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La VOCE ANNO XXI N°5

gennaio 2019

PAGINA a         - 29

Trump: Erdogan ha promesso di sradicare i resti dell'ISIS in Siria

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha promesso che sradicherà i resti dello "Stato islamico" in Siria. Lo ha affermato oggi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

"Il presidente turco Erdogan mi ha assicurato che sradicherà ciò che è rimasto dell'ISIS in Siria… Ed è la persona che può farlo…" ha scritto Trump su Twitter.

Nel Regno Unito parlano della Terza Guerra mondiale con la Russia

Il conflitto tra la Russia e l'Ucraina può trasformarsi in un grave scontro dopo l'incidente nello stretto di Kerch e il passaggio della fregata della Marina russa al largo delle coste della Crimea, scrive oggi il quotidiano britannico The Daily Express.

Secondo gli autori dell'articolo la nave da guerra russa è chiaramente pronta "ad azioni decisive, la fregata si muove verso il mare d'Azov dal mare dalla Crimea in condizioni di tensione da Terza guerra mondiale tra Mosca e l'Ucraina" scrivono.


Le relazioni tra i paesi sono estremamente instabili dopo l'annessione della Crimea alla Russia nel 2014, e anche per gli eventi nel Donbass, sottolinea il quotidiano. "La crisi rischia di spingere i due paesi al conflitto", si legge sul quotidiano. Il 21 dicembre, si è appreso che la fregata russa si muove oltre le coste della Crimea verso il mar d'Aazov. La nave è stata avvistata nella zona di Feodosia (Crimea) ad una distanza di 1,5 miglia nautiche dalla costa (circa 2,7 chilometri). E ' stato riferito che a bordo si trovava un elicottero.

Il conflitto nel Mar d'Azov si è intensificato dopo l'incidente nello Stretto di Kerch il 25 novembre.

Il servizio federale russo ha fermato tre navi della marina militare d'Ucraina, dopo che hanno attraversato illegalmente la frontiera russa e non hanno risposto alla richiesta di fermo, iniziando pericolose manovre.

Mosca ha considerato l'incidente come una provocazione. A Kiev, la detenzione delle navi è definita "un atto di aggressione militare". Il presidente ucraino Poroshenko ha introdotto sul territorio di alcune aree del paese disposizioni militari, così come ha stabilito restrizioni per l'ingresso nel paese per i cittadini russi.

Le relazioni tra Mosca e Kiev sono drasticamente peggiorate all'inizio del 2014, sullo sfondo del conflitto nel Donbass e per l'annessione della Crimea da parte della Russia. Le autorità ucraine ritengono le sedicenti repubbliche di Donetsk e Lugansk territori occupati russi. Inoltre, Kiev non riconosce legittimo il referendum sulla secessione della Crimea e ritiene la penisola annessa. Mosca sottolinea che il voto è stato svolto rispettando tutte le norme internazionali, e ha negato il coinvolgimento nel conflitto in Donbass.

Si è tenuta a Roma la XVI sessione del Consiglio Italo-Russo di Cooperazione Economica, Industriale e Finanziaria

Roma – La XVI sessione del CIRCEIF (Consiglio Italo-Russo di Cooperazione Economica, Industriale e Finanziaria), preceduta da una riunione bilaterale, ha avuto luogo il 17 dicembre 2018 presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Farnesina).

Presenti all’incontro rappresentanti delle istituzioni (tra i quali i rispettivi ambasciatori, Pasquale Terracciano e Sergey Razov) e del mondo dell’impresa (presenti con circa 200 delegati). Ad aprire i lavori è stato il Ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi che, ricordando le storiche relazioni bilaterali tra i due Paesi, ha evidenziato la naturale convergenza tra le due economie, due sistemi complentari tra loro. Un rapporto che, inoltre, si è evoluto nel tempo, andando ben oltre l’evidente interscambio tra prodotti finiti e fornitura energetica. Il titolare della Farnesina non ha nascosto le problematiche derivanti dalla sanzioni economiche prese a livello internazionale, ribadendo comunque che, il punto di vista italiano,

