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La VOCE 1911 |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XXII N°3 | novembre 2019 | PAGINA 12 |
in questa pagina potete trovare articoli molto interessanti, che non hanno trovato spazio in questo numero de la voce, ma di cui consigliamo ugualmente la lettura.
africa.
tunisia: tra critica all'establishment e rischi di un autunno islamista.
al primo turno delle elezioni presidenziali in tunisia i più votati sono stati due outsider. un chiaro segnale da parte dei tunisini, che hanno voluto punire una classe dirigente che non è stata all’altezza delle sfide della rivoluzione. il rischio però è quello di cedere alle sirene islamiste.
da sempre la stabilità del nord africa è una questione cruciale per l’europa e in particolar modo per l’italia, non solo per la questione migratoria ma anche per gli interessi economici che legano i paesi delle rive nord e sud del mediterraneo, tra cui quelli relativi alla sicurezza energetica. infatti, se l’italia è il secondo partner economico della tunisia, l’algeria, dopo la russia, tramite il gasdotto che attraversa il territorio tunisino, fornisce importanti quantità di gas all’italia.
america.
ecuador: la dittatura del fondo monetario internazionale e la repressione di un franco tiratore
7 morti, di cui 1 neonato asfissiato dai lacrimogeni, 95 feriti gravi, più di 500 feriti lievi, 83 dispersi, di cui 47 minori, più di 800 detenuti, 57 giornalisti attaccati dalla polizia, 13 giornalisti incarcerati e 9 media chiusi o intervenuti dalla polizia, 26 politici arrestati. inoltre, viene segnalata la detenzione arbitraria di 14 cittadini venezuelani che non hanno partecipato alle proteste. questa è la denuncia delle organizzazioni sociali, sugli ultimi accadimenti che stanno devastando il paese. la popolazione indigena, ma non solo quella, protesta per l’applicazione della lettera di intenti con il fondo monetario internazionale, che tra le altre cose prevede: l’eliminazione dei sussidi ai combustibili (dunque l’aumento del 60% del prezzo della benzina, per un paese produttore ed esportatore di petrolio), licenziamenti di massa nel settore pubblico e la riduzione di circa un 20% dei salari pubblici, nonché la soppressione di 15 giorni di vacanza all’anno, mentre, d’altro lato, si condonano più di 4 miliardi di dollari di imposte alle grandi imprese multinazionali. quest’ultima cifra è molto simile a quella del prestito ottenuto dal fmi, per il quale si firma la suddetta lettera e per i cui contenuti l’ecuador sta protestando. oggi si sono tenute anche le manifestazioni degli ecuadoriani residenti all’estero.
gli usa, sfuggendo alle proprie sanzioni, guadagnano 30 milioni di dollari al mese dal contrabbandano di petrolio dalla siria.
il segretario alla difesa americano mark esper ha confermato l'intenzione della casa bianca di controllare i giacimenti petroliferi nel paese arabo.
la portavoce del ministero degli esteri russo, maría zakhárova, ha denunciato oggi che gli stati uniti ritirano il petrolio di contrabbando dalla siria per decine di milioni di dollari al mese.
"sfuggendo alle proprie sanzioni, gli americani contrabbandano petrolio dalla siria per un valore di oltre $ 30 milioni al mese e non intendono lasciare quella regione nel prossimo futuro", ha spiegato la portavoce russa.
cina.
la cina sempre più 'green': abbattute le emissioni inquinanti prodotte dalle centrali elettriche.
in una fase segnata da una ritrovata sensibilità ambientalista pressoché unanime sulla scorta delle proteste giovanili, c’è un paese, una superpotenza, che scopriamo essere sempre più green. nei fatti, non solo a parole.
secondo uno studio condotto dalla university college london e pubblicato sulla rivista nature energy, la cina del presidente xi jinping, ha significativamente ridotto le emissioni inquinanti delle centrali elettriche tra il 2014 e il 2017.
i ricercatori hanno così scoperto che tra il 2014 e il 2017, le emissioni annuali di anidride solforosa, monossido di azoto e particolato delle centrali elettriche cinesi sono diminuite del 65 per cento, 60 per cento e 72 per cento ogni anno rispettivamente da 2,21, 3,11 e 0,52 milioni di tonnellate nel 2014 a 0,77, 1,26 e 0,14 milioni di tonnellate nel 2017, che è conforme agli standard ule.
limiti e contraddizioni dei negoziati bilaterali ue-cina sugli investimenti - cai.
