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La VOCE ANNO XXI N°6 | febbraio 2019 | PAGINA c - 31 |
Ucraina. Kiev, capitale mondiale dell’odierno neonazismo in Europa![]() di Enrico Vigna - Notizia del: 21/01/2019 ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Tutto accade nel silenzio e indifferenza dei media europei e anche di molti “osservatori” democratici e “fortemente” antifascisti nel nostro paese, tranne poche realtà informative. Il 14 ottobre circa diecimila neonazisti ucraini hanno celebrato l'anniversario della creazione dell'UPA, l’esercito nazionalista ucraino collaborazionista del Terzo Reich. ![]() Sul sito web del partito neonazista tedesco "Third Way" sono stati pubblicati una serie di articoli sulla partecipazione a Kiev della loro delegazione, capeggiata dai leader del partito Klaus Armstroff e Matthias Fischer. Vestiti con giacche con la scritta "socialisti nazional-rivoluzionari" sul retro, sono andati con i loro stendardi ad onorare il "ricordo degli eroi"…nazisti, in un cimitero di soldati della Wehrmacht vicino a Kiev, per onorare le centinaia di migliaia di soldati della Germania nazista che morirono nei pressi di Kiev nel 1941 e nel 1943, durante l’invasione dell’URSS, per poi prendere parte al congresso e alla marcia della Ricorrenza dell’UPA nella capitale ucraina. ![]() La marcia del 14 ottobre dei neonazisti nel centro di Kiev, con lo slogan "Restituire l'Ucraina ai veri ucraini", è iniziata con la lettura di massa della "Preghiera del nazionalista |
ucraino" nel Parco Shevchenko di fronte all’Università nazionale di Kiev. Successivamente è stata annunciata la richiesta presentata in parlamento del riconoscere l’onorificenza di stato, di “Eroi dell’Ucraina”, ai criminali di guerra ucraini, collaborazionisti del Terzo Reich, ai tempi della Grande Guerra Patriottica: Stepan Bandera e Roman Shukhevych. "Vogliamo Bandera e Shukhevych con il grado di Eroi dell'Ucraina, perchè sono i nostri veri eroi nazionali. E vogliamo che alla generazione dei seguaci di Bandera, che hanno combattuto in tempi migliori, venga riconosciuto il massimo rispetto alla loro vita. Teniamo queste marce in onore dei nostri predecessori, i militari dell’OUN-UPA. Solo alcuni di loro sono ancora vivi, ma fino ad oggi sono un esempio di combattimento e perennità", è stato detto dal palco al comizio finale. ![]() ![]() ![]() ![]() Inquietante il dato che all’evento fossero stati portati dai genitori, molti adolescenti e bambini in età scolare. ![]() ![]() ![]() Essendo il 14 ottobre, dal 2015, anche il giorno dei “Difensori della Patria Ucraina”, prima della marcia i militanti dell’OUN si sono recati al Parco Mariinsky con l’obiettivo di distruggere il monumento a Nikolay Vatutin, il Generale sovietico che aveva liberato Kiev nel 1943. Arrivati al Parco la polizia li ha fermati e lo ha impedito, pur con molti problemi, dopo che comunque era stato deturpato e scalfito con vernice e martelli. ![]() ![]() Al termine del comizio è stato comunicato che era stato stabilito un record, grazie ai presenti in Piazza Europa: la più massiccia partecipazione di massa al canto dell’inno dell’UPA! Il tutto in un clima di fanatismo e esaltazione impressionanti, a detta dei media ucraini. Il tutto conclusosi con lo slogan urlato a squarcia gola: “Morte ai nemici”, di triste memoria, ma ormai cantato quotidianamente dai Battaglioni neonazisti sul fronte del Donbass. Questo appuntamento fa seguito alla ormai annuale celebrazione dell’anniversario dell’UPA (Esercito Insurrezionale Ucraino del ’43). ![]() ![]() ![]() ![]() ..segue ./.
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