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La VOCE ANNO XXI N°7 | marzo 2019 | PAGINA 2 - 22 |
Segue da Pag.21: "Clima da caccia alle streghe", parla storica del convegno con ANPI ANPI E GIORNO DEL RICORDO
La posizione della Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sulle questioni del Confine Orientale ed in particolare rispetto alla istituzione del GIORNO DEL RICORDO [10 Febbraio] si è dimostrata debole, e le reazioni di fronte all’offensiva revisionista-revanscista appaiono contraddittorie. All’origine l’ANPI non espresse una contrarietà netta, evidentemente risentendo in questo dell’influenza del Partito Democratico i cui esponenti avevano partecipato al processo istitutivo (sin dall’incontro incontro Fini-Violante a Trieste nel 1998) fino a votare ad approvare il testo della Legge n.92/2004 contentandosi del fatto che esso contiene un accenno alla contestualizzazione nella “più complessa vicenda del confine orientale”. Perciò,
già nel primo decennio dalla istituzione le sezioni ANPI sono
andate in ordine sparso, talvolta promuovendo iniziative fortemente
critiche – cui hanno sovente partecipato anche collaboratori
di Diecifebbraio.info –
talaltra partecipando a incontri
con esponenti dell’associazionismo revanscista
istriano-dalmata nella
logica della “memoria condivisa”. Quest’ultimo spirito è
quello che sottende anche alla “pacificazione” promossa in
Friuli attorno alla questione di Porzûs, per cui reduci partigiani
garibaldini si sono incontrati con reduci combattenti
“osovani”. (tratto da: "Le nostre F.A.Q. (domande frequenti)", sul sito Diecifebbraio.info http://www.diecifebbraio.info/ )
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Foibe e fascismo, Anpi Parma: "Dalle destre rincorsa grottesta e comica a spararla più grossa"Dopo una settimana di dure polemiche, che hanno visto protagonista anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini, si è svolta a Parma la 14esima edizione della manifestazione Foibe e fascismo a cui ha preso parte, come da programma, anche l'Anpi locale. Nel suo intervento, il presidente Aldo Montermini ha ribadito di non dover giustificare la presenza dell'Anpi all'appuntamento e ha ringraziato per gli attestati di solidarietà pervenuti all'associazione. Montermini ha inoltre criticato il consigliere regionale della Lega, Fabio Rainieri, che ha chiesto alla Regione di revocare i fondi all'Api: "Contributi che noi non riceviamo" ha sottolineato. L'incontro è stato introdotto da Pier Paolo Novari. Montermini, a margine del convegno, ha detto che ci sarà un incontro con la presidente nazionale Carla Nespolo che aveva parlato di iniziativa non condivisibile. Nel pomeriggio a Parma si è svolta una fiaccolata legata alla Giornata del Ricordo. (Fra.Na, 10.2.2019)
VIDEO: https://video.
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Le dichiarazioni istituzionali
DAL QUIRINALE: << Mattarella: "una grande tragedia italiana" / "Non si trattò – come qualche storico negazionista o riduzionista ha voluto insinuare – di una ritorsione contro i torti del fascismo" / "innocenti, colpevoli solo di essere italiani e di essere visti come un ostacolo al disegno di conquista territoriale e di egemonia rivoluzionaria del comunismo titoista. Impiegati, militari, sacerdoti, donne, insegnanti, partigiani, antifascisti, persino militanti comunisti ... chi non si integrava nel nuovo ordine totalitario spariva, inghiottito nel nulla" / "solo dopo la caduta del muro di Berlino ... una paziente e coraggiosa opera di ricerca storiografica, non senza vani e inaccettabili tentativi di delegittimazione, ha fatto piena luce sulla tragedia delle foibe e sul successivo esodo" / "Ringrazio gli ambasciatori di Slovenia, di Croazia e del Montenegro per la loro presenza qui" / In precedenza il Presidente del Consiglio dei Ministri, coadiuvato dal Capo del Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Paola Paduano e dal Presidente della Federesuli, aveva consegnato le medaglie commemorative del "Giorno del Ricordo" >> (fonte: https://www. )
DA BASOVIZZA: << Si stima abbiano perso la vita oltre 300mila persone / Salvini: “I bimbi morti nelle foibe e i bimbi di Auschwitz sono uguali” / Tajani: “Non possiamo permettere che una dittatura efferata, che una dittatura comunista come quella di Tito, ripeta in Venezuela quello che è accaduto qui... Chi nega ciò che è accaduto è complice” / Fico: “Quella delle foibe è stata una delle pagine più drammatiche della storia del nostro Paese" / Salvini: "Chi nega uccide due volte" / Grasso: “Nel 1947 nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia furono costretti all’esilio e gettati nelle foibe." Immediato il commento di Maurizio Gasparri: “Ma come si fa a scrivere ‘nel 1947’, gli eccidi e l’esilio cominciarono molto prima" / Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza: "Subire ancora dei rigurgiti negazionisti da parte di alcune associazioni dell'ANPI... Il negazionismo può essere considerato lo stadio supremo del genocidio" / Giorgia Meloni: "Abbiamo vinto" / A celebrare la messa di suffragio a Basovizza l’arcivescovo di Trieste mons. Giampaolo Crepaldi / Schierati ... una rappresentanza delle X Mas... oltre quattrocento gli studenti / Tajani: "ai 97 Finanzieri che non avevano anche loro ammainato il Tricolore, buttati in una Foiba, e a Don Bonifacio, ucciso perchè non aveva ammainato la bandiera italiana" (fonti: https://ilpiccolo.gelocal.it/ https://www. )
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https://www.repubblica.it/
"Viva Istria e Dalmazia italiane", polemica in Croazia e Slovenia per le frasi di Antonio Tajani
Proteste dei premier sloveni e croati e degli eurodeputati croati dopo il discorso del presidente del Parlamento europeo in occasione della Giornata della memoria per le vittime delle foibe. Lui si difende: "Nessuna rivendicazione territoriale"
11 febbraio 2019
ZAGABRIA - Stanno suscitando forti polemiche in Croazia e in Slovenia le frasi pronunciate ieri dal presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, in occasione delle commemorazioni per le vittime delle foibe. Al termine del discorso tenuto alla foiba di Basovizza per la Giornata del ricordo, Tajani ha esclamato: Viva Trieste, viva l'Istria italiana, viva la Dalmazia italiana, viva gli esuli italiani, viva gli eredi degli esuli italiani", "evviva coloro che difendono i valori della nostra Patria". Dopo i primi attacchi lo stesso Tajani è intervenuto nella seduta plenaria dell'Europarlamento per difendersi, spiegando di non aver voluto dare alcun carattere di "rivendicazione territoriale" alle sue parole.
..segue ./.
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