per analizzare le risultanze dei negoziati ue cina sugli investimenti – comprehensive agreement on investment (cai) è utile precisare la situazione europea. a seguito della crisi dei debiti sovrani, iniziata nel 2010 in grecia, e che si è diffusa nei principali paesi mediterranei, l’ue si è via via strutturata come un polo franco tedesco. da un punto di vista commerciale e monetario, essa ha 12 paesi core dell’eurozona e i restanti paesi, dell’europa orientale, entrati nel processo di allargamento nel 2004, che non ne fanno parte. gli stessi tassi di crescita riflettono questa distanza. da un punto di vista economico l’eurozona si caratterizza nell’ultimo decennio per un basso tasso di investimento (19,1% del pil), contrariamente alla cina che ha mantenuto un tasso del 41,3%, gli stessi livelli di istruzione si stanno via via degradando causati dalla crescente disuguaglianza che impedisce ad ampie fasce di popolazione di accedere all’istruzione superiore. da un punto di vista dei fattori produttivi, a partire dal 2003 con l’agenda 2000 del cancelliere tedesco socialdemocratico schroeder l’eurozona, che ha imitato il modello mercantilista tedesco, ha abbracciato, marxianamente parlando, il “pluslavoro assoluto”, nel mentre la cina, con la riforma del lavoro del 2008, ha deciso di puntare sul “plusvalore relativo”. queste differenti strategie economiche si riflettono nel 2019 in un contesto europeo caratterizzato da scarsa capacità tecnologica: rispetto ai colossi usa e cina, l’ue è fuori sul digitale, sull’intelligenza artificiale, nella guida autonoma, nella gestione dei big data, nelle piattaforme social e anche nell’auto elettrica. contrariamente, la cina in questi dieci anni ha avuto risultati sorprendenti e ormai è alla testa mondiale dell’innovazione tecnologica, di cui il 5g rappresenta l’esempio più lampante.
cina, 70 anni di socialismo e di illusioni dell'occidente.
con la proclamazione della repubblica popolare cinese da parte di mao, 70 anni fa, si apriva una nuova pagina della storia della cina e del mondo.
si affermava pienamente l’inizio della fase di risorgimento ed unità nazionale dopo il lungo secolo delle umiliazioni che aveva portato un paese ricco ed una civiltà antichissima a diventare il paese più povero del mondo, occupato da potenze straniere e mutilato nella sua integrità territoriale da trattati ineguali con le potenze occidentali. quando mao proclama la repubblica popolare, il paese è appena uscito dalla guerra civile e dalla resistenza all’invasione giapponese ed è pertanto piegato da anni di guerre e da una povertà estrema.
europa.
crimini di guerra a gaza durante "piombo fuso". l'ex premier israeliano olmert costretto ad annullare il viaggio in svizzera per rischio arresto.
il paese elvetico ha lasciato intendere che olmert sarebbe stato arrestato nel caso fosse arrivato in territorio svizzero.
l'ex premier del regime israeliano, ehud olmert, rinuncia a recarsi in svizzera temendo l'arresto per crimini di guerra commessi nella striscia di gaza.
olmert aveva programmato un viaggio d'affari nel paese europeo, ma la sua visita è stata sospesa dopo che le autorità svizzere avevano avvertito il ministero degli affari giudiziari israeliano del possibile arresto in territorio svizzero per i crimini commessi durante l'operazione "cast lead - piombo fuso”, tra il 2008 e il 2009, contro la striscia di gaza assediata.
l'avvertimento è stato rilasciato a seguito di una serie di contatti che gli israeliani hanno intrattenuto con le autorità svizzere al fine di garantire la sicurezza del loro ex premier.
olmert, 74 anni, è stato il primo ministro israeliano tra il 2006 e il 2009 ed è stato rilasciato dalla prigione nel 2017 dopo essere stato condannato a 16 mesi per casi di corruzione durante il suo mandato.
alla fine di dicembre 2008, il regime di tel aviv attuò un brutale bombardamento contro la striscia di gaza durante l'operazione nota come "piombo fuso", il cui obiettivo era distruggere l'infrastruttura del movimento di resistenza islamica della palestina (hamas), secondo il regime israeliano.
italia.
dipendenti pubblici di uno stato privatizzato.
alla fine del 1800 emerse la necessità di disciplinare il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, fino ad allora avente natura puramente privatistica, in maniera differenziata rispetto al privato.
se alcune motivazioni erano ragionevoli (garantire al dipendente pubblico, figura di servitore dello stato e garante dell’imparzialità della pubblica amministrazione una certa indipendenza dai politici), altre erano completamente negative (evitare la sindacalizzazione, la politicizzazione, il diritto di sciopero ecc). per cui il rapporto di lavoro, sia collettivo che individuale veniva regolato esclusivamente dalla legge e da atti amministrativi, escludendo.
ogni forma di contrattazione. e anche il contenzioso fra dipendenti e pa venne demandato alla giustizia amministrativa e non a quella civile.
