ed istruito decine di migliaia di mercenari armati, con l’intenzione di attuare un violento cambio di regime a Damasco.
Invitiamo tutti ad aderire e partecipare.
Comitato Contro la Guerra Milano

Naturalmente la nostra adesione e anche la mia personale come partigiana
Miriam Pellegrini Ferri, presidente G.A.MA.DI.

Non so se vi è chiaro: qua ciascuno fa la sua parte. Obiettivo finale (intermedio): un pezzo di Siria a Ovest e sul Mediterraneo nonchè una fascia settentrionale ad Ankara, un pezzo ai Curdi Usa con i campi agricoli e petroliferi e il corridoio verso Est, Golan e altro a Israele, i deserti verso la Giordania alle riserve Isis sempre utili, e Damasco a pregare la carità. Tutto quel che serve ai Curdi per ottenere la propria parte è un paio di migliaia di morti e profughi, ed è quel che hanno accettato di fare. Jure LT

Manifestazioni contro l'invasione turca della Siria e l'altra campana
sui "poveri curdi"

Mentre a Milano il Comitato contro la Guerra organizzava una giusta manifestazione contro l'invasione della Siria, a Roma si svolgeva un'ennesima manifestazione a sfondo mono-etnico, osannata dai media e da tutti i partiti, incentrata solo sui "poveri curdi" . Si nascondeva il fatto che il paese invaso è la Siria, dove convivono pacificamente da secoli e millenni molte etnie (Arabi, Assiri, Armeni, Turcomanni, Curdi) e molte religioni (Cristiani di varie Chiese, Musulmani sunniti, sciiti, Alawiti, Drusi, Yazidi, ecc.).

Vari compagni di NO WAR ROMA non hanno partecipato o si sono tenuti ai margini, come Marinella, perché non erano d'accordo e/o per non creare incidenti. Auspico che No War - di cui faccio parte - faccia un comunicato su tutta questa vicenda.

A questo punto penso sia utile allegare un documento diffuso nei giorni scorsi da Paolo D'Arpini (compagno di cristallina fede ambientalista e pacifista) e ripreso dall'insospettabile Zambon.net, che non avevo fatto circolare provenendo lo stesso da un noto sito di destra, per evitare polemiche. Purtroppo le notizie che riporta, di un atteggiamento violento e vessatorio delle milizie curde nelle vaste regioni (petrolifere) della Siria da esse occupate con l'aiuto dell'esercito USA nei confronti della maggioranza della popolazione (araba, assira, yazida, cristiana, ecc.) sono state confermate in passato anche da altre fonti (ad esempio vescovi cristiani della zona). E' materiale da valutare e su cui riflettere. Vincenzo Brandi

Vladimir Putin distrugge la giornalista pagata per metterlo al muro.
Comunicazione Strategica



Daniele Trevisani
6940 iscritti


Vladimir Putin Comunicazione Strategica e gestione magistrale delle domande dei giornalisti. Vladimir Putin distrugge la giornalista pagata per metterlo al muro. Comunicazione Strategica.

Tortura in Croazia

A Giorgio Stern
Giorgio - lo sai che le persone vengono torturate dalla polizia croata? É quello che è successo ad Adnan respinto al confine tra Bosnia e Croazia: è stato catturato, gli hanno tolto le scarpe e lo hanno torturato con una sbarra incandescente, scorticandogli la gamba. Sono tantissimi i crimini di tortura da parte della polizia croata, ma nessuno ne parla. Lorena dice basta a questi trattamenti disumani e chiede alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di intervenire. Tutto ciò è disumano!
Zambon Verlag

Torture ai confini d’Europa

Le persone migranti che provengono da Paesi devastati dalla guerra e da estrema povertà, pur avendo diritto a richiedere asilo in Europa, secondo la normativa internazionale, sono bloccate in condizioni disumane ai confini tra Bosnia e Croazia.

Lo scorso Febbraio, Alì era stato catturato e la polizia croata, dopo vari maltrattamenti, dalla Croazia lo aveva respinto in Bosnia, tra la neve il gelo,levandogli vestiti e scarpe. Alì era ritornato a Velika Kladusa a piedi, tra la neve, vagando per ore. I suoi piedi si erano congelati ed erano andati in necrosi. Dopo mesi di sofferenze, Alì è morto sabato 21 Settembre a causa della disumanità a cui era stato destinato dalla polizia.

Mercoledì 25 settembre ho incrociato Adnan lungo la strada che scende dal confine di Velika Kladusa in Bosnia Erzegovina, dopo che era stato catturato, seviziato e respinto dalla polizia croata. Gli avevano tolto le scarpe e lo avevano torturato con una sbarra incandescente scorticandogli la gamba.

Poco tempo fa, un minore di 15 anni catturato nei boschi è stato seviziato con scariche elettriche.

Questi crimini si chiamano tortura.

La Croazia, che ha ricevuto milioni e milioni di euro per "contenere" i flussi migratori, è stata dotata di strumenti tecnici sofisticati per la cattura di esseri umani. Sono già state denunciate le sevizie che utilizza in maniera indiscriminata su uomini, donne, bambini. Ora è giunta a perpetrare anche la tortura.

Chiedo alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di condannare con forza le violenze perpetrate dalle forze di polizia croata contro persone inermi. In particolare, chiedo sia preso in esame il trattamento inumano e degradante, l’uso della tortura fisica e l’applicazione della tortura psicologica tramite minacce di morte.

Firma con un solo click

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