per la peculiarità di nazione dialogante ed economia d’esportazione, è quello di un sistema economico privo di vincoli doganali e di sanzioni, ritenute queste ultime poco efficaci nella risoluzione delle controversie internazionali. Infine ha sottolineato che nei primi mesi del 2018 l’interascambio tra Italia e Russia è tornato a crescere (+8%) attestandosi su un livello pari a circa 20 miliardi di euro. Numeri rilevanti, sebbene ancora lontani dai livelli raggiunti prima della crisi ucraina. Subito dopo, il Ministro dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa, Denis Valentinovich Manturov ha incentrato il suo intervento sulla

necessità di una cooperazione nell’ambito dell’innovazione, della digitalizzazione sopratutto, espremiendo la volontà di ampliare il partenariato nell’ammodernamento degli apparati. Un tema sul quale sia le piccole e medie imprese italiane che russe appaiono in leggero ritardo. Anche il Ministro dell Federazione Russa ha sottolinato che, al di là delle sanzioni, Italia e Russia restano partner dai rapporti stabili ricordando, tra l’altro, la crescita degli investimenti reciproci in settori quali la metalmeccanica, le telecomunicazioni e l’hi-tech. Sono quasi 500, ad oggi, le imprese a partecipazione di capitale italiano sul suolo russo. La parola è poi passata al mondo delle imprese. Carlo Robiglio, Vice Presidente di Confindrustria e Presidente di Piccola Industria, pur non entrando nel merito delle sanzioni, ne ha sottolineando l’impatto fortemente negativo, che ha danneggiato soprattutto la piccola

e media impresa che con sacrifici aveva conquistato nel tempo posizioni preminenti nel mercato russo. Ciononostante, la vitalità del sistema delle PMI italiane ha consentito alle stesse di continuare a competere ed essere presenti. Ad oggi, Confindustria Russia conta circa 200 aziende associate. Vladimir Dmitriev, Vice Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria della Federazione Russa, nonchè Presidente del Forum di Dialogo Italo-Russo sulle Società Civili ha sottolineato, oltre al valore economico (che in numeri rappresenta il 20% del Pil Russo), anche l’impatto sociale della Piccola e Media Impresa, ricordando come questa costituisca, in ogni nazione, l’ossatura della società civile. Sono inoltre intervenuti: Konstantin Yurevich Shurshin (Direttore Generale della RusITExport), Raffaele De Bettin (Amministratore Delegato di DBA Group), Lorenzo Colovini

(Business Development Manager ENEL), Paolo Ficini (Direttore Telecom Italia Sparkle Russia), Katerina Ufnarovskaya (Direttore Generale della Lanit-Tercom Italia), Andrey Suvorov (Direttore Generale della Tecnologie Produttive Industriali), Giogio Novello (Senior Vice Presidente per le Relazioni Istituzionali Avio Spa), Francesco Massone (Head of Enterprise, ITC & Global Partners Telecom Italia Sparkle), Massimiliano Tellini (Global Head – Circular Economy – Intesa Sanpaolo Innovation Center), Michele Ziosi (Direttore dei Rapporti Istituzionali CNH Industrial per l’Europa, il Medioriente, l’Africa e l’Asia Pacifico CNH Industrial), Maksim Lyubomudrov (Vice Direttore della Fderal Corporation for the Development of Small and Medium Enterprises), Vladimir Potemkin (Vice Governatore della Regione del Kaluga), Irina Kazovskaya (Co-Presidente dell’Assiociazione di Produttori, Fornitori e Consumatori dell’Alluminio), Andrea Sorbello

(Government Relations Manager Barilla), Andrey Galkin (Rappresentante del Servizio Doganale della Federazione Russa in Italia), B. V. Olenich (Presidente del Consiglio dell’attività economica internazionale dell’Assemblea dei Popoli di Eurasia, Rosario Scarpati (Custom Manager Gruppo Ferrero). Ha chiuso i lavori il sottosegretario agli Affari Esteri ed alla Cooperazione Internazionale, Manlio Di Stefano, auspicando che il forum possa essere solo il punto d’inizio di nuove partnership e collaborazioni tra i rispettivi sistemi industriali.

Stefano Tardi

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