la costituzione repubblicana confermò i principi di indipendenza del dipendente pubblico. l’art. 54 prevede che i “cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche”, quindi sia dipendenti che politici, debbano “adempierle con disciplina ed onore”; l’art. 97 dispone che gli uffici pubblici siano organizzati in base alle leggi e che all’impiego pubblico si acceda mediante concorso; l’articolo 98 che “i pubblici impiegati siano al servizio esclusivo della nazione”. tuttavia la carta, affermando il diritto di tutti i lavoratori alla sindacalizzazione e allo sciopero, senza dubbio ha indicato la strada di una equiparazione fra lavoratori dipendenti privati e pubblici per quanto concerne i diritti fondamentali.
salvare il pianeta, e anche la vagina.
sono una delle tante persone adulte che si sono emozionate alla vista del fiume umano colorato, e così tanto giovane anagraficamente, che continua a colmare strade e piazze in tutto il mondo in difesa del pianeta. condivido gli intenti che queste manifestazioni esprimono, e mi piace pensare che la consapevolezza e l’energia che la giovanissima e coraggiosa greta thunberg ha irradiato sia, in parte, anche il frutto dell’eredità costruita da moltissime persone adulte che si definiscono ecologiste, che hanno lavorato per la salvaguardi della natura fronteggiando l’incuria, il dileggio e la sottovalutazione di buon parte del mondo politico e sociale. 4c’è, però, un ma, che riguarda un pericolo: quello che potrebbe essere sottovalutato se, mentre si lotta per la consapevolezza e la giustizia ambientale, non si pone attenzione all’ingiustizia di genere e alla replicazione, dentro al virtuoso e giusto movimento di questi giovani, di una violenta mentalità patriarcale, espressa nelle parole scelte per parlare di corpo e di sessualità.
medio oriente.
aggiotaggio, tasse e offensiva sui salari.
il libano di nuovo nel caos, ma il popolo non vuole arrendersi.
da qualche settimana il libano vive una crisi finanziaria e monetaria molto seria, le cui pericolose ripercussioni stanno iniziando a manifestarsi su una situazione socio-economica già molto malata.
questa crisi finanziaria, latente da diversi mesi e dovuta all'interferenza di washington nel settore bancario del paese presumibilmente per ostacolare hezbollah, punendo le banche che gli danno credito, è appena scoppiata a seguito delle nuove misure prese dagli stati uniti attraverso le due agenzie di rating finanziario standard & poors e fitch, contro il nostro paese... a questo dobbiamo aggiungere il ritiro da parte di alcuni capitalisti siriani di diverse centinaia di milioni di dollari depositati in alcune banche libanesi e il rifiuto, inatteso, di alcune compagnie (nei settori delle telecomunicazioni, grano, benzina e farmaceutica) di essere pagate in lire libanesi.
tutte queste cause combinate, e in assenza di politiche chiare, hanno fatto divampare il prezzo del dollaro [1] contro la valuta nazionale e hanno permesso ad alcune società finanziarie e alcuni speculatori di ottenere enormi guadagni prima che la banca centrale intervenisse sul mercato valutario.
c34f0b17a6f8b741c7a1758f3ab4db71.jpg acled: la guerra dell'arabia saudita e dei suoi alleati contro lo yemen ha provocato 100.000 morti.
la brutale guerra dell'arabia saudita e dei suoi alleati contro lo yemen ha lasciato più di 100.000 morti negli ultimi quattro anni e mezzo, secondo un rapporto di acled.
in un rapporto pubblicato ieri, la ong acled che monitora i conflitti in tutto il mondo, ha avvertito che l'allarmante bilancio delle vittime della brutale campagna militare saudita nello yemen include circa 12.000 civili uccisi in attacchi diretti.
almeno 20.000 persone sono state uccise nel 2019, che è il secondo anno più mortale della guerra in yemen dopo il 2018, si legge nel report di acled, prima di affermare che aprile è stato il mese più mortale finora da quest'anno con oltre 2.500 decessi riferiti, rispetto a circa 1700 a settembre.
afghanistan: le milizie sostenute dalla cia uccidono impunemente.
secondo la ong human rights watch, la cia ha sostenuto le milizie afghane colpevoli di "gravi violazioni" durante il conflitto come "i crimini di guerra". gli stati uniti hanno immediatamente contestato queste affermazioni
secondo quanto riferito da human rights watch (hrw), i gruppi paramilitari afgani appoggiati dagli usa che operano impunemente uccidono sommariamente civili durante raid notturni e sospetti. in un rapporto pubblicato oggi, l'organizzazione ha dichiarato di aver analizzato 14 raid da parte di "gruppi di attacco" sostenuti dalla cia tra la fine del 2017 e la metà del 2019, durante i quali "violazioni gravi", alcune "si spingevano fino al crimini di guerra "sono stati commessi.
una di queste operazioni, avvenuta nella provincia di paktia in agosto, secondo quanto riferito ha visto un gruppo paramilitare uccidere undici uomini in un villaggio. "testimoni affermano che nessuno di loro ha apposto resistenza [...] le forze hanno sparato a un capo tribale con un proiettile in un occhio e suo nipote, ventenne, [ con un proiettile] in bocca ", scrive hrw.
russia.
zyuganov: “la russia è in grado di contrastare la protervia imperialista”.
dichiarazione del presidente del partito comunista della federazione russa. traduzione di mauro gemma per marx21.it. ghennady zyuganov ha definito “sorprendente cinismo” il tentativo di riscrivere la storia e spostare la responsabilità della seconda guerra mondiale sull'unione sovietica, messo in atto principalmente dai governanti della polonia. “invasioni sono state ripetutamente attuate attraverso questo paese e oggi nuove provocazioni partono da lì. per la liberazione della polonia, abbiamo mobilitato 600 mila dei migliori figli e figlie della grande potenza sovietica", ha ricordato il presidente del comitato centrale del partito comunista della federazione russa, sostenendo la necessità di contrastare attivamente tali attacchi.
putin abbraccia la dottrina mattei.
nell'ambito del vertice russia-africa svoltosi qualche giorno fa a sochi, putin ha spiegato ai capi di stato africani (tutti e cinquantatre presenti) quello che è il suo progetto economico per l'africa. questo progetto è stato ieri riassunto brevemente da oleg ozerov, capo del dipartimento africano del ministero degli esteri russo: "gli occidentali traggono profitti di 42 mld. di $ l' anno in africa, e ne lasciano solo 9, noi vogliamo fare 50-50." in buona sostanza è l'offerta che faceva enrico mattei agli africani e per la quale è stato fatto fuori.
ora, noi possiamo continuare a credere di fare del bene perchè "aiutiamo" l'africa con le ong, ovvero quelle che troppo spesso sono bande di bucanieri che traggono lauti stipendi dai fondi della cooperazione internazionale degli stati lasciando agli africani le briciole (qualche pozzo d'acqua, qualche ambulatorio e poco altro).
e dall'altro lato alimentano una tratta di salariati ipersfruttati da impiegare in europa: il tutto ammantato di finto umanitarismo.
scienza.
la nascita della cosmologia moderna e il premio nobel a peebles.
l’8 ottobre 2019, l’accademia reale svedese delle scienze ha conferito il premio nobel per la fisica a jim peebles, michel mayor e didier queloz, “per i contributi alla nostra comprensione dell’evoluzione dell’universo e del posto della terra nel cosmo”. peebles, che da solo ha ricevuto metà del riconoscimento, è stato premiato per le sue “scoperte teoriche in cosmologia fisica”.
questo articolo ha lo scopo di delineare, nei tratti storici più essenziali, le basi teoriche ed osservative che costituiscono il fondamento per poter comprendere lo sviluppo della cosmologia moderna.
la parola greca kósmos vuol dire ordine, mondo e si riferisce all’universo nel suo insieme. la cosmologia pertanto è quella scienza che si occupa della nascita, dell’evoluzione e della struttura dell’universo a grande scala.
per restare ai greci, la storia dell’universo, allo stadio delle attuali conoscenze, potrebbe avere come incipit le stesse parole usate da esiodo nella teogonia: “in principio era caos”. e infatti non sappiamo descrivere cosa è accaduto all’atto zero, dal momento che le moderne teorie fisiche, a scale così piccole e ad energie così alte come in “principio”, perdono di significato. possiamo però delineare, con gradi di speculazione sempre minore e talvolta con eccellenti capacità di predizione, ciò che è accaduto nell’universo a tempi successivi1 (da un’età di 10-36 secondi, cioè zero virgola e poi altri trentacinque zeri prima di incontrare l’uno) e temperature più basse (a partire da 10 miliardi di miliardi di miliardi di gradi), quando l’universo si espandeva e progressivamente si raffreddava, rendendo in seguito possibile la nascita delle particelle a noi note, dei nuclei degli atomi e di strutture via via più legate.
ci salverà la scienza?
ma al-khalili chiarisce subito che c’è fantascienza e fantascienza: la buona è quella «di scrittori-scienziati come isaac asimov o arthur clarke: loro hanno scritto fantascienza che ha una base solidamente scientifica, ma che è anche capace di predire il futuro». e prosegue tonelli: «come nel caso di al-khalili, se non perdi un approccio rigoroso, se cerchi di essere il più vicino possibile a ciò che la fisica e la scienza sanno oggi della realtà, e poi usi l’immaginazione per fare qualche balzo nel futuro, è un approccio utile».
ma anche nel proprio campo la fantascienza deve inchinarsi alla scienza che oggi va «molto oltre la fantasia di molti autori di fantascienza». e al-khalili ribadisce «sono più che d’accordo: molto spesso gli science fact sono più incredibili delle science fiction».
In questa pagina potete trovare articoli molto interessanti, che non hanno trovato spazio in questo numero de La VOCE, ma di cui consigliamo ugualmente la lettura.
AFRICAAl primo turno delle elezioni presidenziali in Tunisia i più votati sono stati due outsider. Un chiaro segnale da parte dei tunisini, che hanno voluto punire una classe dirigente che non è stata all’altezza delle sfide della Rivoluzione. Il rischio però è quello di cedere alle sirene islamiste. Da sempre la stabilità del Nord Africa è una questione cruciale per l’Europa e in particolar modo per l’Italia, non solo per la questione migratoria ma anche per gli interessi economici che legano i paesi delle rive nord e sud del Mediterraneo, tra cui quelli relativi alla sicurezza energetica. Infatti, se l’Italia è il secondo partner economico della Tunisia, l’Algeria, dopo la Russia, tramite il gasdotto che attraversa il territorio tunisino, fornisce importanti quantità di gas all’Italia. AMERICA7 morti, di cui 1 neonato asfissiato dai lacrimogeni, 95 feriti gravi, Più di 500 feriti lievi, 83 dispersi, di cui 47 minori, Più di 800 detenuti, 57 giornalisti attaccati dalla polizia, 13 giornalisti incarcerati e 9 media chiusi o intervenuti dalla polizia, 26 politici arrestati. Inoltre, viene segnalata la detenzione arbitraria di 14 cittadini venezuelani che non hanno partecipato alle proteste. Questa è la denuncia delle organizzazioni sociali, sugli ultimi accadimenti che stanno devastando il paese. La popolazione indigena, ma non solo quella, protesta per l’applicazione della lettera di intenti con il Fondo Monetario Internazionale, che tra le altre cose prevede: l’eliminazione dei sussidi ai combustibili (dunque l’aumento del 60% del prezzo della benzina, per un paese produttore ed esportatore di petrolio), licenziamenti di massa nel settore pubblico e la riduzione di circa un 20% dei salari pubblici, nonché la soppressione di 15 giorni di vacanza all’anno, mentre, d’altro lato, si condonano più di 4 miliardi di dollari di imposte alle grandi imprese multinazionali. Quest’ultima cifra è molto simile a quella del prestito ottenuto dal FMI, per il quale si firma la suddetta lettera e per i cui contenuti l’Ecuador sta protestando. Oggi si sono tenute anche le manifestazioni degli Ecuadoriani residenti all’estero. Gli USA, sfuggendo alle proprie sanzioni, guadagnano 30 milioni di dollari al mese dal contrabbandano di petrolio dalla Siria Il segretario alla Difesa americano Mark Esper ha confermato l'intenzione della Casa Bianca di controllare i giacimenti petroliferi nel paese arabo La portavoce del ministero degli Esteri russo, María Zakhárova, ha denunciato oggi che gli Stati Uniti ritirano il petrolio di contrabbando dalla Siria per decine di milioni di dollari al mese. "Sfuggendo alle proprie sanzioni, gli americani contrabbandano petrolio dalla Siria per un valore di oltre $ 30 milioni al mese e non intendono lasciare quella regione nel prossimo futuro", ha spiegato la portavoce russa. CINAIn una fase segnata da una ritrovata sensibilità ambientalista pressoché unanime sulla scorta delle proteste giovanili, c’è un paese, una superpotenza, che scopriamo essere sempre più green. Nei fatti, non solo a parole. Secondo uno studio condotto dalla University College London e pubblicato sulla rivista Nature Energy, la Cina del presidente Xi Jinping, ha significativamente ridotto le emissioni inquinanti delle centrali elettriche tra il 2014 e il 2017. I ricercatori hanno così scoperto che tra il 2014 e il 2017, le emissioni annuali di anidride solforosa, monossido di azoto e particolato delle centrali elettriche cinesi sono diminuite del 65 per cento, 60 per cento e 72 per cento ogni anno rispettivamente da 2,21, 3,11 e 0,52 milioni di tonnellate nel 2014 a 0,77, 1,26 e 0,14 milioni di tonnellate nel 2017, che è conforme agli standard ULE. LIMITI E CONTRADDIZIONI DEI NEGOZIATI BILATERALI UE-CINA SUGLI INVESTIMENTI - CAI Per analizzare le risultanze dei negoziati Ue Cina sugli investimenti – Comprehensive Agreement on Investment (CAI) è utile precisare la situazione europea. A seguito della crisi dei debiti sovrani, iniziata nel 2010 in Grecia, e che si è diffusa nei principali paesi mediterranei, l’Ue si è via via strutturata come un polo franco tedesco. Da un punto di vista commerciale e monetario, essa ha 12 paesi core dell’eurozona e i restanti paesi, dell’Europa Orientale, entrati nel processo di allargamento nel 2004, che non ne fanno parte. Gli stessi tassi di crescita riflettono questa distanza. Da un punto di vista economico l’eurozona si caratterizza nell’ultimo decennio per un basso tasso di investimento (19,1% del pil), contrariamente alla Cina che ha mantenuto un tasso del 41,3%, Gli stessi livelli di istruzione si stanno via via degradando causati dalla crescente disuguaglianza che impedisce ad ampie fasce di popolazione di accedere all’istruzione superiore. Da un punto di vista dei fattori produttivi, a partire dal 2003 con l’Agenda 2000 del cancelliere tedesco socialdemocratico Schroeder l’eurozona, che ha imitato il modello mercantilista tedesco, ha abbracciato, marxianamente parlando, il “pluslavoro assoluto”, nel mentre la Cina, con la Riforma del Lavoro del 2008, ha deciso di puntare sul “plusvalore relativo”. Queste differenti strategie economiche si riflettono nel 2019 in un contesto europeo caratterizzato da scarsa capacità tecnologica: rispetto ai colossi Usa e Cina, l’UE è fuori sul digitale, sull’Intelligenza Artificiale, nella guida autonoma, nella gestione dei big data, nelle piattaforme social e anche nell’auto elettrica. Contrariamente, la Cina in questi dieci anni ha avuto risultati sorprendenti e ormai è alla testa mondiale dell’innovazione tecnologica, di cui il 5G rappresenta l’esempio più lampante. Cina, 70 anni di socialismo e di illusioni dell'occidente Con la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese da parte di Mao, 70 anni fa, si apriva una nuova pagina della storia della Cina e del mondo. Si affermava pienamente l’inizio della fase di risorgimento ed unità nazionale dopo il lungo secolo delle umiliazioni che aveva portato un paese ricco ed una civiltà antichissima a diventare il paese più povero del mondo, occupato da potenze straniere e mutilato nella sua integrità territoriale da trattati ineguali con le potenze occidentali. Quando Mao proclama la Repubblica Popolare, il paese è appena uscito dalla guerra civile e dalla resistenza all’invasione giapponese ed è pertanto piegato da anni di guerre e da una povertà estrema. EUROPAIl paese elvetico ha lasciato intendere che Olmert sarebbe stato arrestato nel caso fosse arrivato in territorio svizzero L'ex premier del regime israeliano, Ehud Olmert, rinuncia a recarsi in Svizzera temendo l'arresto per crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza. Olmert aveva programmato un viaggio d'affari nel paese europeo, ma la sua visita è stata sospesa dopo che le autorità svizzere avevano avvertito il Ministero degli affari giudiziari israeliano del possibile arresto in territorio svizzero per i crimini commessi durante l'operazione "Cast Lead - Piombo Fuso”, tra il 2008 e il 2009, contro la Striscia di Gaza assediata. L'avvertimento è stato rilasciato a seguito di una serie di contatti che gli israeliani hanno intrattenuto con le autorità svizzere al fine di garantire la sicurezza del loro ex premier. Olmert, 74 anni, è stato il primo ministro israeliano tra il 2006 e il 2009 ed è stato rilasciato dalla prigione nel 2017 dopo essere stato condannato a 16 mesi per casi di corruzione durante il suo mandato. Alla fine di dicembre 2008, il regime di Tel Aviv attuò un brutale bombardamento contro la Striscia di Gaza durante l'operazione nota come "piombo fuso", il cui obiettivo era distruggere l'infrastruttura del movimento di resistenza islamica della Palestina (HAMAS), secondo il regime israeliano. ITALIAAlla fine del 1800 emerse la necessità di disciplinare il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, fino ad allora avente natura puramente privatistica, in maniera differenziata rispetto al privato. Se alcune motivazioni erano ragionevoli (garantire al dipendente pubblico, figura di servitore dello Stato e garante dell’imparzialità della pubblica amministrazione una certa indipendenza dai politici), altre erano completamente negative (evitare la sindacalizzazione, la politicizzazione, il diritto di sciopero ecc). Per cui il rapporto di lavoro, sia collettivo che individuale veniva regolato esclusivamente dalla legge e da atti amministrativi, escludendo |
ogni forma di contrattazione. E anche il contenzioso fra dipendenti e PA venne demandato alla giustizia amministrativa e non a quella civile.
La Costituzione repubblicana confermò i principi di indipendenza del dipendente pubblico. L’art. 54 prevede che i “cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche”, quindi sia dipendenti che politici, debbano “adempierle con disciplina ed onore”; l’art. 97 dispone che gli uffici pubblici siano organizzati in base alle leggi e che all’impiego pubblico si acceda mediante concorso; l’articolo 98 che “i pubblici impiegati siano al servizio esclusivo della Nazione”. Tuttavia la Carta, affermando il diritto di tutti i lavoratori alla sindacalizzazione e allo sciopero, senza dubbio ha indicato la strada di una equiparazione fra lavoratori dipendenti privati e pubblici per quanto concerne i diritti fondamentali. Salvare il pianeta, e anche la vagina Sono una delle tante persone adulte che si sono emozionate alla vista del fiume umano colorato, e così tanto giovane anagraficamente, che continua a colmare strade e piazze in tutto il mondo in difesa del pianeta. Condivido gli intenti che queste manifestazioni esprimono, e mi piace pensare che la consapevolezza e l’energia che la giovanissima e coraggiosa Greta Thunberg ha irradiato sia, in parte, anche il frutto dell’eredità costruita da moltissime persone adulte che si definiscono ecologiste, che hanno lavorato per la salvaguardi della natura fronteggiando l’incuria, il dileggio e la sottovalutazione di buon parte del mondo politico e sociale. 4C’è, però, un ma, che riguarda un pericolo: quello che potrebbe essere sottovalutato se, mentre si lotta per la consapevolezza e la giustizia ambientale, non si pone attenzione all’ingiustizia di genere e alla replicazione, dentro al virtuoso e giusto movimento di questi giovani, di una violenta mentalità patriarcale, espressa nelle parole scelte per parlare di corpo e di sessualità. MEDIO ORIENTEIl Libano di nuovo nel caos, ma il popolo non vuole arrendersi Da qualche settimana il Libano vive una crisi finanziaria e monetaria molto seria, le cui pericolose ripercussioni stanno iniziando a manifestarsi su una situazione socio-economica già molto malata. Questa crisi finanziaria, latente da diversi mesi e dovuta all'interferenza di Washington nel settore bancario del paese presumibilmente per ostacolare Hezbollah, punendo le banche che gli danno credito, è appena scoppiata a seguito delle nuove misure prese dagli Stati Uniti attraverso le due agenzie di rating finanziario Standard & Poors e Fitch, contro il nostro paese... A questo dobbiamo aggiungere il ritiro da parte di alcuni capitalisti siriani di diverse centinaia di milioni di dollari depositati in alcune banche libanesi e il rifiuto, inatteso, di alcune compagnie (nei settori delle telecomunicazioni, grano, benzina e farmaceutica) di essere pagate in lire libanesi. Tutte queste cause combinate, e in assenza di politiche chiare, hanno fatto divampare il prezzo del dollaro [1] contro la valuta nazionale e hanno permesso ad alcune società finanziarie e alcuni speculatori di ottenere enormi guadagni prima che la Banca centrale intervenisse sul mercato valutario. c34f0b17a6f8b741c7a1758f3ab4db71.jpg ACLED: La guerra dell'Arabia Saudita e dei suoi alleati contro lo Yemen ha provocato 100.000 morti La brutale guerra dell'Arabia Saudita e dei suoi alleati contro lo Yemen ha lasciato più di 100.000 morti negli ultimi quattro anni e mezzo, secondo un rapporto di Acled In un rapporto pubblicato ieri, la ONG Acled che monitora i conflitti in tutto il mondo, ha avvertito che l'allarmante bilancio delle vittime della brutale campagna militare saudita nello Yemen include circa 12.000 civili uccisi in attacchi diretti. Almeno 20.000 persone sono state uccise nel 2019, che è il secondo anno più mortale della guerra in Yemen dopo il 2018, si legge nel report di Acled, prima di affermare che aprile è stato il mese più mortale finora da quest'anno con oltre 2.500 decessi riferiti, rispetto a circa 1700 a settembre. Afghanistan: le milizie sostenute dalla CIA uccidono impunemente Secondo la ONG Human Rights Watch, la CIA ha sostenuto le milizie afghane colpevoli di "gravi violazioni" durante il conflitto come "i crimini di guerra". Gli Stati Uniti hanno immediatamente contestato queste affermazioni Secondo quanto riferito da Human Rights Watch (HRW), i gruppi paramilitari afgani appoggiati dagli USA che operano impunemente uccidono sommariamente civili durante raid notturni e sospetti. In un rapporto pubblicato oggi, l'organizzazione ha dichiarato di aver analizzato 14 raid da parte di "gruppi di attacco" sostenuti dalla CIA tra la fine del 2017 e la metà del 2019, durante i quali "violazioni gravi", alcune "si spingevano fino al crimini di guerra "sono stati commessi. Una di queste operazioni, avvenuta nella provincia di Paktia in agosto, secondo quanto riferito ha visto un gruppo paramilitare uccidere undici uomini in un villaggio. "Testimoni affermano che nessuno di loro ha apposto resistenza [...] Le forze hanno sparato a un capo tribale con un proiettile in un occhio e suo nipote, ventenne, [ con un proiettile] in bocca ", scrive HRW. RUSSIADichiarazione del Presidente del Partito Comunista della Federazione Russa. Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it. Ghennady Zyuganov ha definito “sorprendente cinismo” il tentativo di riscrivere la storia e spostare la responsabilità della Seconda Guerra Mondiale sull'Unione Sovietica, messo in atto principalmente dai governanti della Polonia. “Invasioni sono state ripetutamente attuate attraverso questo paese e oggi nuove provocazioni partono da lì. Per la liberazione della Polonia, abbiamo mobilitato 600 mila dei migliori figli e figlie della grande potenza sovietica", ha ricordato il Presidente del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa, sostenendo la necessità di contrastare attivamente tali attacchi. Putin abbraccia la dottrina Mattei Nell'ambito del vertice Russia-Africa svoltosi qualche giorno fa a Sochi, Putin ha spiegato ai capi di stato africani (tutti e cinquantatre presenti) quello che è il suo progetto economico per l'Africa. Questo progetto è stato ieri riassunto brevemente da Oleg Ozerov, capo del dipartimento africano del Ministero degli Esteri russo: "Gli occidentali traggono profitti di 42 mld. di $ l' anno in Africa, e ne lasciano solo 9, noi vogliamo fare 50-50." In buona sostanza è l'offerta che faceva Enrico Mattei agli africani e per la quale è stato fatto fuori. Ora, noi possiamo continuare a credere di fare del bene perchè "aiutiamo" l'Africa con le Ong, ovvero quelle che troppo spesso sono bande di bucanieri che traggono lauti stipendi dai fondi della cooperazione internazionale degli stati lasciando agli africani le briciole (qualche pozzo d'acqua, qualche ambulatorio e poco altro). E dall'altro lato alimentano una tratta di salariati ipersfruttati da impiegare in Europa: il tutto ammantato di finto umanitarismo. SCIENZAL’8 Ottobre 2019, l’Accademia reale svedese delle scienze ha conferito il premio Nobel per la fisica a Jim Peebles, Michel Mayor e Didier Queloz, “per i contributi alla nostra comprensione dell’evoluzione dell’universo e del posto della Terra nel cosmo”. Peebles, che da solo ha ricevuto metà del riconoscimento, è stato premiato per le sue “scoperte teoriche in cosmologia fisica”. Questo articolo ha lo scopo di delineare, nei tratti storici più essenziali, le basi teoriche ed osservative che costituiscono il fondamento per poter comprendere lo sviluppo della cosmologia moderna. La parola greca kósmos vuol dire ordine, mondo e si riferisce all’universo nel suo insieme. La cosmologia pertanto è quella scienza che si occupa della nascita, dell’evoluzione e della struttura dell’universo a grande scala. Per restare ai greci, la storia dell’universo, allo stadio delle attuali conoscenze, potrebbe avere come incipit le stesse parole usate da Esiodo nella Teogonia: “In principio era Caos”. E infatti non sappiamo descrivere cosa è accaduto all’atto zero, dal momento che le moderne teorie fisiche, a scale così piccole e ad energie così alte come in “principio”, perdono di significato. Possiamo però delineare, con gradi di speculazione sempre minore e talvolta con eccellenti capacità di predizione, ciò che è accaduto nell’universo a tempi successivi1 (da un’età di 10-36 secondi, cioè zero virgola e poi altri trentacinque zeri prima di incontrare l’uno) e temperature più basse (a partire da 10 miliardi di miliardi di miliardi di gradi), quando l’universo si espandeva e progressivamente si raffreddava, rendendo in seguito possibile la nascita delle particelle a noi note, dei nuclei degli atomi e di strutture via via più legate. Ci salverà la scienza? Ma Al-Khalili chiarisce subito che c’è fantascienza e fantascienza: la buona è quella «di scrittori-scienziati come Isaac Asimov o Arthur Clarke: loro hanno scritto fantascienza che ha una base solidamente scientifica, ma che è anche capace di predire il futuro». E prosegue Tonelli: «Come nel caso di Al-Khalili, se non perdi un approccio rigoroso, se cerchi di essere il più vicino possibile a ciò che la fisica e la scienza sanno oggi della realtà, e poi usi l’immaginazione per fare qualche balzo nel futuro, è un approccio utile». Ma anche nel proprio campo la fantascienza deve inchinarsi alla scienza che oggi va «molto oltre la fantasia di molti autori di fantascienza». E Al-Khalili ribadisce «sono più che d’accordo: molto spesso gli science fact sono più incredibili delle science fiction». |
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